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Autore: LiLy La LoLLiNa 93    02/03/2008    1 recensioni
Amore, indagini, college...la solita vita di Veronica Mars, ma cn importanti cambiamenti nella propria vita e assurdi ritorni dal passato...la mia prima FF su Veronica Mars e la mitica coppia LoVe
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Lunedì. Ora di pranzo. Mensa della Hearst. Tanta gente in fila per un piatto di pasta, tanta gente seduta ai tavoli intenta a mangiare. Tra essa anche una bionda ragazzina.

- Wo Veronica! Sei tornata! – disse Parker sedendosi al tavolo dell’amica

- E già…oggi dovevo dare due esami. Dovevo venire per forza – disse sorridente lei

- Lasciamo stare gli esami… ho studiato tutto il week end. Domani ho l’ultimo –

- Io sono in ballo fino a mercoledì. Domani economia e psicologia –

- A me manca solamente scienze sociali. Piuttosto tu come stai?? Ho saputo che sono gemelli- disse sorridente Parker e lanciando uno sguardo alla pancia di Veronica

- E già, e stranamente, nonostante tutti i miei “incidenti”, sono in salute –

- Mac mi ha detto che sulle indagini siete un po’ a un punto morto – continuò la ragazza

- Già…figurarsi, il mio caso è collegato a quello di Dick, e dato che mercoledì finisco ufficialmente il primo anno Logan e Dick mi hanno convinto di partire per Miami per qualche giorno per indagare…- disse Veronica

- Bhè, vivila come una sottospecie di vacanza. In fondo vai sempre a Miami! -  replicò Parker in modo da convincere Veronica

- Forse hai ragione –

- Scusa, ma ora che ci penso cosa farai con il tuo stage all’FBI?? – chiese curiosa l’amica

- Bhè, direi che per quest’anno non sa da fare…Sai ho parlato con il coordinatore degli stage è ha detto che dato che sono incinta non gli sembra proprio il caso che venga quest’anno, ma che però sarà ben lieto di ricevermi l’anno prossimo –

- Wowowo, quindi hai già il posto assicurato?? –

- Decisamente si!! – disse entusiasta Veronica.

- Di che parlate belle signore, da esser tanto euforiche?? – disse d’un tratto Logan arrivando da dietro. Prese posto accanto a Veronica e le passò il vassoio del pranzo

- Parlavamo dello stage all’FBI e del fatto che nonostante non possa andarci quest’estate, ho già un posto riservato l’anno prossimo – disse Veronica prima di salutare con un tenero bacio il ragazzo

- Fatto il test di Economia Aziendale?? – chiese Veronica a Logan

- Ovvio, e con esso sono finalmente in vacanza –

- Cavoli è già passato un anno…ve ne rendete conto?? – disse Parker spensierata

“Già…un anno. Un anno veramente assurdo… quasi violentata, quasi morta, incinta,… assurdo…siamo a metà maggio… l’anno scorso mi preparavo solamente al diploma, ora mi preparo a esser madre…com’è strano il mondo”

- Terra chiama Mars….c’è qualcuno??- disse d’un tratto il ragazzo battendole il pugno scherzosamente sulla testa.

- Ehm??... amh sì…scusate, ero sovra pensiero – disse spaesata Veronica

- Si era notato. Scusate ma ora devo scappare, ho un appuntamento – disse Parker alzandosi

- Uhuhu, hai già fatto conquiste?? – disse maliziosa Veronica

- Se Piz è una conquista…mi deve passare degli appunti per l’esame…ciao- e se ne andò

- Allora com’è stato il ritorno per gli ultimi tre giorni di college per quest’anno?? – chiese Logan appena Parker si allontanò

- Stancante…ma almeno ho una vita sociale! – disse ridente la ragazza

- Ti va di una bella cenetta sta sera?? Solo noi due?  In un bel ristorante chic?? –

- Mhmh…la proposta è invitante… è per caso fatta per farti perdonare dei giorni che passeremo con Dick a Miami e per quello che potreste combinare?? –

- Come sei sospettosa…e poi come potrei combinare guai con te che mi sorvegli??- replicò malizioso il ragazzo e la baciò dolcemente.

 

Erano oramai le 15.00 di mercoledì pomeriggio. Veronica si trovava nella casa del padre e frugava tranquillamente nell’armadio in camera sua. Kheit l’osservava dal ciglio della porta.

- Mi raccomando, stai attenta, cerca di non restare mai da sola. Nessuno dovrebbe sapere del vostro viaggio a Miami, ma comunque non abbassare mai la guardia. Chiamami quando sei sull’aereo, quando arrivate a Miami, quando sarai in Hotel e…-

-… ogni sera per darti la buona notte e dirti che sono viva??- finì con sarcasmo Veronica.

- Veronica, sii seria. Guarda che io mi preoccupo, e poi non è che mi va molto che vai in vacanza sola con quei due…- disse seriamente Kheit

- Uno: la mia non è una vacanza, ma è un viaggio di lavoro. Due: ti devo ricordare che tra quei due c’è anche il mio fidanzato ufficiale, non che padre dei miei bambini??- replicò immediatamente Veronica

- Ok, 1 a 0 per te. E che mi devo ancora abituare che Logan sia il tuo fidanzato…-

- Ma se a causa del pazzo psicopatico che mi vuole uccidere, vivo con lui?? –

- Ma è una cosa temporanea…-

- Che quando compreremo casa, sarà definitiva – disse scocciata Veronica. Ma appena pronunciate quelle parole si bloccò. Veronica aveva parlato senza pensare, solo dopo si era resa conto della sottile importanza delle sue parole. Comprare casa non era cosa da niente, come non lo era la convivenza. Ma lei e Logan non avevano mai parlato di questo piccolo particolare. Kheit notò il bloccò della figlia e decise quindi di cambiare argomento.

- Portati anche quello – disse Kheit indicando il costume da bagno che Veronica aveva gettato sul letto. Veronica lo guardò perplesso

- Devo ripetere il concetto: non è una vacanza??-

- Tesoro mio, quando dovrete trovare il padre di Dick, o addirittura pedinarlo, girare per le spiagge e le piscine di Miami in jeans e maglietta sarebbe un poco riconoscibile –

- Si in effetti hai ragione – Veronica sorrise e prese i propri costumi e gli buttò in valigia.

Qualcuno nel frattempo bussò alla porta e Kheit ancora sorridente andò ad aprire.

- Salve Kheit, Veronica e da lei?? – chiese un riccioluto ragazzino davanti a lui

- Certo Wallace, entra pure, è in camera – disse Kheit facendolo segno di entrare.

Il ragazzo andò in camera della ragazza, la quale immersa dai suoi mille pensieri, non si accorse nemmeno della presenza dell’amico.

- Mars non fai prima a svuotare direttamente il tuo armadio senza selezionare cosa metter in valigia o no?? Tanto alla fine il risultato non cambierebbe – disse ridendo il ragazzo

- Ma quanto sei spiritoso Fennel – replicò Veronica

- Vuoi una mano?? – chiese avvicinandosi all’armadio

- Si grazie, prendi i vestiti che ci sono dentro l’armadio e mettili sul letto –

- Scusa, i vesti??  Si può sapere a che i servono?? – chiese confuso il ragazzo eseguendo gli ordini

- Caro Wallace, dimorerò al Miami Royal Hotel… quel hotel è 10 volte più lussuoso e sofisticato del Neptune Grand. Non posso presentarmi al ristorante di esso in felpa e pantaloncini…-

- Verrei con voi a Miami solo per vederti ogni giorno con un diverso elegante vestito. Potrei non riconoscerti – disse ridendo Wallace

- Hai per caso bevuto latte e sarcasmo sta mattina a colazione?? –disse Veronica squadrandolo

- Scusa…Hej, ma ora che ci penso. Tu e i ragazzi non sareste dovuti partire solo quando avreste capito cosa combina il signor Casablanca con i Fitz Patrick?? – chiese curiosamente

- Diciamo di sì, ma dato che comunque le indagini qui a Neptune sono bloccate, e che Dick ha insistito tanto per partire e trovare il padre, e Logan mi ha convinto che questo viaggetto dovrebbe rilassarmi un pochino, nonostante sia un viaggio di lavoro, abbiamo deciso di partire subito dopo la fine del college –

- Ah Miami…Mi raccomando voglio tante foto e quando torni tutto il resoconto del viaggio, ovviamente omettendo le parti spinte tra te e Logan –

- Che scemo! Piuttosto tu quando parti?? – chiese sorridente Veronica – riuscirò a vederti prima che tu te ne parta per le sperdute foreste del Congo?? –

- Ah, spero proprio di sì. Io parto il 3 di giugno, vuoi non tornare entro 2 settimane?? – disse ridendo il ragazzo

- Cavoli, hai ragione…siamo solo al 17 maggio… certo che tornerò ora della tua partenza. Le cose dovrebbero sbrigarsi massimo in una settimana. Almeno spero – disse con una faccina talmente buffa che Wallace non potette fare a meno di ridere.

“ Avrò qualcosa trai denti che faccio tanto ridere??”

- Mars, dovresti vedere la tua faccia…troppo buffa!!! – Veronica a quelle parole non esitò a tirare un cuscino addosso Wallace. Subito però si fece un attimino più seria.

- Stai attento lì in Africa… non sopporterei il fatto di perdere il mio migliore amico –

- E tu sta attenta in generale…non vorrei perdere la mia migliore amica – ribatté immediatamente Wallace. I due ragazzi si sorrisero e continuarono a preparare la valigia.

 

Era oramai sera…i ragazzi erano in volo da appena un’ora, questo significava ancora altre due ore di viaggio. Erano partiti alle 18.30, ma dato il fuso orario, anche se il viaggio durava solo tre ore sarebbero arrivati solamente per le 24.30 a Miami…

Sullo schermo dell’I-pod di Veronica il titolo “Stand by me” la versione dei Nofx. Immersa nella musica e nei suoi mille pensieri, Logan dovette scrollarla per riportarla alla realtà.

- Veronica, ci sei?? -

- Emh…- disse lei togliendosi le cuffie dall’orecchio. Logan le prese l’I-pod e glie lo spense.

- Hej!! – cinguetto lei

- Anche un sordo avrebbe sentito la musica che ascolti – disse ridente lui – si può sapere a che stai lavorando sul tuo computer??- continuò curioso

- Ora come ora stavo giocando a prato fiorito, prima invece stavo riguardando i video della sorveglianza dell’hotel –

- Ancora?? Gli avrai visti centinaia di volte…-

- Quella bambina mi assomiglia a qualcuno…ma non riesco a capire a chi…e poi stavo riguardando anche i video della sorveglianza esterna dell’hotel –

- Ah si?? E come mai?? –

- La mia macchina era parcheggiata vicino all’Hotel…pensavo che le telecamere di sorveglianza avessero magari ripreso qualcosa, ma invece nada…nemmeno un piccolo minuscolo dettaglio –

- Su, lascia per ora perdere il caso, e almeno in aereo rilassati un attimo. Non può farti altro che bene, sia a te, sia ai piccoli – disse premuroso Logan sequestrando anche il portatile a Veronica

- Ok, va bene…Scusa ma Dick dov’è finito?? – chiese perplessa e curiosa Veronica

- Ha visto due belle ragazze dirigersi verso il bar dell’aereo e ovviamente le ha seguite – rispose sorridente. Veronica alzò gli occhi al cielo

- Quel ragazzo non si smentisce proprio mai…- Veronica si poggiò più comodamente al sedile, quando pochi istanti dopo si rialzò subito e si mise a fissare Logan

- Non dovremmo condividere la camera con lui, vero?? –

- No, tranquilla…in fondo queste deve essere per noi due, e soprattutto per te, una piccola vacanza. Avremo una stanza tutta per noi – disse sorridendo

- Uhuhuh…la cosa m’intriga…che camera avete preso?? –

- Che domande?? Piani alti…molto alti…-

- Stai scherzando?? – chiese perplessa Veronica

- Riesci ancora a stupirti??  Io vivo in una suite…-

- Che camere avete preso??- chiese preoccupata

- Bhè, Dick la camera “Mille follie”, e non ti sto prendendo in giro, veramente la camera si chiama così, mentre la nostra è la suite “Dolci notti” – concluse sorridendo. Veronica lo squadrò da capo a piedi…era rimasta senza parole.

“Non ci credo…ha preso una suite solo per noi due…ma questo è pazzo…”

- Ma ti è partito il cervello?? Ma sai quanto cazzo costa quella camera?? -

- Hej, i soldi non mancano…e poi metà la paga Dick, dato che siamo a Miami per lui. Dai rilassati, sarà divertente, rilassante e…-

- …e comunque ricordati che siamo qui per trovare il padre di Dick – disse oramai rassegnata Veronica. Logan le sorrise e annuì tanto per farla tranquillizzare sul fatto che avrebbero anche lavorato, e dopo di che la baciò dolcemente.
  
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