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Autore: mymultifandomfics    30/08/2013    1 recensioni
**SPOILERS**
Dopo la caduta degli angeli tutto è cambiato.
Il piano dei Winchester sarebbe quello di aspettare che Sam si riprenda del tutto dopo le prove e trovare un modo per rispedire gli angeli in Paradiso.
Castiel ora vive nel bunker con i Winchester e lotta contro i sensi di colpa: l’unica cosa che lo spinge ad andare avanti è l’amore per Meg. Pensa a lei in continuazione e l’importante per lui è riuscire a tirarla fuori dagli inferi per poterla riavere con sè.
Intanto, Crowley è stato cacciato dall’inferno e costretto alla macchia: ora la regina è Abaddon e non sarà facile detronizzarla.
Ma i piani di tutti quanti verranno presto sconvolti…
Cosa succede se due fratelli cacciatori, un ex-angelo e un demone degli incroci fanno squadra contro uno dei cavalieri dell’inferno?
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Erano passate tre settimane da quella notte. Quella fatidica notte in cui aveva visto tutti i suoi fratelli cadere, abbandonare il Paradiso. Avevano falciato il velluto del cielo come fossero stati stelle cadenti e erano piombati sulla terra. Ed era colpa sua. La verità? Castiel si sentiva uno straccio. Assistere, impotente, a quello spettacolo gli aveva spezzato il cuore e stavolta non sapeva da dove cominciare per rimediare al caos che aveva provocato. Inoltre, doveva convivere con delle sensazioni del tutto nuove: i sentimenti umani.

Provava un senso di un vuoto, come se la Grazia che gli era stata tolta gli avesse lasciato una voragine incolmabile nel petto. E poi si sentiva terribilmente “limitato”. Ad esempio, il dover prendere l’auto per andare in qualsiasi luogo senza potersi teletrasportare era un’abitudine alquanto difficile da accettare.

Continuava a pensare ai suoi fratelli, a ciò che aveva fatto loro cercando di salvarli, a Metatron, che era riuscito ad ottenere la sua vendetta e a Meg, che era stata rispedita all’inferno. In realtà, pensava continuamente a lei, alla loro ultima conversazione, e ogni giorno che passava il sentimento cresceva in lui. Aveva voglia di vederla, avrebbe persino voluto baciarla. Sentiva che qualcosa, che era nato dentro di lui quando ancora era un angelo, era come cresciuto ed ora gli bruciava le membra al solo pensiero di lei. Castiel l’amava, ma forse com’era l’amore l’aveva dimenticato da tempo, sostituendolo con “cose da angeli”. Eppure sentiva che quel sentimento era sbagliato: un demone e un ex-angelo, non erano di certo fatti per stare insieme.

Il suo pensiero, giusto o sbagliato che fosse, rimaneva comunque quello di tirare fuori Meg dagli inferi. Che cosa avrebbe fatto dopo ancora non lo sapeva, l’unica cosa che davvero gli importata era di averla salva accanto a lui.

Ora viveva con i Winchester nel loro rifugio segreto. Nessun caso per il momento, Dean era completamente dedito alla cura di Sam, che, nonostante fosse andato davvero vicino alla morte, sembrava sentirsi meglio giorno dopo giorno. Castiel dava una mano ogni volta che poteva: andava spesso a fare la spesa, apparecchiava la tavola e aveva imparato ad usare il tostapane. Ci voleva pazienza con lui, non aveva la minima idea di come utilizzare gli oggetti degli umani e a volte combinava qualche guaio. Sam e Dean però stavano facendo un buon lavoro con lui: iniziando dalle basi, da come usare il wc ad esempio, gli stavano insegnando anche come comportarsi in pubblico, cosa che gli riusciva anche un po’ più naturale da quando aveva perso la sua Grazia. Castiel non indossava più sempre i soliti vestiti – anche se per uscire si metteva sempre il solito trench coat, “per la forza dell’abitudine”, ripeteva, ma in realtà ormai ci era affezionato.

In certi momenti sembrava di vedere due adulti che mostravano ad un bambino dall’espressione curiosa com’era fatto il mondo. In poco tempo erano diventati una famiglia.

Certo, non seguivano nessun caso, ma erano costantemente informati su quello che accadeva all’esterno grazie a Garth. Il loro piano era quello di rimettere in sesto Sam e di trovare il modo di “rispedire tutti gli angioletti in Paradiso”, come diceva Dean.

Per quanto riguardava Crowley, la notte della caduta era riuscito a scappare e nemmeno Garth era stato in grado di avere notizie sui suoi spostamenti. Quello che era certo era che Abaddon aveva preso il controllo dell’Inferno e si era autoproclamata regina.

Quella sera fuori pioveva a dirotto, Dean stava spazzando il pavimento, mentre Sam mostrava a Castiel come usare un telefono cellulare – cosa che sarebbe stata davvero utile nel momento in cui sarebbero entrati tutti e tre di nuovo in azione. Poi alcuni tonfi interruppero la tranquillità di quella serata. Sembravano provenire dall’esterno.
Dopo essersi scambiati sguardi d’intesa, Dean e Sam, prese le armi, lanciarono un fucile anche a Castiel e si prepararono a ricevere il loro ospite. Si udì un altro tonfo, poi il silenzio. Improvvisamente, la porta del rifugio venne sfondata, come fosse stata di carta, e sulla soglia si materializzò un’ombra. La figura misteriosa fece un passo avanti: Crowley, zoppicante, bagnato e coperto di fango, teneva la mano destra su una ferita sanguinante sul braccio sinistro. Alzò gli occhi in direzione dei Winchester e di Castiel: “Salve ragazzi”.
  
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