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Autore: StewyT    03/09/2013    8 recensioni
Alzo lo sguardo verso di loro, e vengo attratta da tutt'altro.
Cazzo avevo visto bene. Non erano simili ai suoi capelli. Quelli erano i suoi capelli.
Quello è lui, è Edward Cullen, ed è dannatamente perfetto come l'ultima volta che l'ho visto.
Mi sento davvero svenire questa volta.
Non è assolutamente possibile che lui sia in quella scuola.
La testa inizia a girarmi vorticosamente. Sarà come se non fossi mai esistito.
Aveva detto. Allora perchè non è sparito dalla mia mente? Perchè ora è qui?
Sorride. E il suo sorriso mi fa tremare le gambe. È bellissimo proprio come lo ricordavo. E questo non va bene. Non avrei dovuto ricordare il suo sorriso.
Lui non sarebbe più dovuto esistere, per lo meno non nella mia mente.
Mi appoggio alla cattedra per non cadere, e sospiro affannosamente.
“Qualche volta ..beh che ne dici di andare a prendere qualcosa al bar? Mi mancano le nostre chiacchierate.”
“Credo che non sia il caso. Mi dispiace”
Dico. Prendo la mia borsa e mi avvio all'uscita. Lui mi paralizza il braccio.
“Insomma sarai mica ancora..!?”
Sì. Sono ancora arrabbiata. Sono incazzata nera.
“No. Forse no. Non più, ora che ti ho dimenticato".
-Altro che visioni. Pov Bella.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Controllo

Pov. Edward.

Apro gli occhi.

Mi ritrovo con una ragazza dai capelli viola sul petto.

Strige il mio braccio come se mi amasse chi sa quanto, in realtà non mi ricordo neanche il suo nome.

La sbornia di ieri è stata una cosa colossale.

Ho perso persino il conto di quante birre io abbia bevuto.

Sbatto gli occhi. Mi giro verso la sveglia, e cazzo, sono in ritardo.

Alle nove inizia la prima lezione, e sono le otto e mezza.

Devo arrivare in tempo, per lo meno alla prima lezione.

A cosa mi serva studiare psicologia non lo so, visto che ho già una laurea e avevo anche un lavoro prima di licenziarmi. Però l'ho scelto io.

Insomma, ho 28 anni. È vero. Qualcosa dovrò pure farla. Non posso continuare a sperperare i soldi di Carlisle, ma prendere due lauree è sempre un buon modo per iniziare a fare qualcosa.

Okay, diciamo pure che mi ero scocciato di lavorare e volevo prendermi un po' di riposo? E quale modo migliore di farlo se non continuando ad andare all'Università?

"Hey,svegliati"

Dico alla tizia scrollandomela di dosso.

Lei apre gli occhi, e mi guarda disturbata.

"Potresti anche essere più gentile"

Gracchia.

"sì, certo. Sono in ritardo, quindi per piacere, muoviti ad andare via"

Mi guarda di sottecchi, raccoglie le sue cose, e sbatte la porta andandosene.

Io mi catapulto sotto la doccia, e quando ne esco sono una persona nuova.

Entro di corsa in classe, fortunatamente la professoressa non è ancora arrivata.

Non ho neanche letto il suo nome. So che è donna, e che è arrivata da poco nella grande mela: mi basta, non mi interessa sapere niente di lei, la odierò a prescindere, a meno che non sia una bella donna. Beh, in quel caso me la porterò a letto.

Metto le cuffiette nelle orecchie, così da poter dormire tranquillamente.

Giuro che domani seguo la lezione. Lo giuro.

Sì, okay, è inutile giurarlo, so che non lo farò.

 

La campanella è ormai suonata da una decina di minuti, perchè non c'è più nessuno nell'aula.

Si sente solo il mio respiro riposato.

Mi alzo velocemente, e corro alla mia macchina.

Avrei appuntamento con Simon al bar, se sempre non mi ha dato buca.

"Scusa, scusa"

Dico sedendomi su una sedia accanto a lui.

"Ho ordinato una birra anche per te."

Gli sorrido.

"Bravo,amico"

Ne prendo un sorso.

"Allora come è andata a scuola?" Dice in tono ironico.

"coglione"

Dico dandogli una pacca.

"All'università è andata bene. Ho dormito tutto il tempo."

"Fratello,di questo passo non ti laureerai mai."

"Ho soldi a sufficienza per campare di rendita, e una laurea nel caso volessi ritornare a lavoro"

Dico sorridendo.

"Ma se continui a bere così, non ti resteranno neanche i soldi per l'affitto"

Dice Nancy avvicinandosi a noi.

“Ma la laurea sì” Dice Simon.

"Ah, stai zitta tu."

Si unisce a noi in una fragorosa risata.

Lei forse, è una delle poche ragazze che non mi sono ancora scopato.

"Allora cosa vi porto?"

"Un'altra birra e un panino"

Dico. I panini del bar mi piacciono.

Dopo pochi minuti Nancy ci porta quello che abbiamo ordinato.

Ma come fa Simon a mangiare un panino con i cetriolini!? Fanno vomitare.

"Allora come è andata con la brunetta?"

"Boh. Chi se lo ricorda. Però ricordo che i suoi capelli erano viola, non neri."

Simon scoppia ridere.

"Fratello, dovresti bere di meno. Prima o poi il tuo fegato scoppierà"

Il mio fegato. Certo..

"Io sopporto bene l'alcool."

"si è visto. Sembri già brillo"

"Ma non dire coglionate. Comunque a te con la solita biondina?"

"Ah, lei è una bomba atomica."

"Addirittura. Dovresti prestarmela"

"Mai."

Dice inarcando le labbra.

"Non è che ti stai innamorando della puttanella, no?"

Simon arrossisce. Mai visto il suo volto così rosso.

"Probabile."

Rispondo da solo alla mia domanda.

"È così carina."

Sospiro.

Ricordo quando anche io ero innamorato.

Chi vogliamo prendere in giro. Io lo sono ancora. Se vedessi Isabella, qui, avanti a me, mi getterei ai suoi piedi, e le chiederei mille volte perdono per averla abbandonata nel bosco quel pomeriggio.

Tutta colpa mia. Non avrei dovuto innamorarmi di lei.

Come ho mai sperato di poter creare qualcosa di più con lei.

Se magari l'avessi trattata come faccio con tutte le altre non sarebbe andata così.

Per lo meno lei non si sarebbe innamorata di me, e non avrebbe sofferto.

Ma che stronzate.

Rimuginare sul passato non è una cosa buona, soprattutto in presenza di Simon.

Quello stronzo si accorge di tutto.

"Oh"

Mi strattona.

"Cazzo c'hai?"

"Niente."

Dico. "Stavo solo pensando a quando.."

Mi zittisco.

"A quando?"

"Simon devo andare."

"Ma dai Edward.."

"Ciao."

Mi alzo, lascio i soldi che devo pagare sotto al bicchiere, e vado via.

Ho ripensato a lei.

Riuscirò mai a non pensare a lei?

Come farò?

Insomma sono dieci dannati anni. Non posso andare avanti così.

Devo dimenticarla.

Vago per NY.

Cammino, assieme alle altre persone.

Mi guardano, ma resto impassibile.

Mi sento come se fossi uno zombie.

Maledetto me:so che non devo pensare a lei, alla sua perfezione, e a quell'ultimo addio.

Maledetto me, non avrei mai dovuto lasciarla, per lo meno avrei dovuto dirle la verità. Non avrei dovuto dirle che non l'amavo. Io l'amavo. La amo ancora.

È ormai notte.

Entro in uno di quei pub, che sono solito frequentare.

Faccio uno squillo a Simon, che mi dice che sta arrivando.

Ecco, il mio migliore amico non mi abbandona mai: neanche quando lo farei io stesso.

Dieci minuti dopo è dietro di me.

Mi da una pacca su una spalla.

"Oh, che ti è successo oggi?"

Dice guardandomi dritto negli occhi.

"Mi sono messo a pensare."

"Insomma amico, so che il tuo cervello si sta rincretinendo a forza di bere, ma di qui a stare male solo per pensare.."

Cerca di farmi ridere.

"Simon.."

"Vuoi parlarne? Guarda che non c'è niente di meglio che una birra e un migliore amico"

Forse ha ragione.

"Non sai tutto di me."

"Cosa, non sei vergine?"

"Ah, no. Non è questo quello che non so"

"Smettila, Simon"

Gli do uno schiaffo e lui sorride.

Ordina due birre e mi trascina in una parte appartata.

"Prima che mi trasferissi qui, con i miei, io ero fidanzato"

"Con una ragazza?"

"No. Con un trans"

Dico sbuffando.

"Intendevo dire una sola?"

"Sì."

Lui resta meravigliato.

"Anche io ho un cuore,sai"

Dico facendo la faccia imbarazzata.

"Comunque ero innamoratissimo."

"Come mai sono stato, e mai più sarò."

"E allora? Che cazzo hai combinato?"

"Mio padre doveva trasferirsi. E non volevo che lei soffrisse. Non volevo un amore a distanza. Quindi l'ho lasciata. Il giorno dopo il suo compleanno l'ho portata nel boschetto dietro casa sua, e le ho detto che non sono mai stato innamorato di lei. La stavo usando per divertirmi. Non era adatta a me. E quindi le ho detto di stare a attenta: Non fare niente di stupido o insensato. Ricordo ancora la sua faccia quando le dissi tutto. Si vedeva che stava male. Poi come un bastardo la lasciai lì, e come se non fossi mai esistito portai via tutto quello che avevo, tutto quello che lei aveva di mio. Tutto. Non esisteva più nessun Edward Cullen. Non a Forks."

Simon mi guarda.

Ho le lacrime agli occhi, come un coglione.

"Speravo che con l'alcool e le donne..facili potessi dimenticarmi di lei. Invece guardami qui. Sono ancora follemente innamorato. Se ora me la ritrovassi avanti..Le direi assolutamente tutta la verità. Senza di lei sono io a non poter vivere. Sono io che ho fatto tante cose stupide o insensate."

Simon annuisce.

"Dai amico. Non si sa mai nella vita. Può essere che ci sarà un'opportunità per riscattarti."

"Certo."

Annuisco.

"Che ti va di fare?"

"Scusa ma.. questa sera non mi va proprio di fare cazzate. Prendo un'altra birra, e me ne vado a casa."

"Ma dai."

"Simon.. basta."

"Basta all'alcool?"

Chiede lui speranzoso.

"Almeno per questa sera."

Dico, e lui ritorna a guardarmi. Ecco: sapevo di poter raccontare tutto a lui.

Sapevo che non mi avrebbe guardato come un disgraziato: non gli facevo pena.

E non era corso ad abbracciarmi mentre le lacrime mi rigavano il volto.

 

Patetico: Mi sono trasformato in un patetico coglione.
 

Spazio autrice.

Ma ciao, bella gente. Qui che vi parla ovviamente ci sono io :3
Vorrei iniziare dicendo che sono arrivate un bel po' di recensioni, cinque per me non sono poche, e vorrei ringraziare tutti quelli che hanno letto e recensito, sul serio, grazie mille.
Niente, finalmente si fa vivo il nostro Edward. Ovviamente lo troverete un po' diverso, non è proprio identico all'Edward della Saga. Spero comunque che vi piaccia la veste da "cattivo ragazzo" che poi cattivo non è. Odio le storie nelle quali lui è il cattivo stronzo, poi arriva Bella e lo fa cambiare. No, qui lui è cambiato perchè soffre, e sta cercando ancora dopo dieci anni una cura a questa sua sofferenza. Non è cattivo, e non usa nessuno.
Uhm vorrei lasiarvi con una domanda spoiler: Secondo voi chi è la prof di Edward? (non ci vuole Magnus Bane a capirlo, eh! lol)

Spero di ricevere nuovamente molte recensioni, che siano positive o negative, non mi importa, l'importante è che mi facciano capire se la storia vi piace, e in caso contrario cosa potrei fare per migliorarla!
StewyT.

Ps. il formato è strano, mi da i righi troppo distanti da loro, e non so come aggiustarli, mi scuso per questo problemino, spero di risolverlo se no dovrete accontenarvi di tre metri di spazio tra ogni rigo lol
  
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