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Autore: _Mauna    01/09/2013    1 recensioni
Questa è la mia nuova FF. Prometto che questa volta la continuerò fino alla fine, perché mi presa molto.
Parla di una ragazza, la sorella del tecnico delle luci della famosa band Heavy Metal tedesca ''Rammstein''. Lei è innamorata si uno dei sei uomini, che a sua volta la ama, però nasceranno dei conflitti tra i componenti della band, perché la dolce ragazza, la quale bellezza è assurda, è amata da non solo un componente...
Spero con tutto il cuore che vi piaccia.
Leggete e recensite esprimendo la vostra opinione.
Bacio, F.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La porta si aprì lentamente con un leggero schricchiolio; la faccia di Doom apparve appena dall'uscio. Richard fermò il suo movimeto costante, e anche i suoi gemiti. Guardò in direzione dell'entrata. La sua partner guardò prima il chitarrista poi il batterista: ''Ma chi è 'sto qua e che cazzo vuole mentre mi diverto con questo figone?'' stava pensando.

  • Richard?- Doom era stupitissimo di ritrovarsi un compagno di band che trombava in una villa disabitata in una parte di Berlino che non aveva mai visto né sentito parlare. Richard poi era nudo e stava cavalcando una giovane ragazza bionda dagli occhi color cioccolato fondente, anche lei nuda.

  • Schneider??- Richard era altrettanto sorpreso di vedere il suo amico batterista davanti a lui, nudo. Era andato lì perché sapevache non c'era nessuno, come aveva fatto a raggiungerlo?? -Che cazzo ci fai qui, sei venuto a insegnarmi come si scopa? Oppure intendevi spiarmi? Eh?!?-

  • I-io... stavo scappando dai fan, e... m-mi sono perso... mi sono ritrovato qui, e... ho s-sentito i gemiti, allora sono venuto a dare un'occhiata...-

  • Tu credi che io sia nato ieri? Secondo te dovrei bermi questa cazzata?-

  • Calmati amico, non è un dramma, dopotutto ti ho visto nudo un sacco di volte e...-

  • Non me ne frega un cazzo! Ci hai interrotti proprio nel momento migliore, figlio di...- - Eh no non insultare che sennò qua finisce male!!- -... Di quella puttana vacca di tua madre.-

  • Eh no, caro mio, ora hai superato il limite.- Schneider era al massimo dell'incazzatura. Offendere lui ci poteva anche stare, ma recare offesa alla sua cara mamma, proprio no! Entrò del tutto dalla porta, si tirò su le maniche e si scaraventò contro il chitarrista, che sembrava non aspettasse altro.

Gli tirò un pugno così forte da farlo sobbalzare sul divano, macchiato di varie sostanze azurrine e trasparenti. Kruspe non si fece problemi. Si alzò e diede indietro un cazzotto altrettanto forte al batterista, che tremò all'indietro, instabile sulle sue deboli e stanche gambe.

Intanto la puttanella chiese: -Io qui ho finito? Me ne posso andre alla mia cazzo di casa?- -Stai zitta, troia!- le risposero in coro, e le arrivò un cazzotto sul naso, da parte di colui che prima si divertiva con lei. Il naso di lei cominciò a sanguinare: piangendo la bionda dagli occhi di cioccolato prese i suoi indumenti e scappò da quella deserta e deprimante casa, che odorava di sesso e di fumo.

I due vocalist continuarono a picchiarsi per un tempo che pareva interminabile.

Distrutti, si accasciarono uno per terra e l'altro sul divano. Erano pieni di lividi già ben evidenti, e il sangue colava dalla bocca e dal naso di entrambi. ''Ne avevo proprio bisogno'' ammise Schneider.

  • Una bella menata, èh collega?-

  • Ja amico, proprio una gran menata! Ci voleva in fondo, no?-

  • Certamente.- Richard accese la sua inmancabile sigaretta, e subito la stanza si riempì di fumo.

Schneider storse il naso appena sentì la puzza del vizio, ma non disse niente. Non aveva voglia di bisticciare ancora. Era a posto così.

  • Ascolta fratello, non mi va di ascoltare come e perché sei finito qui, quindi ti faccio un'unica domanda: vuoi un passaggio, ovunque tu debba andare?-

  • Sicuro! Grazie mille, Kruspe. Non sapevo e non so dove sono e sono a piedi. Non sono neanche più in grado di camminare, sono stanchissimo!!-

  • Ja ja, ti porto a casa io, c'ho la moto qua fuori. Non l'hai vista?-

  • Mmh... nein. Mi sa che non ci ho fatto caso.-

  • Ah beh. Andiamo, che gli altri quattro deficenti ci staranno cercando.-

  • Ja.-

Richard si rivestì velocemente sotti gli occhi sbarrati del boccoloso Cristoph, prese le chiavi della moto e il casco che erano appoggiati su di un tavolino e fece strada al batterista, che era ancora un po' sconvolto.

Uscirono dalla casa abbandonata, attraversarono il vialetto e il cancello ancora socchiuso e saltarono sulla moto, che era a pochi metri di distanza da loro.

Mentre si infilava il casco, Richard volle togliersi una curiosità.

  • Ehi Schneider, ascolta: tu per caso provi qualcosa per Naiymeen?-

Cristoph rimase immobile alla domanda di Kruspe, come paralizzato o congelato da qualcosa di invisibile ma potente.

  • Perché me lo chiedi? Ti interessa così tanto?-

  • è per togliermi la curiosità. Allora, ti piace si o no?- ''Ma che curiosità?! Cosa gli importase io amo o non amo Naiymeen? Sarà comunque meglio dirgli di no, potrebbe tranquillamente andarlo a riferire a lei a tutti gli altri della band. Non voglio correre alcun rischio.''

  • No, non mi importa niente di lei. Ora dimmi il vero motivo della tua domanda.-

  • Lei è così attraente, è così sexy e bella e... insomma, le voglio chiedere di uscire con me un giorno di questi, perché io... diciamo che provo qualcosa per lei, vorrei portarla a casa mia e magari farci qualcosa insieme.-

Cristoph a questo punto rimase davvero paralizzato. Provava dentro un sacco di cattivi sentimenti ed emozioni negative, tra i quali rimosro, responsabilità d'errore, consapevolezza di aver sbagliato a dirgli di no... si sentiva morire dentro.

Richard mise in moto il suo gioiellino, quest'ultimo fece un rombo assordante e partirono con un filo di gas.

  • Allora, dove vuoi andare? Non me l'hai detto prima.-

  • I-io? Ehm... portami alla collina, ho bisogno di stare un po' da solo con la natura.- Già parlava con la voce bassa, più con il rumore del motore e del vento che gli sfregava la faccia, non si sentiva niente.

  • Èh?-

  • AL PARCO DELLA COLLINA!!-

  • Ah, ok. Arriveremo tra una decina di minuti. Tieniti forte-

Schneider si strinse alla tartaruga del chitarrista e socchiuse gli occhi.

Richard amava Naiymeen, e anche lui. E come avrebbero fatto? Lui avrebbe avuto il coraggio di dirglielo?

  
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