Chapter six.

 

   «Rosy, Rosy!! Rosy svegliati!!» una voce calda e roca gridava disperata, agitando il corpo di Rosalie. Ma lei non riusciva ad aprire gli occhi: era stanca e dolorante.

   Bella morte, la sua. Nessuno si sarebbe ricordato di lei, probabilmente nemmeno i suoi migliori amici avrebbero saputo della sua morte, e così lei sarebbe rimasta una ragazza insignificante.

   Una grossa lacrima amara scese sul suo viso.

   Non voleva andarsene così.

   «Hei, Rosy.. non piangere, ci sono io.» Di nuovo quella voce.

   Con un piccolo sforzo, Rosalie aprì gli occhi, e si trovò tra le braccia di un bellissimo ragazzo vestito interamente di bianco, che emanava una luce smeraldina e che sembrava avere come delle vele luminose dietro di sè. Lo guardò negli occhi: verdi e luminosi. 

   Harry.

   Ora l'aveva capito. Sì, era ovvio. Lei lo amava.

   «Harry, io..»

   «Lo so, Rosy, lo so. Anch'io.»

   La baciò, e quel bacio fresco e dolce sembrò ridarle tutte le energie che aveva perso. Rosalie si mise in piedi e spalancò di colpo occhi e bocca, affascinata, sorpresa, e terrorizzata allo stesso tempo da ciò che aveva appena visto: i ragazzi erano tutti lì, di fronte a lei, ciascuno circondato da una luce di un colore diverso, e ciascuno con quelle strani vele luminose dietro di sè.

   Ma certo, non erano vele.

   Quelle erano.. ali.

   Zayn e Liam le avevano dorate, maestose, e forti.

   Mentre Louis, Niall, ed Harry le avevano argentee, soffici, e luminose. Quelle di Harry poi erano le più belle.

   «Siete.. siete bellissimi.» disse Rosalie, con le lacrime agli occhi.

   Non sapeva neanche perchè piangeva. Probabilmente solo perchè quella era la cosa più bella che avesse mai visto. Ma cos'erano loro dunque?

   «Quindi voi siete degli..» Zayn la raggiunse in un secondo e le tappò la bocca.

   «Non dirlo.» sussurrò.

   «Hei Rosalie!» una voce femminile che non aveva mai sentito la chiamò. Poi una ragazza che non aveva mai visto la raggiunse, e la abbracciò. «Grazie.» disse.

   Rosalie non riusciva a capire: chi era questa ragazza? E perchè la stava ringraziando??

   «Ah già. Tu non puoi riconoscermi. Sono Rosalie Manson, l'americana. Ricordi? La tua "sosia" cattiva, quella facile, quella antipatica.»

   Rosalie annuì. Ma questa Rosalie non le assomigliava per niente, nemmeno di aspetto! Non poteva essere lei.

   «So cosa ti stai chiedendo: perchè adesso lei è diversa da me anche di aspetto? Bene, ti rispondo subito. Il mio vero aspetto è questo.» Rosalie la guardò: bionda, alta, occhi azzurro-grigi, qualche lentiggine qua e là. Eh sì, era completamente diversa da lei. «Quella era solo una "maschera",» continuò l'americana «dovuta alla maledizione per la quale io e te eravamo destinate ad essere unite e divise per l'eternità. Ma tu sei una ragazza forte Ros, l'ho capito sin dal primo momento, e mi hai salvata. Anzi, ci hai salvate entrambe! Perciò.. grazie.» La abbracciò nuovamente, quindi andò verso Liam.

   «Ora finalmente io potrò andar via con la mia Rosalie. Grazie Ros.» disse lui, sorridendo a quella inglese e poi alla sua compagna americana. Detto ciò, cinse la vita a quest'ultima, e si alzò in volo, lasciando una scia dorata dietro di sè e scomparendo all'orizzonte. E, proprio in quel momento, spuntò il sole.

   Era di certo l'alba più magnifica che Rosalie avesse mai visto, e non l'avrebbe mai dimenticata.

   Si voltò: qualcuno le aveva toccato la spalla.

   «Louis!» D'istinto lo abbracciò forte, e lui la strinse.

   «Ciao bellissima. Mi mancherai, sai?» era sul punto di piangere.

   «Cosa vuol dire mi mancherai? Significa che... che me ne devo andare?»

   Niall annuì, avvicinandosi.

   Harry si fece strada tra tutti e disse: «No! Non può andarsene, lei deve stare con me! Io.. io la amo. Io sono il suo angelo custode!»

   A questa frase tutti si portarono una mano alla bocca, ed Harry diventò ancor più luminoso, e le sue ali diventarono ancora più grandi e ancora più belle.

   Zayn sorrise. «Beh, ora capisco perchè sei sempre stato diverso da noi, fratello.» gli diede una pacca sulla spalla.

   «Già.» Louis si avvicinò ad entrambi, seguito da Niall. «Tu non sei nè dalla parte mia e di Niall.. nè da quella di Liam e Zayn. Tu sei..» si voltò a guardare Rosalie. «..dalla sua parte.»

   Harry annuì, e sembrava quasi commosso.

   «Baby, let me find out your secret.. Just let me in and let me show you what-» Louis interruppe Rosalie con un «Wowowo Ros!»

   «Che c'è?» chiese lei.

   Cavolo, proprio ora che si era ricordata quella canzone!

   «Quella è.. la nostra canzone. E quella che hai cantato tu è la mia parte. Come fai a conoscerla?»

   «Non lo so.. Ho trovato questa canzone sul mio pc, ma non sapevo che fosse vostra. Aspettate, ma.. quindi voi siete degli angeli, demoni, o qualunque cosa voi siate.. cantanti?!»

   «No» Niall rise «è solo un hobby! Anche se potremmo diventare una boyband, in futuro.»

   Rosalie sorrise. «Beh, dunque è questa la vostra canzone. Me la fate sentire?»

   I ragazzi si guardarono, poi annuirono. Intanto Louis se n'era già andato, assumendo la forma di una stella luminosissima.

   Cominciò Niall: «Words will be just words.. Till you bring them to life!» e, detto ciò, spiccò il volo, diventando anche lui una stella che poi scomparve sotto la luce del sole.

   «I'll lift you up, I'll never stop, you know I'll take you to another world. I'll build you up, I'll never stop, you know I'll take you to another world.» cantò Harry, e rimase lì.

   «Everyday, in everywhere oh..» Zayn si librò nell'aria come un falco maestoso, e sparì in mezzo al sole, con un bagliore arancione.

   «I'll lift you up, I'll never stop, you know I'll take you to another world.» cantò di nuovo Harry. E, ancora una volta, non se ne andò.

   «Harry, tu non sei andato via come loro.»

   «Certo che no. Io ti amo, Rosalie.»

   «Anch'io, Harry.»

   I due si unirono in un bacio letteralmente paradisiaco, e quando si staccarono Rosalie ebbe un brivido. 

   «Quindi questo è l'effetto che mi fai.. brividi.»

   Harry rise, portando la testa all'indietro con parecchia teatralità che lo faceva sembrare un attore. Poi scosse i ricci castani e li sistemò.

   La guardò negli occhi.

   La avvolse con le sue ali, e in un momento diventarono una cosa sola, luminosa e perfetta, come la stella più bella di tutte. Si librarono nell'aria, insieme, e diventarono un puntino luminoso nel cielo: la stella che non muore mai.

   

HOLAAA♥♥
Ciao bellezzeeee questo e' l'ultimo capitolo purtroppo ç___ç
Dopo questo posto subito l'epilogo, e... FINEEEE :ccc
WAAAAAAAA mi mancherete. Scrivero' altre ff e spero che resterete per leggerle perche' ci tengo alle vostre recensioni :)
Baci xx