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Autore: MeikoBuzolic    05/09/2013    3 recensioni
"Il viaggio durò a lungo. L’altoparlante comunicò «Stiamo per arrivare all’aeroporto di Mystic Falls».
L’atterraggio fu brusco, mi mossi in difficoltà nel piccolo corridoio, scesi, mettendomi le mani alle orecchie per il rumore degli aerei vicini che decollavano. Dopo diversi minuti, arrivarono le mie valige, le misi nel carrello, e seguì i cartelli di uscita. La porta scorrevole si aprì..."
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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6.2
Aprì la porta e la richiusi alle mie spalle, poggiai le cose sul comodino e andai in bagno a cambiarmi. Usci dal bagno con il bigliettino di Kol in mano, e lo nascosi in uno dei miei libri preferiti, e mi sistemai a letto, ma non riuscivo a chiudere occhio. La mia mente era confusa, ero diventata la ragazza di Matt, ma pensavo ad un altro, una persona che non era viva, ma che faceva sentire me viva. Non potevo stare con Kol, io ero mortale, ero una strega, “i vampiri usano le streghe per i loro capricci” mi risuonarono le parole di Bonnie.
«Cosa posso fare?» mi lamentai, mettendomi un cuscino in faccia.
Ero confusa, Matt l’adoravo era dolce, gentile, e mi faceva sentire sicura. Kol al contrario era seducente, sexy, ma provavo insicurezza e anche timore quand’ero con lui, ma mi faceva sentire come nessuno mi aveva fatto sentire.
Sentì ticchettare sulla porta finestra, e mi spaventai – forse me l’ho immaginando – supposi, infilandomi sotto le coperte, ma il ticchettio continuò, il cellulare iniziò a vibrare, lo guardai “Matt”, feci per rispondere, ma smise di suonare – forse è lui – misi una felpa, e mi avvicinai lentamente. Presi con la mano una tenda e la mossi con forza, mi mancò il fiato.
Davanti a me l’irresistibile ragazzo dai occhi dal color del cioccolato – come ha fatto? – era lì davanti, con la testa leggermente chinata, e mi sorrideva, mentre con gesto della mano mi salutava.
Aprì la portafinestra «Che diamine ci fai qui?» esclamai ancora per lo shock.
«Sono venuto a darti una cosa» spiegò, sempre col suo solito modo sensuale, per i miei occhi.
«Prima spiegami come hai fatto a salire?» volevo una risposta normale, e non troppo vaga.
«Sono un vampiro» spiegò fece spallucce, e si avvicinò alla portafinestra, appoggiando la mano nel vetro.
«Cosa devi darmi?» chiesi, incrociando le mani, cercando di avere un atteggiamento duro.
«Invitami ad entrare è lo farò» sorrise malizioso.
«Sai che ho dei poteri» ribadii.
«Certo» il suo atteggiamento era quasi da superiore.
Annuì – spero che non me ne pentirò – sperai «Prego, entra» feci gesto con la mano.
In quell’istante fu dubbioso, e lentamente allungò la sua gamba, sorrise, ed entrò.
«Allora cosa devi darmi?» ripetei.
Lui si avvicinò, e con una sua mano accarezzò la mia guancia, la sua pelle era fredda. Lo fissavo in quei suoi occhi castani, che mi facevano perdere, erano profondi e pieni di qualcosa che non capivo, non riuscivo a capire lui.
«Volevo darti questo» sussurrò.
Chinò la testa, e lentamente si avvicinò, mi alzai con le punte, e le nostre labbra si sfiorarono. Le sue labbra carnose, baciavano dolcemente il mio labbro inferiore, sentivo il suo respiro accelerare, e il mio lo seguì. I nostri baci si fecero più appassionanti, e lui leggermente lecco le mie labbra, sentì come una fitta al cuore, e un brivido mi percorse, e il corpo si riscaldava. Aprì la mia bocca, e lui mise una mano dietro la mia schiena, mentre con l’altra accarezzava il mio viso. La sua lingua entrò nella mia bocca e iniziò a muoversi appassionatamente con la mia.
Con un tale forza, mi ritrovai nel letto, sotto di lui, con una tale agilità tolse la mia felpa, e sfiorando le mie gambe le aprì. Con una mano si sosteneva, mentre con l’alta accarezzava tutto il mio corpo. Sentivo il mio corpo fremere, e con un gesto un  po’ imbranato tolsi la sua maglietta, il suo corpo era perfetto, slanciato, muscoloso. Misi le mani attorno alla sua nuca mentre continuava a baciarmi, con passione.
La sua mano andò ad accarezzarmi il seno, a quel tocco m’irrigidì, e sentì il mio respiro più affannato, e mi sentì ancora più eccitata, la sua mano scese lentamente, fino a quando delicatamente tolse i miei pantaloncini, dall'imbarazzo diventai rossa.
«Tranquilla» sussurrò al mio orecchio.
E mi fidai, sentì le coperte avvolgerci, ero nuda sotto di lui, ero imbarazzata ma allo stesso tempo eccitata.
Sentì lui entrarmi delicatamente, e cercai di trattenere le urla di piacere, e cercai di chetarle baciandolo.
Era duro ed era dentro di me, ed era la sensazione più bella che avessi mai provato.
 
Angolo Autore.
È la prima vola che faccio un angolo autrice.
Spero che la storia vi stia piacendo (^^)
Vi volevo semplicemente avvisare che
questo capitolo è stato separato in due parti
solo per creare un po’ più di suspance.
Grazie per aver letto questa FF <3
   
 
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