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Autore: frencia92    05/09/2013    2 recensioni
Un grave incidente porta Gibbs in coma, il suo spirito vaga tra passato, presente e futuro riscoprendosi diverso, cambiato dagli eventi della sua vita. Affronta un 'mondo parallelo' in cui lui non c'è più e vede come la vita degli altri sia diversa da ciò che si aspettava...
Tony è il caposquadra con Ziva e McGee, Kate è viva e lavora per Jenny a Los Angeles...
Spero di avervi incuriosito..!!! ♥
*titolo tratto dalla 200° puntata!!
TIVA/MCABBY
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Only TIVA '
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Capitolo 3: Rewind
 
"Hei... c'è nessuno? Qualcuno può spiegarmi dove diavolo sono finito??"
In piedi, avvolto solamente da una luce candida e calda, Gibbs si ritrova completamente solo, si guarda intorno cercando qualcuno che possa rispondere alle sue domande...
l'ultima cosa che ricorda è la telefonata a Tony, sentiva chiaramente il terrore nella sua voce mentre gli diceva che lo stava raggiungendo, stava correndo per salvarlo...
Ma ci era riuscito? L'aveva salvato?
In quel momento si sente come sospeso nel tempo, non prova dolore fisico, il silenzio attorno a lui lo innervosisce, solo in quell'istante si accorge di essere interamente vestito di bianco, gli sembra di essere in uno di quei film che Tony nomina spesso al lavoro.
Si sente perso, spaesato, senza difese... intimorito da quella strana luce bianca.
"DiNozzo! Se questo è uno dei tuoi scherzi ti giuro che ti prenderò a sberle fino alla morte!!!"
"...No, Jethro... non è uno scherzo, di nessuno dei tuoi colleghi. Tu sei qui perchè stai morendo..."
 
Riconoscerebbe quella voce tra mille.
Shannon.
La sua Shannon.
"Dove sei..."
"Sono dietro di te..." si volta e la vede. 
I suoi meravigliosi capelli rossi che scendono morbidi sul suo vestito di seta bianco, un sorriso sul viso dedicato solo a lui, il suo corpo stupendo, proprio come lo ricordava. La osserva sorridente mentre ripensa alle sue parole...
"... cosa significa che sto morendo, Shannon..."
"Esattamente quello che ho detto. Ricordi quello che ti è successo?"
"Beh... si. Ricordo il fiume, sono volato con l'auto nel fiume dopo che hanno cercato di spararmi... ma... Tony ha detto che stava arrivando! Non mi ha salvato?"
"Si, beh, perlomeno ci ha provato... sai, quel ragazzo ha un cuore d'oro. Si sente in colpa per ciò che è successo nonostante non potesse fare niente per evitarlo... si sta incolpando di tutto quello che ti è successo..."
"Voglio vederlo, puoi portarmi da lui?"
"Sei certo di volerlo vedere ora? Non è un buon momento per lui..."
"Voglio che sappia che non si deve dare delle colpe perchè non ne ha... ti prego, Shannon..."
lei sorride, spiazzandolo "Sai, c'è già qualcuno che sta provando a farlo ragionare... ti mostrerò ciò che sta succedendo..."
Gli prende una mano mentre gli accarezza dolcemente il viso, chiudono gli occhi e quando li riaprono si trovano nella stanza d'ospedale. Tony e Ziva stanno parlando.
Shannon fa cenno a Gibbs di avvicinarsi per ascoltarli...
 
"Non è stata colpa tua, Tony... non potevi sapere e non potevi evitare che succedesse..."
si guardano fissi negli occhi mentre Tony cerca le parole giuste per poterle rispondere
"Non puoi saperlo, Ziva. Se potesse Gibbs m'incolperebbe di certo di non essere riuscito a salvarlo, non ho fatto nulla per salvarlo...
ero terrorizzato, mi sono bloccato, non sapevo più cosa fare, io... io..."
Ziva vede Tony agitarsi sempre di più, così cerca di rincuorarlo
"No. Non darti colpe che non hai. Gibbs sa perfettamente che non è colpa tua e lo sai anche tu... non potevi fare nulla, nemmeno se fossi stato su quell'auto con lui. Forse sareste morti entrambi e ti avrei perso..."
"So perfettamente come la pensi ma lui non è qui per dirmelo, per dirmi che non è colpa mia..."
"Allora te lo dico io... fidati di me, non è colpa tua!"
Abbassa triste lo sguardo sotto gli occhi increduli di Ziva.
 
"Allora è così... crede che sia colpa sua!!"
"Si, Jethro. Lo crede veramente, come se fosse stato lui stesso a causare l'incidente..."
 
"McGee... dobbiamo trovare quell'auto... le telecamere di sorveglianza stradale ti saranno certamente di grande aiuto. Ziva, tu fatti aiutare da Fornell e la sua squadra per le indagini sul posto, dirigi tu in mia assenza nonostante sia sotto la loro giurisdizione... se ci sono problemi fammi chiamare da Fornell, così ci chiariamo.
Fai mandare tutte le prove ad Abby... Abby, devi esaminare le prove e controllare a fondo l'auto di Gibbs. Quando McGee avrà finito potrà darti una mano... Ducky, mi serve il tuo aiuto medico qui e possibilmente una perizia psicologica sul bastardo che ha fatto tutto questo... devo sapere perchè lo stava inseguendo e perchè ha cercato di ucciderlo... io resterò qui questa notte... Chiamerò il Direttore per mandarmi degli uomini di sorveglianza... potrebbero provare ad entrare per finire il lavoro... tutto chiaro?"
"Si, Capo... ci mettiamo al lavoro..."
 
"Il tuo ragazzo è veramente in gamba... sarebbe capace di sostituirti egregiamente... dovresti andarne fiero!"
"Lo sono... tantissimo. È cresciuto molto, non solo caratterialmente... è cambiato molto.
Anche se ancora non so cosa l'abbia fatto crescere.
Non è certo merito mio..."
"Lo capirai col tempo... quel ragazzo ti aprirà gli occhi, è per questo motivo che sei ancora qui..."
Si gratta la testa perplesso "... cosa vuoi dire..."
"Aspetta... col tempo capirai... ora ascolta..."
 
"Tony..."
"Cos'altro c'è, Ziva... non voglio più ascoltare le tue rassicurazioni... non mi aiutano..."
"Se hai bisogno di sfogarti, di piangere o di qualunque altra cosa... io ci sono... vieni a cercarmi, ok?"
"..."
"Hei... non scherzo! Vieni da me se hai bisogno. Io ci sono..."
"... ok. Va bene..."
"Bene. Ci sentiamo più tardi per gli aggiornamenti..."
 
Ziva esce dalla stanza lasciando solo Tony con quello che rimane di Gibbs...
Siede sulla poltrona accanto al letto, le mani aperte sul volto a coprire l'angoscia.
Sospira pesantemente appoggiandosi con i gomiti alle ginocchia.
"Cosa devo fare... cosa devo fare..."
le lacrime scorrono leggere sul suo volto, Gibbs lo guarda rimanendone scioccato.
"Sta male... non l'ho mai visto così..."
"...disperato? Non sarebbe la prima volta, Jethro e tu lo sai..."
 
In quel momento la stanza attorno a lui cambia...
si ritrova in un posto che ricorda molto bene, un porto abbandonato... o almeno sembra...
"Shannon... cosa vuol dire tutto questo?? Perchè siamo qui?"
"Hei!! Smettila di fare domande e guarda davanti a te..."
 
Vede l'auto di Tony fermarsi dietro al cancello che chiude lo stabilimento, lo vede scendere e aggrapparsi al cancello quando un auto esce dallo stabile in retromarcia seguito da uomini dalle pistole cariche. 
L'auto cade in acqua, Tony inizia a correre verso lo stabile, appena dentro sfodera la pistola e uccide a sangue freddo i cattivi, corre come un folle.
Appena vede l'uscita ci si fionda, getta l'arma a terra e corre verso l'acqua.
Si butta, raggiunge l'auto e cerca di aprirne gli sportelli, inutilmente.
Riesce a rompere il vetro anteriore dell'auto, facendo uscire una ragazza svenuta.
La porta in superficie, adagiandola sul pontile poi torna in acqua, arriva all'auto trovandosi davanti Gibbs incoscente ancora intrappolato dal volante.
Lo libera velocemente, portando anche lui sul pontile.
Lo fa coricare accanto alla ragazza, sfinito per lo sforzo cerca il battito del suo cuore senza successo.
Inizia il massaggio cardiaco che non porta alcun risultato.
"Andiamo Capo... non puoi farmi questo... non costringermi a baciarti, CAPO!!"
Prova con la respirazione bocca a bocca poi ricomincia con il massaggio cardiaco, inutilmente.
"Andiamo... ANDIAMO!!!"
 
'Se non aiuto quella ragazza ora sicuramente Gibbs in qualche modo me la farà pagare...' pensa velocemente mentre abbandona Gibbs per aiutare la ragazza.
Inizia il massaggio cardiaco senza prestarvi realmente attenzione... continua a voltarsi verso Gibbs alla ricerca di un segno di vita... poco dopo Gibbs e la ragazza si riprendono, Tony emette un forte sospiro di sollievo che Gibbs in quel momento non aveva percepito.
 
Un grosso nodo in gola inizia a farsi sentire, gli occhi bruciano vedendo quella scena in terza persona...
"Stava davvero male..."
"Si.. e c'è di più. Il Direttore Shepard, dopo il tuo ritorno in squadra, offrì a Tony l'opportunità di diventare capo squadra della Rota, in Spagna."
"Ne ho sentito parlare... ma Tony non andò mai in quella squadra... c'era EJ..."
"Esatto. C'era EJ... le fu dato l'incarico dopo che Tony rifiutò quel posto..."
Gibbs sembra alquanto confuso "... di cosa stai parlando?! Non conosco questa versione..."
"Certo, Tony non ti disse mai che rifiutò per stare ancora con te, anche se dovette rinunciare ad una carriera migliore e allo stipendio più alto... Tony è Tony, dovresti saperlo... l'hai addestrato tu... lui è il tuo Fedele San Bernardo, ricordi?"
rimane scioccato da quelle parole, in quei pochi secondi si sente come un traditore, ha tradito Tony e tutta la sua squadra... li ha abbandonati a loro stessi.
Abbassa lo sguardo, sembra più che mai un cucciolo impaurito.
Shannon lo guarda dispiaciuta.
"Jethro... guarda davanti a te... guarda!"
 
Alza gli occhi, è tornato in quella maledetta stanza d'ospedale.
Si vede disteso su quel letto, inerme e accanto a lui vede Tony... sta dormendo sul suo petto, perso nei battiti del suo cuore mentre gli stringe forte la mano.
"Avevi ragione, Jethro... è il tuo fedele San Bernardo..."
Gibbs sembra riflettere sulle sue parole "forse senza di me sarebbe stato meglio..."
Shannon inizia a ridere "Forse, chi lo sa... vorresti scoprirlo? Vorresti vedere la vita della tua squadra senza di te?" "Si."
"Se è quello che vuoi... posso accontentarti subito. Ora tu non esisti più..."
   
 
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