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Autore: Dear M    04/09/2013    1 recensioni
http://www.youtube.com/watch?v=YttYEI7MhsY&feature=youtu.be
TRAILER DELLA STORIA.
Sei strana!-
-I gentiluomini non offendono le ragazze!-
-Oh non era un'offesa! A me piacciono le strane!- disse continuando ad aggiustare la macchina.
-Tu sei pazzo!-
-Io non posso offenderti e tu puoi offendermi?-
-Oh ma la mia non era un'offesa!-
-Ah no!'- disse pulendosi le mani con uno straccio e avvicinandosi.
-A me piacciono i pazzi!- dissi sorridendo.
Lui si avvicinò ancora di più. Avvicinò il suo volto al mio e...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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19#Capitolo

#Jazmine

Senza pensarci uscì e raggiunsi lo studio di Jake. Entrai sbattendo la porta, senza nemmeno bussare. 

-Cosa pensi di fare?- urlai entrando. Lui sobbalzò dalla sedia
-Che vuoi dire?- disse alzandosi
-Questo voglio dire.- disse sbattendo la ricetta sulla scrivania.
Lui vedendo quel foglio si irrigidì e si mise di nuovo a sedere. Non mi diede nessuna risposta. Così ulrai più forte.
-Allora?-
-Va bene lo hai scoperto!- mi urlò fissandomi con una lacrima che gli rigava il viso.
-Cosa ho scoperto?- chiesi mettendomi a sedere
-Io prendo queste pasticche, perchè devo dimenticare cose che mi sono successe nel passato. Ho sbagliato scatola. La tua è questa.- disse porgendomi delle aspririne.
-Cosa devi dimenticare scusa?!- chiesi confusa. Lui mi prese le mani, vene più vicino e cominciò a parlare.
-Vedi. Ti ricordi quei ragazzi che dicono di consocerti?!- io accennai.- Ecco, loro hanno violentato mia sorella. Si chiama Cheryl. E io per dimenticare questo brutto ricordo prendo queste pasticche.- disse cominciando a piangere.
-Mi dispaice amore!- disse accarrezandogli una guancia.
-Anche a me!- disse fissandomi con quei suoi occhi lucidi.
-Perchè non me lo hai detto prima?- chiesi un po' dispiaciuta.
-Perchè ho paura che la gente non mi credi. Ho paura che la gente dica che non sono un buon fratello.- disse abbassando lo sguardo.
In quel momento gli alzai il mento con la mia mano destra e lo baciai. 
-Tu sei un ragazzo fantastico Jake e io ti amo!- dissi fissandolo negli occhi.
-Anche io ti amo, e scusa se ti ho urlato prima!- 
-No, amore. Scusa te per il mio fraintendimento. Non volevo. Non avrei mai dovuto dubitare di te, ma sai quel ragazzo continua a dirmi che io sono la sua fidanzata e che lo conosco, io non mi ricordo di lui e oggi ho visto quel medicinale e ho pensato al peggio. Scusami non dovevo!- dissi mettendomi a sedere su di lui.
-Tranquilla. Ora è tutto passato.- disse baciandomi.
Quel bacio piano piano si trasformò. Si fece più lento. Lui mi prese in braccio e mi portò nella mia stanza. Mi appoggiò violentemente nel letto e mi sfilò la cannottiera e i pantaloncini. Volevo cercare di fare la cosa un po' più romantica ma lui non mi diede il tempo. Infatti poco dopo eravamo già uno sopra l'altro. Sentivo solo dolore, non mi stava piacendo. Sentivo dolore e piangevo. Molte volte cercai di dirlgi di fermarsi un attimo o di aspettare , ma lui non mi ascoltava, stava solamente pensando a divertirsi per sè. Non  immaginavo che fare l'amore con il mio ragazzo sarebbe stato come fare sesso con una semplice persona. Non provavo nessun sentimento, non mi stava piacendo e stavo sentendo molto dolore. Dopo quasi 1 ora di sesos sfrenato, Jake si sdraiò accanto a me e senza neanche un bacino si alzò e uscì dalla stanza. Io rimasi lì nel letto da sola avvolgendomi al lenzuolo per qualche minuto, poi decisi di andare a fare una doccia.
Mentre mi lavavo un ricordo tornò alla mente.

[FLASHBACK]
-Tu che dovevi dirmi?- dissi all’improvviso.
Lui non disse niente mi abbracciò e quando ci lasciammo , ci guardammo negli occhi. Lui si avvicinò e io anche! Tutto ciò si trasformò in uno splendido bacio. Un bacio lungo, dolce, vero. Poi scese, cminciò a baciarmi il collo e io inziai a toccargli i capelli ricci. Affondavo il miko viso in quella chioma. Poi gli saltai in collo e feci combaciare le mie gambe con il suo bacino. Mi portò fino alla camera, mi appoggiò delicatamente sul letto continuando a baciarmi. Mi sfilò la maglietta e io gli slacciai la camicia. A quel punto lo presi per il colletto e lo sdraiai sul letto. Mi misi sopra di lui e cominciai a giocqare con i suoi addominale. Cominciaiai a baciarli e a leccarli. Era magnifico e sentivo che gli stava piacendo. Così continuai scendendo sempre di più.  Gli abbassai la cerniera dei jeans e lo lasciai in boxer. Poi lui decisi di ribaltare la situazione un’altra volta. Così ioe ro di nuovo sotto e lui mi slacciò il reggiseno che finì insieme ali altri indumenti in giro per la stanza. Cominciò a giocare con i miei seni. Io pronunciai un paio di volte il suo nome. Poi scese ancora di più lasciando una scia di bacini. Arrivò alle mutandine e con una facilità sfilò anche quelle. Cominciò a toccare e ci stavamo divertendo. Poi decisi di abbassargli gli slip, perché ero pronta per cominciare. Feci sdraiare lui sul letto e cominciai a muovermi su è giù sopra il suo attrezzo. Sentivo piano piano la sua erezione. Così per velocizzare decisi di prenderlo in bocca. Anche Harry pronunciò più di una volta il mio nome. Una volta pronto mi pres ein collo e appoggiò la mia schiena all’armadio. E qui comninciò a spingere. Dalla miqa bocca uscivano forti gemiti. Era fantastico. Poi ci sdraiammo sul letto e continuò con le spinte. Sempre più veloci, più forti e più belle. Ci stavamo baciando e le nostre fronti sudate si stavano toccando. Appena finito si sdraiò accanto a me e mi coprì con il lenzuolo.

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Ma la voce di Jake mi fece tornare sotto la doccia.
-Amore!- mi urlò dalla mia camera.
-Dimmi, sono sotto la doccia!- urlai come risposta
-Devo uscire per fare delle cose. Aspettami qui e non ti muovere. D'accordo?- 
-Ok. Quando torni?- gli chiesi uscendo dalla doccia.
-Non lo so tesoro. Dopende quando si finisce!- disse baciandomi sulal fronte.
-Ma si finisce cosa?- chiesi, ma lui non mi rispose scese di corsa e se ne andò in macchina.

Nel frattempo io uscì dalla doccia e aprì l'armadio. Cercavo qualcosa di carino da mettermi. Poi optai per i pantaloni del pigiame e una cannottiera grigia. Mi tolsi l'asciugamo che copriva il mio corpo bagnato, appoggiai i vestiti sul letto sfatto e poi una voce mi fece sobbalzare.
-Jazmine!- disse una voce maschile.
-Ma che fai?- urlai cercando di coprire al meglio il mio corpo nudo.
-Sono venuto a portarti via!- disse il riccio entrando dalla finestra,
-Cosa?- dissi aggiustandomi l'asciugamano.
-Tu sei la mia ragazza!- disse girandosi verso il letto. Appena lo vide, si avvicinò e lo toccò. Poi mi guardò e con una lacrima che gli rigava il viso mi disse : ' Lo avete fatto?'
-Non sono affari tuoi.- dissi andando in bagno e chiudendo la porta.
-Ti prego Jazmine aprimi. Ho bisogno di parlare!- disse cominciando a bussare contro la porta.
-Io non sono Jazmine e non ti conosco.- dissi vestendomi, ma all'imrpovviso mi accorsi di aver lasciato la maglietta di la, ma non volevo aprire.
-Hai dimenticato la maglietta. E' qui fuori!- disse il riccio.

A quelle parole un altro ricordo mi fece rabbrividire.

[FLASHBACK]
-Hai dimenticato la maglietta. E’ qui fuori!- disse Harry lasciando la maglietta per terra davanti alla porta.
Io non gli risposi.Pochi minuti dopo aprii la porta e afferrai la maglia. Gli chiusi la porta in faccia quando cercò di raggiungermi.
-Dai, amore. Ti prego apri la porta. Qualcunque cosa sia successo perdonami. Dai adesso apri ti prego!- disse bussando leggermente.
-No, perché dovrei aprirti?- dissi continuando a piangere.
In quel momento  Harry lasciò scivolare il suo corpo lungo la porta. Poi sempre più piano dava dei colpetti alla porta e all’improvviso due parole uscirono spontamente dalla sua bocca.
-Ti amo.- disse mentre una lacrima gli rigò il viso.

**************************************************************************************
Così decisi di fare una prova. Volevo vedere se sarebbe successa la stessa cosa. Aspettai che lui si allontanasse spiandolo dalla serratura. Appena fu abbastanza lontano aprii la porta e afferrai la maglietta. Quando vivi che corse verso di me, la richiusi senza nemmeno pensarci.
- Ti prego, Jazmine apri la porta. Io devo parlarti devo dirti delle cose.- disse quasi piangendo.
-Perhè dovrei aprirti? Cosa devi dirmi di così importante?- chiesi respirando lentamnente e appoggiandomi alla porta.
-Ti amo!- 

Il mio volto cominciò a bagnarsi. Le lacrime scendevano velocemente una dietro l'altra, Così aprii la porta e lo guardai negli occhi. Lo fissai a lungo. Mi sforzai a ricordare, stavo cercando di ricordare qualcosa su di lui,ma non mi riusciva, non sapevo chi fosse. Così acccettai di parlarci. Ci sedemmo per terra appoggiando la schiena al letto e cominciammo a parlare.

 
   
 
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