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Autore: kerryjackson95    02/09/2013    1 recensioni
Kerry è una ragazza che viene emarginata e presa in giro ed è un po' diversa dagli altri, è fan di Michael ovviamente e anche se pensa che sia molto difficile sogna di incontrarlo. LA vita di Kerry a scuola è molto difficile e a volte anche molto triste, ma proprio quando Kerry inizia a pensare che tutto rimarrà immutato per sempre le cose cambiano, in meglio? In peggio? Scopritelo leggendo questa storia. Alla fine Kerry imparerà un importante lezione... Invece di chiedersi sempre perchè? La domanda giusta a volte è: "Perchè no?". Ragazzi scusate se ho cambiato ancora qualcosa, comunque sono sempre correzioni grammaticali e ho cambiato la suddivisione dei capitoli non è cambiata la storia. Continuate pure a seguirmi. Buona lettura.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo si alzò alle 7 e 30; pensando a Judy e a Dave che avrebbe incontrato a scuola, si sentì malissimo, si sentiva la febbre, si sentiva il mal di stomaco. Si affacciò dalla ringhiera delle scale, sentì un buonissimo odore di pancake, nutella, uova fritte e caffè, a quel profumo si ricordò che divideva le sue frittelle solo con Thriller, dandogliene metà della sua porzione, le venne il magone. Cercando di trattenere le lacrime si affacciò alla ringhiera e disse: “Mamma oggi rimango a casa, non sto tanto bene, ho la febbre, preferisco stare a casa.”
“Va bene più tardi vengo su a portarti un po’ di tè caldo e chiamerò il dottore.”
Ritornò a letto, era dalla sera prima che non mangiava, e a pranzo aveva mangiato pochissimo, normalmente avrebbe dovuto avere una fame da lupo; ma oggi aveva lo stomaco chiuso e qualsiasi cosa nella sua stanza le ricordava Thriller e questo la faceva soffrire. Nessuno poteva capire cosa si provasse in quella situazione, chiuse gli occhi pensando a tutti i momenti stupendi, da quando l’aveva comprato, a quando l’aveva curato, quando giocavano, l’estati al mare, le merende insieme, i pomeriggi di pioggia a guardare la tv con Thriller accoccolato sulle sue gambe, le serate e le notti che avevano passato insieme. Si sentì sprofondare. Il senso di colpa la opprimeva, come aveva potuto cacciarsi nei guai? Come aveva potuto permettere che Thriller le venisse portato via? Non aveva saputo proteggerlo. Tutto ciò che ancora le rimaneva era la sua paperella gialla, quella che Thriller usava per giocare. Chiuse gli occhi, le lacrime non smettevano di caderle dalla sera prima, ormai doveva avere gli occhi rossi e irritati, se li sentiva gonfi e pesanti. Dopo un quarto d’ora sentì la porta aprirsi…
“No!” pensò, era la mamma!
“Tesoro, cos’hai?”
“Non lo so mamma” disse dichiarando la pura verità, nemmeno lei sapeva cosa avesse esattamente.
“Chiamo il dottore! Vuoi qualcosa da mangiare?”
“No! Grazie mamma!”
“Ma è da ieri sera che…”
“Non importa non ho fame.”
“Vuoi bere del tè caldo?”
Non lo desiderava, ma sapeva che se non avesse bevuto neanche quello la mamma si sarebbe seriamente preoccupata, quindi disse:
“Si, mi andrebbe proprio!”
Dopo dieci minuti la mamma riapparve sulla porta con una tazza di tè bollente, inizio a sorseggiarlo, faceva fatica a mandare giù anche quello.
“Hai la febbre!” disse la mamma toccandola, chiamo il dottore.
Questo era un bel problema, come avrebbe fatto a fingere di avere la febbre se non ce l’aveva? Eppure si sentiva come se ce l’avesse.
Dopo un quarto d’ora arrivò il dottore. Le controllò la febbre, il termometro rilevò 38 e 2, com’era possibile? Probabilmente aveva qualcosa davvero. Eppure il dottore disse: “Non ha problemi alla gola, né alla pancia, credo sia la classica febbre da stress, è stato un periodo molto intenso forse per la scuola, per qualche motivo.” Comunque ti consiglio una settimana di riposo.
Tutto gli ricordava Thriller anche solo alzandosi per andare in cucina a prendere un bicchiere d’acqua era una tortura. La mamma disse: “Se preferisci posso rimanere a casa da lavoro oggi così posso stare con te.”
Kerry desiderava intensamente restare sola, rispose:
“No mamma stai tranquilla, vai pure a lavorare, tanto io non ho particolari necessità, ci vediamo sta sera!”
“Sicura?” chiese la mamma
“Si!” rispose Kerry con decisione
“Nel caso avessi bisogno chiamami e poi ci sono sempre i nonni qua vicino!”
  
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