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Autore: Elex97    02/09/2013    0 recensioni
Chi di noi non sa cos'è lo Slenderman?
Secondo la leggenda, appare come un uomo alto e ben vestito, senza volto, con cinque o sei "tentacoli". Di lui non si sa molto, a parte il fatto che ogni volta che compare in pubblico, la maggior parte delle volte nei pressi di un parco giochi, scompare un bambino.
Leggenda o realtà? Si direbbe leggenda, ma allora perchè Margaret, una bambina di sei anni in vacanza con la famiglia nei pressi di una foresta, afferma di aver parlato con questo uomo nero?
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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HELP ME

 

Era una bellissima giornata di sole, e gli uccellini cinguettavano fra gli alberi. L'estate era quasi al termine, ma il clima era così caldo che sembrava fosse l'inizio di luglio. L'unico rumore che interrompeva la pace della foresta erano le grida sfrenate dei bambini.

 

- Giochiamo ad acchiapparello! -urlò Margaret

 

- No, è tutto il giorno che non facciamo altro. Giochiamo invece a nascondino! -Sarah corse via - inizi tu!

 

- Tocca sempre a me per prima! -si lamentò a bassa voce lei.

 

Rassegnata, chiuse gli occhi e posando la testa contro un tronco cominciò a contare

 

- Uno, due, tre,...

 

Margaret aveva appena compiuto sei anni. Lei e sua sorella Sarah, più grande di lei di tre anni, stavano giocando fra gli alberi da quella mattina presto. Abituate alla città, per loro quei pochi giorni di vacanza nella foresta erano divertentissimi, potevano finalmente correre senza preoccuparsi delle macchine.

 

- ...quarantotto, quarantanove, CINQUANTA! -urlò

 

Si guardò intorno, smarrita. Dove si sarà nascosta? Iniziò a camminare.

All'improvviso, sentì dietro di se il rumore delle foglie calpestate. Si girò di scatto verso quel suono e cominciò a correre.

 

- Sarah, guarda che ti ho sentita! Esci fuori!

 

Guardò per bene dietro gli alberi, ma non trovò niente, così si addentrò ancora di più nella foresta. Era convinta che fosse lì, da qualche parte.

Con il respiro affannato, si fermò di botto. Davanti a lei, attaccato a un albero, c'era un foglio tutto stropicciato. Margaret si avvicinò incuriosita. Quando arrivò a pochi passi dal tronco, lesse il foglietto.

 

 

- Aiutami -ripetè ad alta voce.

 

Si guardò intorno, come a cercare il committente, poi lo staccò dalla corteccia.

Lo esaminò attentamente. Era rovinato, e la scritta era stata più volte calcata con la matita.

Alzò lo sguardo di colpo. Il suo orecchio destro aveva lentamente cominciato a fischiare, dapprima quasi impercettibilmente, poi sempre più frenetico. Lei si girò automaticamente verso la sua destra. Proveniva dagli alberi di fronte a lei. Avanzò, seguendo l'aumentare del fischio. Più si avvicinava, più ne era attratta. Da dietro degli alberi, qualcosa di nero si mosse di qualche centimetro. Incuriosita, Margaret si avvicinò ancora di più

 

- Sei stato tu a chiedere aiuto? -domandò alla figura

 

Nessuno rispose. Lei ormai era a una decina di passi di distanza. Il fischio l'attraeva, non riusciva e non voleva fermarsi, le sembrava una cosa bellissima.

Una voce la distrasse di colpo

 

- Margaret? Dove sei?

 

La bambina si girò, Sarah le stava correndo incontro, ma quando tornò a guardare gli alberi il fischio era sparito e la cosa nera scomparsa.

 

- Sarah, zitta! Lo hai fatto scappare!

 

Lei si avvicinò alla sorellina

 

- Cosa?

 

- L'uomo nero!

 

- Ma va! L'uomo nero non esiste

 

- Si invece, era qui! Mi ha chiesto aiuto! Guarda...

 

Margaret provò a mostrare alla sorella il foglio appena raccolto, ma lei non gliene diede il tempo, cominciò a strattonarla verso l'inizio del bosco

 

- Dai muoviti! Mamma ti sta chiamando da un pezzo! É pronto!

 

La bambina si girò verso gli alberi. Non c'era anima viva.

Delusa, seguì la sorella, che in tanto aveva iniziato a correre verso il picnic.

 

- Mamma! Guarda cosa ho trovato!

 

Margaret mostrò il foglio alla madre

 

- Non ora, tesoro, non vedi che sto cucinando?

 

- Papà! Papà!

 

Margaret corse incontro al padre, che stava sdraiato al sole a leggere il giornale.

 

- Papà, guarda...

 

- Che bello... -il padre non rivolse nemmeno per un istante lo sguardo al foglio- lo hai fatto tu?

 

- No, l'ho trovato nel bosco e c'era pure l'uomo nero...

 

Lui però non l'ascoltava, era troppo immedesimato nella lettura.

Con una smorfia arrabbiata, Margaret si sedette vicino ad Alice, la sua sorella maggiore di quindici anni. Stava sdraiata sull'erba con le cuffiette nelle orecchie.

 

- Margaret! Non mi stare addosso! Mi fai ombra!

 

La bambina si scostò, stufa di essere ignorata da tutti, e si rigirò il foglio fra le dita, esaminandolo.

 

- É pronto! -urlò la madre dopo qualche minuto

 

Margaret si alzò, mise il foglio in tasca e si andò a sedere a tavola. La mamma le porse un panino e lei lo prese affamata. Cominciarono a mangiare in silenzio.

 

- Sai cosa ho letto sul giornale, cara? Pochi anni fa è scomparso un bambino. Oggi hanno ritrovato una sua scarpa nel parco giochi dove lo hanno perso. Se continuano così, fra sei mesi ne ritroveranno una mano, o chissà, il piede che la calzava!

 

La moglie lo guardò con rimprovero

 

- Edward! Ci sono i bambini! E poi la polizia sta facendo del proprio meglio, lo troveranno.

 

- Qui non è colpa della polizia, ma dei genitori che dovevano stare più attenti. Come si fa a perdere il proprio figlio in un parchetto pubblico, cioè, ci vuole talento.

 

I due continuarono a parlare. Margaret li ignorava, concentrandosi sul panino. Improvvisamente, un rumore fortissimo, come se il vento le fosse entrato nella testa, le fece perdere l'orientamento. Si girò di scatto verso gli alberi, e guardandoli attentamente, scorse fra i rami una figura nera, che la osservava.

 

- Guardate là, eccolo! -urlò indicandolo con un dito.

 

Tutti si girarono verso quel punto, ma lui era scomparso.

 

- Chi? -chiese il padre

 

- L'uomo nero!

 

La madre guardò negli occhi suo marito con uno sguardo arrabbiato.

 

- Hai fatto vedere di nuovo a Margaret uno dei tuoi film? Lo sai che è ancora piccola!

 

- Io non le ho mai fatto vedere niente!

 

- Ah si, come quella volta che non voleva dormire per colpa degli zombie nascosti sotto al suo letto, e poi ho scoperto che li aveva visti nel film "L'attacco degli zombie 2", che guarda caso ti eri visto il giorno prima?!

 

- Quella volta non me ne ero accorto che lo stesse guardando, stava dormendo, aveva gli occhi chiusi!

 

- Certo, erano chiusi per la paura!

 

I due continuarono a litigare, Margaret e Sarah li osservavano in silenzio. L'unica che continuava a mangiare come se niente fosse era Alice, che probabilmente, estraniata dalla musica, non si era accorta nemmeno del litigio.

 

Per il resto della giornata, Margaret guardò verso gli alberi, ma dell'uomo nero nemmeno l'ombra.

  
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