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Autore: marta_cr_cullen92    29/08/2013    2 recensioni
"Poi un movimento e la sua mano destra si alza e si appoggia sul mio petto dove il mio cuore faceva quasi male tanto correva – e lei poteva decisamente sentirlo. Le sue dita lunghe e sottili si muovevano appena sul cotone della mia camicia ma la mia pelle sotto bruciava dalla voglia di togliere quella stoffa inutile e il mio corpo bramava di poter sentire il suo contro il mio come poco meno di un'ora prima era accaduto."
Eccomi alla mia 2° Originale!!
buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La ragione del cuore'
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BITTERSWEET ( Ellie Goulding)

http://www.youtube.com/watch?v=uoO59keQFq4


 

Your arms around me come undone

Le tue braccia attorno a me si sciolgono

Makes my heart beat like a drum

Fai battere il mio cuore come un tamburo


 

*** Tò guarda! Ha dimenticato il copione: ottimo!! Sorrido felice di questa sua momentanea stranezza.

E con strani e vaghi pensieri me ne torno a casa dove puntualmente c'è mia mamma in video-chat con mia sorella Vannia e mio papà che controlla le fatture della settimana sempre pronto a inventarsi motivi per rompere le palle ai suoi due dipendenti. ***


 

Sì, perchè se da una parte del tavolo c'è Claire che elogia Vannia per tutto ciò che fa – compreso respirare e sbattere gli occhi da sola– dall'altra c'è Steve che non può lasciare in pace quei poveri disgraziati che lavorano per lui, proprio no. Certo sempre meglio che non lavorare ma la sordità andrebbe a loro vantaggio.

Per tutto il fine settimana me ne stò davanti al PC cercando di finire i compiti per giovedì: lo so che è patetico ma io sono uno di quelli che fa tutti i compiti super in anticipo così se ha qualche dubbio ha tempo di chiedere consigli ai professori, e poi mi restano sempre intere serate di lettura solitaria al palazzo. Ai miei non dico più che andavo in “biblioteca” dico semplicemente “vado al palazzo” ...io e Charlie facevamo da bambini un gioco proprio nell'edificio della libreria. Così loro sanno che non devono cercarmi a meno di qualche urgenza particolare.


 

***FLASH-BACK*** 

Era un'estate fresca ma di sole e i due fratelli, Cesare e Charlie, non potevano certo restare chiusi in casa così presero l'abitudine di recarsi con la bicicletta e il pallone al parchetto in fondo alla via per giocare.

Un giorno, il maggiore stava tirando la palla a Cesare quando

< CHARLIE!!! > urlò un ragazzino biondo mentre si avvicinava ai due

< Hey ciao! Siete tornati dalle vacanze? > Charlie era molto simpatico, aveva sempre qualcosa da dire a tutti.

Erano tre fratelli compagni di scuola di Charlie che li salutò e si mise a parlare con loro; 5 minuti e se ne andarono e riprese a giocare con il fratellino.

Qualche giorno dopo accadde la stessa cosa ma i tre si fermarono a giocare. Cesare non voleva che qualcun altro giocasse con suo fratello perchè sapeva che loro l'avrebbero escluso.

La stessa scena del parco si ripeté tutta la settimana e ogni sera Cesare era di pessimo umore e litigava con Charlie per ogni minima cosa. Quando arrivava mamma a separali finiva con il rifugiarsi in camera sua a piangere. Charlie non capiva il perchè di quelle litigate ma non diede loro importanza.

Erano circa dieci giorni che andavano avanti così

< NOI NON CI ANDIAMO Più AL PARCO! >

< Perché?! >

< Perché di sì! >

Poi era arrivata la mamma che aveva spedito tutti nella propria camera a “riflettere” se era necessario tutto quel baccano.

Passò qualche giorno e Charlie decise che sarebbe andato al parchetto lo stesso, anche senza Cesare

< Mamma! Dove è il pallone? > gridò Charlie dal cortile

< Non lo so amore > Claire era una mamma dolce e sempre pronta a coccolare i suoi figli e il marito. Era giovane quando si era sposata; l'avevano criticata in molti quando aveva deciso di non frequentare l'università. Lei invece si riteneva molto soddisfatta di ciò che era diventata: aveva un marito che la amava alla follia e che amava i suoi figli. Ne avevano avuti tre, due maschi e l'ultima arrivata, Vannia, era una bambina con i capelli corvini come il papà anziché castani come i suoi fratelli e gli occhi verdi che invece avevano tutti, compresa lei.

Adesso guardava Charlie, il più grande. Era già un ragazzino indipendente, molto sveglio e sempre carino con tutti.

< Se proprio non lo trovi chiedi a Cesare >

< No! Non fa altro che frignare! Andrò al parco senza! > e così fece. Prese la bicicletta e raggiunse i suoi amici.

Cesare imperterrito non aveva intenzione di ridare la palla a suo fratello nella speranza che decidesse di rimanere a casa ma Charlie si divertiva molto con i tre fratelli biondi e non mancò mai un appuntamento.

Da pochi giorni la nonna materna era venuta a stare da loro per una settimana: una donna vecchia e rugosa, con i capelli tinti castano scuro e gli occhi blu.

Charlie, Cesare e Vania passarono qualche mattinata sotto il gazebo con la nonna e si divertivano da matti dato che la mamma della loro mamma era una signora molto simpatica, raccontava sempre fiabe e storie di eroi del passato che avevano solcato i mari con navi da guerra o che vivevano in castelli con le loro dame. Mentre il pomeriggio Vannia seguiva le lezioni di violino come durante l'inverno, Charlie raggiungeva i suoi compagni e Cesare seccatissimo restava da solo seduto sull'altalena.

< Tesoro che faccia lunga.. di alla nonna perchè non giochi! >

Claire aveva decisamente ereditato la sua amabile indole materna da sua madre

< Perché non c'è nessuno che gioca con me! >

< E perchè non vai al parco giochi con Charlie, cucciolo?! >

< Perché là ci sono gli altri bambini e loro vogliono solo lui e a me no e io non voglio che Charlie giochi con loro e poi quando loro arrivano Charlie non mi guarda più! > finalmente Cesare si era liberato di quello che gli sembrava un peso enorme.

La nonna lo prese per mano e si sedettero sul divanetto sotto il gazebo

< Sai che non devi essere geloso degli amici di tuo fratello... nessuno potrà prendere il tuo posto nel suo cuore > lo guardava con gli occhi pieni di affetto e gli accarezzava la testa.

Lui tirò su col naso

< Ma però poi quando loro arrivano Charlie non mi guarda più e io non voglio che Charlie giochi con loro e poi.. > ma la nonna lo interruppe con una proposta che, era sicura, gli sarebbe piaciuta molto

< Posso raccontarti una storia? > Cesare spalancò gli occhi e la bocca

< Certo! > era troppo felice. La nonna avrebbe raccontato una storia solo a lui... si sdraiò a pancia in giù sull'erba e appoggiò il mento sulle mani: era pronto!


 


 

_________________________________ <3 un cuoricino a voi che siete arrivati fino qui!

ciao a tutti/e!! ci ho messo una vita per capire bene dove inserire il flash-back e alla fine ho deciso di inserirlo subito nel capitolo 3.0

quindi nel prossimo capitolo, il 3.1, ci sarà il proseguo del ricordo e nel 3.2 riprendo l'inizio di questo 3.0 sviluppandolo senza il flash-back...

mmh... scommetto che non mi sono spiegata in maniera molto chiara MA se continuerete a segiurmi sarà tutto più chiaro!

Baci

Marta

   
 
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