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Autore: xtoinfinity_    29/08/2013    2 recensioni
"Sam, non puoi privarti di vivere delle emozioni semplicemente perché hai paura che venga ferita ancora. Nella vita bisogna soffrire, vivere, lasciarsi andare alle emozioni. Altrimenti che vita è se ti ostini a non volere provare nulla? Magari le cose potrebbero andare bene, e se così non fosse, qualsiasi sofferenza ti aiuterebbe a maturare e capire più cose", disse lei mentre mi accarezzava la schiena e mi fissava dolcemente.
Genere: Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggi è l'1 Novembre e l'aria gelida di Londra mi ha costretto ad imbottirmi come fossi un panino. Ho mille strati di vestiti addosso, più un cappotto enorme che mi arriva fino alle ginocchia, una sciarpa lunghissima al collo, guanti e cappellino. In pratica di me si vedono solo gli occhi - a stento. Mi consolo al pensiero di non essere l'unica, attorno a me tutti sono nelle mie stesse condizioni. Ma credo sia risaputo che qui a Londra il clima non è dei migliori; spero solo oggi non piova, ho dimenticato l'ombrello a casa e vorrei evitare di tornarci completamente inzuppata, odio avere vestiti bagnati addosso.
Oggi ho solo quattro ore di lezione a scuola, poi ho intenzione di andare in centro a fare un po' di shopping - sperando che il tempo me lo permetta -, m'incontro lì con Charlie, pranziamo e poi andiamo insieme in giro per i negozi. Fortunatamente qua c'è una vasta scelta e trovo sempre vestiti che mi piacciono!
Sono abbastanza felice di andare a scuola stamattina, ho un'ora di pratica di interpretariato, due ore di spagnolo (lingua che amo) e infine un'ora di inglese. In assoluto un giorno perfetto, anche se non vorrei parlare troppo presto, essendo molto lunatica fra due minuti potrei ritrovarmi a dire l'esatto opposto.
Arrivo a destinazione ed entrando mi ritrovo a pensare che sia assurdo come nell'università viga la stessa gerarchia che porta avanti la 'società' del liceo. Gli sfigati con gli sfigati, e quelli 'importanti' con quelli della loro specie. A mio parere sono davvero tristi coloro che si sentono il centro dell'universo, vorrei portarli nello spazio per far loro capire quanto piccoli e insignificanti possano essere, ma questo non sta nelle mie competenze. Allo stesso tempo, però, non capisco come quelli considerati come una 'sottospecie' non si prendano nemmeno la briga di farsi rispettare un po'.
Io sono Sam, e l'unica cosa che m'importa è che gli altri mi rispettino. Troppi anni ho passato permettendo alla gente di farmi del male e a trattarmi a loro piacimento, e poi un giorno ho deciso che fosse arrivata l'ora di darci un taglio e far capire agli altri che meritavo rispetto tanto quanto chiunque altro.
La campanella mi risvegliò dai miei pensieri e mi riportò alla realtà; purtroppo spesse volte ero solita lasciarmi andare ai miei pensieri dimenticando ciò che mi circondava.
Mi avviai verso la classe con la borsa alle spalle e all'improvviso mi sentii chiamare "Sam!", mi voltai e vidi un Liam sorridente che correva verso di me preso dalla fretta. Gli sorrisi anch'io e gli lasciai un bacio sulle guancie come saluto."Come mai così di fretta?", chiesi poi, quasi divertita. "Ricordi Danielle?", mi chiese lui mentre si guardava intorno."Sì!", risposi io sicura. "Mi ha detto di vederci fra un quarto d'ora in biblioteca, non so cosa voglia dirmi, ma non sto più nella pelle!", rispose lui entusiasta finalmente degnandosi di guardarmi negli occhi. "E' fantastico! - risposi realmente contenta - Allora va'! Buona fortuna amico", dissi ammiccando per poi dargli una pacca sulle spalle e voltandomi per continuare la poca strada che ormai mi divideva dall'aula in cui si sarebbe tenuta la prima lezione.
Non appena entrai sentì uno sguardo penetrante spostarsi su di me, non ebbi bisogno di voltarmi per sapere di chi si trattasse; Zayn Malik, l'unico ragazzo al mondo capace di scombussolarmi gli ormoni in una maniera che stupiva me stessa e che non riuscivo a controllare. Non ci eravamo mai parlati, ma trovavo quel ragazzo dannatamente affascinante. Non era molto loquace, almeno non in pubblico, ma l'aria di mistero che gli aleggiava attorno lo rendeva ancora più affascinante e poi non potevo certamente negare che fosse perfetto anche esteticamente. Scossi la testa mentre prendevo posto in una delle poche sedie rimaste libere, non dovevo lasciarmi distrarre da alcun ragazzo, volevo evitare di soffrire ancora una volta, e lasciarmi andare ad un nuovo interesse sarebbe stato puro masochismo, dato che stavo bene così com'ero.

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Ciao ragazze! Questo è un capitolo di passaggio che non mi soddisfa per niente, vi prometto però che più in là ci sarà molta più "azione" C:
Vorrei ringraziare xtommosmile
cha_DirectionerMartyLoveMusic e Kaanan_Uchiha per le recensioni, onestamente non credevo que qualcuno avrebbe letto la mia FF e ricevere già 4 recensioni all'epilogo è davvero tanto per me! Ogni volta che pubblico un nuovo capitolo ho paura di deludervi, ci tengo davvero a scrivere una FF che alla fine vi lasci un sorriso sulle labbra e che ad ogni capitolo vi faccia venir voglia di andare al successivo.
Comunque, perdonatemi se ho parlato troppo! Ahahah che dire, fatemi sapere con delle recensioni ciò che pensate, ho bisogno di pareri :)
Sam. x
  
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