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Autore: horanscake    28/08/2013    8 recensioni
Ma in quel momento lei era finalmente felice, stava per incontrare il suo idolo, era diventata indipendente e viveva perfino da sola -era in cerca di un inquilino,magari anche carino..Magari un ventenne biondo, con gli occhi azzurri e beh, se proprio il destino voleva, magari anche irlandese.-
La ragazza sospirò divertita,appena si rese conto di aver descritto Niall.
E pensare che tra pochi minuti, molto probabilmente -e sperando che la soffiata fatta da una twitteriana sia giusta -,lo avrebbe incontrato la faceva andare in ipertensione. Era in un brodo di giuggiole e le gote le facevano addirittura male per il sorriso che ormai era sul suo viso da ore. Niall dovrebbe sbucare da qualche palazzo a minuti e le gambe della ragazza non facevano altro che tremare, come le sue mani che mantenevano una macchina fotografica e un foglio candido con una biro.
Da quanto tempo sognava questo momento? erano passati due anni da quella che i più grandi definivano "cotta adolescenziale" ma che invece, e Liz lo sapeva bene, era molto di più.
Aveva sempre fantasticato sul loro primo incontro, ma quello che la ragazza non sapeva è che quello che l'aspettava non avrebbe avuto eguali.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Con questo mio scritto pubblicato, senza alcuno scopo lucro, non intendo
dare rappresentazione veritiera dei carattere dei personaggi.
I loro comportamenti e gli avvenimenti sono frutto della mia fantasia.


THE PAGES OF YOUR LIFE

Trailer

capitolo otto - sbagli e scelte
I due biondi rimasero abbracciati per molto, troppo tempo. Per loro, però, il tempo sembrava che volasse: avevano bisogno l’uno dell’altro e, questo paio di giorni di distacco, aveva nociuto ad entrambi. Dovevano rifarsi del tempo perso, dovevano sentire la pelle dell’altro a contatto con la propria. Era come se ne fossero.. dipendenti. Niall continuava ad accarezzare i polsi di Liz, come se con le sue mani avrebbe potuto accelerare il processo di guarigione di quei tagli. Ma, più o meno, lo stava facendo per davvero. Niall era il solo che poteva salvarla, l’aveva fatta uscire già una volta da quel baratro senza fondo, e adesso la stava salvando di nuovo. Liz aspirò l’odore del profumo che usava spesso Niall e sorrise istintivamente. Lui era lì, soltanto per lei. Loro stavano di nuovo insieme ed erano felici. Liz sorrise al pensiero di essere tornati alla normalità: lei e Niall avevamo finalmente chiarito, lei non voleva nient’altro che annegare nell’abisso degli occhi di Niall. Quei due, erano così felici e spensierati, che si accorsero della presenza di Harry dopo una decina di minuti dal suo arrivo.


Harry, dal canto suo, guardava la sua ragazza e il suo migliore amico che sembravano intenti in qualcosa di molto poco.. amichevole. Le mani di Niall erano intente a sfiorare quei polsi che lui aveva promesso di guarire e i suoi occhi piangevano per la ragazza che lui aveva deciso di amare. Ma non furono queste cose a far innervosire Harry. Era la mano destra di Liz che veniva stretta da quella di Niall. Il riccio distolse lo sguardo velocemente e, solo in quel momento sembrò accorgersi del mucchio di lamette sparse su ogni angolo del pavimento. Solo in quell’istante capì: lui l’aveva salvata, ancora una volta. Lei aveva ritentato ma lui l’aveva fermata.
Passarono pochi secondi prima che la testa del riccio fu piena di dubbi e incertezze. Come poteva competere con colui che poteva salvarla? Harry scosse la testa, amareggiato e corse al centro della stanza, dove si trovavano i due biondi. Che solo in quel momento si accorsero della presenza del riccio. Harry staccò le mani di quei due intrecciate, allontanandoli tra di loro di uno svariato metro. ‘Io devo guarirla!’ urlò, più a se stesso che agli altri due. Era uscito da sé e non sapeva nemmeno lui cosa stava realmente dicendo.

Guarirla, Harry aveva detto che doveva guarirla. Liz scosse la testa e fece un mezzo sorriso, deluso.
Stava per replicare, per dirgli che l’autolesionismo non era una malattia, non una patologia ma un rifiuto. Un rifiuto a vivere in questa società che se non sei magra, bella, etero e bianca non sei accettata. Lei era tutto questo, ma le persone non la facevano più sentire bella e magra come una volta. Non che lei si sentisse bella in precedenza, ma i complimenti erano frequenti. In quel periodo nessuno le parlava, nei corridoi la spingevano di proposito facendole cadere tutti i libri sul pavimento. I suoi non la capivano. Lei dimagriva. Indossava grosse maglie anche nei giorni più caldi dell’anno. Si sentiva un disastro, un errore; si definiva una disgrazia per tutte le persone che la circondavano. Con quei pochi amici che aveva, chiuse tutti i rapporti: non sentiva di meritare la loro magnifica amicizia. Perché dovrebbero essere amici di una come me? si diceva ogni giorno, mentre le lacrime le rigavano il viso. Poi conobbe Niall e il resto dei ragazzi. I primi mesi erano così pieni: tornava da scuola, mangiava in fretta e correva in camera a conoscere quei cinque ragazzi sempre di più. Riprese qualche chilo, smise di tagliarsi grazie a lui e riprese a sorridere. Voleva sputare in faccia tutta questa verità ad Harry, ma fu preceduta da Niall che sembrava averle letto nei pensieri. ‘Non è una malattia, Harry: mancanza di autostima, d’affetto, di felicità chiamala come vuoi. Non puoi guarirne, non si cura ma puoi uscirne. Sono due cose diverse’disse, accarezzando il viso di Liz con una mano. Detto questo, l’irlandese ritrasse la mano e uscì, lasciando un’incolmabile vuoto nel petto di Liz.

Liz girò e si ritrovò in un altro isolato, a pochi metri dal parco verde del quartiere. Sapeva che Niall era lì, lo sapeva perché avrebbe amato quel posto anche con la sua perdita di memoria. Entrò e sorrise: conosceva quel ragazzo meglio di se stessa. Lo trovò a pochi metri, di spalle, mentre si dondolava lentamente su un’altalena. Cercò di fare il minimo rumore possibile e, in poco tempo, si ritrovò davanti a lui mentre gli accarezzava le guance, nell’intento di rimuovere tutte le lacrime che gli rigavano il viso. Non sapeva perché Niall stesse piangendo, ma intuì che doveva essere sicuramente per colpa sua. ‘Che ci fai qui?’ mormorò il ragazzo, smettendo finalmente di piangere. Liz si alzò e si mise sull’altalena di fianco a quella di Niall. ‘Venivi sempre qui, prima. Adoravi questo posto’ spiegò, mentre lo guardava sorridendo. ‘Parli di me come se mi avessi già conosciuto prima dell’incidente’ sbuffò, mentre si girò a guardarla. Liz annuì, per poi guardare il cielo limpido davanti a sé.
E, ancora una volta, Niall provò quell’atroce sensazione che sapeva di ricordi.

*flashback*
‘Bimbo, mi fai andare sull’altalena?’ piagnucolò una bambina che aveva i capelli biondi e una coroncina di fiori in testa.Il bambino scosse la testa e cercò di andare ancora più forte, spingendosi fin troppo. ‘Le belle bambine si fanno sempre salire sull’altalena’ disse poi, un altro bambino che scese dalla propria altalena per far salire lei.
‘Grazie, questo è per te, io mi chiamo Lizzie’ disse la bambina bionda, porgendo un fiorellino lilla a quel bambino.
‘Io mi chiamo Niall, ho nove anni’ disse, prendendo il fiore dalle mani di Lizzie. ‘Io ne ho sette. Vieni sempre a giocare qui?’ domandò la fanciulla, cercando di spingersi per avviare l’altalena. Il bambino con i grandi occhi celesti e i folti capelli bruni* scosse la testa e sorrise, mettendo in evidenza un dente sporgente. ‘Non abito qui, io vengo dall’Irlanda e sono venuto qui solo per l’estate’ spiegò, sentendosi fiero per le sue origini irlandesi. Lizzie spalancò la bocca e sgranò gli occhi: i suoi amichetti di scuola avevano descritto l’Irlanda come un posto con tanta erba, animaletti del bosco e gente buona. Niall si accorse dello stupore della bambina e gli domandò: ‘Ti piace l’Irlanda?’ e quest’ultima annuì, sorridendo. ‘Quando saremo grandi andremo insieme, te lo prometto’ annunciò, felice.

Quel 6 giugno 2002 nacque così un’amicizia vera, che andava a distruggersi il 31 agosto dello stesso anno.

‘Non puoi andartene!’ urlò Lizzie, in preda alle lacrime. Niall quel pomeriggio sarebbe partito, quel bambino che tanto le piaceva perché giocava sempre con lei e la difendeva dai bimbi cattivi.Se ne sarebbe andato e forse non l’avrebbe visto mai più. ‘Hey, non piangere. Tu hai qualcosa che le altre bimbe non hanno’ mormorò lui, con la voce flebile che caratterizza tutti i bambini a quell’età. Lizzie tirò su col naso, cercando di non continuare a piangere. ‘Cosa?’ domandò, mordendosi il labbro. ‘Il mio cuore-fece una pausa, dove entrambi i bambini sorrisero- tienilo con cura, okay?’ gli chiarì, per poi stampargli un bacio, come aveva visto fare in un film, sulle labbra. Da quel giorno i fiori preferiti di Lizzie diventarono i quadrifogli, perché si sa, ogni irlandese adora i quadrifogli.
*fine flashback*

Niall si risvegliò, se quello poteva essere il termine giusto, dal mare di ricordi che l’aveva sommerso. Liz lo guardava con la testa piegata su un lato, confusa. Niall si girò verso di lei e le sorrise, poi si alzò e si mise avanti a lei. ‘Lizzie’ mormorò, sorridendo, mentre la fissava negli occhi. Liz annuì e gli sorrise, mentre dentro di sé volavano milioni di farfalle. ‘Baby let me be your, let me be your last and first kiss, because i love you’** sussurrò, cantando una strofa modificata al momento di una delle sue canzoni.

Liz’s Pov
Riesce a dire prima di fiondarsi d’improvviso sulle mie labbra un secondo dopo e, portando le mani al mio viso.
Rimango completamente spiazzata e solo dopo un po’ mi rendo conto di ciò che ha detto e di ciò che sta facendo, ma lui la verità non la sa. Ogni mio muscolo si irrigidisce impedendomi di muovermi, riesco solo a stringerlo e avvicinarlo di più a me, intrecciando le dita tra i suoi capelli biondi. Non ci posso credere, l’ho fatto soffrire davvero così tanto? E per tutto questo tempo? Possibile che non mi sono mai accorta di niente? Non so bene il perché, posso intuirlo, ma Niall ha messo la sua mano destra sulla parte sinistra del mio petto, come se volesse sentire il battito del mio cuore, che infatti è talmente forte che credo scoppierà da un momento all’altro e poi ritorna ad accarezzare la mia guancia; ho paura che lo senta davvero e pensi che sono una ragazza debole.
Le nostre labbra continuano a sfiorarsi piano e poi più appassionatamente, sembrano fatte apposta le une per le altre per essere unite, fino a stancarci, non avere più fiato e dividerci molto lentamente; abbasso di poco la testa per l’imbarazzo e anche perché non so che dire.

‘Finalmente, ora lo sai, io ho fatto ciò che il cuore mi ha consigliato, anche se so che ora dirai che vuoi Harry, non devi preoccuparti della mia reazione, puoi tranquillamente dirmi la verità.’ Dice iniziando ad allontanarsi, ma di poco, e posando fermamente i suoi occhi stupendi nei miei. ‘Cosa?’ domando retoricamente, alzandomi dall’altalena e indietreggiando di qualche passo. La mia schiena si scontra con la ringhiera e a questo punto, rimango ferma, immobile, osservando con attenzione tutta la figura del ragazzo che ho di fronte. Quell’ombra scura che ha sul suo volto gli conferisce quel pizzico di mistero, e mi piace, anche tanto. ‘Non preoccuparti, Lizzie, davvero’ borbotta semplicemente. ‘Pensi che abbia dimenticato quello che è successo qualche giorno fa? Torniamo per un momento a tre settimane fa, okay?’ Perché mi chiamava Lizzie adesso? Nessuno mi chiamava più così dall’età di dieci anni. ‘S-sì, ma…’

Non capisco dove voglia andare a parare. Niall mi fa segno con la mano di fermarmi, come uno ‘stop’; obbedisco e smetto quasi immediatamente di parlare. ‘È piuttosto lunga da spiegare, direi, sarò breve… e veloce’ mi accorgo dell’ironia che velano le sue iridi azzurrine; trattengo un risolino. ‘Quando ho perso la memoria, hai messo Harry in primo piano, anche se tutto ciò che lui voleva, era stare con te; dividendoci, per poter avere la strada libera. Lo ricordi questo?’ Mi limito ad annuire, mentre nella mia mente si susseguono una serie di flashback.
‘Ha fatto questo per tutto il tempo: cercare di dividerci.’ afferma, continuando a venirmi incontro.
Per una parte ha ragione, è vero, ma non ha mica fatto solo questo! Voleva dividerci perché mi voleva, non per vederci soffrire. Niall deve essersi offeso prima, tanto da arrivare a dirmi queste cose; forse perché Harry non perde mai l’occasione e non aspetta niente, lo fa e basta. ‘Mi ama veramente’ dico, sorridendo al ricordo di qualche giorno fa in piscina. ‘Ah, e io no?’ domanda retoricamente, inarcando le sopracciglia.

Cristo Niall, tu ti sei appena dichiarato! Sto soltanto smontando la tua opinione del tutto negativa su Harry.
Credo mi amassero un po’ entrambi, ma in due maniere diverse, perché proprio loro due sono diversi l’uno dall’altro. Quando esco dalla sezione ‘ricordi’, mi accorgo di quanto è vicino adesso. La sua espressione è neutra e non lascia rivelare alcuna emozione; mi chiedo come e quando sia diventato così bravo a fare il disinvolto.
‘Lui me lo dimostra più spesso…’ farfuglio insicura. ‘Lizz, io non smettevo mai di dimostrartelo, ma questi due occhi tuoi erano concentrati solo su Harry’ sussurra, sfiorandomi la parte alta della guancia con una mano. ‘Peccato, sono così belli… quanto avrei voluto che qualche volta guardassero anche me per un po’’


Beh, ricordi tutto male, allora. In altre parole, stai dicendo che avevo occhi solo per Harry, e non è affatto così.
Per la maggior parte del tempo, ho guardato te; ti ho osservato, fino a conoscerti a fondo. La mia visuale era occupata più da te, che da Harry.Questo è tutto nella mia testa.Perché non riesco a dirglielo apertamente? È come se le mie corde vocali si fossero congelate. Un soffio solamente divide i nostri visi e il mio cervello non ha neanche il tempo di elaborare il tutto. Per un attimo penso che lui voglia mostrarmi i suoi sentimenti. Guardo come le sue palpebre si abbassano e contemporaneamente mi attira verso di sé, tenendomi per la vita; le sue mani, che lentamente si spostano su di me, mi provocano una miriade di brividi, piccole scosse. I nostri corpi combaciano; il mio cuore palpitante riempie la parte vuota del suo petto e viceversa. Finalmente mi bacia e io posso liberamente affondare le dita tra i suoi capelli biondi; dopo non saranno ordinati come ora. Le nostre labbra si sfiorano e assaporo il sapore che ho sognato per anni: il sapore di Niall. Prima pulsava forte, ora pare che il mio cuore si sia fermato: un battito forte ad ogni sfioramento. Prima di dividerci, mi morde il labbro inferiore, tanto da farmi male e farmi sussultare. Forse dovrei considerarla una ‘punizione’, per tutto il dolore che ha passato in questi ultimi giorni..quando mi vedeva con Harry. Non ho avuto nemmeno il tempo di pensarci e la cosa più strana è che mi è piaciuto. Il fatto è che rifletto troppo su delle cose che alla fine si rivelano semplici. Bisogna rischiare, qualche volta.

‘Penso solo che lui non ti meriti, ma sta a te scegliere.’ sussurra, ancora a pochi centimetri di distanza, soffiando sulla mia bocca, con gli occhi stretti. ‘Era da tanto che volevo farlo.’ afferma, allontanandosi di poco. ‘Spero tu possa perdonarmi.’ Questo lato di Niall non lo conoscevo. Lui che non se ne fotte e fa quel che gli dice la testa, non dando conto a cosa io voglio e a cosa no. È contento e domina un gran sorrisone sul suo viso, secondo me, perché sa con certezza che è piaciuto anche a me. ‘Ah, Niall?’ lo richiamo, ancora confusa da tutto quello che è appena successo. Lui si gira e ha l’aria interrogativa.
‘E adesso?’ ‘Pensa a quello che ti ho detto prima, Lizzie’ disse, facendomi l’occhiolino. Annuisco e arrossisco, raggiungendolo velocemente. Lui mi prese la mano e le mie guance iniziarono a rigarsi di lacrime, perché già sapevo cosa avrei dovuto affrontare una volta tornata dai ragazzi.

* Niall nel flashback ha i capelli bruni perché da piccolo non li aveva ancora tinti.
**Strofa modificata di Last First Kiss: ‘Lasciami essere il tuo, lasciami essere il tuo ultimo e
primo bacio, perché io ti amo.’

hei, benvenute e grazie per aver letto questo ottavo capitolo
spero che tutti i capitoli che ho scritto vi siano piaciuti, ci sto mettendo molto impegno.
vorrei ringraziare le persone che hanno recensito la fanfiction, siete stradolci :)
allora, siete teamliall o teamlarry? fatemi sapere!
mi lascereste una recensione, per favore? <3
al prossimo capitolo!
Kisses, horanscake.
   
 
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