01/09/2013
3 recensioniEPILOGO.
Le winx è gli specialisti avevano fatto ritorno ad Alfea, per avvisare la direttrice Faragonda, che ormai Leon è Bloom non erano più in alcun modo, rintracciabili, con l’aiuto anche di Flora e Helia nei confronti della fata del fuoco, ma ad un tratto, comparve nel mezzo della presidenza, l’immagine olografica della fata del fuoco seduta su una poltrona.“E’ inutile che vi preoccupiate per me, vi sto contattato tramite video chiamata del mio cellulare per dirvi: Io ho trovato, la soluzione al mio problema, della perdita del controllo dei miei poteri ed ora sono di nuovo sotto il mio controllo!”, pronunciò Bloom con serietà rivolgendosi in generale, la direttrice Faragonda si alzò in piedi, dalla poltrona è guardò l’immagine olografica della fata del fuoco con un sorriso.
“Ne siamo felici di questo, Bloom non vediamo ora che ritorni nella dimensione magica! i tuoi genitori, saranno felici di saperlo come tutti noi del resto!”, pronunciò la direttrice della scuola per fate di Alfea, le winx sorrisero seppur amaramente, riguardo le parole che alcune ore prima gli aveva detto Flora, riguardò alla loro amicizia con Bloom, quest’ultima assottigliò gli occhi per un secondo prima di chiuderli.
“Non tornerò affatto, in questo momento mentre sto parlando con voi, anche i miei genitori di Domino stanno guardando è o una cosa da dire: Voi mi avete esiliata senza aiutarmi, trattandomi come una criminale. Le mie amiche, fatta eccezione di Flora e Roxy che, sono sempre rimaste dalla mia parte è le ringrazio dal profondo del mio cuore. Per quanto riguarda voi, mi avete molto delusa come tutti voi, specialmente tu Sky!”. Pronunciò Bloom con freddezza apatica, le winx fatta eccezione della fata della natura è quella degli animali, che era anche lei nella presidenza, spalancarono gli occhi dalle parole della fata del fuoco, il principe di Eraklyon invece, era impassibile e un colorito livido violaceo, si vedeva sulla guancia, segno del calcio che si era preso da Leon molte ore prima.
“Come a sarebbe a dire che non tornerai Bloom?. E’ il tuo dovere di fata guardiana di Domino?”. Chiese Faragonda con stupore, Bloom poggiò la schiena sullo schienale della poltrona, per poi guardare con freddezza la preside della scuola per fate.
“Vi dico solo, che ho fatto una scelta è non provo alcun rimpianto di essa. Non vi porterò rancore perché sarei al vostro stesso livello ma…!”, pronunciò la fata del fuoco piegandosi appena assottigliando gli occhi riducendoli a fessure.
“Voglio darvi un avvertimento: pregate che il fato non ci debba farci rincontrare. Perché neppure io saprei come accogliervi se dovessimo rivederci. Questa è ultima volta che mi sentirete addio!”. Aggiunse Bloom chiudendo la chiamata, l’immagine olografica scomparve è un innaturale silenzio rimase nella presidenza, Flora e Roxy uscirono dalla stanza quando sentirono un Sms dai loro rispettivi cellulari, entrambe controllarono e sorrisero quando videro un messaggio inviato dalla fata del fuoco.
- Siete le mie più care amiche! Non vi dimenticherò mai!. Ma sappiate che per voi sarò sempre pronta ad aiutarvi!, Vi augurò tanta felicita. La vostra amica Winx Bloom! – questo era il contenuto del messaggio.
“Sono certa che Bloom ora sia felice dove si trovi, Roxy!”, pronunciò Flora rivolgendosi alla fata degli animali vicino a lei. La quale sorrise seppur con tristezza.
“Secondo me, un giorno la incontreremo di nuovo?!” pronunciò Roxy per tutta risposta, la fata della natura le rivolse un sorriso dolce.
“Anche per me e cosi!” disse Flora mentre tornò con la fata degli animali nella stanza di quest’ultima per dagli alcune, ripetizioni sulle lezioni.
Bloom spense il cellulare è si alzò dalla poltrona nella stanza da letto, dove si trovava, si sistemò il pendente che portava al collo quando, la porta si aprì, Leon rimase sulla soglia della porta, le sorrise dolcemente allungando la mano.
“I nostri sudditi ci attendono, mia amata!”, pronunciò Leon rivolgendosi alla fata del fuoco, la quale sorrise è lo raggiunse prendendogli la mano.
“Allora sarà meglio non farli aspettare, mio amato Leon!”, disse Bloom guardandolo con affetto, per poi seguirlo attraverso il corridoio pavimentato a scacchi nere è bianche, che contrastavano con le file di colonne portanti che sorreggevano la sala del trono, sino alla terrazza, quando la coppia raggiunse la terrazza, un boato dei loro sudditi, applaudirono è urlarono goiosi i loro regnanti, festeggiando la coppia con grida di goia. Dietro la coppia comparve la fata guerriera Nova.
“Le porgo i miei omaggi. Bloom Regina delle fate oscure!”, pronunciò Nova, Bloom le sorrise per poi guardare il suo amato Leon, gli diede un bacio sulle labbra, il principe dal soprabito ricambiò il bacio toccandole la nuca.
Tutto sembra essere quasi tornato alla normalità ma, tra i ghiacci eterni della Dimensione Omega, tre figure di ragazze, la prima aveva i capelli di un curioso bianco azzurro e occhi glaciali, la seconda i capelli lunghissimi castani e infine, la terza sembrava avere preso una scossa elettrica dal volume dei suoi capelli ricci, le tre ragazze erano conosciute è temute come le Trix.
Le tre streghe si stavano avvicinando a tre blocchi di ghiaccio nel fondo di un crepaccio, Icy separò le labbra in un ghigno maligno.
“Eccoli qua sorelle. Gli stregoni del cerchio nero, i cacciatori di fate!”, pronunciò la strega del ghiaccio rivolgendosi alle altre due streghe accanto a se.
“Prima di essere sconfitti dal quelle maledette fatine, le winx. Loro erano riusciti a dagli filo da torcere, potranno esserci utili come alleati nel nostro piano!” pronunciò Darcy, la strega delle illusioni con un sorriso sul volto.
“Liberiamoli è andiamocene da qui, non vedo l’ora di dare inizio alla nostra vendetta!” pronunciò Stormy, la strega delle tempeste rivolgendosi alla sorella Icy, la quale sorrise e poggiò le mani sui blocchi di ghiaccio, che si sgretolarono, liberando cosi Ogron, Anagar e Gantlos, gli stregoni del cerchio nero.
“Siete infreddoliti!” pronunciò sadica e fredda la strega del ghiaccio, rivolgendosi allo stregone dai capelli rossi, che la guardò come anche i suoi compagni stregoni.
“Chi siete?” Chiese Gantlos mentre si puliva il cappello e rimetterselo in testa, le tre streghe si scambiarono un’occhiata prima di ridere sguaiatamente.
“Noi siamo le Trix!”, pronunciarono insieme le ragazze, gli stregoni del cerchio nero sorrisero malignamente.
Una minaccia in'agguanto sta per portare il Caos, nella dimensione magica.
Nota dell’autrice: Con questo la storia termina qui! Ringrazio calorosamente tutti quelli che hanno letto, seguito la mia storia, non sapete quanto sono contenta. Oh bello pronto la continuazione, alla prossima!.