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Autore: armony_93    10/03/2008    6 recensioni
'Poco dopo erano tutti vestiti sportivi e si guardavano negli occhi al centro della palestra. “Io propongo di fare una partita a basket! Maschi contro femmine!”. Esclamò Chad entusiasta. Taylor lo fulminò dello sguardo e lui le disse con un tono di sfida. “Che c’è Mckessie? Paura?”. “Io no Danforth! Tu?”. “Per niente…quindi vi conviene solo accettare…”.'
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Taylor arrivò a scuola totalmente zuppa.
Un lampo illuminò l’entrata della East High School, per poi essere seguito da un tuono violento che la fece sobbalzare e rabbrividire.
Spinse le porte e si guardò attorno. Notò con poco stupore che la scuola era povera di studenti, anche perché fuori imperversava un violento temporale con la pioggia che cadeva a secchiate dal cielo carico di nuvole nere e minacciose. L’acqua piovana per le strade era arrivata all’altezza delle ginocchia e per le vetture era impossibile spostarsi.
Sospirò e si diresse verso la propria classe.
Appena aprì la porta notò che la situazione era davvero tragica: in classe c’erano solo i due gemelli Evans, i due trogloditi patiti per il basket più odiosi del mondo, ovvero Chad Danforth e Troy Bolton…l’unica fortuna era che c’era anche Gabriella, o le sarebbe toccato ascoltare Sharpay e le sue mitiche imprese con la cipria.
Sospirò e entrò salutando tutti.
“Buongiorno!”.
“Ciao!!!!”.
La voce acuta della biondina Evans risuonò per l’aula.
“Ciao sorellina.”.
Disse dolcemente Gabriella sorridendole e avvicinandosi per darle un bacio sulla guancia.
“Salve!”.
Dissero in contemporanea Ryan e Troy troppo impegnati sui loro schemi di basket per distogliere lo sguardo, l’unico dei tre che la salutò incatenando il suo sguardo a quello di lei fu Chad.
“Benarrivata.”.
Taylor lo fissò estasiata e poi sorrise come risposta.
Sharpay le si avvicinò e le diede anche lei un bacio come poco prima aveva fatto Gabriella.
Quando si allontanò sorridente per mettersi al suo posto una mano la afferrò e Troy la fece sedere sulle sue gambe dolcemente.
“Dammi un po’ di zucchero amore…”.
Le disse dolcemente, lei sorrise e gli passò le braccia intorno al collo per poi unire le sue labbra a quelle di lui. Ryan chiudeva gli occhi disgustato.
Gabriella rise.
“Eppure non ti fa tanto schifo quando lo fai con me!”.
Disse quest’ultima al fidanzato che rise e le diede un bacio veloce sulle labbra.
“Ma io e te è una cosa…mia sorella e Troy…bhè è un’altra!”.
Risero tutti tranne Sharpay che si imbronciò.
Furono riportati alla calma dal coach Bolton che entrò facendoli sedere ognuno al proprio posto.
“Allora ragazzi, siamo a corto di professori! È un casino! Ci sono dei problemi che vanno risolti! Io vi reputo abbastanza maturi per badare a voi stessi. Quindi fate quello che volete, senza farmi male o mettervi nei casini…capito Chad?”.
Disse rivolgendo a quest’ultimo uno sguardo di rimprovero.
Lui sorrise innocentemente, anche se dietro a quel sorriso si nascondeva un ghigno malefico.
“Quindi io ora devo andare…vi lascio piena libertà…non deludetemi e non fatemi pentire della fiducia che ripongo in voi…bene a dopo!”.
Concluse uscendo dalla classe
I ragazzi si guardarono negli occhi mentre le ragazze li fissarono preoccupate.
I tre maschietti saltarono e dandosi il cinque urlarono.
“TUTTI IN PALESTRA!”.
Gabriella sospirò rassegnata, Sharpay si fissò le unghie un’ultima volta con le lacrime agli occhi: era certa che se ne sarebbe rotta una, o forse di più…Taylor rimase pietrificata al proprio posto: No…tutto ma la palestra no!
Troy prese Sharpay per meno e la trascinò fuori, Gabriella afferrò Taylor e la spinse verso la palestra, Chad e Ryan presero le loro cose e corsero verso lo spogliatogli.

Poco dopo erano tutti vestiti sportivi e si guardavano negli occhi al centro della palestra.
“Io propongo di fare una partita a basket! Maschi contro femmine!”.
Esclamò Chad entusiasta.
Taylor lo fulminò dello sguardo e lui le disse con un tono di sfida.
“Che c’è Mckessie? Paura?”.
“Io no Danforth! Tu?”.
“Per niente…quindi vi conviene solo accettare…”.
Taylor prese la palla tra le meni e sorrise perfida.
“Scoprirai la potenza dei calcoli matematici…”.
“Ah si? Allora propongo di mettere in palio una posta!”.
“Spara!”.
“Chi perde delle due squadre deve uscire fuori nel cortiletto qui dietro alla palestra sotto alla pioggia e rimanerci per 15 minuti…cosa ne dite accettate?”.
“Io no!”.
Sharpay si toccò i capelli con sofferenza.
“Tu sei pazzo io la polmonite non la voglio!”.
Troy sospirò rabbrividendo.
“Non ci sto mi dispiace…”.
Gabriella sorrise dolce, ma preoccupata.
“Sarà divertente vedere Chad sotto la pioggia…ma non ci tengo a stare con lui…”.
Anche Ryan se ne lavò le mani.
Taylor sorrise minacciosa e appoggiò la mano sulla palla che il ragazzo teneva.
“Dimmi come è l’acqua quando sei li fuori, io accetto!”.
Chad rimase pietrificato, ma poi si riprese e sorrise.
“Allora la scommessa è solo fra noi due Mckessie…bene, ci sto!”.
Ryan, Gabriella, Troy e Sharpay guardarono preoccupati i due che si fissavano provocandosi solo attraverso lo sguardo.
La partita iniziò e poco dopo si concluse.

Chad era nello spogliatogli e si stava guardando allo specchio.
Battuto da una squadra di ragazze.
Sospirò dalla vergogna.
Bussarono alla porta dello spogliatogli e si sentì una risata e delle voci, poi la voce di Taylor risuonò per lo stanzino.
“Dai Chad muoviti! Non abbiamo tutto il giorno e adesso la pioggia scende forte! Quindi ti sta aspettando.”.
Quelle parole furono seguite da una risata di tutto il gruppo.
Chad si passò una mano sul viso e sospirò rassegnato. Sentì il rumore della pioggia che batteva forte sul tetto e rabbrividì.
Taylor fuori dallo stanzino rideva con il resto del gruppo convinta che non l’avrebbe mai fatto.
La porta dello spogliatogli si aprì di scatto e Chad stava sulla soglia serio e deciso.
Taylor ammutolì come il resto del gruppo.
Chad si fece largo e aprì la porta che dava sull’esterno, subito una vento freddo lo avvolse.
Uscì e la pioggia iniziò a bagnarlo.
I vestiti si inzupparono in pochi secondi così come i capelli.
Taylor stava sulla soglia della porta immobile l’aveva fatto davvero. Non ci credeva.
Troy e gli altri lo stesso.
Chad stava in piedi sotto la pioggia, zuppo ma deciso e serio. Un lieve tremito che poi si accentuò sempre di più gli percorse il corpo.
E non erano nemmeno passati cinque minuti.
“Rientra!”.
La voce di Taylor sovrastava il ronzio del vento.
Chad scosse la testa negativamente.
“Una…una scommessa è…è una scommessa!”.
“Chad, rientra!”.
Questa volta non era stata Taylor, ma bensì Troy che si affacciò preoccupato per il suo amico.
Di nuovo questo rispose negativamente.
“Che idiota…era una sciocca scommessa…non avrei mai immaginato che lo avrebbe fatto…voi andate convinco io il pazzo a rientrare…”.
Disse Taylor andando verso gli spogliatogli.
Troy rivolse uno sguardo divertito a Chad che tremava.
“Sei proprio pazzo!”.
Gli urlò voltandosi e ridendo.
“Lo so!”.
Rise Chad rimanendo immobile.
I ragazzi se ne andarono e Chad si mise a riflettere.
Dopo pochi minuti un lampo e un tuono lo fecero sobbalzare mentre una folata di vento più forte lo fece rabbrividire.
All’improvviso un asciugamano gli piovve tra le mani.
Alzò lo sguardo e si trovo Taylor a pochi passi, sotto ad un ombrello che gli aveva lanciato l’asciugamano.
“Sei un’idiota…sai che puoi prenderti una polmonite o altre cose?”.
Lei gli si avvicinò e lo coprì con l’ombrello.
Gli sfiorò un braccio e si accorse che era gelido.
Lo guardò preoccupata.
“Ti senti bene…sei congelato…”.
Lui sorrise completamente zuppo mentre si asciugava il volto con l’asciugamano.
“S…si…”.
Taylor vide che tremava come una foglia, eppure un sorriso increspava la sue labbra, mentre la fissava negli occhi.
“Cosa…cosa c’è?”.
Si ritrovò a chiedere distogliendo lo sguardo e arrossendo vistosamente.
“Perché mi hai portato…que…questo?”.
Sussurrò indicando l’asciugamano.
“Perché sei un’idiota! Io scherzavo.”.
“Cosa?!? Quindi…tu…tu non l’avresti fatto se tu avessi perso?”.
“Certo che no! Non sono mica scema! Io pensavo che scherzassi!”.
“Ma brutta…!!!!”.
Disse Chad scoppiando a ridere seguito dalla ragazza.
“Questa me la paghi! Anche subito!”.
Disse buttando a terra l’asciugamano e prendendo l’ombrello dalle mani della ragazza. Lo chiuse e lo butto lontano.
Taylor urlò non appena l’acqua gelida la inzuppò da cima a piedi.
Chad rise e lei gli diede delle pacche sul petto.
“Stupido! Io che ti ero venuta ad aiutare! La prossima volta ti lascio marcire qui fuori!”.
L’acqua cadeva forte e Taylor rabbrividì. Si strinse nelle braccia e cercò di farsi caldo.
Quando all’improvviso sentì due braccia avvolgerle le spalle. Erano fredde, ma dopo poco si scaldarono donandole un po’ di calore.
Si voltò in imbarazzo e sorpresa e vide che Chad sorrideva dolcemente.
“Scusa …meglio se entri…”.
Taylor rabbrividì di nuovo: il respiro caldo di lui sul proprio collo era qualcosa di doloroso e piacevole al tempo stesso.
La pioggia cadeva e le gocce rigavano il volto di entrambi.
Taylor si voltò rimanendo nel suo abbraccio e incatenò i suo sguardo a quello di lui.
Passò lo sguardo dagli occhi alle labbra di Chad.
Lui la fissava leggermente sorpreso.
Chad passò le mani dalle spalle alla vita e la circondò delicatamente per poi avvicinarla di più al suo corpo. Il petto di lei aderì a quello muscoloso di lui.
I due rabbrividirono ma non per il freddo.
Chad spostò una mano dalla vita alla guancia di lei e gliela sfiorò leggermente.
Le guardò le labbra e desiderò sentirle sulle sue.
Lei dal canto suo socchiuse gli occhi quanto bastava per vedere solo gli occhi di lui.
Poggiò le braccia su quelle muscolose e scolpite di lui.
Annullò la distanza delle loro labbra e sentì un calore partirle dal cuore e diffondersi in tutto il corpo.
La pioggia cadeva sui loro volti come se li volesse dividere, ma i due approfondirono il bacio che divenne forte e desiderato.
Chiusero gli occhi e Chad strinse ancora la stretta sulla vita di lei, rabbrividendo a contatto con il corpo di lei.
Taylor contraccambiò con passione mentre sentiva la pioggia cadere sul proprio corpo, ma non le importava, voleva solo sentire il proprio corpo contro quello di lui.
Furono costretti a separarsi per riprendere fiato.
Si guardarono negli occhi e un sorriso nacque sulle labbra di entrambi.
“Mckessie credo di essermi innamorato di te…”.
Disse con dolcezza ed entusiasmo Chad.
“Probabilmente anche io…ma non ne sono sicura, comunque conosco il modo per verificare…”.
Sorrise mentre le gocce di pioggia le percorrevano il viso prepotenti, avvicinò le labbra a quelle di lui un’altra volta e lo baciò con dolcezza.
Lui sorrise mentre si baciavano e poi contraccambiò approfondendo di nuovo il bacio.
Quando si separarono Taylor appoggiò la testa sul petto di lui e sospirò felice.
“Ora ne sono sicura…credo di amarti.”.
“Bene…è un fatto positivo non trovi?”.
Chiese sarcastico lui provocando una lieve risata in Taylor.
La strinse forte e appoggiò la testa nell’incavo della sua spalla.
Sospirò felice unì le sue labbra a quelle di lei un’altra volta poi la prese in braccio e la porto dentro.
Chiusero al porta e si guardarono erano completamente zuppi.
“Mi piace la pioggia… che ne dici?”.
Domandò lui circondandole con un braccio la vita e dirigendosi con lei verso lo spogliatogli.
“Io credo di amarla.”.
Sorrise Taylor, per poi voltarsi e unire le sue labbra a quelle del giovane.
Si diressero verso lo spogliatogli zuppi e innamorati…


Commentate in tanti…vvb
Vostra armony_93

P.S. Credo che storia sia la mia materia, anche oggi avevo storia e durante la spiegazione della prof (potete capire quanto stavo attenta!!!XDDDD) mentre fuori imperversava un diluvio con tuoni, lampi, fulmini e un vento da paura mi è venuta in mente questa ficcy!!!XDDD
  
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