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Autore: rainicornsan    03/09/2013    0 recensioni
La bimba chiede se vuole giocare, lui risponde no ti voglio far male...
Una ragazza. Un medaglione. Un miracolo. Un nuovo amore.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Salve di nuovo ç.ç Sono dispiaciuta di informarvi che la piccola Cassiopeia ha pianto per la settimana successiva intera...
E sono ancora più dispiaciuta di informarvi che per anni, Mira non ha mosso un muscolo.
Ora Cassiopeia ha undici anni.

Cassiopeia teneva stretta la mano del suo papà.
"Pieno zeppo di Babbani!" brontolò Blaise guardandosi in giro per Kings Cross.
Qualcosa atterrò con un plof sonoro sulla spalla di Cassiopeia.
Lei alzò gli occhi al cielo, osservando la cacca di uccello.
"E' arrivato Scorp con gli zii, papà!".
Suo padre mormorò un Gratta e Netta veloce, ripulendola.

                                                            *

Cassiopeia stava salendo sul treno. Entrò in uno scompartimento a caso e salutò il suo papà dal finestrino.
Poi si voltò.
Vide una ragazzina dai dolci occhi color nocciola e con lisci capelli fulvi.
Chiese, imbarazzata: "Scusami se sono entrata così... Dovevo salutare il mio papà... Posso sedermi?".
La ragazzina osservò stupita il volto e i capelli di Cassiopeia, diventati entrambi rossi, e annuì.
"Mi chiamo River... Lo so, è un nome un pò ridicolo, ma ne vado fiera...".
"Non lo trovo ridicolo, mi sembra poetico e anche dolce... Comunque io sono Cassiopeia...
Nella mia famiglia si usa di dare i nomi delle stelle...".
"Che bel nome! Ah, ma tu sei... Un'Animorphomagus?" chiese River incuriosita.
"Sì, anche la mia cugina e il mio cugino di secondo e terzo grado lo sono,
e la mia mamma lo è... era." concluse triste mentre i capelli le diventavano opachi e gli occhi neri.
Una lacrima scese lungo la guancia pallida.
River gliela asciugò, in segno di solidarietà.
"Non parlarne se non vuoi... Ma la mia mamma dice sempre che piangere è un segno di forza, non di vulnerabilità...".
"No... Io non piango più. Non ti preoccupare. ". 
Vide fuori che passava il carrello dei dolci. Uscirono e presero un pò di tutto.
Mentre scartavano e mangiavano dolcetti, River domandò: "In che casa vorresti essere?".
Lei si fece triste e rispose: "Tutta la mia famiglia è da generazioni in Serpeverde, ma io sarei triste di finirci...
Si dice che per essere lì bisogna essere, d'accordo tutte le cose che dice il cappello, ma anche abbastanza malvagi...".
"Il mio papà è Nato Babbano, ma era in Tassorosso, come la mia mamma..." rispose River.
"Tutti dicono che è una casa di sfigati, vero?" River si fece rossa e stava per spalancare la bocca e rispondere, ma lei
aggiunse:"Ma io non credo... Tutti lì sono molto gentili, pazienti, servizievoli, buoni... Insomma, mi sembra la casa migliore anche perchè,
se confrontata a Corvonero, perchè pensano che i Grifondoro siano esibizionisti, loro non proprio intelligentissimi ma simpatici,
mentre i Tassorosso disprezzano solo se provocati, i Serpeverde odiano tutti e sono odiati da tutti,
i Grifondoro pensano che i Corvonero siano dei secchioni...
Così, alla fine dei conti, non ha pregiudizi." concluse pensierosa, osservata da River piuttosto confusa e stupita,
che, tra l'altro, aveva appena addentato una Gelatina al peperoncino.
Mentre tossicchiava con le lacrime agli occhi, River mormorò: "Sai... coff coff... Non ci avevo mai pensato,
ma hai ragione, coff coff, sai ?! In fondo, se ci finirò, coff coff... sarò orgogliosa di esserlo!".

                                                              *


"Finch-Fletchley, River!" esclamò una ossutissima ma arzilla Minerva Mcgranitt.
River strinse forte la mano di Cassiopeia, che rispose alla stretta.
Il Cappello venne calato sulla sua testa rossiccia.
Dopo una decina di secondi, il Cappello urlò:"TASSOROSSO!".
Dopo circa un'ora, la McGranitt esclamò:"Zabini, Cassiopeia!".
Col fiato sospeso, e dopo aver lanciato un'occhiata nervosa a River, a cui avevano già sistemato il cravattino giallo e nero,
Cassiopeia si calò il cappello sulla testa.
"Un'altra, eh... Ne ho viste, di generazioni, di Malfoy e Zabini... Tutti Serpeverde, ma tu, così dolce e gentile,
a chi somigli, eh? La tua mamma non l'ho mai conosciuta, quindi immagino fosse lei la Tosca di famiglia...
Era una brava ragazza, Tosca, ma è passato così tanto tempo... Sei intuitiva e curiosa, sei coraggiosa, ma sempre così dolce...
Sembri un condensato dei fondatori, tranne Serpeverde... Però, alla fine, sempre una sola parte è la prevalente...
Quindi io direi che staresti proprio bene in TASSOROSSO!".
Cassiopeia sorrise felice mentre trotterellava verso il suo tavolo. Tutti applaudivano, meno i Serpeverde, che avevano negli occhi la scritta: MA CHE CAVOLO??...
River esultò mentre il Prefetto le sistemava un cravattino dei loro colori al collo.
Lei era felice, ma un solo dubbio la tormentava: come l'avrebbero presa i suoi parenti?
                              
                                                                *

River e Cassiopeia entrarono insieme a tutti gli altri primini nella Tana di Tassorosso.
Controllando che non ci fosse nessuno, il Prefetto Alice Paciock insegnò loro il ritmo di Tosca Tassorosso da battere sulle botti.
"Mi piace!" esclamò Cassiopeia entrando nel cunicolo che portava alla sala comune.
                               
                                                                *

Caro papà,
in questi giorni sono felice, ma insieme sto soffrendo molto...
Sono in Tassorosso, ma ho paura che tu sia deluso perchè disprezzi la mia casa,
e perchè tutti noi erano in Serpeverde... Non so come la prenderai, ma spero cambierai idea su di noi...
Scusami per la lettera breve ma ho paura della tua reazione...
                                                                        Cassiopeia

                                                                 *

"River, River! E' arrivata la risposta! E non è una Strillettera!" Cassiopeia afferrò felice la zampa del piccolo gufo nero portandolo con sè e River in un ballo.
Il gufo le beccò la mano arrabbiato, e così lei lo lasciò andare e slegò il biglietto.
"Dai, leggilo, leggilo!" esclamò River eccitata.
Cassiopeia fece un respiro profondo e poi lasciò che gli occhi scorressero tra le righe.
Fece un sorrisone e la passò a River.

Cara Cassiopeia,
ammetto di essere leggermente scioccato dalla Casa in cui sei finita, anche se me lo aspettavo.
Tua madre era una Magonò, ma se avesse avuto dei poteri sarebbe sicuramente finita dove sei tu ora...
Gli zii e i nonni sono molto stupiti e delusi, ma non io. Mi ricredo ora, a circa trent'anni,
della pessima impressione che mi facevano le altre case alla tua età... So che è strano da leggere, ma è così...
Buona scuola...                                                                   
                                                                                 Blaise Zabini

River mollò la lettera e abbracciò Cassiopeia. I suoi capelli erano diventati verde prato, e i suoi occhi rosa cicca.
"Sono davvero molto felice per te!".






Salve! Le lettere erano la parte più difficile, ma è stato un piacere scrivere!
Lascio alla vostra immaginazione il futuro di Cassiopeia...
Spero sia stato lo stesso per voi leggere! Alla prossima fanfiction!
   
 
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