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Autore: ElfoMikey    11/03/2008    4 recensioni
Deliah è una ragazza madre alle prese con i problemi di tutti i giorni segnati dalla morte del padre... Mikey è un ragazzo solo alle prese con un fratello invadente.... e se questi due ragazzi si incontrano?
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mikey Way, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Avvertenze: in questo ultimo capitolo ci saranno tre punti di vista. Ognuno con un episodio diverso, ma comunque collegati fra loro!!


Ten years later…



Sofia POV


Attendo paziente che la campanella suoni, mentre picchietto le dita sul banco verde e consumato.
DRIINN…
Mi alzo in piedi raccogliendo le mie scartoffie in fretta e furia. Saluto qualche amico, mentre svelta esco dalla scuola.
Mi guardo intorno e dopo un po’ di ricerca noto la macchina nera di mio padre. Faccio una piccola corsa e lo raggiungo, entrando in auto con un sorriso. Il mio papà mi saluta con il suo solito sorriso dolce. Ricambio stampandogli un bacio sulla guancia. Sono troppo affezionata a mio padre. È come se fosse il mio migliore amico. Io e lui parliamo di tutto, ci confidiamo, io l’aiuto a preparare serate romantiche con la mamma e lui mi aiuta con le miei cotte, anche se non troppo, visto che, come afferma lui, è gelosissimo di qualsiasi essere maschio che ha intenzioni non esattamente amichevoli nei miei confronti. La mia vita va bene, anche se a volte ci sono le piccole litigate fra parenti. Quando avevo sette anni avevo la sensazione che un giorno sarei stata ripagata da quei anni così orrendi, senza un padre, senza un motivo per qui sorridere al mattino ed esclamare: “io sono felice” e così è stato e non posso volere di più.
Mamma e papà sono sposati da otto anni. La loro storia è come un esempio per me. È così che vorrei amare un giorno, come loro.
Questi anni non hanno perso tempo e mi hanno dato un fratello e una sorella. Quest’ultima adorabile nei suoi tre anni. Mio fratello Will, ha otto anni ed è il diavolo in persona con l’obbiettivo nella vita di darmi fastidio e di far scappare qualsiasi essere maschio, come li chiama papà, da me. Però in fondo, ma molto in fondo io gli voglio bene.
Daisy, la mia sorellina, è la bambina più tranquilla e dolce a questo mondo. Adoro stare con lei. Lei sa tutto dei miei problemi. Parlo spesso anche con lei. Ora vi chiedere, ma non ce li ha gli amici?!?
Beh, non proprio.
Tutti sono a livello molto superficiale.
I miei amici sono le persone che fanno parte della mia famiglia e non dico solo i miei genitori e i miei fratelli, c’è lo zio Frankie, lo zio Gerard, i nonni, lo zio Ray e zio Bobbone, ma tanti altri ancora. Sono persone di cui non posso fare a meno perché fanno parte di me e di ciò che mi hanno fatto diventare. Il problema è che la mia splendida famigliola ha a che fare con il mondo dello spettacolo, quel mondo che fa un po’ gola a tutti. Ed è per questo che non ho nessun amico al di fuori di loro di cui io possa realmente fidarmi. Posso sembrare asociale, ma non è così. Sono solo utilizzata.
Solo perché mio padre è un musicista famoso,
solo perché mio zio Gerard è un bravissimo cantante,
solo perché il più delle volte la mia famiglia viene sbattuta in qualche pagina di giornale.
Detta così può sembrare orribile, ma dopo tutti questi anni non ci faccio più caso. Non mi importa niente, io sono felice e anche se mio padre dice che potevo avere di meglio dalla vita, invece di una stupida villa che tutti i miei “amici” vogliono venire a vedere come se fosse un museo.

Io e papà varchiamo la soglia di casa. La mamma è spaparanzata sul divano, anche lei appena tornata dal lavoro, insegna storia dell’arte in una scuola privata. È li da cinque anni oramai. Affianco a lei, una tenerissima Daisy in vena di coccole e Will che urlando come uno ossesso proclama il gelato.
“Will scordatelo, lo sai cosa ti fa venire il gelato in questa stagione, poi non venirti a lamentare con me che passi metà del tempo sulla tazza del cesso!!” esclama. Esasperata. Rido di mio fratello, sentendo un bellissimo senso di superiorità. Mi becco un’occhiataccia da papà, prima che questi si diriga da mamma e salutarla con un bacio.
“ciao ma! Ehi piccola Daisy!!” prendo tra le braccia Daisy, poi guardo mio fratello.
“ciao sfigato.” Sussurro.
“ciao sfigata.” Questo è il nostro quotidiano scambio di battute. Maledetto ragazzino.
Nel pomeriggio sul tardi, dopo aver fatto rigorosamente tutti i compiti(se no chi la sente la Signora Way?!?), Jamia mi passa a prendere. Sono membro ufficiale della Skeleton Crew, quindi l’aiuto qualche volta con l’amministrazione.
“dove sono le miei adorate Vans? Con i miei adorati teschi? Che hanno i miei adorati lacci viola?!” urlo come un’ossessa facendo avanti e indietro per la casa, a piedi nudi.
“Will le ha nascoste nel frigorifero!” esclama mia madre.
Che cazzo… giuro che lo strozzo.
“dove vai fratello degenerato che non sei altro?!” esclamo, inseguendo Will per tutta la cucina, finchè lui non va a sbattere contro Jamia.
“ehi ragazzi!!” esclama. Will arrossisce. Ha una cotta pazzesca per nostra Zia Jam. “allora Sofia sei pronta?” mi chiede, sempre con quel suo stupendo sorriso, quel sorriso così vero.
Annuisco tirando fuori dal frigo le mie adorate scarpe. Per fortuna non sono congelate.
Will le aveva messe li da pochi minuti.
Usciamo di casa, coperte dai nostri cappotti. In meno di un’ora siamo alla Crew. Zio Frank è già lì e come il solito ride come un matto, ma insieme ad un ragazzo che non ho mai visto.
“ehi ragazze!!” esclama. Io e Jam ci avviciniamo.
“vi volevo presentare Josh” Dice indicando la persona dietro di lui.
“salve!” oh no. No. No. No. No. Le farfalle allo stomaco no. Brutto, bruttissimo segno Sofia.
È un ragazzo bellissimo quello che mi si presenta davanti, con i capelli neri e gli occhi dello stesso colore, intensi.
“è il front man della band che ci farà da spalla nel tour di questa estate!!” Frank è entusiasta. Il suo troppo entusiasmo mi infastidisce in questo momento. Mi disturba con i miei pensieri. Sto cercando di capire il motivo del suo sguardo e il motivo del mio nei suoi confronti, ma d’altronde la vita è imprevedibile. Forse non capirò mai il perché di tutto questo, o forse si, bastava seguire il tempo e assecondare ogni sua mossa, anche la più imprevedibile.
“tu devi essere la figlia di Mikey Way, giusto?” mi stringe la mano, guardandomi negli occhi. Il suo tocco mi fa battere il cuore veloce.
Jamia mi guarda sorridendo maliziosa.
Perché mia zia è così intuitiva?
“si, sono Sofia piacere di conoscerti..” un sussurro stentato mentre cerco di non svenire o ancora peggio mettermi ad urlare come una stupida.
Mi sorride ancora come se sapesse fare solo quello e continua ad abbagliarmi.
Mamma me lo diceva che sarebbe arrivato il giorno in cui, per un qualsiasi motivo, lui sarebbe arrivato lì, in quel luogo, avrebbe solo sorriso e ti avrebbe guardato come se fossi l’unica. Lasciando il resto a vagare nel nulla, per sempre finchè la fine non arriva.
To the end..



Mikey POV


Ho sempre amato svegliarmi al mattino e trovarmi affianco alla persona che amo. Certo, detta così può sembrare molto patetico e da telefilm, ma vi giuro che osservare Deliah che ancora dorme è quasi il paradiso.
“buon giorno…” sussurra, abbracciando il cuscino. Le sorrido, è così dolce che starei ore intere ad ammirarla.
“ciao…” sussurro portandomi le coperte fino alle orecchie. Deliah abbandona il cuscino e decide di abbracciarmi, posando la testa sul mio petto. Restiamo nel silenzio della nostra camera per molti minuti, finchè Deliah non si alza dal letto sbuffando cominciando a vestirsi.
Mi metto seduto per osservarla, quei lunghi capelli neri, le braccia nude, coperte da qualche tatuaggio, fatti in questi anni, i suo grandi occhi, la sua bocca, il collo… ogni cosa di lei mi ricorda attimi di vita passati a navigare in quel mondo che la gente chiama felicità. Perché tutto quello che ho sempre sognato e desiderato è quella vita che non tutti possono avere e io sono stato graziato, sono stato preso sotto una luce brillante ed eterna così che anche io potessi entrare a far parte di questo mondo.
“vai tu a svegliare i ragazzi?” mi chiede mentre saltellando cerca di mettersi i jeans. Io annuisco e armandomi di cuscino esco dalla stanza entrando in quella affianco alla mia.
“will sveglia!!” lo scuoto con una mano e sapendo che non otterrò nulla, come tutte le mattine, comincio a colpirlo col cuscino.
“aah, papà smettila!!” Will si tira su a sedere, guardandomi assonnato e arrabbiato. “buon giorno! su, in piedi, la scuola non aspetta mica te!!” Gli stampo un bacio in fronte ed esco diretto nell’altra stanza.
Daisy dorme supina, mi avvicino e sento il suo dolce respiro. Sorridendo la chiamo, levandole il ditino dalla bocca e subito si sveglia. L’ultima tappa che mi aspetta è Sofia. La vedo dormire beata, con una gamba che penzola dal letto e per quando non faccia altro che negarlo è simile a Will. Sorrido sentendo una musica provenire dallo stereo, poggiato su una mensola. È la solita canzone, quella che da piccola le faceva fare sogni tranquilli, “I’m not okay.”
Mi siedo a gambe incrociate sul suo letto, scuotendole leggermente la gamba.
“Ehi, Sofia?”
Brontola qualcosa, mentre si rigira nel letto. Poi finalmente apre gli occhi, così blu, così diversi dai miei.
“ehi, papà!” esclama con la voce impastata dal sonno.
“ciao piccola!” le scompiglio i capelli, già tutti per aria.
“vai a fare colazione che sta mattina vi accompagna mamma a scuola!” lei annuisce per poi ributtarsi a capofitto sotto le coperte, prendendo il telecomando dello stereo e alzando il volume. La lascio da sola, persa nei suoi sospiri.
Scendo in cucina, trovandola invasa.
“che ci fate qui?” chiedo a mio fratello, mentre tranquillamente si versa il caffé.
“colazione.” Risponde Ray, leggendo il giornale. Io annuisco, guardandoli torvi.
“il bar è qua di fronte se caso mai vi siate persi!!” esclamo.
“ma noi non ci siamo persi Mikes… penso che tu ti debba rilassare…” esclama Frank con la bocca piena di cialde.
“si Michael rilassati…” approva Bob impegnato hai fornelli. “ho fatto la colazione per tutti.” Dice infine posando il piatto davanti a Will, che è appena entrato in cucina. Poco dopo spunta Deliah con in braccio Daisy.
Mia moglie si ferma.
Guarda i ragazzi e poi me.
“chi li ha fatti entrare?” chiede stranita. Gerard sventola un mazzo di chiavi.
“me le avete date voi ricordate?” esclama. Evitando di aggiungere altro ci sediamo con loro. Sofia ci raggiunge cinque minuti dopo,trafelata agguantando una cialda.
“sono in ritardo. Sono in ritardo. Sono in ritardo.” Esclama, bevendo un lungo sorso di caffè dalla tazza di Frank.
“ehi ladruncola!” esclama Frank indignato.
“Josh sarà qua a momenti!!” oramai cade, mentre tenta di infilarsi la sua “adorata” Vans.
“accidenti!! Uffa!!” brontola ancora.
“Josh?” esclamo.
“si, mamma non te l’ha detto ieri? Mi accompagna lui a scuola sta mattina.” Dice ovvia. Un attimo. Stop, fine delle trasmissioni. Perché io, suo padre, col suo stesso cognome, non so niente di questa storia?!
Il campanello suona e Sofia sussulta, mettendosi in tutta fretta la felpa.
“a sta sera!” esclama, baciando la guancia di sua madre e la mia, salutando poi gli altri esce correndo. La porta che sbatte è l’unico rumore che interrompe il mio silenzio confuso. Guardo Deliah, la donna che ho sposato, pretendendo una risposta.
“mangia se no si raffredda…” esclama evitando il mio sguardo, forse assassino. Non smetto di fissarla finchè lei non si volta verso di me.
“si, okay le ho dato io il permesso.” Rivela.
“ma.. ma è un maschio! Josh è un maschio!” balbetto sconvolto.
“davvero? Se non me lo dicevi tu non ci arrivavo!” esclama battendosi una mano sulla fronte.
“Se te l’avessi detto a quest’ora Sofia sarebbe in camera a piangere e lo sai com’è fatta e poi adesso ha degli amici veri e questo lo sai.” Sbuffa e poi continua:
“tesoro, ha diciassette anni, okay? E poi Josh lo conosci anche tu è un bravo ragazzo.” Mi dice ancora, cercando di essere più dolce.
“diciassette anni… è ancora una bambina…” sussurro. Deliah mi guarda e nega col capo accarezzandomi i capelli. È vero. mia figlia non è più una bambina, insomma è una bella ragazza, anzi direi bellissima e non lo dico solo perché sono di parte.
Guardo Will e Daisy e so che cresceranno e faranno le loro infinite esperienze e so che affronteranno il mondo una volta sola.
Annuisco ed esco dalla cucina per rintanarmi in camera a togliermi il pigiama. Deliah mi segue.
“tutto bene?” mi chiede. Non parlo, mi levo la casacca del pigiama e la butto sul letto, cercando dentro l’armadio una felpa decente. Mi abbraccia da dietro poggiando la fronte contro la mia schiena.
“scusa se..” la fermo prima che possa dire altro.
“no scusa tu… hai ragione. Hai perfettamente ragione, sono io che non voglio ammettere che è diventata grande…” mi sorride dolce per poi baciarmi le labbra, come in uno dei più bei film mai vista, il nostro.
Non pensavo che anche dopo dieci anni si potesse fare l’amore così, furtivamente, per non farci sentire, proprio come due novelli fidanzati che vogliono solo dimostrarsi amore. Perché quello che conta veramente nella mia vita è la donna che ora ho tra le mie braccia, stanca e sudata dopo avermi regalato un emozione dolce e forte. Un’emozione che durerà fino alla fine.
To the end…



Deliah POV


L’estate è vicina e con lei si avvicina anche il tour estivo dei ragazzi.
Sofia seguirà la band di Mikey per i due mesi in cui si terranno i concerti in America e in Canada. Will era molto contrariato, ma quando gli ho accennato che per una settimana andremo io, lui e Daisy dal papà, ha fatto i salti di gioia.
“c’è secondo te è normale?!” esclama Mikey, mentre mi tiene la mano, in una via stranamente affollata del Jersey.
“quel povero bambino… io no so come fa a sopportare Frank ed è suo padre, no sul serio gli devono dare il premio per la pace a suo figlio solo per saper sopportare Frank.” Rido abbracciandolo. Dopo tanto tempo questa è una delle nostre uscite da soli. È come affacciarsi un attimo al passato, quello con lui, ovviamente.
Tornati a casa troviamo Daisy intenta a tormentare My Chemical Romance, il nostro vecchio gatto. Lo prende per il pelo farfugliando parole incomprensibili. Mikey ride e se ne va in cucina, per bersi un caffè, il decimo caffè per essere precisi.
“che stai facendo birbante?!” chiedo prendendola in braccio e costringendola a mollare la presa.
“dobbiamo fare il bagnetto!!” rido.
“amore i gatti odiano l’acqua!!” esclamo. Daisy mette il broncio, ma si riprende quando vede sua sorella spuntare da dietro la porta.
“SOFIA!” urla come una matta, scendendo dalle mie braccia per poi catapultarsi in quelle della più grande.
Poi se ne vanno. “
beh, siamo rimasti solo io e te.” Dico al gatto, guardandolo. Lui mi fissa, leccandosi la zampa poi altezzoso se ne va.
“ma tu guarda questo!!” esclamo indignata.

Posso sentire gli anni che mi scivolano dalla pelle, come acqua. Nessuno di noi si sarebbe meritato il futuro che Dio aveva programmato.
ne io, ne Mikey, ne Sofia e ne Jack.
Per ogni avvenimento che io ritengo importante mi sono fatta fare un tatuaggio. Ne ho in tutto cinque e non li ho per esibizionismo, ma perché quando qualcosa o qualcuno ti segna il cuore e l’anima le vorresti tenere con te per sempre, con un gesto.
La sera cala lenta e si lascia un bellissimo tramonto alle spalle. Guardo Will dormire. Non scherzo dicendovi che assomiglia esageratamente a Gerard da piccolo. Sorrido, mentre mi chiudo la porta alle spalle.
La casa è silenziosa e io sono l’unica che vaga. Prendo il telefono poggiato malamente sul divano.
Chiamo Jamia.
Non è tardi, quindi mi perdo nelle nostre chiacchiere quotidiane.

A pensarci bene, la me stessa di molti anni fa non esiste più.
È morta con l’abbandono di Jack.
Posso dire anche di aver vissuto due vite, la seconda mi fa da opportunità.
Un’opportunità per cercare di cambiare e insegnare hai miei figli la mia storia. Insegnare loro a curarsi e a farsi curare le cicatrici del cuore perchè per quanto ci puoi provare da solo, capirai che insieme a qualcuno tutto sarà più facile, perché questo qualcuno ti stringerà la mano, per non farti più aver paura, ti poserà una mano sul tuo cuore ferito e la lascerà li, aspettando con tutta la pazienza del mondo che esse spariscono, lasciandosi dietro solo un ricordo.
Io beh, ne ho tante di queste ferite, ma tutte guarite da una persona. Quella persona che continua a starmi accanto, come il mio unico angelo.
Un angelo perfetto dalle sembianze umane, che mi sta dando l’opportunità di una seconda vita, quella che mi porterò con un sorriso sulle labbra fino alla fine…
To the end…



Le avversità si superano sempre con qualcuno affianco. Da soli basta poco per crollare, in questa storia queste persone hanno saputo aiutarsi e sorreggersi, perché è così che si fa quando il destino o Dio ti mette a disposizione una seconda vita.


…The end…?





Eccoci alla fine… mi dispiace lasciare questa storia… uffiiiii.. Va beh che ho promesso a una persona di continuarla!! In verità avrei già in mente tutto quanto però aspetto!!
Vi ringrazio per avermi seguito fino alla fine. È stato importante quello che avete fatto. Non solo perché avete letto, ma anche perché mi avete fatto capire che in fin dei conti non è così inutile la mia storia!!!!
GRAZIE DAL CUORE…

Ora ringrazio specialmente le tue ragazze che mi hanno seguito dall’inizio fino alla fine facendo delle recensioni a dir poco meravigliose, quindi grazie sweets girls!!!!

MiKeYwAy4EvEr: siamo arrivati alla conclusione spero ti sia piaciuto!!! I tuoi sospetti erano fondati???? Lo sai il tuo commento è importantissimo!! Spero ne lascerai uno!!!! Grazie mille!!!!!!! Aaaah contenta sono io!!(ma come parlo?!?!?!) la tua ff dov’è finitaaaaaaaaaaaaaaaaaa????????????? Sto attendendo paziente il seguitoooo mi hai lasciata come un baccalà!! Ti prego continuaaaaaaaaaaaa!!! Ancora grazie, veramente… credo che non smetterò mai di dirlo!!!!! Bacioni enormiiiiiiii!!

Mcr_girl: roròòòòòòòòòòòòòò!!!!!! Ciaooooooooooooooo ecco l’ho postato!!!! Anche se tu hai avuto l’anteprima e mi hai già dato il tuo giudizio….io un commentino lo vorrei anche quiiiiiiii… e stai tranquilla lo continuo!! Solo per te!!! Eh eh!! Grazie davvero per quello che fai!! Sei troppooo bellina con me!!! Ti ADOROOOOOOOOOOOOO!!!! E ricordiamo che lo yoga è importante… aohmmmmmmmmmmmmmm…così c’è il caso che non siamo più isteriche!! Ah ah ah!! W le nostre menti!!!! SIAMO DUE GENI. Non dimentichiamocelo… CI SENTIAMOOOOOOOO!!! Bacioni grandi grandi!!
  
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