CAPITOLO VII
FASE SEI: SONO
UMANE SITUAZIONI
Tenten
singhiozzava sommessamente in un angolo della stanza,
ancora sconvolta dalla crudeltà espressa da Neji nei
confronti di Kiba che
agonizzava sanguinante davanti a lei. Era successo tutto troppo in
fretta, perché
lei potesse ricordare con chiarezza gli avvenimenti. Teneva la testa
del bruno
sulle gambe, accarezzandolo dolcemente, mentre quel corpo martoriato
dalle
torture inflittegli, sussultava.
“Vado
a chiamare qualcuno.” Disse lei.
Il ragazzo le
strinse la mano: “No tra poco starò meglio. Non
mi ha fatto niente.” tentò di sorridere per
rassicurarla.
“Perché
lo hai fatto?” chiese ancora non riuscendo a fermare
le lacrime.
“Non
potevo permettere che ti facesse del male.”
Replicò alzandosi
a fatica sulle sue gambe.
Kiba Inozuka, un
ragazzo dal cuore gentile, si era sobbarcato
ad insaputa di lei il compito di proteggerla dalle violenze di Lord
Neji, già,
un tempo loro amico. Ora invece un essere ambizioso e crudele.
Conosceva bene
la fisiologia di un corpo umano, sapeva come infliggere torture
dolorose facendo
restare in vita chi le subiva e provava una gioia immensa quando si
trattava di
uno appartenete al gruppo di quell’insolente di Nara. Lui
godeva della
protezione di Temari, ma tutti i suoi stupidi leccapiedi, no. Il
sospetto che
stesse tramando qualcosa ai suoi danni lo rendeva furioso ed il solo
pensiero che
la sua futura sposa potesse giacere con il suo animaletto lo rendeva
folle di
gelosia. Per quanto riguardava invece quella specie di verme
rannicchiato ai
suoi piedi, beh, picchiarlo era stato un modo come un altro per
dimostrare la
sua superiorità. Sentirlo gridare quando il gatto a nove
code strappava la
pelle mettendo il luce muscoli e sangue, godere nel schiacciare la
testa di quel
selvaggio figlio di Konoha, sentire le sue ossa spezzarsi sotto il peso
del suo
corpo. Eppure nonostante tutto era ancora in sé, avrebbe
voluto strappare dalle
orbite quegli occhi, ma il grido disperato di Tenten lo aveva fermato.
Respirava ancora l’Inozuka quando li aveva lasciati.
“Kiba,
sei davvero sicuro di farcela?” sussurrò gettando
una
occhiata al braccio che penzolava inerte sul fianco sinistro.
“Non
preoccuparti. Mi a solo lussato la spalla e rotto
qualche osso.” Scherzò mentre una fitta di dolore
gli attraversava il corpo.
“Secondo
te sospetta qualcosa?”
“No,
solo che è un vigliacco. Come poteva volerti fare tanto
male?” domandò guardandola in viso.
Tenten aveva
ancora un evidente livido ad un lato della
bocca, probabilmente sarebbe morta senza l’intervento
dell’amico. Era sicura
che se fosse stato in altre condizioni fisiche avrebbe potuto tenergli
testa,
ma ora che lo osservava meglio si rendeva conto di quanto dovesse aver
sofferto. Poteva sentire le ossa del costato tanto era magro e tirare i
sassi
giù alla cava richiedeva una grande forza. Profonde ferite
sulla schiena
indicavano che la guardia Ambu si era divertita parecchio a frustarlo
la
mattina e le profonde ferite sul petto, dovute a Neji che con un kunai
lo aveva
torturato. Si chiedeva come potesse essere ancora vivo.
“Grazie,
ma lascia che mi prenda cura di te.” Rispose facendolo
sedere sul letto.
Con gesti
aggraziati la ragazza, medicò quelle ferite,
bendò
il torace e poi lo fece sdraiare. Doveva riposare.
“Se mi
vedono qui verrai sgridata.” Le disse tentando di
alzarsi.
“Rimettiti
sdraiato invece di dire le solite fesserie.” Dolcemente
lo costrinse nuovamente a letto. Lei sarebbe rimasta a vegliarlo, una
mano
sfiorava i capelli scuri, mentre l’altra la teneva stretta
nella sua. Kiba
chiuse gli occhi, ma faticava a prendere sonno a causa del dolore.
“Ten
se non dovessi farcela.” Bisbigliò improvvisamente.
“Ehi
non vorrai mollare proprio ora che stai per sciogliere
le catene, vero? Poi quell’impiastro di Naruto come farebbe
senza di te?” rise
in maniera sommessa.
“Ascoltami
ti prego.”
Tenten gli mise
un dito sulle labbra per obbligarlo al
silenzio, se avesse continuato a parlare prima o poi sarebbe comparso
il
principe Kankuro.
“Non
vorrai svegliare il mio signore, vero? Lui è molto meno
comprensivo di me.” sussurrò a pochi centimetri
dalle sue labbra. Kiba alzò
lievemente la testa per appropriarsi di quel tesoro che da tempo
bramava.
Tenten spalancò gli occhi sorpresa per quel bacio del tutto
inaspettato e lo
allontanò con dolcezza.
“Sei
un birbante.”
“Ti
amo.” Bisbigliò prima di chiudere gli occhi.
Fu allora che
Tenten scoppiò in un pianto liberatorio,
addolorata per non poter ricambiare il sentimento, triste per aver
visto fino a
che punto aveva condotto la follia il suo Neji. Perché
nonostante questo le era
impossibile non amarlo.
“Vigliacco!
Ti ci vogliono altri due uomini per tenermi
ferma!” ringhiò Temari dopo aver steso il secondo
energumeno. Ansimava per lo
sforzo e sapeva bene che non sarebbe riuscita a resistere ad un'altra
aggressione.
Era stanca e furente.
“Dove
si trova il tuo cagnolino quando hai bisogno di lui?
Forse sta infilando il suo osso in qualche buco.”
Sghignazzò Neji bloccandola
contro la parete.
“Lasciami
specie di serpe! O potrai dire addio ai tuo
preziosi gioielli di famiglia!” tentò di
assestargli una ginocchiata nel
bassoventre, ma lui la bloccò.
“Ho
sempre amato le donne esuberanti.” Bisbigliò
baciandola
sul collo.
Temari gli
assestò una testata, come si permetteva solo di
sfiorarla? Dove era quell’idiota quando aveva bisogno di lui?
Si liberò dalla
presa facendo perdere l’equilibrio a Neji che
cozzò con la testa contro il muro,
approfittando del fatto che fosse mezzo intontito gli
assestò un calcio tra le
gambe. Il ragazzo si piegò su se stesso, lei lo
colpì con un altro calcio alla
bocca dello stomaco.
“Ti
è piaciuto, mio signore?” ironizzò
prima di allontanarsi
velocemente.
“Maledetta
bestia, ma conosco bene il tuo punto debole. Stai
sicura che cederai a me.” Sbuffò lui alzandosi.
La principessa
Temari la temuta demone del Deserto, non aveva
cuore, anima o pietà per nessuno a parte lui …
Lui che le
rendeva impossibile la vita
Lui che
accendeva il dannato desiderio della passione
Lui il suo
animaletto prediletto
Lui che
…. Stava uscendo dalle stanze di Ino?!
Era rimasta
bloccata nel bel mezzo del corridoio mentre i due
si salutavano, non sapeva se era più arrabbiata, delusa o
gelosa. Perché quella
doveva avere il meglio di tutto prima di lei? Passò
velocemente accanto ai due
che si scambiarono una occhiata interrogativa e poi lui dietro alla
padrona
come sempre fedele.
“Padrona?”
la chiamò, era la prima volta che lo ignorava e
questo gli diede parecchio fastidio.
Senza dire nulla
gli levò il collare di cuoio. Poi con un
sorriso che sapeva di falso disse: “Vattene dove
vuoi.”
“Adesso
smettila.” Le aveva dato del tu volutamente per stuzzicarla.
“Perché
devi rimanere con il sacchetto degli stracci?” chiese
levandosi come se nemmeno fosse presente la divisa per entrare nella
vasca.
Lui
l’afferrò per un braccio, ma quando la
sentì gridare
rilasciò la presa facendole fare un bel tuffo.
“Che
sbadato che sono!” rise inginocchiandosi sul bordo.
Temari emerse
dall’acqua, i suoi occhi sprizzavano fiamme
verdi: “Come osi!” così dicendo
spiccò un balzo per aggrapparsi al collo del
ragazzo che perse l’equilibrio finendo anche lui nella vasca.
“Ti
avevo detto di andartene.” Replicò restando ben
ancorata
con le braccia alle sue spalle.
“Se
pensi di liquidarmi senza una spiegazione ti sbagli.”
Replicò
tentando di non pensare
al seno di lei
che premeva sulla sua schiena.
“Ti
piace molto, vero?” bisbigliò la principessa
abbandonando
la stretta.
Shikamaru si
voltò, aveva una strana espressione in viso:
“Certo
ci sono pure andato a letto.”
Temari lo
colpì con uno schiaffo, ma il ragazzo restò fermo
immobile nella sua posizione.
“Ti
regalerò a lei così almeno non ti sentirai
solo.” Disse appoggiandosi
al bordo della vasca.
“Mi
ecciti, Seccatura.” Le bisbigliò
all’orecchio.
La bionda si
voltò di scatto, il viso dello schiavo era a
pochi centimetri da suo e dannazione il suo corpo pareva non ubbidirle.
“Stupido.”
Arrossì distogliendo lo sguardo.
“No,
la stupida sei tu che credi a tutto quello che dico.” Rise
mentre saliva la scaletta.
“Shikamaru.”
“Sì?”
rispose voltando la testa.
“Muori!”
gridò facendogli la linguaccia.
Un
grosso grazie a tutti
coloro che mi seguono e che mi hanno inserito questa storia tra le loro
preferenze ovvero:
1
- alfakein
2 - Amy_Rose
3 - ashara
4 - beabi
5 - Cornelia84
6 - Cyberman93
7 - Elfetta93
8 - gloria7
9 - Kaguya
10 - ketyblack
11 - koraline2008
12 - LalyBlackangel
13 - LaTerrestreCrazyForVegeta
14 - LEA91
15 - lelly87
16 - let
17 - Lisa
Kanzaki
18 - mary1993
19 - Mat
Darkwind
20 - Metallika
21 - mhcm
22 - Ramiza
23 - shikatema
24 - sweetprincess
25 - Talpina
Pensierosa
26 - Targul
27 - Uriko
28 - vale_03
29 - vale_92
30 - zac
Questo
è stato un capitolo
di pura transizione, ma spero vi sia comunque piaciuto. Presto un
capitolo dove
l’azione ha la parte centrale.
RAMIZA
beh c’è stato un
primo approccio come promesso. Ma gli occhi selvatici di Kiba
riusciranno a
sostituire quelli freddi del bel Neji nel cuore della piccola Tenten?
GLORIA7
sei sicura che
Temari debba mostrarsi più gelosa? Ok vediamo se riesco ad
organizzare qualcosa
più avanti, ma per il tipo di storia non so se possa essere
fattibile.
LATERRESTRECRAZYOFVEGETA:
un
nick più corto no? Per quanto riguarda le ragazze
… questo è un super segreto!!
Continua a seguirmi e lo scoprirai…. Ti piace ancora Neji?
Grazie
ancora a tutti quelli
che mi seguono e che anche mi commentano! Grazie Grazie.