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Salve ben venuti al capitolo nove, buona lettura.

BACI!!!!!






Scendo dal letto lentamente, lasciando Inuyasha che ancora dorme. Lancio un occhio alla sveglia che segna le quattro e venti e mi dirigo verso la mia stanza. Meglio che Miroku non mi veda lì altrimenti chi lo sente.
Entro e mi cambio, indossando il pigiama e fissando fuori della finestra.
Che cosa ho fatto?
Appoggio la fronte sul vetro. Freddo, gelido e sorrido.
Quello che ho fatto è quello che volevo.
E quello che voglio è Inuyasha.
Tra pochi giorni firmerò quella legge anche ha costo di andarci strisciando. Lo voglio libero. Lo voglio mio.
Mi stendo sul letto, sopra le coperte e ripenso a tutto.
I suoi baci, le sue carezze, nessuno mi aveva procurato tali sensazioni. Forse è tutto stato troppo repentino, poco ragionato, ma sono serena perché ho seguito il mio cuore.
L’ho sempre fatto e molte volte so di aver sbagliato, di essermi gettata in relazioni sbagliate, con gente sbagliata che forse, alla fine non amava me, ma la corona che indossavo. Lui però, lui è diverso. Il suo passato, la sua vita, tragica, l’hanno portato ad essere quello che è e lui è speciale.
Credo di essermi innamorata come una pera cotta di questo mezzo demone.
Sorrido, consapevolmente felice e mi addormento subito.
Quando apro gli occhi la stanza è illuminata dal sole, mi giro leggermente e vedo una presenza accanto a me, lì per lì, penso sia Inuyasha, ma poi mi osservo una mano e la vedo sporca di qualcosa di rosso, scosto le coperte e la carcassa di un cane è vicina a me in un lago di sangue. Sto per urlare, ma poi riconosco il cane. Appartiene a Rin!
Corro verso la stanza di Miroku e Inuyasha e spalanco la porta facendoli sobbalzare e quando vedo Inuyasha sgranare gli occhi sentendo l’odore del sangue parlo.
“Corri nelle camerate a chiamare Sesshomaru Inuyasha! Sono lontane, ma tu corri veloce! Tu Miroku vieni con me!” entrambi annuiscono, ma mentre sto per uscire Inuyasha mi afferra per un braccio “Non è il tuo!” sussurra e io annuisco “Portalo da Rin!” e appena lo dico lo vedo oscurarsi in viso e correre via mentre io corro per il castello con Miroku alle calcagna.
Poco dopo vedo anche Sango e quando spalanco la porta della stanza di Rin e Sesshomaru mi si gela il sangue.
La stanza è completamente divelta, e di Rin non c’è traccia. Sango guarda un po’ in giro, mentre Miroku sparisce con le guardie all’esterno. “Dio Kagome, cosa è successo?”
“è colpa mia, è per colpire me! Qualcuno ha saputo che aspetta un mezzo demone!” e scaccio le lacrime con un gesto rabbioso.
Poi mi ricordo una cosa.
“Sango aspetta Inuyasha e Sesshomaru all’esterno!” lei annuisce ed esce.



Distanti sono distanti, ma inizio a correre come un pazzo. Lo sguardo di Kagome non mi è piaciuto. Quel sangue, non era umano, ma animale, l’ho sentito chiaramente. Cosa è successo?
E perché non l‘ho percepito prima?
Sospiro colpevole.
Non mi sono accorto di nulla perché mi stavo beando della serata trascorsa con lei.
Non mi ero neanche accorto che fosse tornata nelle sua stanza.
Sognavo, sognavo ancore le sue piccole mani su di me, i suoi baci, le sue risposte alle mie carezze. Mai, mai avevo passato una nottata così felice, magica. Il mio passato era volato via, trascinandosi dietro dolore e solitudine.
Ma adesso i pericoli mi avevano riportato alla realtà.
Varco le porte delle camerate e una ventina di demoni mi fissano alquanto rabbiosi. Avanzo, ma uno di loro mi afferra per un braccio e mi sbatte al muro. Non reagisco, non c’è tempo e allora urlo.
“Sesshomaru!” e il demone che mi tiene al muro sorride, mentre altri si avvicinano. “Oh conosci il comandante. Non ti salverà la vita miserabile! Qui non dovevi entrare!”
Vedo il suo braccio alzato, ma non sento il colpo, alzo lo sguardo e vedo Sesshomaru immobile che con un solo sguardo allontana tutti. “Cosa ci fai qui Inuyasha!” e mi stacco da quel demone fissandolo in faccia, ma vengo interrotto “Lo conoscete comandante!” e la sua risposta mi spiazza.
“Lui… è mio fratello idiota!” e tutti ci fissano sconvolti, ma lascio correre. “Sesshomaru…. Rin!” e appena lo dico i suoi occhi diventano gelidi e si gira verso il castello in lontananza.
“Muoviti Inuyasha!” e inizia a correre con me dietro. Arrivati al castello saliamo le scale e vediamo Sango e Miroku sulla soglia mentre la porta della stanza è chiusa. “Cosa… cosa…. È successo!” chiede Sesshomaru a Sango e io mi avvicino per ascoltare.
“Qualcuno… ha ucciso Argo e l’ha infilato nel letto di Kagome!” Sesshomaru si gira e mi fissa un secondo per poi guardare la porta “Ma… Argo non lascia mai…. Rin!” detto questo spalanca la porta con me dietro, ma quello che vediamo ci solleva il morale.
Vedo Sesshomaru correre verso il letto abbracciando Rin mentre Kagome si alza avvicinandosi a noi.
“Kagome!” sussurro e lei mi abbraccia e io mi rendo conto che sta tremando come una foglia. “Stai bene?” gli chiedo ansioso e lei annuisce e si gira verso il letto dove Sesshomaru ha preso in collo Rin e si è avvicinato verso di noi “Non può restare qui e io…. Devo restare alle camerate Kagome! La situazione sta peggiorando” lei annuisce “Portale da Sango. Dormiranno insieme!”
Tutti lo seguiamo e arrivati alla stanza Rin si accuccia sul petto e tra le braccia di Sesshomaru e inizia a parlare. “Scusa Sesshomaru. Non sono stata attenta. Ma…. Non li ho sentiti entrare. Ho avuto paura per me e il bambino e ….. mi sono ricordata del nascondiglio di Kagome!”



Osservo Rin e annuisco mentre Inuyasha mi abbraccia.
Non trovarla, in quella stanza distrutta mi ha terrorizzato, ma poi mi sono ricordata il nascondiglio.
Quando eravamo piccole ci nascondevamo in una stanza segreta organizzata in modo tale che i nostri servi demoni, non potessero trovarci, dove il nostro odore veniva celato anche alle loro narici.
Fortunatamente lei era lì, piangente, rannicchiata, ma viva.
Mi stacco da Inuyasha alzandomi dal letto e fissando Sango.
“Sango!” esclamo e lei si gira verso di me “Che c’è Kagome?”
“Vai a chiamare il dottore!” e appena lo dico fisso Rin che si stringe ancora di più a Sesshomaru. Mi avvicino e le accarezzo la fronte “Stai calma, è solo una precauzione. Lo spavento è stato forte, meglio essere tranquilli no?” e osservo Sesshomaru che annuisce “Ha ragione Rin!” e sentendo la sua voce lei sorride leggermente “D’accordo!” sussurra tornando ad adagiarsi contro il marito.
Mi dirigo verso la porta che spalanco immediatamente e urlo come una pazza nel corridoio “KOGA!” e dopo tre secondi un turbine si ferma davanti a me “Kagome… stai…!” ma si ferma appena mi vede, sono furiosa “Adesso ne ho abbastanza, trova chi è stato! IMMEDIATAMENTE!” lui annuisce e sbircia dentro la stanza “Lei sta bene vero?”
“Non lo so! Aspettiamo il medico!” e appena lo dico, vedo Myoga correre verso di noi e fermarsi con il fiatone davanti a me “Ho fatto più presto possibile mia signora!” fisso Koga socchiudendo gli occhi, che sparisce immediatamente e mi giro verso gli altri.
“Tutti fuori!” ordino e lentamente li vedo uscire, ma quando sto per chiudere la porta, Rin mi chiama “Ka… kag… Kagome potresti restare con me?” sorrido e mi siedo accanto a lei osservando l’aiutante di Myoga sistemare i macchinari e iniziare la visita.
Per fortuna è tutto apposto, ma quando il dottore fa una richiesta in più schizzo verso la porta spalancandola notando che tutti mi fissano preoccupati.
Sorrido e fisso Sesshomaru.
“Sesshomaru che dici…. Vuoi vedere in anteprima tua figlia!” lui barcolla leggermente e afferra una spalla ad Inuyasha che resta immobile, poi annuisce. Lo vedo seguirmi lentamente e quando davanti allo schermo il dottore mostra l’immagine si siede sul letto stringendo la mano di Rin “Sta bene?” chiede fissandomi e io annuisco “Perfetta!” esclamo e lui sembra quasi sgonfiarsi della tensione.
Ringrazio e il dottore e insieme usciamo dalla stanza. Sango mi si getta al collo “Una femmina!” urla e io annuisco “Sarà bellissima!” esclama “Lo credo anch’io!” e fisso Inuyasha che mi sorride leggermente.
Vorrei restare lì, felice per sempre, ma Igor appare nel corridoio chiamandomi.
Li faccio cenno che lo raggiungerò subito e mi giro verso gli altri “Voi tre restate qui e Inuyasha aiuta tu Rin nel portare la sua roba di qua. Meglio che non si muova per un po’!” lui annuisce e io mi avvicino a Igor.
“Che c’è?” lo vedo abbassare la testa.
I suoi… parenti hanno saputo dell’attacco e arriveranno domani per una visita.
Alzo gli occhi al cielo.
Fantastico!
“Ok ne riparliamo domani. Facci portare qualcosa per la cena in camera!” mi giro e torno indietro, chiudendomi in camera e notando che tutto è in ordine. Il sangue è sparito, così come il corpo di Argo.
Mi stendo sul letto e sento le lacrime iniziare a scendere dal mio viso. Afferro il cuscino e piango lì, da sola non so per quanto tempo.



Aiuto Rin nel piccolo trasloco, sotto lo sguardo attento di Sesshomaru, poi lei si siede sul letto e mi fissa “Sc… scusa!” sussurra e io mi giro verso di lei immobile “Che c’è?”
“Senti…. Ma tu sei davvero il fratello di Sesshomaru?” annuisco “Allora tu sei Inuyasha!” e appena lo dice la fisso stranito.
Sa il mio nome?
Mi fa segno di sedermi accanto a lei e io lo faccio osservandola.
E‘ minuta, piccola e molto graziosa. I capelli neri, lunghi li arrivano fino ai fianchi. Due profondi occhi scuri mi fissano sereni. È molto bella.
“Mi conosci?” chiedo e lei annuisce “ogni tanto mi ha parlato di te. Credo che infondo…. Si senta in colpa per averti abbandonato al tuo destino!” la fisso “Infondo…. Molto infondo! Forse sotto i piedi” esclamo e lei ride felice.
“Dai… non dire così. Forse il Sesshomaru che conoscevi non esiste più! Adesso il nuovo Sesshomaru è diverso! Ama me, un umana e sta per diventare padre!” sorrido leggermente “Forse!”
La sento afferrarmi una mano e alzo di scatto la testa verso di lei “Sai Inuyasha… stai per diventare zio!” e quando appoggia la mia mano sulla sua pancia sento degli strani movimenti e la guardo “zio!” sussurro e lei annuisce, sto per dire altro, ma una voce mi blocca “Sì, zio, ma cerca di fare il bravo zio o ti taglierò la testa!” alzo la testa e vedo Sesshomaru fissarci “Sei cambiato Sesshomaru!” esclamo e lui annuisce “No! Forse… sono solo cresciuto! Ma credo lo abbia fatto anche tu no!”
“Cosa c’è tra te e Kagome, Inuyasha?” mi alzo, sorpreso da quella domanda osservando Rin e poi lui “Questo…. forse” e lo vedo sorridere leggermente, poi le sento e vedo che anche Sesshomaru le ha percepite.
“Sta piangendo!” sussurra mentre Rin si alza “Kagome?” chiede timorosa e io fisso mio fratello e poi lei, sorridendogli. “Non ti preoccupare Rin ci penso io! Tu devi riposare, non vorrai far stancare la mia nipotina!” lei si avvicina a Sesshomaru mentre io apro lentamente la porta che divide le due stanze, chiudendola alle mie spalle e la vedo lì, nel letto abbracciata al cuscino.



Ok, prima dei ringraziamenti, ho qualcosa da dire.
Vorrei ringraziare tutte voi per leggere le mie storie. Storie belle e dolci come mi dite alcune di voi o melense e orribile come descritte da altre. Ringrazio tutte voi per avermi seguito, con interesse anche in questo periodo, dove forse le mie storie sono peggiorate in stile, ma mentre scrivevo, una persona che amavo molto si spengeva lentamente. Vi ringrazio anche se voi non lo sapevate, per avermi seguito in questo periodo dove, alla fine gli ho dovuto dire addio. Adesso, sperando di non avervi annoiato troppo o stressato troppo vi saluto.




Ps: nel prossimo capitolo leggerete:
L’arrivo di Kikyo.
Un bacio di Inuyasha a….
La scoperta del mandante degli attentati.

PSS:alla fine la storia sarà di 11 capitoli… avevo sbagliato i calcoli… scusate!!!!!!


Non vi ringrazio una per una, ma vi mando milioni di grazie, nel prossimo vi ringrazzierò di nuovo una per una!!!!