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Autore: sunflowers_in_summer    01/09/2013    2 recensioni
Joe ama Blanda.
La ama davvero, non come suo fratello Nick "ama" ragazze a caso per un giorno o due. La ama perché sono più simili di quanto si pensi. La ama per i suoi capelli color del grano e perché ride sempre alle sue battute.
Ma cosa succederebbe se il giorno del loro matrimonio Joe incontrasse la "sua" Demi, che ormai non è più tanto "sua"? Cosa succederebbe se volesse salvarla da una situazione tutt'altro che bella, anche a costo di perderla per sempre?
E se oltre a lei Joe perdesse anche metà della propria famiglia? Una storia su un vecchio amore mai dimenticato, una storia che coinvolge una famiglia intera e cambia per sempre le vite di Joe, Kevin, Nick e Demi.
E chi l'avrebbe mai detto?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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SUCH FOOLS.

La sera ceniamo in giardino.
-È una così bella serata, non possiamo sprecare le ultime serate estive rimanendo in casa!- si è giustificata mamma con la consueta allegria.
La verità è che la serata è tutt'altro che bella: il vento soffia in modo più impetuoso del solito, le nuvole coprono la luna e un'aria fredda si insinua nei vestiti. Ma smuovere mia madre dall'idea di mangiare in giardino è più difficile di muovere una montagna, perciò ci accomodiamo tutti attorno al tavolo sistemato in veranda e stavolta capito accanto a Nick.
-Allora, come è andata la giornata di tutti?- chiede allegramente mio padre.
-Non male.- borbottano Nick e Frankie in coro. Quei due sono più simili di quanto si possa pensare, ma sono l'unico ad essermene accorto da tempo. Per il resto del mondo Nick è quello saggio ma stronzo e Frankie quello dolce ma chiassoso.
-Nonno mi ha fatto vedere lo stagno dei pesci rossi al parco!- esclama James entusiasta.
-Ci andavamo anche noi da piccoli- rispondo sorridendo -Vero, Nick?
Nick mi guarda sottecchi e sussurra:-A te capitava sempre il pane migliore per quei dannati pesci!
Mamma sospira e chiede con esagerata affettazione:-Qualcuno vuole un'altra porzione di stufato?
Frankie borbotta a bocca piena:-Io.
Mamma sta per passargli gli avanzi quando, accortasi che Frankie è seduto accanto a Demi, la quale non ha toccato cibo, esclama:-Demi! Tesoro, perché non hai toccato niente? Mi fai preoccupare...
-Non preoccuparti, mamma- risponde Demi sforzando un sorriso.
Blanda lascia cadere la sua forchetta che tintinna nel piatto.
Lei  ha sempre chiamato mamma Denise e mamma non si è mai preoccupata per lei quanto si preoccupa per Demi. Mi secca pensarlo, ma sono certo che Blanda sia attanagliata dalla gelosia.
-Demi, tesoro, devi mangiare o non sarai in forma per il prossimo tour!- esclama Nick con uno sguardo preoccupato.
-Non è il tour il problema!- rispondo con quanta più calma posso.
-A te cosa importa?- chiede Nick stringendo le mani a pugno.
Decido di ignorare la sua domanda e di fargli aprire gli occhi.
-Non vedi che sta male? Sei suo marito ma ti comporti come un manager!- rispondo alzandomi dal tavolo.
-Anche tu non ti sei comportato molto bene nove anni fa! Hai lasciato che marcisse in rehab per mesi!- si alza anche lui dalla sua sedia.
-Lei doveva stare lì!- ormai la rabbia mi ha invaso e non c'è modo di tornare calmo.
-Ma aveva bisogno di te! Alla fine c'ero solo io ad aiutarla!
-Smettetela, ragazzi non é colpa vostra...- cerca di dire Demi sempre più agitata.
-No, Demi è colpa di Joe! È sempre colpa di Joe! Lui ha fatto del male a tutti noi, lui ha distrutto la band!
Ormai tutta la famiglia è in subbuglio e il piccolo James scoppia in lacrime nel momento in cui, preso dalla rabbia, scaravento Nick a terra e inizio a prenderlo a pugni: Nick è più muscoloso di me, ma lui ha sollevato pesi, io ho dato pugni a un sacco di sabbia. E sono il più forte.
-Adesso basta- dice Frankie strattonandomi e trattenendomi.
Non oppongo resistenza, dal momento che le forze mi hanno abbandonato.
Ho davvero picchiato mio fratello?
Sì, l’ho fatto.
Nick si solleva barcollante e mi fissa con odio. Attorno a lui tutti indossano maschere di orrore.
-Domani tu vieni con me a New York. Ti dimostrerò che non ho distrutto la band e che voglio riformarla.
-Come mai tanto spirito di avventura?- sibila Nick in tono beffardo asciugandosi un rivolo di sangue che gli scende da un taglio appena sopra il sopracciglio.
Sospiro lentamente mentre mi guardo intorno. James ha gli occhi rossi e lucidi e Demi fissa il vuoto con uno sguardo vitreo.
-Perché l'ho promesso- sussurro prima di liberarmi dalla stretta di Frankie e rientrare in casa.

Sono nel letto da tre quarti d'ora quando Blanda entra con James in braccio.
-Buonanotte, papà- sussurra James abbracciandomi.
-Buonanotte, campione. Scusa se ti ho fatto spaventare.
Ma James dorme già.
-Sai,- sussurra Blanda accarezzando la testolina di nostro figlio -ho sbagliato stanza venendo. Ho aperto la porta della stanza di Nick- balbetta arrossendo.
-Dormivano?- chiedo distrattamente.
-No... per fortuna James non era con me- dichiara arrossendo ancora di più.
Mi rigiro nel letto in modo che non possa vedere quanto sono sconvolto. Strano che mi senta tradito anche se sono effettivamente io il traditore.
-Mi spieghi come ci arriviamo a New York in auto?- dice Nick in modo beffardo mentre carico la mia valigia in macchina la mattina dopo.
-Perché, come ci vorresti arrivare?- sbruffo chiudendo il cofano.
-Con il jet privato- risponde Nick facendo spallucce e, proprio in quel momento, appare in cielo un jet bianco e nero con la scritta "Demi Lovato" su un fianco.
-Mi ero dimenticato di essere il Jonas povero, ormai- borbotto.
-Non te la prendere, bro- sghignazza Nick mettendomi una mano sula spalla. È sin troppo evidente il fatto che si stia vantando della sua situazione.

I jet sono troppo veloci secondo Kevin. Diceva che aspettare per tutta la durata di un viaggio è romantico e appagante. D'altra parte io ho sempre amato la velocità e non di rado ho tentato di infiltrarmi nella cabina di comando per guidare quell'aggeggio super veloce.
Il Nick di prima scribacchiava canzoni per l'intero viaggio e mi lascia alquanto perplesso il fatto che adesso se ne stia comodamente seduto a sorseggiare champagne mentre discute al telefono della salute di Demi con il suo manager.
Sbruffo e cerco di pensare ad altro. Per esempio a Blanda, che stamattina non ho nemmeno salutato, andandomene come un ladro. Cosa mi sta succedendo? Io amo Blanda.
Vorrei poter aprire lo sportello del jet e buttarmi giù. Sì, sarebbe una buona idea: Nick va a fare pace con Kevin e vive felice con Demi.
Ma James? Non posso abbandonarlo adesso, non gli ho insegnato a giocare a baseball né a basket e non gli ho insegnato a tenere il microfono come si deve...
"Grandioso, adesso non posso neanche morire!" penso sferrando un pugno al tavolino davanti a me.
-Eeeeehi, ti faccio ripagare tutto il jet se trovo un solo graffio su quel tavolino!- grida Nick chiudendo la chiamata con il manager.
-Addirittura!- esclamo massaggiandomi la mano. Cavolo se è duro il legno di quel tavolino!
-Allora, qual è il tuo piano, fratello?- borbotta Nick nel tentativo di cambiare discorso. E quando mai? Questa mossa da lui non me l'aspettavo proprio…
-Andare da Kevin e farlo ragionare- rispondo guardando dritto negli occhi di mio fratello.
-Dì un po'- sussurra con lo sguardo assorto -quanto ci hai messo ad elaborare questo grandioso piano? "Meno degli "io" che metti tu in una frase" vorrei rispondere.
-Tutto il tempo che ho impiegato a picchiarti ieri sera- stavolta tocca a me il tono beffardo.
-Voglio la rivincita!- esclama lui puntandomi l'indice a pochi centimetri dal naso.
-Vincerei sempre io, rassegnati, fratellino.
-Dovremmo organizzare un incontro di pugilato, noi tre!
-Noi tre chi, scusa?- chiedo confuso.
-Oh,- sospira Nick voltandosi verso la porta della cabina di comando -ho dimenticato che Kevin non è qui.
Per la prima volta da quando ho rivisto mio fratello riesco a percepire la tristezza nel suo sguardo.
-Noi lo riporteremo a casa- dico porgendo la mano destra a Nick -E ci saranno di nuovo i Jonas Brothers.
Mi aspetto che Nick guardi la mano con riluttanza e invece la stringe immediatamente.
È questo il patto che riporta due terzi della band ad essere tali.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Buondì :)
Cioè, lo so che è pomeriggio ma io mi sono appena svegliata, quindi buongiorno :)
Questo è un capitolo davvero piatto e noioso, ma non potrei in alcun modo compensare il precedente e poi mi serviva LA GRANDE SVOLTA.
Avete mai immaginato Joe e Nick litigare pesantemente? Io no. Ho dovuto pensarci molto ma alla fine questo è il risultato.
Riguardo al “Jonas povero”, penso che il proprietario di una casa discografica e il marito di una cantante molto famosa siano più ricchi di un pittore… Non lo so di per certo, voglio dire, non ho mai fatto nessuno di questi tre lavori! XD
Lo ammetto, ho dovuto trattenermi molto dallo scrivere “Quello è mogano!” quando Joe sferra un pugno al tavolino e Nick lo rimprovera… del resto, cosa vi aspettavate da una Tribute? :3
Nick è disposto a fare pace con Joe davvero. Quindi non vi meravigliate se, dopo essersi picchiati, quei due ritornano d’amore e d’accordo, anche perché non penso che tornerebbero mai d’amore e d’accordo.
Ah, un’ultima cosa: Me la mettete una recensione in più? Ogni volta solo due! :C
Con tanto tanto amore,
Ella.
  
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