Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: cybilbennett    03/09/2013    2 recensioni
'Caro Diario..
Ho sempre creduto che la mia vita fosse perfetta, che nulla potesse andare storto, fino al giorno in cui ho conosciuto loro.
Mi hanno tolto tutto, ora mi chiedo, come si può continuare a vivere se non ti è rimasta più nemmeno una spalla su cui piangere?"
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Antonella Lamas Bernardi, Bianca Bernardi, Bruno Molina, Leandro Diaz Rivarola, Un po' tutti | Coppie: Antonella/Bruno, Carmen/Leandro, Matias/Patricia
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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True love never dies.’
Capitolo VII
 


POV Antonella


“Sei pazza Antonella? Cosa hai fatto? Bruno era stupito, meravigliato, ma anche incredulo.
“Io- ecco vedi..” Iniziai a balbettare, cercando di girare intorno al discorso.
“Antonella!” Mi rimproverò lui.
“Ok, è che mi ero stufata di essere una Divina. Ora che Patty è la mia migliore amica ho deciso che non voglio più essere sua rivale, tutto qui.” Gli inventai una scusa così, su due piedi e lui parve crederci.  “Ora devi andare a provare, bye dear.” Lo liquidai, andandomi a sedere accanto alle Popolari.
Lui salì sul palco e, partita la musica iniziò a ballare assieme al mio gruppo, o meglio, al mio ex-gruppo.
 
Somos las divinas, chicas atrevidas
Verdadidas Divas, lo mejor que hay!
Somos las divinas, chicas explosivas
somos lo mejor que hay!
 
“Ragazze, posso sedermi con voi?” Chiesi timidamente alle Popolari.
“Ma certo!” Rispose entusiasta Patty, spostandosi vicino a Giusy e facendomi posto.
“Grazie mille ragazze.” In realtà l’unica felice lì era Patty, mentre, se Tamara e Sol avevano un’aria stupita e perplessa, Giusy aveva incrociato le braccia e aveva iniziato a guardarmi con sospetto. “Scusate se non ve ne ho parlato prima, ma ho preso questa decisione così, su due piedi…” Iniziai a parlare, torturandomi le mani. “Vorrei sapere se c’è un posto libero nel vostro gruppo, ormai non me la sento più di stare con le Divine.”
“Ma certo che c’è!” Patty mi abbracciò di slancio.
“No aspetta Patty, come possiamo fidarci di lei?” Esordì Giusy, staccandola dall’abbraccio. “Ti ricordi quanti brutti scherzi ci ha fatto?”
“Già..” Continuò Sol.
“Senza dimenticare il fatto che ti ha sempre detestato e trattato male.” Concluse Tamara.
“Ragazze, lo so che voi non vedete molto bene questa amicizia fra me ed Antonella, ma vi posso assicurare che lei è una ragazza fantastica. Ha parecchi difetti, è vero, ma sa anche essere un’amica molto preziosa.”
Patty mi prese le mani, sorridendomi.
“Grazie Patty.”
“Te lo meriti Antonella.”
“Va bene, va bene! Io proporrei di prenderla, come dire, in prova per una settimana, poi decideremo se farla entrare nel nostro gruppo o meno.” Disse Giusy, Sol, Belen e Tamara annuirono.
“Perfetto Anto! Da oggi sei una popolare in prova!” Applaudì Patty.
“Grazie mille ragazze.”
“E ricorda Antonella..” Disse Sol. “le Popolari unite..
Non saranno mai battute!” Urlammo tutte quante, in coro.
 
 
Quando arrivai a casa buttai lo zaino a terra e mi sdraiai sul mio letto. Ora avevo perso le mie Divine, ma avevo conquistato l’affetto di quattro ragazze veramente dolci e … bhe, anche piuttosto simpatiche. Poggiai la testa sul cuscino: avrei mangiato un boccone per pranzo e poi sarei andata in ospedale a trovare mamma.
Un suono metallico, simile al suono delle campane attirò la mia attenzione: mi era arrivato un messaggio da parte di Bruno.
“Ehy Anto, sai che non me la sono per niente bevuta quella storia che mi hai raccontato a scuola? Dev’esserci qualcosa sotto…”
Bene, mi ci mancava solamente l’investigatore privato! Sbuffai, cliccando sul tasto ‘rispondi’ nel mio cellulare.
“Fai come vuoi Bruno, sappi che è la verità.”
Un’altro tintinnio metallico.
“E se avessi lasciato il gruppo per me?” Adesso iniziava anche a fare il ragazzo complessato.
“Senti bruno, ti ho detto che tu non c’entri nulla. Ho tante cose a cui pensare e sinceramente non ho voglia di mettermi a discutere con te. Ne parliamo domani a scuola. xoxo”
Chiusi il telefono e presi il mio I-Pod. Selezionai una canzone a caso, fra le tante che avevo.
 
I walk a lonely road
The only one that I have ever known
Don't know where it goes
But its home to me and I walk alone


Oh fantastico! Proprio ‘Boulevard of Broken Dreams’ mi doveva capitare. Era strano, ma quella canzone rispecchiava proprio il momento della mia adolescenza che stavo vivendo adesso: ‘Cammino lungo una strada solitaria, l’unica che io conosca, non so dove porta ma è come se fossi a casa e cammino da sola.’
Eh si, ero proprio sola; o meglio, c’erano Fito, Fabio, Soccorro e Leandro che mi stavano vicino.. e poi c’era Patty, la mia dolce Patty! L’unica che riusciva a strapparmi un sorriso anche quando il mondo mi crollava sotto ai piedi.
I walk this empty street,
On the boulevard. of broken dreams,
Where the city sleeps,
And I'm the only one and I walk alone
 
 
‘Cammino su questa strada vuota, sul viale dei sogni infranti, dove la città dorme ed io sono l’unica che cammina da sola.’
Ma avevo perso tutto: le mie Divine, la mia carriera, la mia felicità. Tutti i miei sogni si erano infranti.
Mi asciugai una lacrima con il dorso della mano e stoppai la canzone. Presi un bel respiro e, prima di scendere di sotto per pranzo andai in bagno e mi sciacquai il viso, eliminando le prove della mia tristezza.
Zio Fito come al solito aveva bruciato il pranzo: che ci si poteva fare, era più forte di lui! Mamma invece no; da quando aveva imparato a cucinare non aveva mai bruciato nulla, era una cuoca provetta e sembrava che si divertisse molto dietro ad i fornelli. Ah, come mi manca.. quanto vorrei che fosse qui con noi.
“Ragazzi, lo zio Fito ha bruciato la carne… quindi o si va dal cinese o si ordina una pizza..” Urlò mio zio, aprendo la finestra per far uscire la puzza di bruciato.
“Tranquillo zio, io vado in ospedale da mamma e mangio qualcosa lungo la strada.”
“Sicura di non volere niente, principessina mia?”
“No zio, grazie.” Mi diede un bacio sulla guancia e dopo aver preso la mia borsa uscii di casa.
Lungo la strada presi un pezzetto di pizza ed una Coca Cola, al diavolo la dieta, tanto mamma non poteva vedermi! Salii velocemente le scale dell’ospedale, fino al terzo piano, dove su una panca trovai seduta Giusy.
“Ehy Giusy!” Mi avvicinai, mostrandomi il più amichevole possibile.”
“Tontonella, che ci fai qui?” Sembrava sorpresa, ed io non badai nemmeno al nomignolo con cui mi aveva apostrofato.
“No, tu che ci fai qui? E’ successo qualcosa a Matias?” Chiesi preoccupata.
“No, tranquilla. E’ che mia nonna non si è sentita bene e l’hanno ricoverata…” Sembrava molto dispiaciuta.
“Ah.. mi dispiace..” Le dissi, sedendomi accanto a lei.
“E tu? Anche tu hai la nonna ammalata?”
Io sospirai. “No..”
“E allora? Non stai bene? Oggi eppure mi sembravi in perfetta salute…”
Mi morsi il labbro, indecisa se dirle o meno la verità; ma in fondo era una Popolare, era del mio gruppo e non dovevo avere segreti con loro. “Mia mamma è in ospedale..” Dissi a testa bassa.
Giusy sembrò non dispiacersene molto, certo.. con la storia di Carmen tutti detestavano mia madre.
“Ed.. è grave?” Chiese con molta nonchalance.
Io singhiozzai, annuendo. “E’ ridotta malissimo Giusy. Sono già tre giorni che vengo qui e lei dorme. Sembra la bella addormentata, ho tanta paura che non si svegli mai più.”
Evidentemente la mora non mi aveva mia visto così fragile ed indifesa, mi abbracciò istintivamente, confortandomi.
“Stai tranquilla Anto, sono sicura che Leandro farà il possibile per lei..”
Anto? Non mi aveva mai chiamato in quel modo. Che strano, la persona che hai detestato per un’intera vita si rivela una delle poche persone capaci di tirarti su di morale.
“Lo so. Leandro ha già fatto tanto per noi.. sono felice di avere una persona come lui al mio fianco.”
“E da oggi in poi avrai anche me al tuo fianco, perché ricorda.. le Popolari unite..”
“… Non saranno mai battute!” Conclusi io, abbracciandola.
“Se c’è una cosa, qualunque cosa che io possa fare per te, non esitare a chiedermelo.”
Annuii. “Ti prego, non farne parola con nessuno di questa storia, voglio che rimanga privata.”
“D’accordo.” Mi sorrise. “Ora scusa.. devo andare, ci vediamo domani a scuola.”
“A domani Giusy.. amica mia.”
 
 
 
Erano passati altri tre giorni e mia madre ancora non si era ripresa.
Nel frattempo però le prove con le popolari andavano a gonfie vele: avevo già imparato i passi di ‘Amigos del Corazon’ e Patty mi aveva anche chiesto di cantare un pezzo assieme a lei, mi stavo persino integrando nel gruppo e cosa che più sorprendeva sia me che gli altri era il fatto che io e Giusy eravamo diventate  improvvisamente amiche. Patty era felicissima di questa cosa, ed io lo ero ancora di più.
Con Bruno però le cose andavano sempre peggio. Non ci eravamo più parlati seriamente di persona, e per messaggio litigavamo solamente. Che quel bacio sotto le stelle avesse rotto la nostra alchimia? Fatto sta che io ero sempre presa dalle prove e il tempo libero lo passavo con le mie nuove amiche e con mia mamma, in ospedale.
Anche Leandro era sempre più preoccupato per Bianca, e ne dava molto a vedere. Aveva deciso di seguire il suo caso come medico e in più passava con lei gran parte delle sue ore libere. Ovviamente Carmen era gelosa di ciò, ma non lo dava a vedere, convinta che una volta finita tutta questa storia loro sarebbero tornati la coppia felice che erano un tempo.
Erano le quattro del pomeriggio e dopo una doccia veloce ero andata come al solito in ospedale. Mi fermai all’edicola nell’angolo, prima di entrare in quel grande edificio, attratta dal titolo di una rivista.
 
“Babi, il nuovo astro nascente del pop latino.”
 
Ovviamente l’arpia non aveva perso tempo per farsi conoscere.
Comprai una copia del giornale e, quando fui in camera di mia mamma, iniziai a leggerla.
 
“E’ lei la sostituta di Antonella, la ragazza che fino ad un mese fa aveva stregato il Sud America con il suo tour e la sua voce. La nuova stella si chiama Barbara Serrano Dupresse, ma per tutti Babi, ha diciassetteanni ed un contratto discografico che potrebbe far invidia persino a Lady Gaga.
‘Sono molto felice di essere arrivata a questo punto.’ Ci confessa la ragazza, per poi continuare. ‘Non so che fine abbia fatto Antonella, so che ha avuto problemi in famiglia e mi dispiace per lei, ma ora sono io la nuova reginetta del palcoscenico!’ Sembra molto sicura di se, chissà dove arriverà con la sua grinta e la sua determinazione?
 
Buttai a terra la mia copia della rivista e sbuffai. Chi si credeva di essere quell’oca? Se era diventata qualcuno era solamente grazie a me, o meglio, grazie a Francesca ed ai suoi ricatti.
Nascosi la testa fra le mani ripensando a tutto quello che era successo nei giorni passati, quando una voce mi riscosse dai miei pensieri.
“Antonella…” Era un sussurro quasi impercettibile, ma che mi riempì il cuore di gioia.
“Mamma!” Urlai, stringendole le mani.
Pulcino mio..” Aveva le lacrime agli occhi, forse si stava rendendo conto di quello che era successo.
“Mamma non piangere. Va tutto bene, sei al sicuro.” La rassicurai, carezzandole i capelli.
Lei fece forza sui gomiti per potermi abbracciare, ma ad un certo punto si pietrificò, come colpita da un incantesimo.
“Mamma, che c’è? Che succede?!” Le chiesi preoccupata.
“Io.. non sento più le gambe..”
Spalancai gli occhi. No, non era possibile, non a lei. Dopo tutto quello che aveva passato era ingiusto che soffrisse ancora.
“Mamma, stai scherzando?” Chiesi io, come se mi stessi appigliando ad un piccolo barlume in un tunnel completamente buio.
Lei scosse la testa, piangendo. “Amore mio, aiutami, ti prego!”
Non l’avevo mai vista così debole ed indifesa. Mi si strinse il cuore ed una cascata di lacrime salate pressavano per uscire dai miei occhi.
Le strinsi ancora più forte le mani, come per infonderle coraggio. “Adesso chiamo Leandro, tu stai calma mamma… ti prego..”
Lei annuì, ancora scossa dai singhiozzi.
“Leandro, Leandro!” Mi precipitai di corsa nel suo ufficio, rischiando persino di scivolare e far cadere un carrello pieno di medicinali.
“Antonella, che c’è?!” Mi prese per le spalle, scuotendomi. “Avanti.. parla!”
Avevo il fiatone. “Mamma si è svegliata!”
“Dio sia lodato!” Leandro congiunse le mani e alzò gli occhi al cielo.
“Leandro.. non sente più le gambe, Leandro fai qualcosa, ti supplico!” Sembrava una disperata richiesta d’aiuto la mia, scoppiai a piangere, non riuscendo più a contenere le lacrime.
“Cosa?” Esclamò lui, spalancando gli occhi.
 
 
 
 
Angolo Autrice.
 
Sono una bambina cattiva e sadica, lo so (Y)
Detestatemi, vi do il permesso di farlo.
Aww in questo capitolo ha fatto la sua comparsa Giusy e non potete capire quanto io sia felice di essere riuscita ad inserirla, è uno dei miei personaggi preferiti e spero di riuscire a caratterizzarla bene in questa fan fiction.
Il capitolo è piuttosto triste, lo so, ma l’ho scritto in un momento in cui ero sia triste che preoccupata, quindi se avessi provato a scrivere qualcosa di allegro e gioioso sarebbe risultato stupido e privo di sentimenti.
A proposito, ditemi ‘in bocca al lupo’ che domani ho l’esame di riparazione di greco çwç
A chiunque interessasse la canzone è ‘Boulevard of Broken Dreams’ dei Green Day, che io personalmente adoro. <3
 
Un bacio a tutte le mie lettrici/ i miei lettori e a tutti coloro che hanno recensito, vi voglio un mondo di bene u.u
 
Ah, un piccolo annuncio. Ho un’altra fan fiction sempre su ‘Il Mondo di Patty’ in cantiere, spero di riuscire a pubblicare al più presto il primo capitolo, per sapere se vi interessa e quindi se devo continuare a scriverla oppure lasciarla perdere.
 
Mh, che altro dire? Ah, mi raccomando, RECENSITE! <3

 
  
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