ATTENZIONE: le parti in corsivo rappresentano i flashback di Elena che risalgono a quattro anni prima!

I Do

Pov Elena
Dopo quindici giorni di sole e mare, avevamo lasciato la Sardegna, pronti per ritornare alla vita frenetica di New York.
Stavamo camminando verso l'uscita dell'aeroporto, valigie al traino e vista aguzzata, in cerca di Rick e Jenna, rispettivamente il migliore amico di Damon e mia zia.
Mi fermai quando Damon mi chiamò, voltandomi.
Durante tutto il viaggio era stato strano, si perdeva continuamente nei suoi pensieri e più di una volta, l'avevo sorpreso a fissarmi con aria preoccupata.
"Elena... devo dirti una cosa..." mi disse aggrottando le sopracciglia.
"Ti ricordi la prima volta che ci siamo conosciuti? Tu stavi mandando un messaggio e non guardavi dove mettevi i piedi, io ero concentrato sui tabelloni dei voli e ci siamo scontrati..." cominciò sorridendomi.
In effetti, me lo ricordavo benissimo.

Stavo mandando un messaggio a zia Jenna quando, andando a sbattere contro qualcuno, persi l'equilibrio, cadendo per terra. Alzai lo sguardo per scusarmi, ma l'unica cosa che vidi furono due occhi azzurri come il cielo, che mi guardavano scocciati.
"Mi... mi scusi..." balbettai imbarazzata.
"Non importa, è anche colpa mia..." disse lo sconosciuto mentre mi porgeva la mano, aiutandomi ad alzare.
Quando lo guardai meglio, notai che aveva dei capelli nerissimi tagliati corti, che facevano contrasto con la pelle chiara e due occhi ghiaccio da togliere il fiato. Ero andata a scontrarmi con un tipo decisamente sexy! "Scusa, ma sono in ritardo e non voglio perdere l'aereo." sorrise, alzando solo un angolo della bocca, mi sorpassò e se ne andò via.

Sorrisi al ricordo.
"Poi, ci siamo ritrovati seduti vicini sullo stesso aereo e io ci ho provato con te..."

"Ancora tu? Che fai mi segui?" mi chiese una voce familiare.
Mi voltai di scatto e vidi mister occhioni blu, sorridere tra il divertito e il malizioso.
"Semmai è il contrario!" gli risposi ridendo appena.
"Touché" disse lui sorridendomi.
Gli sorrisi di rimando e per un attimo ci fissammo, ghiaccio contro cioccolato. Lui ruppe il silenzio e io distolsi lo sguardo imbarazzata.
"Posso sedermi?" mi chiese.
"E se io ti dicessi di no?"
"Peccato che questo sia il mio posto." mi rispose mostrandomi il biglietto.
"È tutto tuo!" dissi dopo aver liberato il sedile dalla mia giacca.
Lui si sedette e io mi rimisi a leggere. Forse non ero destinata a finire quel libro, perchè, alla terza riga, lui mi richiamò "Comunque, io sono Damon..." si presentò porgendomi la mano. "Elena..." dissi stringendogliela.


"Chi se lo sarebbe immaginato che ci saremmo rincontrati?" mi sorrise teneramente.

"Zia Jenna sono arrivata!" urlai, mentre poggiavo le chiavi sul mobiletto di ingresso. Jenna, appena sbucata dalla cucina, mi corse incontro, abbracciandomi. Ok, più che un abbraccio sembrava uno stritolamento.
"Zia... non respiro..." Si staccò da me, sorridendomi e scusandosi.
"Elena, quanto sono felice di vederti! Allora come va l'università? Ti trovi bene? Devi raccontarmi un sacco di cose!" iniziò a parlare a macchinetta, quasi senza respirare.
"Tranquilla Jenna, ti racconterò tutto! Ma ora fa un bel respiro e rilassati..." le dissi cercando di calmarla. Mancava veramente poco al suo matrimonio con Rick ed era nervosissima.
In quel momento arrivò anche Alaric che mi salutò con un caloroso abbraccio. Praticamente era stato come un padre per me, infatti, dato che i miei genitori erano morti quando avevo diciasette anni, io e mio fratello Jeremy eravamo stati affidati a Jenna e al suo fidanzato, che era anche il mio professore di storia.
"Allora Rick, finalmente ti sei deciso a chiedere a mia zia di sposarti! Pensavo di far prima a sposarmi io!" gli dissi ridendo.
Lui si grattò la nuca divertito, lanciando poi un tenero sguardo a Jenna.
"Beh... vieni, ti presento il mio testimone." indicò il soggiorno avviandosi.
L'uomo era di spalle e, non appena si girò, rimasi senza parole.
"Elena, lui è..."
"Damon?!" lo interruppi stupefatta.
Mister occhioni blu, dapprima stupito, mi sorrise sghembo "Sul serio, ti potrei denunciare per stalking! Che c'è non puoi più stare senza di me?" mi squadrò ridendo.
Lo fulminai con lo sguardo e, prima che lui riprendesse la parola, mi affrettai a spiegare la situazione a Jenna e Rick, che ci guardavano decisamente perplessi.
"Io e Damon ci siamo già conosciuti!" sbuffai.
"Già..." continuò lui "Abbiamo volato insieme!" disse estremamente malizioso, calcando la parola 'volato'.
Jenna mi guardò stupita, capendo l'allusione, del tutto infondata, di Damon.
"No, non in quel senso!" quasi urlai "Cioè... si, in quel senso, ma..." Sbuffai "Lasciamo perdere!" farfugliai andando a prendere le valigie, non prima di aver lanciato un'occhiataccia a Damon.

"La gente direbbe che era destino, ma sai che io non credo in queste cose... forse è stata solo fortuna, oppure ti sei comportata talmente male che il karma ti ha ripagata mandandoti me" rise " comunque ci siamo incontrati, e fidati se ti dico che è stata la cosa più bella che mi sia successa... tu sei la cosa più bella che mi sia successa!" gli sorrisi intenerita “Caroline mi ucciderà, perchè avevamo studiato insieme il discorso perfetto e ora non ho la più pallida idea di cosa dicesse! Elena, io ti amo, ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Amo il tuo sorriso, amo la tua risata, amo il tuo essere dannatamente altruista con tutti, amo il fatto che tu sia talmente pazza da esserti innamorata di me e amo il modo in cui mi fai sentire. Insomma, sono la scelta più sbagliata che tu possa fare, ma non posso fare a meno di chiedertelo, perchè sono così egoista da non riuscire a vivere senza di te." Ero così presa dal suo discorso che non mi accorsi che aveva messo una mano in tasca, estraendo una piccola scatola blu. "Elena Gilbert" si inginocchiò di fronte a me "vuoi sposarmi?" aprì la scatolina, rivelando un bellissimo anello.
Non ci potevo credere.
D’accordo, non era stata la proposta perfetta alla Caroline, ma era la proposta di Damon e lo rispecchiava.
Non riuscii a trattenermi dal piangere e alcune lacrime scesero, bagnandomi le guance.
“Elena, così mi preoccupi… ho fatto la figura da imbecille più grande della mia vita?”
Lo abbracciai di slancio, ridendo.
"Lo prendo come un si?"
"Oh mio Dio, si! Si e mille volte si!" Mi staccai da lui, ci guardammo e mi baciò.
A volte le scelte sbagliate, sono le migliori che si possano fare.

Angolo Autrice
Salve!
No, non mi avevano rapita gli alieni, ma ho avuto un blocco!
Avevo ispirazione zero e ho rimandato la stesura del capitolo all'infinito, finchè non mi sono messa davanti al computer a scrivere qualcosa.
Questo è l'ultimo capitolo, ma ho già pronto l'epilogo che pubblicherò a parte (si, perchè il mio cervello aveva l'ispirazione per l'epilogo ma non per l'ultimo capitolo!).
Ok, questo capitolo non mi convince per niente, solo che non potevo pubblicare una fan fiction "estiva" finita l'Estate quindi...
Non uccidetemi se la proposta fa schifo, o se Elena sembra insensibile ma, davvero, non avevo la più pallida idea di cosa scrivere!
Le parti in corsivo, come ho scritto sopra, sono i flashback risalenti a quattro anni prima, quando i due si sono conosciuti!
Mi piacerebbe scrivere un mm sul matrimonio dei Jalaric, però bho... si vedrà se mi verrà in mente qualcosa!
Grazie mille a chi ha recensito, inserito tra le seguite o tra i preferiti e ovviamente a chi ha perso tempo per leggere questo obrobrio!
Se fa davvero schifo, vi prego ditemelo, perchè mi convince meno di zero e non è neanche stato letto da qualcuno, quindi ugh, potrebbe realmente essere una schifezza!
Grazie, grazie, grazie a tutti!
Un bacio,
Cam

Ps: sono sicura che appena la pubblicherò mi verranno un sacco di cose in mente che non ho chiarito quindi non esitate a chiedere se qualcosa non è chiaro! :*