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Autore: Whitesea    02/09/2013    1 recensioni
La nave arriva alle undici di mattina, una mattina uggiosa di Novembre.
Il porto è lo stesso di sempre, la gente la stessa di sempre, gli odori li stessi di sempre; direbbe così se si ricordasse qualcosa, ma la sensazione è quella. Una piccola sacca e uno sguardo perso, ecco cosa approda al porto di Boston insieme ad altre duecento persone.
[ Nota: "Nuovo personaggio" è riferito a personaggi originali inseriti per la trama, non hanno un ruolo "principale" ]
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Hazel, Nuovo Personaggio, Son Goku
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Al porto di Boston ci puoi arrivare in molti modi, a seconda del luogo dove provieni, dal quale sei partito. E' uno dei porti più grandi in circolazione, corre il XIX secolo, fine della prima metà, volendo essere pignoli se vi pare, o anche se non vi pare.

Si parte da Tamluk, così gli aveva detto quell'uomo.

 

-Dove devi andare ragazzo?

-Non so, mi piacerebbe vedere l'altra parte del mondo, è possibile?

-L'altra parte del mondo?

-Si dice che si mangi bene lì, lei non trova? Qui ho mangiato tutto quello che si poteva mangiare!

-Sei un pozzo senza fondo ragazzo?

-Me lo dice sempre anche un mio amico. Allora, mi sa dire come posso vedere l'altro lato del mondo? Voglio arrivare dove l'ovest culmina e vedere il sole talmente vicino da bruciarmi la pelle!

-Quello che devi fare è montare sulla prima nave che segue la via della seta e arrivare fino all'America, ragazzo. In quel momento sarai talmente vicino a dove tramonta il sole che potrai afferrarlo.

-America?

-America.

-Cos'è, si mangia?

-E' un continente.

-E com'è?

-Chi ti dice che ci sono stato?

-So riconoscere chi ha viaggiato, signore, sa? Io mangio molto, può raccontare anche per tutto il giorno se vuole!

Gli raccontò che l'America è una 'nazione' nuova, che prima era degli indiani ma che un manipolo di Hooligans se l'era presa, quella terra. Gli raccontò dell'odore del porto, della pioggia, del sole, della terra, delle persone, che tutto è più grande, lì in America, anche le donne sono grandi.

Insomma tutte quelle cose che mica le dici ad un amico, ad una persona che davvero conosci. Sono sensazioni strane, sensazioni che puoi solo passare ad un altro ramingo, sicuro che se le terrà per sé e non ti darà del frocio per tutto il mese seguente. Gli raccontò della guerra, delle creature che abitano quel continente e del miracolo

-Miracolo?

-La mia donna è morta. Otto anni fa.

-E dov'è il miracolo?

-Il miracolo è che lei ora mi aspetta a casa, ragazzino, mi aspetta nel paesino giù a est da cui provengo.

-E' una zombie?

-No, è tornata in vita.

-E come ha fatto?

-Mia moglie è morta in mare, tubercolosi.

-E poi?

-E poi l'ho portata a terra.

-E poi?

-E poi stavo cercando un posto dove seppellire quel fiore di ragazza strappata alla vita troppo presto, ma non appena ho chiesto dove potessi lasciare il suo corpo, la gente mi ha detto che non avrei dovuto seppellirla. Siete pazzi, dicevo, siete completamente pazzi. Volete che lasci mia moglie da qualche parte senza alcuna attenzione? Che abitudini avete qui? .. Questo chiesi in quell'inglese talmente orrendo che anche un bambino avrebbe fatto di meglio. Capisci come potevo sentirmi no?

-Più o meno.

-Dopo che chiesi ciò, mi dissero che loro seppelliscono solo chi muore vecchio o irriconoscibile ... Che mia moglie era una donna magnifica, che si poteva salvare, dovevo solo andare alla cattedrale, tutto qui. .. Ci andai piccoletto, e sai cosa ci trovai lì?

-Cosa?

-Un ragazzino.

-Eh?

-Uno che sembrava essersi appena staccato dal biberon, davvero, un ragazzetto di quattordici anni, capisci? Era .. PAM. Lì, al centro delle due navate, seduto sul secondo dei tre scalini dell'altare, stava seduto lì e mi fissava, capisci? Come se sapesse che sarei andato lì con mia moglie in braccio e il cuore in mano, sembrava mi conoscesse da sempre, quel ragazzino. Aveva un paio d'occhi che ti perforavano. (lunga pausa) Insomma fatto sta che porto mia moglie davanti a questo ragazzino e lui mi sorride, dicendomi che non dovevo preoccuparmi, di poggiare mia moglie sull'altare perché dopo il viaggio dovevo essere stanco. Poggio mia moglie dove mi ha detto lui e mi metto su una delle bancate di .. Destra, se non ricordo male. La chiesa era grandissima, riuscivo a sentire anche l'eco del mio respiro.

Lo sai cos'è successo?

-Cosa?

-Ha detto una piccola .. semplice parola. 'Risorgi'. Aveva un ciondolo, un pendaglio maledettamente grande al collo e quello ha preso ad illuminarsi, si è praticamente sollevato all'altezza del suo naso .. Tutta quella luce .. Quella luce era bella, era energia ragazzo, mi credi? Energia, come la pioggia, come gli oceani, come il vento. Quello che è arrivato dentro mia moglie era anima.

Con una descrizione del genere c'è poco da farsi nodi in testa.

-Hazel ...

-Scusa?

-Si chiamava Hazel per caso, il ragazzino di cui sta parlando?

-Sì.

-Ne è sicuro?

-Sì.

-Io lo conosco!

-Non dire cazzate, ragazzo, tu non ci sei stato in America.

-Ma lui è stato in Cina. L'ho visto con i miei occhi, signore, glielo giuro!

-Non ne sembri soddisfatto.

-Ci siamo conosciuti in conosciuti in circostanze diverse dalle sue.

La prima nave per la via della seta?

-La prima che trovi. Devi arrivare a Tamluk.

 

 

Tamluk, Masulipatam, avanti per l'Oceano Indiano, mille sbarchi, si passa per l'Arabia, tre giorni di viaggio fino ad Alessandria, poi di nuovo nella prima nave disponibile.

Il mondo non gli era sembrato tanto grande in tutti quegli anni di viaggio. Non aveva mai visto le piramidi, le moschee. Non aveva mai sentito l'odore dell'aria di Alessandria, non aveva mai visto l'Oceano, non aveva mai compreso cosa volesse dire vivere sul mare, seppur per un periodo che alcuni potrebbero definire misero.

Quella malsana voglia d'indipendenza, di trovare una sua individualità si stava rivelando ancora più bello di quanto avesse sospettato, per quanto fosse cosciente che la botta di nostalgia, il rimorso di essere partito, lo avrebbero afferrato quando meno se lo sarebbe aspettato.

Da Alessandria quasi si circumnaviga l'Africa fino ad arrivare al pacifico, sono sei mesi di viaggio, giorno più giorno meno.

Sulla nave incontra un vecchio, nella stiva volendo essere pignoli, o anche non volendo.

Il vecchio si chiama Shài e lavora sulla barca da quarant'anni, ha un sacco di storie interessanti, storie che quelli che dormono nelle cabine magari non sentiranno mai.

Ha visto un sacco di cose, Shài. Un sacco di posti. Dice che la nave su cui si trova è stata costruita da mille uomini e ci sono voluti quindici anni a farla tutta.

Questo nessuno sa se è vero o no, ma è una bella storia.

Racconta anche che all'ultimo sbarco ha perso la sua pipa, una gran bella pipa. L'aveva presa molti anni fa in Giappone, ci si erano fermati più del solito e lui si era messo a camminare per i mercatini senza una meta precisa, a dir la verità. Quella pipa sembrò chiamarlo, un po' come una sirena con un povero marinaio inesperto.

-Era una gran bella pipa ragazzo. Kiseru, si chiamava così il modello. Era costituita da tre pezzi, di cui due in metallo, una in legno, bambù.. Sì era bambù. Il fornello poi era uno spettacolo, bello come una Dea, guarda. Io pensavo me l'avesse rubata quel buono a nulla del cuoco, un uomo che definirlo una vergogna è un complimento, stacci lontano, ho visto che mangi parecchio, moccioso, eh?

-.. Cos'è una pipa?

-Si usa per fumare, non ne hai mai vista una?

-E' come le sigarette?

-No, no e ancora no ragazzo! Le pipe sono strumenti magnifici, classici, da veri uomini. Non puoi paragonarle a quella roba da donnicciule.

 

 

La nave attracca al porto in una sera di Giugno, afosa come pochi. Dalla nave scendono un uomo con una scorta di almeno venti persone, una famiglia e lui (pausa) il cui sguardo subito si riempie di quel Tutto.

Non è l'odore di casa sua, non è l'odore dell'India, non è l'odore dell'Arabia, non è quello di Alessandria, non è quello del mare. E' un odore grande, forte, sono colori grandi che sembrano volergli distruggere gli occhi da quanti sono.

E' grande Boston. Così gli hanno detto che si chiama la città. 



 

  
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