Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: LoStregatto    28/08/2013    5 recensioni
!!!STORIA IN FASE DI REVISIONE!!!
Dal capitolo 1:
Londra non era mai stata una città sicura e tranquilla. E anche se nessuno lo vedeva o  fingeva la loro inesistenza, ogni giorno crimini e ingiustizie di ogni genere venivano commessi tra quelle vie e strade ora bagnate dalla pioggia. 
Dal capitolo 4:
" E’ proprio strana la vita” pensò con finta ironia il ragazzo. "Questa mattina ero il Conte Phnatomhive: capo di una delle famiglie più ricche ed importanti d’Inghilterra ed ora sto fuggendo come un fuorilegge. Braccato da un uomo che cerca di uccidermi per un motivo che nemmeno conosco e per di più sono accompagnato da quello che una volta era il mio peggior nemico."
I nostri due protagonisti si troveranno ad affrontare un pericolo molto più forte dei precedenti, ma in loro  aiuto accoreranno due misteriosi personaggi dal passato oscuro e misterioso, ma legato indissolubilmente a quello dei due ragazzi.
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La storia è ambientata dopo la 2 serie dell'anime e Alois non è morto. Ci saranno molti riferimenti a fatti e situazioni presenti nel manga.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alois Trancy, Altri personaggi, Ciel Phantomhive
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti!!!
Dopo un immemore ritardo non so con che coraggio provo ad aggiornare. . .
Spero mi perdoniate. Mi affido alla vostra clemenza e chiedo umilmente scusa in anticipo per gli immancabili errori di battitura che ormai contraddistinguono la mia storia.
Spero che il capitolo sia comunque di vostro gradimento.
 
 

Damned Souls


Capitolo 4


 
La campagna inglese scorreva lenta e monotona davanti agli occhi dei quattro ragazzi che osservavano distrattamente il paesaggio circostante cercando di ingannare il tempo.

Il silenzio era interrotto solo dai frequenti sbuffi annoiati di Alois. Ogni volta che il ragazzo sospirava la pazienza di Ciel diminuiva sempre di più fino a che,all’ennesimo sospiro,questa non andò ad esaurirsi per la seconda volta in quel pomeriggio facendo provare al giovane l’immenso desiderio di ritentare di strozzare il biondino al suo fianco,che sedeva scomposto sulla scomoda panca di legno.

Questa situazione andava ormai avanti da parecchio tempo,precisamente da quando era cominciato il viaggio che gli avrebbe condotti a Londra.Per quell’occasione il loro mezzo di trasporto si era rivelato un malridotto carretto rubato per l’occorrenza ad un ignaro contadino. Prima di lasciare la villa dei Phantomhivei ragazzi,sotto insistenza delle ragazze,si erano cambiati d’abito.

Saraphine aveva portato loro dei vestiti da semplici popolani che aveva trovato a casaccio per la residenza ma che dovevano provenire  principalmente dai guardaroba dei tre servitori di Ciel:Mey-Rin,Bard e Finny.
-Non possiamo farci vedere in giro,soprattutto a Londra,con dei vestiti di alta sartoria.Vi riconoscerebbero subito e questo è l’ultima cosa che deve succedere- Aveva ribattuto seria dopo aver consegnato ai ragazzi gli abiti per cambiarsi ed essere andata in un'altra stanza insieme ad Alice per cambiarsi a sua volta.

Ciel aveva sbuffato contrariato per poi cominciare a rovistare nel mucchio di abiti posti ai suoi piedi.
Alois  intanto stava provando dubbioso una camicia di Bard e dopo averla indossata esclamò tra il seccato ed il lagnoso: -Questa camicia odora di carbone!Ma cosa diavolo cucina il tuo cuoco?- Ciel aveva ribattuto sarcasticamente –Cucina quello di cui tu ti abbuffi a colazione,pranzo e cena,ma non mi pare che tu ti sia mai lamentato!- In risposta il biondino gli rivolse una linguaccia.

Il giovane intanto aveva indossato una maglia bianca con i bordi delle maniche e del colletto bordate di rosso che ovviamente  apparteneva a  Finny ma che lo faceva apparire ridicolo,tanto che vedendolo Alois scoppiò a ridere talmente forte da non riuscire a stare dritto in piedi,col risultato di farlo finire piegato in due mentre Ciel lo guardava rosso per l’imbarazzo.

-Perché non posso mettere anche io una camicia di Bard invece di questa sottospecie di maglietta stropicciata?!-Aveva ribattuto il ragazzo stringendo i pugni. Alois, asciugandosi le lacrime rispose provocatorio: -Perché nano come sei con una camicia del tuo cuoco addosso sembrerebbe che vai in giro in camicia da notte-

La faccia di Ciel tornò a colorarsi di un’evidente sfumatura porpora ma questa volta era dovuta alla profonda ira verso il biondo. –Ma come ti permetti!E poi tu non sei molto più alto di me!-sbraitò verso Alois che lo guardava con sguardo scettico; -Ma se ti supero di tutta la testa!Da tanto che sei basso ancora un poco e non ti si vede otre la scrivania!-Ad Alois era quasi sembrato di vedere del fumo uscire delle orecchie di Ciel da tanto era arrabbiato ma provocarlo era uno dei suoi passatempi preferiti. –Attento Ciel,con ancora un po’ di tacco alle scarpe finisce che ti scambiano per una donna e  poi,bisbetico come sei chi ti sposa più!-continuò a deriderlo il biondo.

Dal canto suo Ciel,dopo quella provocazione abbandonò compostezza e l’apparente autocontrollo che aveva mantenuto fin’ora per lanciarsi contro il biondo e prenderlo per il collo.

 Il giovane conte,che non si era aspettato quella reazione da parte del coetaneo si ritrovò inaspettatamente a rotolare sul pavimento con Ciel che tentava di strozzarlo con innata forza per uno della sua stazza. Ormai senza più aria nei polmoni,il biondo provò a scostare le mani del ragazzo dal collo ma senza grandi risultati. Ormai quasi al limite, con le ultime forze tirò una gomitata alle costole del giovane,che lasciò il collo di Alois che cercò  immediatamente di alzarsi per fuggire dall’ira omicida del conte,ma con uno strattone Ciel lo agguantò per il colletto della camicia ancora mezza sbottonata e lo fece ricadere con un tonfo sordo sul pavimento. Il biondo rapido,quasi senza pensarci tirò un pugno sul naso a Ciel che in risposta ne tirò uno a sua volta ma che andò a colpire la mascella di Alois.

Le due ragazze che intanto avevano indossato due abiti di Mey-Rin furono attirate dal rumore nella stanza e insospettite andarono a controllare. Aperta la porta si ritrovarono uno spettacolo assai inusuale ai loro occhi:I due conti che si prendevano reciprocamente a pugni sul pavimento.

 Saraphine osservò sbalordita la scena per poi commentare infuriata:-Sono davvero due imbecilli!E  mai possibile che appena  vengono lasciati soli un attimo combinano di quei casini catastrofici. Altro che demoni maggiordomi!Qui ci vorrebbero dei demoni babysitter!-

Alice intanto li guardava appoggiata allo stipite della porta ridendo di gusto per la scena. La corvina allora,ancora più arrabbiata si girò verso la compagna per poi dire seccata: -Allora!?Hai intenzione di ridere ancora per molto o andiamo a fermarli?- La bionda la osservò stupita per poi esclamare:-Fermarli?Io non ne ho la minima intenzione. Quando mi ricapiterà più uno spettacolo del genere e poi voglio vedere chi vince dei due. Apriamo le scommesse?-Saraphine scosse la testa sconsolata ma le scappò un sorriso.In fondo,anche lei trovava divertente la cosa ma doveva intervenire altrimenti di quei due sarebbe rimasto ben poco.

Con un sospiro esasperato si avvicinò ai due che incuranti delle spettatrici continuavano la loro reciproca scazzottata. Con scatto fulmineo afferrò con la mano sinistra il capo di Alois e con quella destra quello di Ciel per poi far cozzare violentemente tra loro le  fronti dei due giovani. I due ragazzi, tramortiti dalla violenza del gesto di trovarono distesi sul pavimento mentre Alice incapace di trattenersi scoppiava a ridere come aveva fatto poche volte nella vita.

Ciel e Alois si girarono confusi verso la corvina che con sguardo a dir poco furioso gli rimproverava.-Allora razza di idioti,avete finito con lo spettacolo?Ho visto combattimenti  tra polli che erano meno ridicoli!- Dopo quell’esclamazione la bionda ragazza non ce la fece più e si accasciò al suolo ridendo incontrollata mentre i due ragazzi si osservavano spaesati.

Come conseguenza alla scazzottata i due giovani avevano rimediato reciprocamente:un occhio nero ed un taglio sul sopracciglio destro per Alois ed un labbro spaccato e un livido allo zigomo sinistro per Ciel.

I due ragazzi costretti dalle circostanze a sedere vicini si scoccavano ad intervalli regolari delle occhiatacce di puro odio reciproco mentre una divertita Alice assisteva allegra alla scena. Dopo un altro sospiro di Alois ,Ciel esplose definitivamente. –La vuoi smettere di sbuffare!?Già il viaggio è scomodo di suo se poi ti ci metti anche tu diventa un suicidio!-sbraitò il giovane,ben attento a non riaprire il taglio sul labbro mentre parlava.

 Allora Alois rapido ribatté acido.-Senti chi parla razza di nano!Non pensare che tu sia…-Il biondo non fu in grado di concludere la frase perché una infuriata Saraphine,che guidava il caretto, si rivolse con ira ad entrambi.-Ora smettetela!Siete due insopportabili isterici e se non la smettete vi metto insieme al cavallo a trainare il carro e vediamo se avete ancora la forza di parlare tanto e poi chissà,magari arriviamo più in fretta a Londra.-Disse con acidità ma anche con una punta di sarcasmo.

Dopo  l’intervento della ragazza il silenzio tornò a regnare tra i quattro giovani fino a che,dopo un tempo che parve interminabile,la corvina informò i passeggeri.-Siamo quasi arrivati,fra un po’ abbandoneremo il carretto e proseguiremo a piedi e mi raccomando:mantenete un profilo basso,Samuel e suo fratello potrebbero avere uomini dappertutto.-Gli altri in risposta fecero un cenno d’assenso.

Lasciarono il carretto dietro a dei cespugli e prima di arrivare nei pressi della città trovarono anche dei mantelli da indossare per nascondersi meglio da occhi indiscreti. Arrivati alle porte della caotica capitale inglese Ciel voltò un attimo lo sguardo verso la strada che avevano appena percorso. “E’ proprio strana la vita”pensò con finta ironia il ragazzo.”Questa mattina ero il Conte Phnatomhive:capo di una delle famiglie più ricche ed importanti d’Inghilterra ed ora sto fuggendo come un fuorilegge.Braccato da un uomo che cerca di uccidermi per un motivo che nemmeno conosco. Il mio demone è partito per chissà dove e non so nemmeno quando e se tornerà ,sono accompagnato da quello che una volta era il mio peggior nemico e a condurre sono due ragazze di cui conosco soltanto il nome. Già,è proprio strana la vita.

 Richiamato da quelli che ormai erano diventati i suoi compagni di avventuro (o sventura si sarebbe potuto anche dire) si addentrò sicuro nei vicoli scuri della città,senza più voltarsi indietro.
 
 
Alloooooora… * tossicchia nervosa *
Che ve ne pare?vi scongiuro di essere clementi con me e con questo capitolo che è stato scritto in un moto di pazzia tra l’1.30 e le 2.45 di notte.
Spero di aver scritto bene il flashback alla villa e che nessuno venga a cercarmi incazzato per aver inscenato una scazzottata tra Ciel e Alois,è stato un altro delirio notturno,lo giuro!!!!!!
So che questo non è un capitolo molto lungo ma prometto che tenterò di scriverne uno più lungo nel prossimo aggiornamento.
Ovviamente non possono mancare i ringraziamenti a quelle persone che hanno recensito questo e i precedenti capitoli:
 Eira_LaMatta
Bilo99
KeynBlack
Onice
Quelli che hanno messo la mia storia tra le seguite:
 Bonnie1989 
gatta1290 
KeynBlack
Kira_chan_98 
Onice 
Ed ovviamente a tutti quelli che seguono la mia storia in silenzio. GRAZIE MILLE A TUTTI!!!!sono bene accette le recensioni
  
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