Decimo Capitolo

La sagoma si mise davanti a Emily.
Emily aveva tanta paura e voleva scappare, alzarsi e correre via, ma non c'è la fece.

Il ragazzo la prese di forza per un braccio e la spinse sulla sua macchina.
Lui salì dietro con lei, la costrinse a sedersi, gli legò i piedi con una corda. Poi passò alle mani, che legò con una fascia molto rigida, le continuò a stringele i polsi molto forte, lui sapeva cosa aveva sui polsi e per quello continuò a stringere il nodo finchè non sentiva Emily urlare. Le piaceva sentirla urlare e soffrire.
Emily sapeva bene cosa voleva da lei, perchè era già successo in precedenza e se lui non resisteva lo faceva in macchina. 
Si mise sopra di lei, gli incominciò a strappare la maglietta sopra il seno e glielo palpò, lei provò a muoversi, ma lui la teneva giù sdraiata e ferma.
Si abbassò e arrivò alla parte intima, le strappò i pantaloni e le mutandine. Emily mise le mani legate sopra la sua parte intima, ma lui voleva fare tutto di fretta, le tolse le mani da sopra, si tolse i pantaloni e entrò in lei velocemente, si abbassò al suo viso e la baciò aggressivamente.
Emily gridava, ma a lui non importava anzi gli piaceva e godeva sentire Emily soffrire.
Emily non riuscì a trattenere le urla e gridò sempre di più, lui aumentò la velocità e potenza. Non resistì e venne insieme a lui.
Lui non era ancora accontentato dopo tutto quello che gli aveva fatto.
"Fammi tuo adesso o ti sparo" prese da sotto il sedile una pistola e gliela puntò alla fronte.
Allora Emily per forza doveva annuii.
Il ragazzo le slegò le mani.
Emily non riusciva a farlo.
"Ti prego lasciami andare, ti prego ci sono altre ragazze"
Il ragazzo la baciò, ma lei ogni volta cercò di schivarlo.
"Io ti voglio mia, ti voglio tutta per me"
"Io invece non ti voglio, quindi lasciami andare ti prego" continuava a supplicarlo
Non aveva pazienza, quindi slegò Emily e la buttò giù dalla macchina facendole fare male.

Era rannicchiata per terra. Lui si avvicinò e incominciò a darle delle sberle in faccia. Dopo che gli avesse lasciato dei segni, incominciò a darle calci nello stomaco, facendole uscire sangue dalla bocca.
"La prossima volta impari a fare quello che voglio io e non ti succederà niente"
A quelle parole Emily aveva capito che l'avrebbe ritrovata prima o poi.
Salì sulla macchina e sfrecciò via.

*Dopo qualche minuto*

Emily prese il telefono dalla tasca dei pantaloni che era ancora rimasta intatta e andò su 'Twitter', lo appoggiò per terra e scrisse lentamente 'HELP'.
Ad Emily stava accadendo tutto in fretta e voleva solo rallentare il tempo.
Con le poche forze che gli rimanevano, clicco sullo schermo del suo iPhone la cornetta e digitò il numero di Niall. Dopo pochi secondi Niall rispose:
"Amore dove sei ? sono in pensiero"
Con un filo di voce Emily rispose "Aiuto"  non riuscì a dire nient'altro
"Emily ! Emily ! Emily !" Niall continuò a chiamarla ma lei non rispose perchè... era già svenuta.

......

Niall corse sulla macchina e andò a cercare Emily nei posti più oscuri.
Dopo circa un'ora, vide una ragazza sdraiata per terra.
Frenò di colpo e corse verso quella ragazza.
Vide che era Emily e la baciò subito.
Si accorse del sangue che usciva dalla bocca e che non respirava. 
Provò ha sentirle il battito al polso, ma niente.
Provò anche a fare la respirazione a bocca a bocca, ma senza risultati.
Prese Emily dalle spalle e l'appoggiò a sè.
"Emily per favore non lasciarmi, io ho bisogno di te, tu sei la mia vita, non abbandonarmi" con le lacrime a gli occhi e singhiozzando continuò "io... io... TI AMO"