Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: LunaNevermind    02/09/2013    0 recensioni
"In un attimo il mio cuore aumentò i battiti, a tal punto che potevo sentirli risuonare nelle mie orecchie; la mia gola si seccò e le mani iniziarono a tremare visibilmente. "
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Scesi dall’auto sforzandomi di non cadere, ignorando il suo sguardo. Giunta davanti al portone armeggiai per qualche minuto con le chiavi e finalmente entrai nel palazzo, chiudendomi la porta alle spalle. Poi, quella sera, mi addormentai velocemente, vittima dalle emozioni che mi avevano travolto.

 

La mattina seguente facevo fatica a credere che fosse tutto vero e, almeno per quel momento, decisi di non pensarci più.
Scesi giù a fare colazione e, dopo essermi assicurata di essere sola in casa, mi sedetti davanti al mio pianoforte e cominciai a suonare. Le mie dita  scorrevano veloci sui tasti creando melodie piacevoli che si intrecciavano tra di loro e ad ogni tocco il mio corpo era invaso da brividi di piacere.
Suonavo, perdendomi nei ricordi della sera prima, ripensando al suo sguardo, carico di emozioni e al suo profumo fresco che mi sentivo ancora addosso. Poi qualcuno aprì la porta e io mi fermai di scatto. Era mia madre che, indaffarata con le buste della spesa, tornava a casa. La aiutai velocemente e corsi di nuovo in camera mia. Mi affacciai alla finestra e rimasi lì per un po’ ad ammirare i raggi del sole che risplendevano nelle pozze d’acqua portate dal temporale del giorno prima. Poi, finalmente, decisi di uscire. Era una bella giornata, dopotutto. Percorsi il vialetto di casa con una strana frenesia in corpo, dovuta probabilmente ai ricordi della sera prima e, con un’espressione raggiante, mi diressi verso il centro. Giravo per negozi, cercando qualcosa che attirasse la mia attenzione quando mi ritrovai davanti a un negozio di musica. “Fantastico” pensai e compiaciuta mi affrettai ad entrare. Era un posto davvero carino e confortevole: una musica di sottofondo si disperdeva nell’ambiente e un vecchio signore da dietro il bancone, dava il benvenuto ai suoi clienti.

“Buongiorno” mi disse.
“Buongiorno” risposi, “le dispiace se do un’occhiata?”
“Faccia pure” fu la sua risposta e un sorriso contagioso comparve sul suo volto stanco.

E iniziai a vagare per il negozio. Con mia grande sorpresa mi accorsi che era veramente grande e ben fornito. C’era di tutto: CD, spartiti, strumenti... Mi diressi nel reparto CD e iniziai a esaminare i diversi artisti con curiosità: alla fine optai per un album  degli Avenged Sevenfold, Sounding the seventh Trumpet, che faticavo a trovare da molto tempo. Presi le cuffie appese alla parete, feci scorrere il codice del disco davanti alla macchinetta del negozio e subito il suono delle chitarre mi riempì le orecchie. Passai in rassegna le tracce e optai per la traccia n 7, Warmness on the soul, una delle mie canzoni preferite. “Your hazel green tint eyes watching every move I make... You’re the one and in you I confide”


Mi ero lasciata trasportare un po’ troppo e senza accorgermene avevo iniziato a cantare a voce alta. All’improvviso sentii una mano posarsi sulla mia spalla e fui riportata bruscamente alla realtà. Mi voltai imbarazzata con la testa bassa, ma una mano mi afferrò delicatamente per il mento , costringendomi ad alzare lo sguardo. Il cuore mi saltò in gola. Difronte a me c’era proprio lui, il mio insegnante: Nick.
Il battito frenetico del mio cuore mi tormentava e i suoi occhi così vicini ardevano nei miei.
Fu lui a parlare per primo: “Mi sorprendi ogni giorno di più” disse e un sorriso gli illuminò il viso. Deglutii a fatica e lui allentò la presa su di me.
“Ehm, ciao!” sussurrai, svincolandomi dalla sua stretta.
“Che hai lì?” mi chiese.
“Nulla di importante” risposi e posai il CD dove l’avevo trovato, con aria rassegnata.
Soffocò una risata e mi sistemò gentilmente una ciocca di capelli dietro l’orecchio, sfiorandomi il viso. Trattenni il respiro per un attimo, frastornata dalla sua vicinanza. Mi sforzai di restare lucida e finalmente riuscii a dire “Devo proprio andare, ci vediamo a lezione” e gli rivolsi un mezzo sorriso.
Mi sorrise a sua volta e rispose: “Ti aspetto” e il mio cuore accelerò ancora di più. Mi diressi verso l’uscita e non appena fui lontanza abbastanza, mi fermai a prendere fiato. Aspettai che il mio cuore riprendesse un ritmo regolare e poi mi incamminai verso casa, ancora su di giri.


 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: LunaNevermind