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Autore: SwagonRosy    31/08/2013    1 recensioni
*Dalla storia*
-Sasha
"Zayn, vuoi dirmi chi è stato o no?"
fece un tiro dalla sigaretta e poi mi guardò
"Sasha è stato Jake!"
"Cosa diavolo stai dicendo? Io lo ammazzo a quell'idiota bastardo!" dissi puntando il dito contro di lui
"Calmati Sà, lo picchieremo quando sarà uscito di prigione tra 10 anni!"
"Hai ragione ....però per tutto quello che ha fatto 10 anni sono pochi, anzi pochissimi!"
"Infatti...ma non si può mai sapere!" disse gettando la sigaretta dalla finestra
"Sasha, io devo tornare a casa, domani dopo lo show verrò dinuovo, se si sveglia chiamami!"
"Certo...ma...Zayn perchè sei così legato a Kath? Cosa è successo?" lui deglutì
"Ehm...niente!"
"Zayn, ma a chi vuoi prendere in giro?" dissi inarcando un sopracciglio
Se vi ha incuriosito allora dovrete solo leggere la storia dall'inizio. Katherine Bedmintong e Sasha Collins diventeranno migliori amiche e la loro vita cambierà dopo un incidente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter nineteen

-Katherine
Apettavo con ansia l'aereo,nel frattempo ricevetti moltissime chiamate da Harry e El. Era la scelta giusta andarmene e scappare via come una codarda? Forse si, forse no ma era quello che desideravo in quel momento. Harry mi aveva delusa tantissimo con quello che aveva detto e come si era comportato, ma forse avrei dovuto capirlo....o forse no. Iniziai ad essere nervosa e quella mezz'ora di attesa sembrava non finire mai. Mi arrivò un'altra chiamata da El e decisi di rispondere.
"Pronto?"
"Kath,oh mio Dio...finalmente mi hai risposta! Che diavolo di fine hai fatto?"
"Scusami El, sono in aereoporto!"
"Che cosa? Ma ti sei bevuta il cervello?"
"Non ho avuto il coraggio El, mi dispiace....tra un pò parto!" 
"Sei impazzita Kath?"
"No, per niente, ma ho bisogno di tornare a Londra!"
"E per fare che? Non scappare da questo problema..affrontalo e risolvilo!"
"Non ce la faccio, ho bisogno di Harry ma lui è" 
"Proprio dietro di te" disse una voce alle mie spalle, mi voltai e vidi Harry fissarmi.
"El devo andare"
"No Kath, aspetta"
Staccai la chiamata e guardai Harry, non so se ero felice o stupita.
"Che ci fai qui?" dissi
"No,che ci fai tu qui" disse prendendomi la mano e alzandomi da quella scomodissima sedia.
"Parto!" 
"Perchè?"
"Per quale motivo dovrei rimanere qui?"
"Per me...o per noi" disse guardando me e poi la mia pancia.
"Come fai a sapere che non ho..."
"Sono andato all'ospedale e non c'era nessuna prenotazione"
"Non ce l'ho fatta" 
"Ti capisco...secondo te perchè sono stato così male ieri? Perchè mi odiavo per il fatto che ti avrei costretta a fare una cosa che non vuoi. Io ti amo Kath e non vorrei perderti per nessuna cosa al mondo"
Stavo per sciogliermi in un mare di lacrime, gli saltai addosso con le lacrime agli occhi.
"Anch'io ti amo Harry" 
Mi baciò, fu uno dei baci più belli della mia vita, pieno di gioia, di amore e passione.
"Allora sei pronta per ritornare in albergo?"mi chiede guardandomi negli occhi
"Andrei in qualsiasi posto, con te"
Mi sorrire e insieme ritornammo in albergo.

Appena aprii la porta El mi saltò addosso dicendo delle cose senza senso.
"Attenta" disse Harry spostandomi da El che rischiava di farmi cadere.
Erano tutti seduti sul divano ad aspettarmi e come al solito Niall mangiava un pacco di patatine e a quell'osservazione mi scappò un sorriso.
"Niall quando smetterai di mangiare?" gli chiesi
"Oh no,mai....ti piacerebbe eh avere le buste di patatine solo per te"disse stringendo le patatine come se fossero un peluche e scoppiammo tutti a ridere.
"Ci hai fatti spaventare" disse Louis abbracciandomi
"Scusatemi" dissi ricambiando l'abbraccio.
"Non farlo mai più" disse Liam
"Certo papi" dissi dandogli un bacio sulla guancia.
"Devi riposare un pò Kath" disse Harry e io lo guardai sorpresa. Si stava preoccupando per me, era cambiato nell'arco di mezz'ora e questo mi rendeva davvero felice.
"Hai ragione" dissi dandogli la mano e portandomelo in camera sua. Mi tolsi le scarpe e mi stesi sul letto accendendo la televisione e lui si stese accanto a me appoggiando un suo braccio sulle mie spalle e io mi accovacciai sul suo caldo petto.
"Resterei a vita in questa posizione" dissi abbracciandolo forte. Dio quanto mi era mancato.
"Sei la persone più importante della mia vita Kath, sempre dopo la mia gattina però." scoppiai a ridere e gli diedi un leggero schiaffo sul braccio. All'improvviso entrarono tutti in camera e  Louis e El si sedettero difronte a noi sul letto, mentre gli altri per terra.
"Ora è il momento della storiella per far addormentare la piccola Kath" disse Lou
"Cosa?" dissi
"Ascolta" disse Lou
" C’era una volta una principessa, che portava sempre con sé una mela avvelenata. Settantasette nani l’avevano eletta loro regina, per la sua scarpetta di cristallo che possedeva doti sovrannaturali. Le giornate trascorrevano tranquille, tra lavoro e culto della giovane fanciulla, fino a quando, in un bel dì di Marzo, non fu annunciato un ballo cui avrebbero dovuto partecipare tutte le principesse della contea. La ragazza era eccitata, e si fece cucire a posta un abito color pisello dal sarto migliore del regno.Capitò che presso il suo palazzo di zucca – era vegetariana, come avrete capito – arrivasse un carro armato trainato da colonie di topi." Scoppiammo tutti a ridere ma Lou cercò di essere serio per tutto il tempo.
"Indossate le sue scarpette spacca-piedi, la fanciulla salì a bordo e pregò che la si conducesse presso il palazzo del principe scapolo. Arrivò con un paio d’ore di ritardo, trovando il buffet completamente andato e donne e uomini completamente ubriachi. Del suo principe, neanche traccia. Proprio mentre stava per andarsene, però, finì addosso a qualcuno. Incrociò un paio d’occhi marroni e profondi, e se ne innamorò seduta stante, senza sapere che si trattava dell’erede al trono – ovviamente, il culo ce l’hanno tutte le principesse. Ballarono per tre lunghissime ore, fino a quando lei non sentì l’orologio scandire la mezzanotte. Avrebbe dovuto scappare via, dato che altrimenti i topi si sarebbero trasformati in cavalli, e lei non voleva sfruttare quelle povere bestiole. Pertanto, iniziò a correre. Pensate, è stata l’unica donna ad arrivare ai sei chilometri orari con un tacco cento ai piedi."
Continuammo a ridere ascoltando quella storia sensa senzo di Lou.
"Sui centosettantanove scalini che fece, proprio all’ultimo perse la sua scarpetta. Era anche porta fortuna, guarda. Infatti, non appena entrò nel carro armato, si punse con un ago e svenne. Dato che i topi l’avevano portata in Burkina Faso, terra allora inesplorata, il suo corpo non fu mai ritrovato."
Continuammo tutti a ridere come degli emeriti idioti, ma appena Lou disse il finale ci facemmo tutti seri.
"Ma finisce male" dissi mettendo il broncio
"Non tutte le storie finiscono bene, ma è pur sempre una bella favoletta" disse Lou
"Lou non ho mai sentito una favola più insensata e divertente" disse El baciandolo
"A me è piaciuta" disse Zayn
"A te Niall?" mi girai verso di lui ma non lo vidi "Niall" lo vedemmo steso, in un sonno profondo.
"Credo che si sia addormento al "C'era una volta" disse Liam, e scoppiammo tutti a ridere.
Dopo la storiella ognuno tornò in camera sua, io feci una doccia, dato che Lou era stato capace di farmi perdere il sonno, mentre Harry era già tra le braccia di Morfeo. Dopo la doccia asciugai i capelli e frugai nella valigia di Harry in cerca di qualche sua morbida e calda felpa, dopo averla trovata mi inserì nel letto insieme a lui aspettando che Morfeo considerasse anche me. 

Fui svegliata da una scia di baci sul collo, grugnii qualcosa di insensato e mi girai verso Harry abbracciandolo, aprii gli occhi e lo guardai.
"Sei bellissima quando dormi"
"Ma dai, sembro un incrocio tra una scimmia e un cammello"lui scoppiò a ridere
"Non è vero, più tra una scimmia e un horango tango" gli tirai un cuscino in faccia fingendomi offesa "Ma rimani comunque bellissima". Mi alzai dal letto e mi affacciai alla finestra e vidi delle fan accampate fuori dall'Hotel, il sole stava calando, chissà che ore erano, ma in quel momento l'unica cosa che non mi interessava era l'ora, perchè avrei voluto che quel momento non fosse mai finito. Harry si alzò e si avvicinò a me mi prese la vita avvicinandomi a lui.Avvicinò le sue labbra alle mie, poggiò la fronte sulla mia e chiuse gli occhi, poi delicatamente poggiò le sue labbra sulle mie e in poco tempo le nostre lingue iniziarono a rincorrersi. Portai la mia mano dietro il suo collo unendo ancora più forte le nostre labbra in modo tale da approfondire il bacio, con un gesto netto del braccio mi spinse il mio bacino vicino a al suo annullando ogni possibile distanza del nostro corpo.
Avevo bisogno di lui, ogni fibra del mio corpo ne aveva bisogno.
 

"LOOK AT MEEEEEE"
Salve bellissime, ecco il diciannovesimo capitolo, spero vi piaccia. XX-R
  
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