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Autore: yeahnevermind    31/08/2013    0 recensioni
1998. Battaglia di Hogwarts. Tutto sembra essere risolto ma i nostri eroi devono ancora affrontare un'ultima prova per riportare alla normalità il regno dei maghi. Sarà una storia con colpi di scena, coraggio e anche un po' di romanticismo con le storie d'amore che si creano nella scuola.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Luna, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione non vedeva l'ora che la festa iniziasse. Harry e Ron un po' meno ma furono contenti lo stesso di esserci, in fondo era anche merito loro se quella festa avrebbe avuto luogo.

Entrarono in Sala Grande e con grande stupore videro che era anche più bella di prima. Sul soffitto piendo di candele erano appesi striscioni e addobbi, sui tavoli c'era ogni tipo di squisitezza proveniente da tutto il mondo. Era uno spettacolo unico.

Harry, Ron e Hermione entrarono e si sedettero al loro posto al tavolo dei Grifondoro, vicino a loro c'erano anche Ginny, Seamus e Neville che era arrivato di corsa per non perdersi niente.

Ron si sedette cercando di arraffare una coscia di pollo, non ci vedeva più dalla fame, ma subito Hermione gli diede una pacca sulla mano facendo ricadere la coscia di pollo sul piatto.

<< Per la barba di Merlino Ronald! E' possibile che tu non riesca a pensare ad altro che a mangiare? Dobbiamo aspettare il discorso del preside e quando lui lo dirà potrai iniziare a mangiare! >> lo rimproverò Hermione.

<< Guastafeste, io sto morendo di fame! Posso mangiare e ascoltare insieme sai? >> sbuffò Ron.

<< Hai aspettato fino ad ora, puoi aspettare ancora qualche minuto sai! >> rispose Hermione.

Ron le lanciò un'occhiataccia mentre Harry rideva di nascosto perché sapeva che se Hermione lo avesse visto ridere per le sue liti con Ron ne avrebbe avuto anche per lui.

Erano ormai arrivati tutti e c'era un brusio di voci sovrapposte, tutto ad un tratto tutti taquero e guardarono verso il tavolo dei professori, al leggio c'era il preside che iniziò a parlare:

<< Grazie a tutti per essere venuti a questa festa di riapertura, se così si può chiamare, della nostra prestigiosissima scuola, speravamo tutti che questo momento arrivasse ed eccoci qui, finalmente liberi dal Signore Oscuro, questa libertà la dobbiamo ad un giovane mago che nonostante la sua età ha fatto cose che nemmeno il mago più potente avrebbe avuto il coraggio di fare, lui ha dovuto combattere contro la magia oscura, e lo ha fatto con grande maestria, un mago da ammirare, che ha avuto degli anni difficili, ha subito gravi perdite ma che non si è mai scoraggiato, ha continuato a combattere per salvare il nostro mondo. Questo mago è proprio in mezzo a noi e sto parlando di Harry Potter! >> disse guardando Harry che imbarazzato per tutte le lodi, rivolse il suo sguardo in basso, il preside fece cenno di raggiungerlo, lui con un po' di timidezza andò al leggio.

Mentre era li pensava a Silente, a tutti i discorsi che aveva fatto davanti ai suoi studenti proprio nel punto in cui stava lui e si sentiva un po' fuori posto perché tra se si diceva che non meritava di stare in quel posto, che non era per lui, ma poi il preside interruppe i suoi pensieri e gli chiese di parlare. Con un po' di timidezza iniziale iniziò a parlare.

<< Grazie preside per tutte le belle parole che ha detto su di me ma non credo di meritarmele solo io, voglio dire, non ho fatto tutto da solo, i miei amici mi hanno aiutato, senza di loro non avrei potuto fare nulla e se adesso siamo liberi è anche grazie a loro che mi sono sati sempre vicino e non mi hanno mai abbandonato anche quando tutti mi credevano un pazzo, dicevano bugie su di me e mi parlavano alle spalle, loro non lo hanno mai fatto. Quindi grazie a Neville Paciok, Luna Lovegood e Ginny Weasley ma sopratutto grazie ai miei migliori amici Ron Weasley e Hermione Granger che mi hanno dato la famiglia che non ho mai avuto, siete fantastici e vi devo molto. >>

Dopo questo commovente discorso tutta la Sala Grande si mise ad applaudire e Ron e Hermione corsero ad abbracciare Harry con le lacrime agli occhi.

<< Grazie a te Harry. >> sussurrarono all'unisono Ron e Hermione all'orecchio di Harry mentre lo abbracciavano.

Una volta tornati al loro posto il preside anninciò l'inizio del banchetto e tutti si buttarono sopra il cibo affamatissimi, sopratutto Ron.

 

Dopo aver finito di mangiare la professoressa Mc Granitt fece sparire i tavoli e mise della musica così tutti i ragazzi andarono a ballare in mezzo alla sala. Anche Harry, Ron e Hermione andarono ma dopo un po' che ballavano Harry si accorse che Luna se ne stava da sola seduta sui gradini con lo sguardo rivolto al cielo.

<< Scusate un attimo. >> disse Harry lasciando Ron e Hermione scatenarsi sulla pista.

Harry andò verso Luna.

<< Luna, che fai qui da sola, non vieni a ballare dentro? >> chiese Harry.

<< Ciao Harry, no mi dispiace non vengo, non mi piace ballare, preferisco stare qui a guardare le stelle. Sai, mi piace pensare che una di quelle stelle sia mia madre e ci parlo sempre, le racconto la mia giornata e credo che lei mi senta, io la avverto vicino a me e so che mi ascolta; credo che anche i tuoi genitori siano delle stelle sai? Mia mamma è quella laggiù vedi? La più luminosa. Tu riesci a vederli i tuoi genitori? >> disse Luna.

<< Forse hai ragione sai? Anche io ogni tanto mi fermi a fissare il cielo pensando che i miei genitori mi sentano, vedi quei due puntini luminosi lassù? Ecco sono loro. >> rispose Harry pensieroso.

<< Oh si li vedo, credo che siano molto orgogliosi di averti come figlio, sei una persona speciale Harry. >> disse Luna con un debole sorriso, non voleva dire qualcosa di sbagliato, aveva paura di ferirlo parlando dei suoi genitori.

<< Anche tu lo sei Luna, la gente ti pensa strana ma io nella tua stranezza ci trovo qualcosa di infinitamente bello e non devi scoraggiarti se la gente ti guarda male o ti evita, io ci sono passato e lo so bene, c'è sempre qualcuno che non la pensa così. Sei molto coraggiosa e mi hai aiutato molto, anche tua madre sarà molto orgogliosa di te. >> le sorrise Harry.

<< Oh ma io non mi scoraggio, io sono così e non mi importa di quello che pensano gli altri e lo so che ci sei passato anche tu ma io non ti ho mai creduto pazzo, tu sei sano tanto quanto me. Se sono così e perché tu mi hai aiutato a diventarlo e ti ringrazio; ti ringrazio anche per avermi menzionato nel tuo discorso è stato molto commovente e tu sei molto umile, ti ammiro tanto. >> rispose Luna.

<< Dovevo mi avete dato un grande aiuto tutti quanti, in particolare tu. >> disse Harry.

Luna si avvicinò e si abbracciarono. A Harry sembrava di toccare il cielo con un dito e in quel momento si rese conto che Luna non era più una semplice amica.

<< Harry scusa ma io andrei a dormire, sono molto stanca e domani iniziano le lezioni e vorrei essere in forma, ci vediamo. >> gli diede un bacio sulla guancia e se ne andò saltellando verdo la Sala Comune dei Corvonero.

Harry si girò a guardarla e sorrise mentre si sfiorava la guancia dove lei un minuto prima lo aveva baciato. Era al settimo cielo. Tornò in Sala Grande e raggiunse gli altri due amici.

<< Amico dove sei stato? Non ti vedevamo più! >> disse sbalordito Ron.

<< Parlavo con Luna, le ho fatto compagnia, era sola. >> rispose semplicemente.

<< Luna Lovegood. Proprio lei? Lunatica Lovegood? >> sbottò Hermione.

<< Non chiamarla così! Comunque si con lei. >> disse Harry abbassando lo sguardo.

<< Non è che ti sei innamorato eh? >> rise Ron.

Hermione gli lanciò un'occhiata stranita.

<< Cosa? Ma che dici no! È solo un'amica e non volevo che stesse da sola, tutto qua. >> rispose infastidito.

<< Ok ok adesso tutti a letto che domani dovrete essere in forma pe ril primo giorno di lezioni! >> disse entusiasta Hermione.

<< Si mamma! >> sbuffarono insieme Harry e Ron.

Insieme si avviarono alla Sala Comune, dove si diedero la buonanotte e si avviarono ai dormitori.

Harry e Ron si stavano mettendo il pigiama quando Ron disse:

<< Harry, guarda che se ti sei innamorato di Luna, a me puoi dirlo, insomma, sono il tuo migliore amico, ho il diritto di sapere come tu hai il diritto di sapere, in qualità di migliore amico, che forse mi sto innamorando di Hermione, insomma lei è bella, intelligente, ha una bella pelle, ha una voce stupenda e i suoi capelli ricci sono la fine del mondo... >> fantasticò Ron.

<< Basta basta Ron ho afferrato, non ci voleva tanto per capire che ti piaceva Hermione, e comunque non mi sono innamorato di Luna, forse mi interessa ma non lo so ancora ok? >> osservò Harry.

<< Beh è un po' strana, sì, ma se a te piace per me va bene. >> lo rassicurò Ron.

<< Grazie amico, insomma è carina e mi capisce più di chiunque altro solo guardandomi negli occhi, è fantastica ma non ne sono sicuro, se non dovessi interessargli? Che figura ci farei? >> disse preoccupato Harry.

<< Hei bello, se non gli piaci tu che sei un eroe chi altro può piacergli, non credi? >> disse Ron.

<< Beh però ci siamo abbracciati eprima di andarsene mi ha dato un bacio sulla guancia, è stato bellissimo. >> disse con un sorriso da ebete sulla faccia.

<< Sei proprio cotto eh! Mi sa che gli piaci allora. Hai fatto centro amico! >> rise Ron.

<< Lo spero, e secondo me anche tu con Hermione hai fatto centro, si vede da come ti guarda, gli piaci, è sicuro! >> sorrise guardando l'amico.

<< Tu dici? Beh io lo spero! >> sorrise Ron.

E dopo essersi dati la buonanotte si addormentarono tutti e due pensando, Harry a Luna e Ron a Hermione. 

  
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