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Autore: Heilig__    01/09/2013    9 recensioni
Gustav chiuse con un colpo secco il giornale che stava leggendo, e si guardò intorno.
Negli occhi degli altri lesse lo stesso, inquietante, timore.
- Da quanto tempo è là dentro?- bofonchiò, rivolto a Tom.
- Una quindicina di minuti, credo- rispose il chitarrista, con un sospiro – Comincio a preoccuparmi-
- Solo ora?- scherzò Georg – Io ho cominciato a preoccuparmi una decina di anni fa, quando si è presentato in studio con i capelli ritti in testa e una scia di lacca dietro di sé - sentenziò con una smorfia – Sapevo che da lì in poi avrebbe combinato solo casini-
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Tokio Hotel non mi appartengono. Quest'opera non vuole essere una rappresentazione della realtà e non è a scopo di lucro.
Peace x







A Vale perché 'Bill fa ridere' e perché, sì, ha bisogno di una bella risata
A Fra perché ormai siamo socie e sorelle, oltre che amiche

Divertitevi Aliens ♥






Zzzz zzz zzz.

Quel rumore.

Zzzz zzz zz

Quell'insistente ronzio.


Zzzz zzz

Stava per andare fuori di testa.


Zzz zzz zz



Gustav chiuse con un colpo secco il giornale che stava leggendo, e si guardò intorno.
Negli occhi degli altri lesse lo stesso, inquietante, timore.
- Da quanto tempo è là dentro?- bofonchiò, rivolto a Tom.
- Una quindicina di minuti, credo- rispose il chitarrista, con un sospiro – Comincio a preoccuparmi-
- Solo ora?- scherzò Georg – Io ho cominciato a preoccuparmi una decina di anni fa, quando si è presentato in studio con i capelli ritti in testa e una scia di lacca dietro di sé - sentenziò con una smorfia – Sapevo che da lì in poi avrebbe combinato solo casini-
Gustav rimase in silenzio, e si ritrovò completamente d'accordo con l'amico.
Avrebbero dovuto capirlo subito: quello era stato l'inizio della fine di Bill.
E del loro sistema nervoso.

Zzzz zzz zz


Ma forse non se ne erano accorti perché credevano fosse stato una di quelle di follie che si fanno quando si è giovani e inesperti.

Zzzzz zzz zz


Qualcosa però era scattato nella testa di Gustav qualche anno dopo.
Era stato una mattina, nel loro appartamento di Amburgo.
Lui, Georg e Tom stavano facendo colazione, e nell'aria si percepiva una strana tensione.
- Ho una brutta sensazione- aveva detto Tom, posando il cucchiaio nella tazza dei cereali vuota.
I suoi amici si erano limitati ad annuire, con sguardo altrettanto turbato e pensieroso.
Nello stesso, preciso, istante, i loro occhi erano caduti sulla sedia vuota a capotavola: Bill mancava all'appello quel giorno.
Si erano guardati, in silenzio, mentre un brivido percorreva loro la schiena.
Qualche secondo più tardi avevano sentito dei passi sulle scale, e poco dopo Bill aveva fatto il suo trionfale ingresso in cucina.
I suoi amici erano rimasti immobili nelle loro posizioni, osservandolo attentamente e giungendo alla conclusione che il loro cantante aveva definitivamente perso anche l'ultimo neurone rimasto.
- Buongiorno!- aveva gongolato, evidentemente allegro.
- Bill- aveva invece sibilato il gemello - Cosa diavolo hai combinato?-


Zzzz zzz zzz


Gustav si ritrovò però a pensare che forse senza quella criniera che si era costruito in testa Bill, i Tokio Hotel non sarebbero stati i Tokio Hotel: quell'acconciatura era il loro marchio di fabbrica.

Zzzz zzz zz.

Allora, perché, da quel giorno sentiva la paura assalirlo ogni volta che Bill si chiudeva in bagno?


Zzzz zzzz zz


La risposta era arrivata un paio di anni dopo.
Erano in piena fase di produzione per Humanoid, e quel pomeriggio i quattro avevano deciso di ritrovarsi nello studio insieme a David per incidere un paio di canzoni.
Bill e Tom erano arrivati con una decina di minuti di ritardo, come al solito.
Il primo ad entrare nello studio era stato Tom, e in quel momento Gustav aveva subito compreso che c'era qualcosa che non andava: la faccia stravolta del chitarrista lasciava presumere che Bill aveva avuto un altro dei suoi colpi di testa.
- Vi prego- aveva supplicato con voce strozzata – Non commentate-
Georg e Gustav si erano guardati, incuriositi e spaventati allo stesso tempo, ma non avevano fatto in tempo a fare alcuna domanda, perché subito, alle spalle di Tom, era comparso Bill.
- Salve a tutti!-

Dreadlocks.
Bill si era fatto i dreadlocks.

Sul viso di Gustav si era dipinta un'espressione indecifrabile: stupore e rassegnazione, questi erano i sentimenti che aveva provato in quel momento.
Stupore, perché non pensava sarebbe arrivato a tanto.
Rassegnazione, perché in fondo, sapeva -anzi, aveva sempre saputo- che con Bill non si aveva mai toccato abbastanza il fondo.


Zzzz zzz zz

Eppure, anche quella volta, Gustav non aveva ascoltato quella voce che lo martellava da anni: “Scappa da questa band. Fallo, finché sei in tempo

Zzz zz zz


Cos'è che lo teneva ancorato a quel gruppo di pazzi?

Zzzz zz zz

Cos'è che non l'aveva fatto scappare a gambe levate quando Bill si era messo in testa di farsi crescere la barba, dopo essersi tagliato i capelli ed aver sperimentato la cresta per qualche mese?

Zzzz zz zz

Per non parlare poi di quando si era tinto i capelli di biondo.


Zzz zz zzzz.


E che dire delle exstensions?


Zzz zzz z


Forse era l'amore per la musica.


Zzz zzz z.

Forse era che, in fondo, voleva bene a quei tre, per quanto fossero impossibili da gestire, completamente fuori di testa e decisamente troppo rumorosi.


Zzz zz z..

Forse era che...


Zzz z-


Gustav alzò di scatto la testa, spaventato: il ronzio era cessato.
E ciò non presupponeva nulla di buono.

Lanciò uno sguardo a Tom e Georg, e video che anche loro stavano tremando, un po' dalla curiosità, un po' dalla paura.
Sentirono il rumore della porta del bagno che si apriva, seguito da passi pesanti.
“Anfibi” pensò Gustav “Quale persona sana di mente va in giro in anfibi per casa sua?”
- Ragazzi?-
La voce squillante di Bill ruppe il silenzio surreale che si era creato, e il batterista si ritrovò a trattenere il fiato: quell'attesa lo stava esasperando.
- Ah, eccovi-
Finalmente, dopo qualche – lunghissimo - istante, Bill era arrivato in salotto.

Gustav non credette ai suoi occhi.
Quello era decisamente troppo.

- Beh?- disse il cantante, con un sorriso a trentadue denti – Che ne dite?
- Bill- sibilò Gustav, battendo sul tempo Tom, che aveva appeno aperto bocca per parlare – Cosa diavolo hai combinato?
























Aliens, sarò breve, perché devo scappare: perdonatemi se sono ancora qui c.c
Spero che questa piccola OS che tengo nella chiavetta da un po' vi sia piaciuta!
Non sto qui a commentare perché devo davvero andare via D:
Aspetto le vostre recensioni!

Per qualsiasi cosa, contattatemi!
Trovate i link dei miei account Facebook e Twitter sulla mia pagina autore!

Un bacione,
Heilig

   
 
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