Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: RedFrekle Loves Macca    03/09/2013    0 recensioni
Rebecca è una giovane musicista che ha subito la perdita dei genitori in un disastroso incidente d' auto. Sarà nonna Giulia ad occuparsi di lei fino a quando, una malattia stroncherà la sua vita.
In questo mondo così vuoto e triste, che sembra non volerle più bene, Rebecca trova conforto nella musica dei suoi idoli, i Beatles e in un oggetto particolare che la nonna le ha lasciato in eredità: un orologio d' oro, che le cambierà la vita.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avete presente quella sensazione di vuoto che provate in un sogno quando il vostro corpo sta per schiantarsi al suolo ma poi vi svegliate tutti sudati per la paura? Oppure quella sensazione di vertigine che precede un salto nel buio?  Immaginate questa sensazione e moltiplicatela per cento, mille, un milione di volte. Immaginate il vostro corpo che si schianta al suolo ma all’ ultimo secondo passa attraverso un’ altra dimensione per poi smaterializzarsi e diventare quasi trasparente
Devo essere morta, forse sono scivolata giù per le scale e non me ne sono resa conto. Dove mi trovo? Cos’è questa luce caleidoscopica che mi avvolge stretta? E perché se provo ad abbracciarmi incontro il vuoto?  La mia mente è pervasa da un profondo senso di smarrimento, il mio corpo non risponde ai miei comandi perché ormai non ha più consistenza fisica, è solo un’ ombra chiara che fluttua in questo spazio conico luminoso che non so dove mi porterà. D’ un tratto, mentre continuo a volteggiare in una danza impazzita e forzata, compaiono delle immagini che scorrono veloci nella luce del cono: sono scene del mio passato e del passato degli altri. Stavo veramente viaggiando nel tempo? Come poteva mai la mia mente poter avere memoria di cose che non appartenevano alla mia storia ma alla storia degli altri?
Accanto a me compaiono date storiche che descrivono eventi di varia natura ordinati da quello più recente al più vecchio. Mi viene da piangere, rabbrividisco di fronte agli orrori della guerra che si affollano su questi schermi invisibili di questa strana dimensione,. Oh aspetta?! Rido per la gioia! Sono nel favoloso mondo coloratissimo degli hippies, vorrei fermarmi ma non posso, una forza mi trascina ancora più infondo, ancora più giù, verso la fine del tunnel. Da lontano, si vede il mio orologio d’ oro è enorme, le sue lancette sembrano due obelischi giganteschi che ruotano incessantemente in senso antiorario ma sempre più lentamente. “Ci stiamo fermando”? chiedo stupidamente  ad alta voce, come se qualcuno potesse sentirmi.  Intanto, continuo a farmi trascinare da questa luce luminosa come una medusa fa con la corrente del mare, dopo un po’ diventa davvero piacevole e puoi goderti il viaggio puntellato da immagini di eventi passati.  E’ un po’ come stare al cinema, solo che questo è un film particolare: racchiude le storie di tutti i tempi.  Finalmente sono calma, infondo, non posso mica tornare indietro? Anzi, in questo caso è più corretto dire: “Non posso mica andare avanti”?, tanto vale starsene tranquille.
 
“AIUTO!”
 
Un dolore lancinante mi sta lacerando la schiena, o quello che ne resta. E’ come se un milione di pugnali mi siano stati conficcati con forza nel corpo. Non capisco, perché a me? Perché questo? Nonna perché? Dove sei?  Ha forse senso quello che sto vivendo? Forse sto immaginando tutto, è un sogno e allora perché non mi sveglio?!
Sento che le mie membra stanno riprendendo la loro corporeità, vedo una luce più chiara in fondo al cono luminoso, è bianca. Bianco latte, bianco come il piatto lunare che si vede nel cielo nelle notti d’ estate, bianco come le lenzuola appena stese.
Ecco, è la fine.
Una spinta e un’ energia ancora maggiori di quelle che mi avevano fatto entrare nell’ orologio adesso mi stavano facendo sputando via, ho come l’ impressione che la mia testa si stia conficcando tra le lancette dell’ orologio ma mi sbaglio. E’ l’ orologio che si sta conficcando nella mia mano, diventa di nuovo piccolo e il mio corpo invece riprende le sue dimensioni naturali. Pian piano ho di nuovo delle ossa, delle gambe, delle braccia, sento quasi rispuntarmi i capelli lunghi e rossi sulla testa e il sorriso sulla faccia e poi, di colpo, il buio.
Un passante mi ha raccolto per strada come se fossi un gattino abbandonato, mi ha portata in braccio per qualche metro e poi mi ha adagiato in un auto. “Mi fa male la testa. Dove sono?”  chiesi all’ uomo avvolto in un completo grigio scuro. “A Liverpool, signorina. Alla sua destra può ammirare il porto”.
“E io come ci sono arrivata a Liverpool?”
“Le sbronze spesso fanno fare il giro del mondo”, rise lui.
“Ma io non sono sbronza, ho viaggiato nel tempo”.
“Si, e io sono Paul McCartney”.
“Era più credibile la mia bugia”, sorrisi.
“Ma io sono davvero Paul McCartney, perché dovrei mentire?”
I miei occhi si illuminarono quando riconobbi il suo volto, devo avere un espressione da ebete, pensai.
“Cos’ è quel muso lungo? Come ti chiami?”
“S- sono Re- Rebecca”
“Dai, se vuoi ti porto a ballare col mio amico John”
“John? John Lennon? Quel John Lennon?!  Scusa ma devo riprendermi!”
“Ah! Vedo che siamo già famosi in Italia! Lei parla un ottimo inglese ma si sente che è italiana e poi nello zaino aveva un panino con la mortadella.”
Panino? Zaino? Ma soprattutto, stavo parlando in inglese? In quel momento mi resi conto che stavo realmente parlando in inglese ed ero a Liverpool, in un taxi.  Con Paul McCartney!!!
 
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: RedFrekle Loves Macca