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Autore: onedirection_23710    02/09/2013    3 recensioni
Elisabeth De La Croix è una ragazza francese di 17 anni. Nata da madre inglese e padre francese, ha vissuto a Parigi, fino ad oggi. Per motivi di lavoro, suo padre, è costretto a far trasferire tutta la famiglia nella grandissima capitale inglese. Nella sua nuova scuola, non conosce nessuno e la sua prima impressione dei compagni di classe non è delle migliori. Si dovrà ricredere quando incontrerà sei persone che le cambieranno la vita. Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne e Samantha Oleman diventeranno i suoi migliori amici. Loro sono diversi, non sono superficiali e sanno capire Beth come nessun altro. Ma con Harry ci sarà un'amicizia ancora più profonda, più spontanea. Che forse diventerà più di un'amicizia....
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bellissima idea quella di far fermare quei tizi a cena. GRAZIE. Io non ne potevo più... cioè un pomeriggio intero a parlare di borsa, politica e affari non bastava? No, dovevano rovinarmi anche la serata e ADDIRITTURA anche la cena. Per fortuna era già ora di mangiare e mamma aveva preparato la pizza fatta in casa (che io adoravo), ma con quei discorsi proprio non riuscivo a mandarla giù. Dopo un po', vendendo la mia pizza ancora intera nel piatto, cercai di pensare alla scuola nuova, agli amici nuovi e ai professori che mi sarebbero toccati. Così riuscii a mangiare decentemente.

“Ehm, tu Beth che ne pensi??” disse mio papà notando che non li stavo ascoltando.

“Bhè papà, io la penso esattamente così: se al telegiornale non parlassero sempre di politica, borsa, affari e cose del genere, ci sarebbe più gente felice e il mondo non sarebbe così depresso e negativo” dissi io sorridendo.

“Ma come? Il telegiornale è fatto per...” disse mio papà rimproverandomi. 
Venne interrotto da uno dei signori alti e con la puzza sotto il naso che disse: “No, Elisabeth ha ragione, anche io penso che i telegiornali dovrebbero essere più positivi e parlare d'altro.”

Guardai mio papà soddisfatta.

“Vedi papà? Io e il signor Smith ci capiamo alla perfezione!”

“Ehm.... io sono il signor Bennet...”

Sorrisi. Ok, avevo fatto una figura di merda. Ma quei quattro tizi erano tutti uguali, cosa ne potevo sapere io se quello si chiamava Bennet o Smith?

Appena finii la crosta dell'ultima fetta di pizza, feci di tutto per andarmene di sopra, nella mia nuova camera.

“Mamma, papà, signori.... io vado nella mia camera. Domani ho scuola ed essendo nuova non vorrei iniziare l'anno male...”
“Certo tesoro, vai pure” disse mia mamma.
Sorrisi a tutti e me ne andai di sopra.

“Oddio finalmente nella mia cameraaaaa!!” dissi buttandomi sul letto. Dieidi un'occhiata in giro. Era veramente molto più grande di quella di Parigi. Era stupenda!! La sentivo già mia, come se fosse il mio piccolo nascondiglio. Decisi che non avrei mai fatto entrare nessuno lì. Era mia, e volevo che rimanesse tale. Guardai vicino all'armadio. C'era la valigia. L'ultima delle quattro. Le altre tre le avevo messe a posto di pomeriggio e diciamo che erano diventate una scusa per evadere da quei discorsi noiosissimi che facevano i miei e i loro colleghi. Presi l'ultima valigia e iniziai a togliere tutto quello che c'era dentro. C'erano un po' di magliette e pantaloni, dei trucchi, e poi tutti i bracciali & Co. Una volta messa a posto la valigia, inziai con la borsa di scuola. “Allora, devo portare tutti i libri perchè poi sono da lasciare nell'armadietto...ok” Presi tutti i libri e in qualche modo li misi nello zainetto. Sono molto agitata per domani. Non sto più nella pelle! “Oddio già le undici e mezza?? Meglio che vada a letto” sussurrai. Presi il pigiama me lo misi e andai sotto le coperte. Domani sarebbe stata una giornata impegnativa, ma sicuramente piena di scoperte!

“Beth, SVEGLIATIIII!!!” mi urlò nelle orecchie mia mamma.
“Ehm sii!” Mi ero appena svegliata e non mi era mai capitato di voler andare a scuola. MAI. Oggi però era la giornata della scoperta e quindi ero veramente agitata e contenta. Mi tirai su dal letto e mi andai a cambiare. Avevo scelto una maglietta e dei fuseaux neri abbinati alle Converse. I capelli decisi di lasciarli sciolti. Ero pronta. Scesi di sotto e trovai mio papà ad aspettarmi sulla soglia.

“Allora Beth, dai sbrigati che se no faccio tardi a lavoro!!”

“Arrivooo!!”

Andai da mamma e la salutai dandole un bacio sulla guancia.

“Buona giornata amore!!” mi urlò lei dalla finestra. Salii in macchina. Durante il viaggio guardavo ogni singolo particolare della città. La macchina si fermò. Probabilmente anche il mio cuore. Ero troppo agitata.

“Ciao tesoro, buona giornata” mi disse papà

“Ciao anche a te”

Tremavo. Mi feci coraggio ed entrai nella scuola. Il corridoio era lungo e gli armadietti erano sui due lati. Tutti mi guardavano. Mi squadravano dalla testa ai piedi. Avrei voluto urlare “MA COSA AVETE DA GUARDARE??” ma non lo feci. Qunato è lungo questo corridoio?? Cioè sembra un'autostrada invece che un corridoio di scuola....

“DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNNNN”

“Un po' più forte no?” dissi massaggiandomi l'orecchio e lamentandomi.

Vidi sul programma all'interno del mio armadietto che dovevo andare nella classe...ehm.. G9....Ok... 

La professoressa mi fece entrare con lei. Il mio cuore correva più forte di un cavallo da corsa. Mi fece cenno di mettermi vicino alla cattedra.

“Allora ragazzi, lei è la nuova alunna Elisabeth De La Croix, cercate di trattarla bene!”

“Sicuramente prof!!” disse un ragazzo dalla prima fila

“Malik vuole una nota il primo giorno di scuola?”

“No prof, scusi, stavo scherzando”

“Ecco sarà meglio. Allora Beth” disse la prof rivolta a me “Vai a sederti...uhm... lì in quel banco dell'ultima fila”

“Quale?” chiesi io, siccome di banchi vuoti nell'ultima fila ce ne erano 3.

“Quello vicino al ragazzo riccio”

“Ok” dissi io. Stavo morendo. “Calma Beth, calma” continuavo a ripetermi. CALMA. Quel ragazzo stava mettendo a posto i SUOI libri sparsi sul MIO banco, quando mi guardò neglio occhi. ERA STUPENDO. Capelli ricci, ma così ricci che... insomma capelli ricci, occhi verdi, ma così profondi che potevo scrivere un libro di aggettivi su di essi. Mi sedetti. Passarono i minuti e mentre stavamo facendo un esercizio molto, ma MOLTO noioso di aritmetica, il mio compagno di banco mi scrisse su un foglietto “Harry, Harry Styles. Piacere :)”

Perfetto, io ora muoio.

SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutteee!! Innanzitutto grazie mille alla ragazza che ha recensito il capitolo scorso e quelli che hanno messo la storia nelle seguite :) Per tornare alla storia... insomma da questo capitolo in poi le cose iniziano a farsi interessanti e spero che vi piacciano. Ora scappo perchè è pronto da mangiare lol Grazie a tutti <3
PS: Se avete letto questo capitolo, lasciatemi una recensione perfavoreeee. Grazie mille ancora. <3

Beth

  
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