Per me si tratta di qualcosa di più dell'amore. E non potrò mai smettere di amarti.
(George Byron)
Vienna, 1918.
'' Mi dispiace, Elizabeta. Non sono stato all'altezza della situazione.''
Elizabeta. Non Ungheria. La chiama con il suo nome umano. Dopotutto in quel momento non sono due Nazioni, non sono due potenze in declino, sconfitte e costrette a pagare il prezzo di una guerra assurda. No, in quel momento sono solo due persone che si amano, che cercano conforto l'una nell'altro. L'ungherese non piange, non vuole farlo, deve essere forte per entrambi. Ma i suoi occhi sono lucidi, e Austria odia sapere che la causa di quelle lacrime non versate, di quel dolore trattenuto, è lui.
'' Non ti devi scusare, Roderich - gli dice ad tratto Ungheria , abbracciandolo - Non devi sentirti in colpa.''
L'austriaco si abbandona a quell'abbraccio ed ispira il profumo dei lunghi capelli della moglie. Sono sposati da più di cinquant'anni. Un'unione politica la loro, ma che ha reso entrambi molto felici. Il sentimento che li lega è qualcosa di più dell'amore, ed Austria sa che, qualunque siano le condizioni di pace dei vincitori della Grande Guerra, non potrà mai smettere di amarla.
( 180 parole)
Note autore
Ed eccomi di ritorno con un nuovo capitolo di questa romantica raccolta. La coppia che questa volta ho scelto è l'AustriaxUngheria. Ooc segnalato per sicurezza.