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Autore: kerryjackson95    02/09/2013    1 recensioni
Kerry è una ragazza che viene emarginata e presa in giro ed è un po' diversa dagli altri, è fan di Michael ovviamente e anche se pensa che sia molto difficile sogna di incontrarlo. LA vita di Kerry a scuola è molto difficile e a volte anche molto triste, ma proprio quando Kerry inizia a pensare che tutto rimarrà immutato per sempre le cose cambiano, in meglio? In peggio? Scopritelo leggendo questa storia. Alla fine Kerry imparerà un importante lezione... Invece di chiedersi sempre perchè? La domanda giusta a volte è: "Perchè no?". Ragazzi scusate se ho cambiato ancora qualcosa, comunque sono sempre correzioni grammaticali e ho cambiato la suddivisione dei capitoli non è cambiata la storia. Continuate pure a seguirmi. Buona lettura.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Con cosa?” fu in quel momento che Kerry fu contenta di non aver portato con sé cose di Michael, ma in quel momento Thriller uscì dal suo nascondiglio; a Kerry mancò il respiro, ancora non l’avevano visto perché erano troppo concentrati su di lei, se non avesse abbaiato, non l’avrebbero preso. In quel momento però Dave estrasse un coltello dal giubbotto e disse: “Sai che non avrei nessun problema a tagliarti la gola adesso?” A Kerry gelò il sangue nelle vene. Dave glielo puntò alla gola e in un momento Kerry vide tutta la sua vita davanti a sé, aveva paura, sudava, tremava e piangeva, le lacrime le sgorgarono calde dagli occhi. Dave esclamò: “Tu? Piangi? Ahhaha” Tutta la compagnia rise poi Dave le tirò un pugno nella pancia. Kerry si piegò dal dolore, ma Dave le teneva il coltello sul collo, in quel momento sentì un debole abbaiare, tutti si girarono, aveva gli occhi chiusi, ma sentì che il coltello non era più sulla sua gola, tutti adesso si giravano a fissare Thriller; voleva chiamarlo, ma si trattenne se loro non avessero saputo che era il suo cane, non l’avrebbero preso per ricattarla. Fu Thriller a tradirla correndole incontro; Judy disse sarcasticamente: “Ma che bello! Abbiamo un cagnolino; bene!” Lo prese in braccio, Thriller pianse morse Judy su una mano e lei lo picchiò Kerry si alzò di scatto le tirò un calcio, la prese per i capelli e la strattonò, ma Dave le diede un calcio che la bloccò. Kerry pianse e disse: “Lasciatemi stare e ridatemi il mio cane!” Dave lo prese lo sbatté dentro alla gabbietta dove stava l’altro cane e disse: “Se vuoi rivederlo venerdì portaci mille euro… altrimenti addio Thriller ahah!”. Thriller piangeva, Kerry si inginocchiò e supplicò Dave dicendo: “Ti prego, lascialo stare ridammelo è mio.” Ma Thriller era già in macchina che piangeva, Kerry cercò di raggiungerlo, ma Dave la trattenne, mentre  Luca sgommava via con la macchina. Kerry pianse, Judy le disse: “Allora, vieni qua venerdì con mille euro e ti ridaremo Thriller… ci si vede!”. Tutti se ne andarono, Kerry rimase in silenzio, ormai era buio, singhiozzava, stando accovacciata per terra abbracciandosi le ginocchia e piangendo; aveva paura ed era sconvolta.
Era sola, si sentiva infinitamente stupida pensando: “Ma perché non so mai starmene nel mio brodo, perché mi metto sempre in mezzo, perché voglio sempre difendere tutti se tanto so già che a me non mi difende nessuno. Perché non sono stata dietro il muretto senza farmi vedere, a quest’ora sarei tranquilla e in più Thriller sarebbe con me” dopo questo pensiero scoppio in lacrime singhiozzando così forte che chiunque poteva sentirla, sentì il vento gelido soffiare, era buio. A un certo punto sentì un tocco gentile sulla spalla, alzò lo sguardo: era il ragazzo che aveva aiutato e teneva in braccio il cagnolino!
Il ragazzo si avvicinò timidamente: “Grazie! Hai fatto un gesto davvero stupendo e senza conoscermi, non so veramente come ringraziarti. Mi dispiace veramente tanto sono andato a cercare aiuto, ma il parco era deserto e quando sono tornato e ti ho trovato qui, era troppo tardi. Grazie veramente, per me Noka è molto importante, indispensabile. Non avrei resistito senza di lui.”
Kerry rispose: “Non ho potuto far finta di niente, non sopporto i prepotenti e li odio così tanto anche se sono più debole di loro, mi metto contro di loro.”
Noka: il cagnolino leccò un braccio de ragazzo, lui disse con voce dolce: “Stai tranquillo piccolino, è passato tutto adesso andiamo a casa, spero non ti abbiano fatto nulla di male…”
Il ragazzo non fece in tempo a finire la frase che Kerry scoppiò a piangere…
Il ragazzo si accasciò vicino a lei: “Che c’è?”
Appena poté parlare nuovamente Kerry disse: “Hanno preso Thriller, il mio cane, chissà cosa gli faranno… vogliono mille euro da me entro venerdì, dove li prendo? Uccideranno Thriller; magari lo tortureranno o gli faranno del male, il mio Thriller il mio piccolo…no”
E riprese a piangere, il ragazzo si avvicinò a Kerry e la strinse, poi disse: “Non ti meriti questo, hai fatto un gesto coraggioso ed io ti sono debitore della vita di Noka.” Aveva un accento straniero e una voce dolce, il tipico accento dei ragazzi africani.
“Non voglio parlarne con i miei si preoccuperebbero troppo…”
“Ma devi farlo” disse il ragazzo “è l’unica soluzione!”
“Si preoccuperebbero inutilmente.”
“Ma come farai?”
“M’inventerò qualcosa, vedrai… io ho molta fantasia.”
“Così intanto il tuo cane resterà in mano loro, chissà come soffrirà, cosa gli faranno e nel caso che non ti presenterai o in caso che tu non abbia i soldi lo uccideranno e poi cosa dirai ai tuoi genitori? E poi ricordati che queste persone se non sono fermate da qualcuno faranno sempre peggio. Cosa farai ruberai i soldi dai tuoi genitori?”
Kerry era in silenzio e disse: “Non lo so, se lo dicessi ai miei starebbero malissimo, loro cosa possono fare?”
“Io non conosco i loro nomi, ma tu si! Li puoi denunciare!”
“ E poi?” chiese Kerry: ”Faranno del male a Thriller quando sapranno che li ho denunciati alla polizia.”
“Non posso costringerti a fare ciò che non vuoi! Ma se fai come ti dico ti risparmierai molte sofferenze, che altrimenti avrai.”
“Anche tu non hai detto nulla ai tuoi genitori!”
Gli occhi del ragazzo diventarono tristissimi, a Kerry parve di vedere una lacrima. Il ragazzo disse: “Io ti vorrei aiutare, ma sta a te decidere cosa fare, se hai bisogno del mio aiuto, sappi che io sono sempre disponibile. Il mio nome è Kashka se hai bisogno di me abito nel viale delle palme 45”
“Va bene grazie” disse Kerry: “Tu hai già fatto troppo!  Ciao,  io vado a casa!”
Kashka le disse: “Pensa a quello che ti ho detto!”
“Certo!” rispose Kerry.
  
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