Sono di corsa! Volevo ringraziare qui Alley e Maria Grazie per le
loro recensioni. (L) Siete l’amore donne.
Statk Tower.
_Atrio_
La
manata di Hulk è così forte che Tony non riesce a
gridare.
L’armatura si accartoccia contro di lui, alcune schegge lo feriscono e quando
crolla sul pavimento sa che Hulk gli ha fatto
parecchio danno. Alza la testa dal
pavimento e per un momento incrocia lo sguardo terrorizzato di Noelle.
Vorrebbe dirle di chiudere gli occhi, di non guardare, ma l’unico suono che gli
lascia le labbra è un rantolo seguito da un colpo di tosse. Lo schermo
all’interno del suo casco viene macchiato da un grumo di sangue e bava che si apre sporcandogli la
visuale e per un secondo Tony ha la sensazione di affogarci dentro.
Noelle appoggia le mani sul pavimento, cerca di
trascinarsi. Grida per darsi forza,
mentre tenta di ignorare i lampi di dolore che le arrivano dal braccio
sinistro che già si sta gonfiando e sta cambiando colore. Si ritrova in
ginocchio, seduta sulle sue gambe e l’attenzione di Hulk
è di nuovo su di lei.
-Bruce.- bisbiglia.
Bruce glie l’aveva detto che sarebbe finita così. Glie l’aveva detto che per
lui non c’era il lieto fine. Nessuna Bella che bacia la Bestia, perché
ammettiamolo, nella vita vera, la Bestia se le mangia le belle ragazze.
E lei si sente prossima all’essere divorata, sta già perdendo i pezzi, per
quell’amore che è nato quel primo giorno di tre anni prima, quando si è
incapricciata di quell’uomo gentile e del suo pupazzo calza. Si alza, poggiando
le mani al muro, il casco di Iron man si alza , ma
Tony non spiccica parola.
-Bruce.- ripete Noelle
mentre il mostro torna a fronteggiarla.
-Noelle.- la voce di Natasha
è ovattata, così come il pianto di Tony
jr. aggrappato ad Harley. I bambini si sono riparati sulle scale, ma entrambi
possono vedere quello che sta succedendo.
Noelle muove un primo passo, verso Hulk che all’improvviso sembra ansimare, Tony cerca di
alzarsi, ma il coro di schegge che gli hanno penetrato la carne affondando .
-NOELLE!-
Noelle si ferma. Hulk
incombe su di lei come una montagna, ma lei non sembra essere spaventata dalla
vicinanza - Mi hai sempre chiesto per quale motivo ho deciso di perdere il mio tempo dietro a
te. Perché non mi trovo qualcuno della mia età, qualcuno che non è una bomba ad
orologeria e non ha sulla coscienza morte e distruzione…- mormora - …La verità
è che sarebbe troppo facile e l’amore non lo è mai.-
Le bende attorno al viso di Noelle si disfano
cadendole sulle spalle e attorno al collo. Ha tre brutti tagli sulla guancia
destra e un livido in riassorbimento poco sopra l’occhio.
-… La verità è che se un uomo che ha perso tutto riesce comunque a trovare un
modo per far sorridere un bambino merita di essere amato, anche se non vuole.-
Le spalle di Hulk si abbassano, l’espressione si
intristisce. Tony alza la visiera del casco, non riesce a credere a quello che vede.
-Lo so che non volevi farci male, Bruce, non ti preoccupare. Torna pure fra
noi.-
Hulk solleva una mano, Tony chiude gli occhi terrorizzato, ma non sente nessun grido. Nessun tonfo. Li
riapre lentamente e l’immagine sfocata di Hulk che
pulisce con l’enorme polpastrello il
sangue che sporca il viso di Noelle lo sorprende .
Noelle è riuscita a toccarlo.
Il
corpo di Hulk si contrare in preda ad uno spasmo, si
accartoccia su sé stesso, riprendendo a singhiozzi le sembianze di Bruce. Noelle lo osserva
con gli occhi socchiusi e le labbra che cercano aria ad un ritmo sempre
maggiore.
Il dottore urla e cade sulle ginocchia ai piedi della ragazza che lo fissa
dall’alto.
E’ uno di quegli sguardi che vuol dire tutto e niente. Uno di quelli in cui è
facile perdersi visto che la prima volta
che si guarda veramente qualcuno, che lo si accetta, è come cadere nella tana
del Bianconiglio.
-Noelle.-
Le ginocchia della ragazza cedono di botto, Bruce stende le braccia per
afferrarla, la stringe a sé mentre Tony si libera dell’armatura con un urlo
rauco.
Una delle ultime percezione del mondo di
Noelle è l’odore di Bruce nelle narici. Chiude gli occhi mentre Tony
zoppicando si avvicina e con uno spintone allontana il dottore e la tira a
sé. Si guardano per un momento, padre e
figlia, prima che questa chiuda gli occhi forse per sempre.
SHIELD
_Infermeria_
Sono
tutti assieme, sono vivi più o meno,
malconci , ma ancora con entrambi i piedi su questa terra. Non si sono
tramutati in comete urlanti come, alla fine, è successo al corpo di Peggy, eppure.
Nessuno riesce a pensare alla parte piena del bicchiere, non con Clint ridotto
ad un prontuario di ferite e Sharon ancora tremante stretta al fianco di Steve.
Nessuno riesce ad ignorare Tony.
E’ appoggiato al muro, le braccia
incrociate davanti allo stomaco e lo sguardo fisso alla porta della sala
operatoria. Ha tenuto in vita sua figlia per quindici minuti, soffiandole aria
nei polmoni e praticandole il massaggio
cardiaco. Ha rifiutato le cure, il tocco di tutti… Il sangue
che sta perdendo ha creato macchie più o meno grandi sul pavimento.
-Tony dovresti farti vedere.- Coulson
è l’unico ad avere abbastanza palle e
incoscienza per invadere lo spazio vitale di Tony, gli tocca debolmente
una spalla e stranamente Stark non si sottrae. Non lo
colpisce.
E’ questo il superpotere di Phil Coulson infondo.
-No, finchè non so come sta.-
Bruce è dall’altro lato del corridoio rispetto a Tony, con vestiti di emergenza
addosso e l’espressione di un bambino che ha preso e rotto il suo giocattolo
preferito e ora non sa come aggiustarlo.
Lancia uno sguardo verso la schiena curva di Tony e poi torna al pavimento.
-Tony.- mormora.
-Fa silenzio.-
-Tony per favore.-
-Non parlare Bruce.-
Una parte di Tony sa perfettamente di stare comportandosi allo stesso modo del
Generale Ross [+] di stare accusando
Bruce per qualcosa su cui non ha potere. Lo sa, ma è anche vero che il cervello
di un padre che ha raccolto con le proprie mani il sangue di sua figlia lavora
con tutto tranne che con la razionalità.
-Tony.-
-Che diavolo vuoi da me?- Tony si volta
e Bruce si tira indietro - Hai quasi ammazzato mia figlia, tutti e tre i miei
figli, che cazzo vuoi?-
Tony si rende conto di aver colpito a morte nello stesso momento in cui finisce
di parlare, Bruce annuisce abbassando gli occhi, si volta e niente può la presa
di Darcy al braccio o l’espressione costernata di Jane
che incrocia per qualche secondo.
Se ne va, e Tony sente l’ennesimo peso stringergli il cuore.
Ha appena cacciato via l’unico amico che abbia mai avuto oltre Rhodey.
-Hai esagerato.- Darcy si avvicina a Tony a passo di
marcia. Ha la fronte coperta da un giro di benda e il colletto del maglione
incrostato di sangue.
-Ha ragione.- Steve annuisce senza allentare la presa su Sharon accucciata
contro di lui.
-Fidati fratello…- borbotta Clint scrollando la testa -…Noelle
non te la perdonerà facilmente.-
SHIELD
_Parcheggi_
-Stai scappando?-
La voce di Lenus è soffocata dalle grida delle comete che solcano il
cielo. Bruce si tira indietro di un passo, sorpreso mentre lo stregone si tende
in un sorriso amabile. E’ ferito, come tutti del resto, un rivolo di sangue
secco gli bagna la narice destra, e una ferita gli arriccia l’angolo delle
labbra.
Più che sofferente, però, sembra stanco.
-Lenus?- Avram annuisce
avvicinandosi -Non sto scappando.-
-Io credo di sì dottore e credo che tu sia così abituato a farlo che ormai non
ti renda più conto di farlo.- la voce di
Avram, così simile a quella di Tony, risuona leggera
come una carezza alle orecchie del dottore. Nonostante gli stia sbattendo in
faccia la nuda e cruda verità non può fare a meno di sentire gli occhi
riempirsi di lacrime.
-Quella ragazzina ha affrontato il tuo demone…- Avram
si avvicina lentamente , Bruce cerca di allontanarsi, ma viene colpito da due
dita dello stregone in mezzo alla fronte -…E tu non riesci a farlo?-
-L’ho quasi uccisa.-
-Quasi, è questa la parola chiave.-
Bruce sfrega le palme delle mani una contro l’altra - Lei potrebbe
perdonarmi,ma Tony…- ha già sperimentato una volta l’ira di un genitore
giustamente preoccupato, non se la sente di ricominciare da capo proprio ora
che il generale Ross pare scomparso dalla scena.
-..Tony
è solo accecato dalla sofferenza.-
SHIELD
_Infermeria_
La porta dietro di lui si apre e Tony non ha
bisogno di girarsi per sapere che è Pepper.
-Perché è accaduto ancora?- stringe fra le mani la mano destra di Noelle, la sfrega fra le sue, non sembra capace di
lasciarla andare - Ancora una volta sono stato totalmente inutile. -
Pepper si
avvicina al letto, Noelle respira aiutata dalle
macchine, i tracciati le hanno detto che non sono buoni. Ha avuto
un embolia sul tavolo operatorio sotto gli occhi dei medici che le riducevano
le fratture alle costole.
-E’ colpa mia.-
-Tony.-
Pepper si avvicina alla sedia dove Tony è accasciato
da più di due ore, dove il sangue delle ferite ha creato una crosta sulla
spalliera e sul pavimento.Piega
entrambe le ginocchia a terra e sfila la
mano di Noelle dalle sue per stringergliele entrambe -
Non è assolutamente vero.-
Tony tiene il mento incollato al petto e, nonostante sia inginocchiata di fronte a lui, Pepper non riesce a guardarlo inviso - Tony!-
-Pensaci! Sono l’unica costante. Il massacro di Yle e
ora questo.-
-Tony sei solo un uomo, non puoi salvare tutti.-
-Non mi rifilare questa palla Pepper! Non ho salvato
nessuno di loro. Le bambine, le bambine le hanno impiccate. Allia
è stata strangolata a mani nude e Nala…- la voce gli muore mentre ricorda quei
momenti. Le grida di dolore della ragazza all’interno della casa, le bestemmie,
gli insulti dei suoi aguzzini.
-Le hanno fatto del male sotto ai miei occhi e io non ho potuto fare niente.-
Non riesce a mettere a parole quell’orrore, quella sensazione di impotenza e di
schifo verso il genere maschile, verso il mondo tutto. Abbassa la testa, ma si ritrova ad appoggiare
la fronte contro quella di Pepper. Chiude gli occhi
al tocco delle mani della donna ai lati del viso.
-E’ questo che fa di te un vero uomo Tony. Il tuo volerci provare sempre e
comunque ad aiutare le persone, il tuo soffrire quando non ci riesci. Io lo so
che se potessi scambieresti ora il tuo posto con Noelle.
Lo scambieresti con quella famigliola. Con le bambine, con la loro madre e Nala.-
Tony annuisce sfregando la fronte contro quella di Pepper
- Mi dispiace di essere andato via quando avevi più bisogno di me.-
-Lo so.-
Finisco per abbracciarsi, entrambi inginocchiati sul pavimento. Tony scivola
giù dalla seggiola e Pepper lo tira a sé. Dopo tre anni, tanto dolore e morte,
finalmente si ritrovano.
E chissà, magari questa volta sarà per sempre.
FINE CAPITOLO:
Noelle non è messa bene, Bruce vuole andarsene, ma in
compenso Lenus
è ancora vivo anche se malconcio. A
presto, per gli ultimi due capitoli di Monster.
NOTE:
IL GENERALE ROSS: padre di Betty Ross, storica fidanzata di Bruce Banner e suo
acerrimo nemico e primo detrattore.