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Autore: Choking_On_This_Ecstasy    27/08/2013    2 recensioni
Matt scopre un lato di se stesso che non sapeva esistesse. Tutto grazie a un ragazzino che in poco tempo riesce a sconvolgergli la vita. MACKY, ovviamente. Con accenni di Brimmy.
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"Matt cercò di dire qualcosa, ma ogni parola gli moriva in gola ancor prima di poter essere pronunciata. Sentiva le lacrime premere per uscire, si pentì immediatamente di ciò che aveva fatto, era stato uno stupido, non era affatto pronto per una cosa del genere.
-Va tutto bene.- sussurrò Zacky vedendolo in difficoltà. Cercava il suo sguardo ma Matt teneva ancora gli occhi chiusi.
-…Scusa.- biascicò con voce appena udibile.
-Prima mi baci e poi chiedi scusa?- Zacky gli prese il viso tra le mani avvicinandolo di nuovo a se e unendo ancora le loro labbra, ma non ci volle molto prima che Matt si scostasse di nuovo."
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Matthew Shadows, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Eccomi di nuovo qui c: Ho scritto tutta la notte per poterlo pubblicare il prima possibile. Sono particolarmente orgogliosa di questo capitolo, è interamente dedicato a una coppia a cui fino ad ora non mi ero mai appassionata così tanto. Non gli avevo mai dedicato uno spazio tutto loro e credo di aver fatto del mio meglio e spero possa piacere a voi tanto quanto piace a me ^^
XOXO


12. Sleep

 
-Non mi prendevi in giro vero?-
-Ci stai ancora pensando?- Jim alzò gli occhi al cielo rientrando in camera –No Brian, non ti prendevo in giro.-
-Ma…Matt e Zacky? Come diavolo ho fatto a non accorgermene?-
-Vuoi piantarla di agitarti?-
-Posso avere la mia reazione in santa pace?-
-E’ più di un quarto d’ora che rotoli sul mio letto come un cretino, ho avuto anche il tempo di farmi una doccia, penso che possa bastare Brian.-
Brian si fermò per poi alzare lo sguardo sul suo ragazzo che a braccia conserte lo guardava dall’alto, con solo un asciugamano a coprirgli la vita. In effetti non ci aveva fatto molto caso quando lo aveva visto rientrare in camera.
-Ah, è per questo che non tornavi più?-
-Oh mio dio Brian, te lo avevo detto che andavo a farmi una doccia!-
-Scusa se sono ancora sconvolto!-
Jimmy scosse la testa e cominciò a cercare qualcosa da mettere per la notte dando le spalle all’altro che intanto prese a guardarlo accarezzando il suo corpo con lo sguardo.
-Che fai?- chiese mettendo su la sua faccia da cucciolo.
-Mi vesto.-
Un sorriso malizioso spuntò sulle sue labbra. -Hmm, devi farlo per forza?- si passò le lingua tra le labbra mentre ammirava quel corpo seminudo che sapeva essere di sua proprietà. Suo e di nessun’altro.
Jimmy lo ignorò, così si alzò abbracciandolo da dietro e sussurrando con voce roca sul suo collo.
–Sai cosa potremmo fare adesso?-
-Bri, lo sai che non possiamo- sospirò Jimmy cercando di restare lucido.-C’è mia madre di sotto.-
-Ma lei sa di noi.- lasciò piccoli baci sulla sua pelle fino ad arrivare a mordicchiare e baciare la spalla facendolo completamente rilassare contro il suo corpo.
-Non mi sembra una buona scusa per farci trovare a scopare come ricci, sai?- ridacchiò Jim.
Brian lo fece voltare completamente bloccandolo contro il muro e baciandolo, come se avesse un disperato bisogno di quelle labbra. Esplorò la sua bocca giocando con quella lingua calda e facendolo gemere quando sfiorò il bacino con il suo e prese a muoverlo con movimenti lenti e controllati. Jimmy non osò fermarlo e questo lo spinse a continuare finchè non comiciò a sentire l’erezione dell’altro risvegliarsi, coperta ancora dall’asciugamano.
Pose fine a quel bacio solo quando il respiro cominciò a mancare. Ansimò sulle labbra del più piccolo posando la fronte contro la sua.
-Tu non hai idea di quanto io ti desideri in questo momento.- sussurrò –E’ abbastanza buona come scusa?-
-Chiudi la porta.- ansimò Jimmy.
Brian sorrise, sapeva che avrebbe ceduto. Si staccò dal suo corpo lasciandogli un’improvvisa sensazione di vuoto e chiuse lentamente la porta evitando di fare rumore.
Tornato da Jim, che lo aspettava mordendosi un labbro impaziente, riprese a baciarlo accarezzandolo ovunque e beandosi del calore che emanava la sua pelle nuda.
Jimmy spostò le mani sui lembi della sua maglia alzandoli appena –Via questi vestiti.- la sfilò velocemente lasciandola cadere al suo fianco e incominciando a torturare il collo dell’altro con piccoli baci mentre le sua mani scendevano a sbottonargli lentamente i jeans.
Brian sospirò quando sentì distintamente la cerniera che veniva abbassata, lo stava facendo letteralmente impazzire. Sfiorava con le dita la pelle appena sopra i boxer non dandogli però mai ciò che voleva realmente. Continuava a farlo gemere di frustrazione, a fargli desiderare il suo corpo più di qualunque altra cosa.
-Muoviti cazzo..- ansimò.
Jimmy sorrise salendo a mordergli la mandibola –Quanta fretta.- soffiò contro la sua pelle.
Lo provocava. Amava farlo, amava vederlo reagire improvvisamente, prenderlo e sbatterlo da qualche parte fino a farlo urlare. Non era mai come la prima volta. Quello era stato tanto tempo fa, quando facevano l’amore, quando ogni azione o anche ogni piccolo gesto era pensato per non far del male all’altro.
Quello era fare l’amore.
Questo era sesso.
Con quei “ti amo” e quelle parole incomprensibili sussurrate nella fretta di volere di più, quelle parole che sfumavano nel momento dell’amplesso stesso.
E non si sarebbero mai stancati.
Quando anche i jeans raggiunsero la maglia sul pavimento Jim potè finalmente constatare quanto il più grande lo desiderasse. L’erezione gia era ben visibile anche attraverso i boxer neri, a voler dimostrare quanto Brian fosse eccitato in quel momento.
Ma ora decise che toccava a lui prendere il controllo. Prese il viso di Jim tra le mani appropriandosi con violenza delle sue labbra, trascinandolo in uno di quei baci di cui non dimentichi più il sapore. Posò entrambe le mani sui suoi fianchi facendo scivolare giu l’unico indumento che lo copriva. Si prese qualche attimo per ammirare il corpo del più piccolo davanti a sé prima di farlo indietreggiare fino a raggiungere il letto. Lo fece stendere sovrastandolo con il suo corpo. Lasciò una scia di baci sul suo petto sentendolo fremere mentre scendeva sempre di più fino ad arrivare al suo basso ventre. Jim aprì istintivamente le gambe e spinse il bacino contro il viso dell’altro facendo svettare la sua erezione davanti ai suoi occhi, ma l’altro non lo accontentò ancora.
Percorse il suo membro con le dita dalla base alla punta facendolo sospirare pesantemente, vedeva il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente in preda all’eccitazione. Si inarcò appena, gemendo quando Brian chiuse saldamente la sua mano intorno al suo membro e incominciò a muoverla, fin troppo lentamente. Sapere che quelle mani che tanto amava stavano esplorando il suo corpo lo faceva andare fuori di testa.
-Bri..- gemette spingendo ancora una volta il bacino nella sua direzione chiedendo chiaramente di più. Brian lo guardò dal basso, lanciandogli uno sguardo malizioso, poi lasciò andare il suo membro guadagnandosi un’occhiataccia.
-Quanta fretta.- sussurrò.
Jimmy lo fulminò, intuendo che voleva fargliela pagare per poco prima –Sei un bastardo.-
Brian risalì a baciarlo sulle labbra –Hmm, proprio come piace a te.-
Senza che Jimmy avesse il tempo di rendersene conto tornò sulla sua erezione prendendola in bocca, lentamente, esplorandone ogni singolo centimetro mentre la sentiva arrivare fino in gola. Preso da un improvviso piacere Jim gli porto una mano tra i capelli guidandolo nei movimenti mentre con l’altra stringeva le coperte tra le dita e serrava le labbra cercando di non emettere gemiti troppo forti.
-Ah..Brian..- inarcò la schiena –S-Sto per..-
Sapeva che Jim lo avrebbe ucciso se si fosse fermato proprio in quel momento così continuò prendendo a succhiare più velocemente finchè non sentì un urlo strozzato, a mala pena trattenuto, provenire dal ragazzo sotto di se e il suo seme riempirgli la bocca.
Jimmy chiuse gli occhi rilassandosi completamente e cercando di riprendere a respirare regolarmente. Brian si stese completamente su di lui facendo attenzione a non pesargli addosso. Disegnò con la punta del naso il profilo della sua mandibola, aspettando che si riprendesse, per poi succhiare la palle sottostante lasciando dei piccoli segni rossi qua e là.
Ricordò la prima volta che aveva marchiato quella pelle e Jim gli aveva chiesto innocentemente il perchè di quel gesto e Brian aveva semplicemente detto “ora sei mio”. E da quel momento non lo aveva più lasciato. Quello era stato il loro primo vero contatto più intimo. Risaliva ai primi mesi in cui avevano iniziato a frequentarsi ma per lui era come se fosse ieri.
Sorrise tra sé e sé, come faceva ogni volta che ripensava a quei primi momenti insieme. Chissà se Jimmy lo ricordava ancora.
-Jim.- lo chiamò in un sussurro.
-Hm?-
-Voltati.-
Jimmy sorrise, consapevole che la cosa non era finita lì, aspettava solo che Brian gli chiedesse di andare avanti. E lo aveva appena fatto.
Gli lasciò un bacio umido sulle labbra sentendo il suo stesso sapore, poi si voltò stendendosi sulla pancia mentre Brian, alzandosi, si toglieva i boxer liberando la sua erezione ancora insoddisfatta. Cominciò a massaggiare la schiena dell’altro accarezzando ogni muscolo, ogni angolo di quella pelle tanto liscia. Lasciava piccoli baci ovunque partendo dalla nuca fino in fondo, dalle spalle fino ai fianchi. Voleva che si rilassasse completamente, e ci stava riuscendo benissimo. Intanto Jimmy sentiva il suo membro pian piano risvegliarsi ogni volta che l’erezione dell’altro premeva contro le sue natiche regalandosi brividi di piacere.
Brian portò poi una mano fino all’apertura del più piccolo che nonostante fosse rilassato non resistette all’istinto di irrigidirsi immediatamente. Brian continuò ad accarezzarlo mentre infilava dentro di lui il primo dito. E come sempre era un intrusione particolarmente fastidiosa per Jimmy, era impossibile abituarsi a quel genere di cose, non avrebbe mai smesso di provare dolore, come non avrebbe mai smesso di amare il fatto di averlo dentro di lui. Strizzò gli occhi quando anche il secondo dito si unì al primo seguendolo in quei movimenti semplici e apparentemente delicati. Poco dopo si arrese a quella presenza, si lasciò andare, mettendosi completamente nelle mani del più grande, come succedeva ogni volta. Brian, quando sentì i suoi muscoli abbastanza allargati lo liberò da quell’intrusione donandogli una fastidiosa sensazione di vuoto. Lo prese per i fianchi alzandogli il bacino e guidandolo in una posizione più comoda per entrambi, mentre Jimmy affondava la faccia nel cuscino preparandosi mentalmente al fatto che non poteva e non doveva assolutamente urlare. Sentì l’erezione di Brian premere contro la sua apertura e strinse i denti mentre l’altro lo teneva saldamente per i fianchi e cominciava lentamente ad entrare. Il respiro di entrambi cominciò a farsi più pesante man mano che andavano avanti, i sospiri strozzati di Jimmy non facevano altro che invitare il più grande ad andare più a fondo.
E faceva fottutamente male, come ogni volta.
Quando entrò del tutto rimase immobile per qualche secondo permettendo a Jimmy di abituarsi alla sua presenza.
-Jimmy..- ansimò comunicando al ragazzo l’urgenza che aveva di continuare, doveva andare avanti o sarebbe svenuto. Quelle pareti calde, strette attorno al suo membro rischiavano di farlo impazzire e farlo venire prima del previsto.
-Va bene…vai.- annuì.
Uscì quasi del tutto per poi riaffondare lentamente mentre Jim spalancò la bocca ma non emise alcun suono. Si susseguirono spinte lente e regolari, mentre Brian andava sempre più a fondo.
-Aaah, si!- gemette all’improvviso Jim quando andò a colpire la sua prostata.
-Lì?- ansimò Brian spingendosi più volte in quel punto.
-S-Si…Ah!-
Aumentò gli affondi prendendo poi in mano l’erezione del più piccolo e cominciando a massaggiarla portandolo incontro ad un piacere che non riuscì più a controllare. E Jimmy avrebbe voluto urlare il suo nome, pregarlo di non fermarsi, mostrargli a pieni polmoni quanto godesse in quel momento. Ma dovette trattenersi. Venne poco dopo nella sua mano, svuotandosi per la seconda volta, concentrandosi soltanto sugli ansiti profondi e irregolari dell’altro. La contrazione dei suoi muscoli dovuta all’orgasmo portò all’apice anche Brian che si accasciò sulla schiena di Jimmy con un ringhio basso, completamente sfinito, mentre il suo liquido caldo lo riempiva.
Uscì dal suo corpo solo quando si fu ripreso. Si lasciò andare sul materasso respirando a pieni polmoni e trascinando il suo ragazzo con sé facendogli poggiare la testa sul proprio petto.
Era bello starsene così, abbracciati, ed era in un certo qual modo anche meglio che fare l’amore.
-Credo che dovremmo rivestirci.- mormorò Jimmy che gia rischiava di addormentarsi.
-Gia. Dovremmo.-
-Ma non lo faremo.- concluse, nessuno dei due voleva interrompere quel momento.
-No.- sorrise Brian, lasciandogli un bacio tra i capelli. Troppo stanco per preoccuparsi della possibilità si venire colti in flagrante.
-Dormi.- sussurrò poi, stringendolo di più contro di sé.
-Resti qui?-
-Finchè non ti addormenti.-
Jimmy annuì, per poi lasciarsi trasportare dalla stanchezza, e in poco tempo era gia caduto in un sonno profondo.
  
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