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Autore: Bab1974    29/08/2013    1 recensioni
Elizabeth Bennet ha una sola paura: che Darcy non le rinnovi la dichiarazione di matrimonio.
Partecipante al contest di dio-niso 'Sospesi nella paura'.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elizabeth Bennet, Fitzwilliam Darcy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' luomo per me
È l'uomo per me


Elisabeth Bennet non aveva mai saputo cosa fosse la paura.
Giudicava gli altri, prendeva la vita con filosofia e s'indignava per fatti che magari neppure le avrebbero dovuto interessare, eppure solo quando sentì che rischiava di perdere l'unica persona al mondo che era adatta a lei, che poteva domare il suo carattere forte e indipendente, capì che era passata la sua occasione per essere felice e lei gli aveva dato uno spintone.
Aveva odiato, parola forte ma veritiera, il signor Darcy per parecchio tempo e dopo la sua dichiarazione, ritenuta offensiva, unita alla confessione di aver tramato per l'infelicità della sorella, questo sentimento negativo aveva raggiunto il culmine.
Alla visita a Pemberly, il suo interesse per l'uomo era già molto cambiato: parlandone con la sorella, ragionando con se stessa e ricordando le parole di Charlotte, poteva ben capire che la riservatezza di Jane potesse apparire come disinteresse e questo, unito alla sua situazione familiare non florida e a dei genitori non consoni alla vita di corte (soprattutto la madre), fosse un incentivo ad allontanare il suo amico da lei.
Di conseguenza anche la dichiarazione nei suoi confronti aveva preso un altro contorno: poteva capire le sue paure e lo ammirava perché, nonostante tutto, aveva avuto il coraggio di farsi avanti.
In realtà, ora era certa che fosse l'uomo migliore che esistesse al mondo ed era certa che un'altra occasione non si sarebbe più ripresentata.


La stoltezza di sua sorella Lydia, che era fuggita ed infine si era sposata, con l'ultimo uomo che il signor Darcy avrebbe mai voluto come parente, anche alla lontana, fece vacillare le sue ultime, fragili speranze.
"Ora sarò l'ultima donna al mondo che vorrà mai sposare." disse alla sorella Jane, sentendo in bocca l'amaro di ogni parola che pronunciava. La sorella, anche lei persa nelle sue pene d'amore per Bingley, non era molto brava a consolarla e finivano per deprimersi a vicenda.
Lizzie sospirò: le mancava Charlotte con i suoi consigli saggi e molto terreni. Lei, poco attraente, non era una donna che si lasciava andare ai sentimenti, si era sposata per puro interesse un uomo noioso e poco attraente ma appariva contenta della sua scelta, probabilmente convinta di non potere aver di meglio.
Jane e Lizzie, invece, nella loro beltà, si erano crogiolate in sogni che potevano portare solo disgrazia. Avrebbe dato chissà che cosa per capire che cosa passava per la deliziosa testa della sua sorella maggiore. Uff, se non lo capiva lei, che era la persona al mondo con la quale si confidava di più, come avrebbe potuto capirlo un estraneo? Ora si rendeva conto che Mr Darcy aveva ragione e che sarebbero rimaste due vecchie zitelle, se non si fossero rese conto che i sogni ad occhi aperti non danno né felicità (al massimo il mal di stomaco) né pane per sfamarle. Si chiese se mai sarebbe riuscita a fare come Charlotte e sposarsi con il primo Mr Collins le avesse chiesto la mano, pur di avere un futuro.
Forse era questa la cosa che più inorridiva Lizzie: dover rinunciare ai propri sogni. Vedeva Jane, molto più abituata di lei a tenersi tutto dentro e ad abbassare la testa ai problemi: lei era di certo una ragazza che avrebbe accettato il primo venuto, se la sua famiglia fosse stata d'accordo.
-Non sono tutti come te, Elisabeth Bennet.- pensava fissandosi allo specchio -Hai ricevuto due richieste di matrimonio nel giro di pochi mesi, e le hai rifiutate con sdegno entrambe. Rimarrai zitella e tua madre te lo rinfaccerà a vita. Per fortuna che almeno papà ti difende.-
Non che le servisse a stare meglio. L'angoscia che provava in quel momento non aveva tregua e solo una parola riuscì a stemperarla e a darle quella speranza che temeva di non avere più.
Quel, 'Mr Darcy era presente al matrimonio.' detto da quella stolta ma provvidenziale di sua sorella Lydia, le riempì il cuore di gioia e le fece credere di nuovo nel futuro.
L'avvicinamento suo e di Mr Bingley alla loro famiglia, era un segno che non poteva non ignorare, e, se la paura che tutto ciò che aveva fatto e detto avesse intaccato il sentimento che lui le portava non era ancora passata, almeno poteva essere felice per la sorella, giacché l'amico era tutt'altro che restio a mostrare i suoi sentimenti.
Lizzie attendeva con ansia di sapere, ansia, ansia, ansia...
  
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