Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: senzanome_    04/09/2013    5 recensioni
-E tu saresti?.-
-Justin Bieber, l'amore della tua vita.-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5.
 3:12 p.m.

Ho una tale confusione in testa. Sento che esploderò. Non riesco a dormire.
Chissà perché tutte le notti mi metto a pensare a Justin. E’ come un ossessione. Una perfetta ossessione. Non siamo stati amici fin da subito, cioè all’asilo e fino alle elementari ci frequentavamo, uno andava a casa dell’altro e viceversa. Entrati nella adolescenza ci vedevamo raramente, solo quando eravamo costretti dai nostri genitori, così a volte Pattie veniva a cena da noi e c’era anche lui, ma non ci guardavamo neanche. Non ci sfiorava nemmeno l’idea di diventare amici. Quando lo vidi per la prima volta a diciassette anni pensai: “ aw, merda, guarda Dio che diamine ha fatto.” E probabilmente è da lì che ho immaginato me e lui, vicini. Era appena tornato dal “My world Tour” quando ci parlammo per la prima volta, dopo tanto tempo. Mi sono accorta di amarlo quando negli altri cercavo un particolare che mi ricordava lui. So che è totalmente smielato quello che sto pensando ma, io lo amo e l’unica cosa che in questo momento possa fare, è pensare a quanto lo ami. Il punto è che, a volte, non vorrei essere io quella debole, che ama troppo intensamente e rimane bruciata sempre. Vorrei essere quella forte, della serie: “se non mi ami, fottiti.” Ma io non sono così, però quanto mi piacerebbe esserlo. Vulnerabile, ecco come sono, vulnerabile.
 
Entrai in cucina ancora mezza addormentata.
-Buongiorno!.- disse la bionda. Mugolai qualcosa di incomprensibile, credo. –Okay, non è un buongiorno.- annuii. –Dormito male?.-
-No, non ho proprio dormito.- Rose mi porse un cappuccino. –Grazie.- affermai.
Suonò il campanello.
-Vado io.- disse. –Grace c’è Justin e Ryan!.- affermò.
Ero in delle condizione oscene, ma non importa, mi hanno visto in modi peggiori.
-Buongiorno piccola, non hai un bell’aspetto, ti sei sbronzata ieri sera?. No sai perché potevi chiamarmi, ci saremmo ubriacati insieme, così ubriaco più ubriaca fa: tanto sesso.- gli tirai un pugno su una spalla. –Okay, ho capito! Non è giornata.-
-Justin, digli la ragione per cui siamo venuti qui.- s’intromise Ryan ridendo.
-Vedi piccola, siamo finiti sul giornale.- quasi sputai il cappuccino che stavo bevendo.
-Cosa?.- strillai.
-Già.- mi porse il giornale.
“ Una nuova fiamma per Justin Bieber, chi sarà la ragazza misteriosa?.”
un’innumerevole fila di foto di me e Justin mentre ci stringevamo per le vie di Hollywood.
-Ma non è possibile!.- sbarrai gli occhi. Paparazzi, paparazzi ovunque.  
 
-Che ne dite di guardare un film?.- chiese Bieber.
-che film?.-
-L’amore non va in vacanza?.- chiese Rose. –Vi prego, ho comprati il dvd ieri.-
-Perfetto.- affermai.
-No, dai ragazze, noi avevamo pensato ad un film d’azione.- protestarono i due.
-Niente da fare.-
 
-Vado a fare i pop corn, Ryan mi aiuti con le bibite?.- chiese Rose.
-Certo.- rispose il biondino. Io e Justin rimanemmo soli sul divano.
-Povera, la bionda non riesce più a piangere, è bloccata.-
-E’ solo una stupida puttanel..-
-Justin!. Hai proprio il cuore di pietra.- Gli dico e sbuffo.
Lui prende la mia mano e se la mette sul petto.
-Secondo te le pietre vanno così veloci?.- mi sorrise.
i nostri visi sono così vicini, quanta voglia di prenderlo e baciarlo. ‘Grace controlla i tuoi ormoni’.
-Siamo tornati, cosa ci siamo persi?.- disse Ryan appoggiando le bibite e i pop corn sul piccolo tavolo davanti a noi.
 
Ah, ma voi dovevate vederla. Dovevate vederla e vedere i suoi occhi che s’illuminavano appena si pronunciava quel nome. Dovevate vederla quando cercava di parlare di lui e non trovava mai le parole adatte, le scoppiava il cuore.
 
Si fece sera.
-Grace ti va di venire con me?.-
ovunque tu voglia.
-Dove?.-
-A guardare le stelle.-
-cosa?.- chiesi confusa.
-Perché no?.-
 
-Avanti Sali.-
-E se cado?.- chiesi insicura.
-Grace, ci sono qui io, non cadi.-
Stavamo cercando di salire sul tetto. Distese la coperta e ci sedemmo.
-Sei così smielato Justin.- affermai. –Quasi peggio di me.- lui sorrise.
-E tu sei un tale enigma!.- disse.
-Non è obbligatorio risolverlo..- abbassai lo sguardo.- Stai solo con me.- lo guardai negli occhi.
Mise un braccio intorno ai miei fianchi e mi baciò una guancia.
-Sempre.- sussurrò.
 
-Dormi da me, stasera?.- gli chiesi. –in nome dei vecchi tempi!.- affermai.
-Certo piccola, ma vedi di stare al tuo posto, potrei stuprarti.-
-Sei un idiota Bieber, tornatene a casa tua va’.- mi voltai per andare in camera.
Mi prese la mano e mi tirò a se.
-Stavo scherzando, potrai strusciarti a me quanto vorrai.- sussurrò al mio orecchio.    
mi abbracciò.

Ma se poi tu mi abbracci così, io non saprò più arrabbiarmi, parlare, reagire, dirti quel che penso. Che se mi abbracci così, io posso solo star bene.

Avevamo appena finito di mangiare ed io e Rose stavamo sparecchiando.
-Ma Chaz?.- chiesi togliendo i piatti dalla tavola.
-E con April, la sua ragazza.- rispose Ryan.
-Capisco.- sorrisi.
Finito di sparecchiare chiesi: –Che facciamo adesso?.-
-Balliamo.- disse Justin.
-Cosa?.- sbottò Rose.
-Balliamo! Io sto con Grace.- affermò.
-E ti pareva strano?.- risi.
-E cosa balliamo?.- chiese la bionda.
-Un lento.-
-Un lento?.- domandò Ryan sbigottito.
-Un lento.- ribatté Bieber.

‘Give me love’ di Ed Sheeran. Misi le mani al collo di Justin e le sua si posavano sui miei fianchi.
-Perché questa idea del ballo?.- gli chiesi.
-Boh, mi è venuta così.- affermò.
No, ma io non lo sopporto veramente, è così irritan.. Dio, quant’è bello.
-Ragazzi noi andiamo a farci un giro.- disse Ryan. Annuimmo.
-Rose mi ha detto che sei uscita con un paio di ragazzi quando io non c’ero.- mi disse.
-Si, ma da come lo hai detto sembro una puttanella.- risi.
-Non eri una puttanella, solo che stavi cercando negli altri ragazzi quel particolare che appartiene solo a me e ti odi per questo, non è vero?.- sogghignò. Gli tirai un leggero pugno sulla spalla. Quanto cavolo aveva ragione però.
-Non fare l’idiota, credi che il mio mondo giri solo ed esclusivamente su di te?.-
-Beh.. sono uno che lascia il segno.- fece spallucce.
-Che idiota.- risi.
-Io idiota?.- prese a farmi il solletico, mi staccai completamente da lui.
-perché mi fai questo?.- dissi in preda alle risate. –J-Justin per favore, smettila!.- finimmo sul divano faccia a faccia. Si avvicinò alla mia bocca. –Ammetti che cercavi il mio sguardo in quello degli altri.- sussurrò.
-Non lo farò mai.- bisbigliai. Mi morsi il labbro inferiore. Lui si inumidì le labbra. Eravamo a pochi centimetri di distanza, quando:
-Hey, hey, hey! Non sul mio divano.- sbottò la bionda rientrando in casa. E in quell’istante ci accorgemmo di essere ancora l’uno sopra l’altro.

Non avevo mai desiderato così tanto un bacio.
 

Scusatemi per eventuali errori. xoxo



 
  
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