8.
LA VENDETTA DI HERMIONE
Rose atterrò sull'erba fresca.
Si alzò e si sorprese di trovarsi all'aperto.
Era una bella giornata di maggio. Il sole pigro, illuminava la scena, ma alcune nuvole non rendevano il cielo tetro.
Rose adorava quelle giornate con il vento fresco, ma non riuscì a godersela a pieno, perché vide tre figure davanti a lei risalire verso il castello.
Si affrettò a seguirle.
Più avanti altri tre ragazzi si attardavano al gruppo, questi continuavano a voltarsi e a ridere sprezzanti.
<< Non va bene Ron >> disse una voce profonda.
Rose si avvicinò e riconobbe Hagrid, più che altro dalla stazza e successivamente sua madre, suo padre e zio Harry.
Camminavano arrancando nel terreno irregolare.
<< Lucius Malfoy il Comitato ce l'ha in pugno. Posso solo fare una cosa, che quello che resta a Becco da vivere sia più felice che mai. Glielo devo...>>.
Rose notò che la sua voce nascondeva una tristezza profonda.
Zio Harry gli lanciò uno sguardo di conforto, Ron scosse la testa, Hermione, invece, aveva uno sguardo arrabbiato e fissava qualcosa davanti a sé.
Hagrid si voltò e tornò di corsa alla capanna, il viso sepolto nel fazzoletto.
<< Guarda come frigna! >>.
Malfoy,Tiger e Goyle si erano fermati appena dentro il cancello ad ascoltare.
<< Avete mai visto una cosa così patetica? >> disse Malfoy. << E dovrebbe essere il nostro insegnante >>.
Furibondi, Harry e Ron scattarono verso Malfoy, ma Hermione fu più rapida.
Rose notò lo sguardo famelico nel suo viso e si avvicinò a quella scena. Malfoy indietreggiava con Hermione che continuava a schiaffeggiarlo.
Non riuscì a reprimere un sorrisetto.
Schiaffeggiò Malfoy con tutte le sue forze. Malfoy barcollò. Harry, Ron, Tiger e Goyle rimasero impietriti mentre Hermione rialzava la mano.
<< Non osare mai più dire che Hagrid è patetico, tu, mostro...tu, razza di brutto... >>.
Tutti erano impietriti. Hermione e Malfoy ormai, erano diversi metri distanti da loro.
<< E non osare mai più mettere le tue sudicie mani se di me >> aggiunse.
Questo lo disse così piano che nessuno a parte Rose, che si era dovuta avvicinare parecchio, lei e Malfoy sentirono. Suo padre corse verso di loro.
<< Hermione >> disse Ron debolmente, cercando di trattenerle la mano.
Hermione estrasse la bacchetta magica. Malfoy fece un passo indietro. Tiger e Goyle lo guardarono in attesa di ordini, assolutamente sconvolti.
<< Andiamo >> borbottò Malfoy, e un attimo dopo i tre scomparvero nel corridoio che portava nei sotterranei.
<< Hermione! >> disse di nuovo Ron, turbato ed ammirato insieme.
Rose notò che sua madre era triste, ma Ron e Harry troppo presi da quello che era appena successo, non parvero notarlo e insieme si avviarono verso Incantesimi.
Era vero, Rose era contenta che sua madre avesse reagito contro quell'arrogante vigliacco, però vedere la sua faccia sconsolata la faceva stare piuttosto male.
Poi la scena cambiò...
Angolo Autrice:
Spero che anche questo capitolo vi piaccia.
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno recensito fino ad adesso e spero che continuerete a farlo.
Un bacio e a presto.