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Autore: Channie    05/09/2013    2 recensioni
Chanyeol è un ragazzo di natura sensibile, dolce e disponibile con tutti.
Ma il suo aspetto fisico lo porta a essere chiuso e triste.
Solo una persona lo renderà più sicuro di se... Kim Himchan!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Allora. Questi sono i fogli per le iscrizioni ai club. Ci sono vari club. Arti Marziali, Danza, Canto, e Musica. Alla fine dell’anno, ognuno dei gruppi si esibirà in un palco e verrà scelto un vincitore.”
Yixing era davvero molto simpatico e disponibile. Gli avevo chiesto se sapeva qualcosa dei club, e lui mi aveva portato le iscrizioni. 
“Cosa farai tu?” Chiesi io.
“Beh. Io faccio parte del club di danza da 4 anni. Ho vinto tre volte di seguito. Lo scorso anno, per problemi, non ho potuto allenarmi e quindi non ho partecipato alla sfida. E ha vinto quel bambino di Jong. Puff...” 
Lui non lo chiamava Kai. Non so perché non lo chiamava così. Penso sia per il semplice fatto che sono avversari di danza.
“Ah. Io penso che inizierò con il corso di musica. Insomma, non so ballare… Però mi piacerebbe molto venirvi a vedere.” Risposi.
“Certo. Dovrai venire.” Disse.
Il secondo giorno di scuola era passato bene. E ora, Yixing mi stava accompagnando al club di musica.
“Lay … Lay … Dove sei Lay!!!” gridò un ragazzo che non era della nostra classe.
“Aspetta un attimo. Arrivo.” Rispose Yixing.
“Lay?” chiesi io.
“Oh … è il mio nome d’arte. Mettiamola così. Ci vediamo Chanyeol. Poi dimmi come è andata”
Guardò dentro la sala musica prima di lasciarmi. Era vuota.
“Vai pure. Ma penso che il coordinatore venga presto. Fighting!” disse. E poi se ne andò.

Varcai quella porta e mi trovai davanti una meraviglia. Una miriade di strumenti musicali, tradizionali e non.
Batterie, bassi, violini, violoncelli, flauti e … Chitarre.
C’era proprio tutto. C’era anche una piccola saletta per le registrazioni. Mi girai in torno per vedere quel paradiso e poi mi sedetti su una sedia al centro della sala.
Mi alzai di nuovo per prendere una chitarra acustica e mi risedetti. Iniziai ad accordarla e poi a suonare una vecchia canzone che mi aveva insegnato Yura. Suonai e mi lasciai trasportare dal suono di quello strumento così perfetto. Ogni corda era tirata perfettamente e il suono che produceva era a dire il poco soave. Ecco che avevo terminato, e ancora quelle corde vibravano l’ultima nota che avevano riprodotto. Quella sensazione che provavo dopo aver suonato era fantastica. Ma presto svanì quando mi accorsi di non essere solo nella stanza.
Un ragazzo iniziò ad applaudire.

“Complimenti! Suoni davvero molto bene!” disse con una voce profonda. Mi girai.
“Grazie”. Era di sicuro più grande di me. Magro, di media statura. Capelli castani, lisci, non molto corti. I suoi occhi avevano un taglio molto allungato e avevano qualcosa che inizialmente non riuscii perfettamente a comprendere. 
“Sei nuovo nella scuola?” Chiese.
“Si. Sono del 92” risposi.
“Io del 90. Sono il coordinatore di questo club.” 
Ora capivo. Quando parlava sembrava che guardasse da un’altra parte. Era strabico. Ma non eccessivamente. Abbastanza da notarlo.
“Sono Chanyeol” Mi presentai, cercando di colmare quel silenzio imbarazzante.
“Piacere Chanyeol. Io sono Himchan.”


***


“Prego entra. Ti stavamo aspettando.” Disse Kai.
Era stato lui a chiamarmi e a dirmi di andare a casa sua. Era solo il secondo giorno e già Kai mi aveva invitato a casa sua. C’erano anche Sehun e Baekhyun.
“Ciao ragazzi!” dissi con entusiasmo.
“Hey Yeol!! Come è andata la giornata?” Chiese Sehun.
“Bene. Oggi sono entrato a far parte del club di musica come chitarrista. Mi sono divertito parecchio.” 
“Oh … Ricordami che un giorno dovrò venire a vederti!” disse Baek.
“Tu invece? Ti sei iscritto a qualche corso?” chiesi al ragazzo con l’eyeliner.
“Canto. Ah Sehunnie. Sai chi c’è?” disse il ragazzo iniziando a ridere.
“Chi? … Ah … Non dirmi che …” il ragazzo stava per afferrare il colletto del suo hyung.
“Lu … Han … Lu… Han …” iniziò a dire con una cantilena.
Sehun, che era sdraiato su un divano coperto da milioni di cuscini, ne prese uno e iniziò a prendere a cuscinate Baekhyun finché non smise di dire quelle parole.
“Aish … Ti odio hyung!” disse infine il giovane.
“Parliamo di cose serie. Come vi vanno le questioni amorose? Cominciamo da Chanyeol!!” Baekhyun fu serio.
“Cosa?” Iniziai a tremare.
“Dai … Siamo tra amici.” Disse Kai.
“Ehm… Ecco… Non c’è nessuno adesso.” Dissi semplicemente.
“Ah … Benissimo. Devi sapere che nemmeno noi abbiamo una tipa. Ma giriamo intorno a delle persone.” Disse Sehun.
“Lu… Han …!!” continuò Baekhyun.
“Si si … LuHan LuHan. Abbiamo capito Baekhyun-hyung!!! E’ un ragazzo dell’ultimo anno. Biondo, bello, simpatico,… Ok … Ma arriviamo al dunque… Vogliamo parlare della dolcissima Sungyeon?” Disse Sehun pungente.
“Ti odio Sehun! Ma proprio da tirarti una ad una quelle ciocche che ti sei fatto colorare in testa!” disse lui.
“Questa era bella!” dissi io ancora ridendo.
“Grazie Chanyeol!” disse Baekhyun soddisfatto.
“Acido. Comunque… Era proprio questo il motivo per cui vi ho invitato ragazzi.” Disse Kai.
“Io mi fido di voi. Anche di te Chanyeol!” prosegui indicandomi.
Kai chinò il capo leggermente, guardando verso il pavimento. Era seduto con i gomiti poggiati sulle ginocchia. Ora portò la testa su quelle mani, unite come in preghiera. Il suo sguardo era vuoto e triste.
“Ehi, Hyung. Ma stai piangendo?” Sehun andò vicino al ballerino per poter toccargli la spalla e constatare se stava piangendo. In effetti, Jong In era sull’orlo del pianto. Anche se nessuna lacrima scendeva dai suoi occhi.
"Perchè non ci dici cosa ti passa per la testa Jong In-sii ... Dopo ti sentirai meglio!" Baekhyun era molto apprensivo.
“Ecco. Chanyeol non sa nulla a riguardo. Se non quello che ha visto con i suoi stessi occhi oggi in bagno. Forse è meglio che glielo spieghi.” Disse alla fine Kai.
“Ehm. Se non te la senti… Ecco non voglio che stai male per questo.” Dissi.
“Nono … è tutto ok. Ho bisogno di sfogarmi.” Disse. 
Si schiarì la voce … E poi iniziò…

“Ecco. È successo esattamente lo scorso anno. Quando sono entrato a far parte del club di danza. Ero felicissimo, perché avevo sempre vinto tutte le competizioni scolastiche fino ad allora. Amo la danza… La amo alla perdizione. Io e Sehun decidemmo di iscriverci e di informarci sulle persone che ballavano in quel club. I ballerini erano ottimi.
È fu così che alcune ragazze ci informarono su un certo Lay. Lay era il nome d’arte. Cinese di nascita, ma con un coreano davvero buono. Dicevano che era come vedere il vento che sfiora le foglie. Come vedere le piccole onde concentriche quando butti un sasso in un laghetto. Questo era Lay. 
Non ne ero molto convinto e così decisi di vedere questo ragazzo con i miei stessi occhi. Sehun non era con me. Ma io decisi lo stesso di andare al Club da solo. Nella sala di danza c’era un solo ragazzo. Aveva i capelli scuri, i lineamenti perfetti. Un espressione appassionata e disinvolta. Ogni singolo passo era perfetto. Ogni singolo passo era meraviglioso. 
Quando la musica terminò, decisi di andarmene per non farmi scoprire. Ma a quanto pare, la sua vista fu molto acuta. Mi avvicinò e mi chiese di mostrargli cosa sapevo fare. Attaccò una base e io iniziai a ballare. Ma mi sentivo goffo ai suoi occhi. Lui era un angelo.
Passammo l’anno insieme, con nuove coreografie e nuove canzoni, quando la famiglia di Lay ebbe un incidente. Erano ricoverati in ospedale e quindi dovette partire.
Non lo vidi più fino all’altro giorno. E vederlo così cambiato. I suoi capelli tinti di un colore diverso. Così perfetto…
Ecco non so come spiegarmelo.”

“Ti piace. Kai … ti piace. Non c’è altro modo per dirlo!” disse Sehun che mentre il ragazzo raccontava, gli accarezzava la spalla per calmare le sue lacrime che ora erano qualcosa di concreto.
“Kai… Diciamo che non conosco molto Lay. Ma da quello che ho potuto vedere in questi ultimi giorni è davvero un ragazzo disposto a tutto per aiutare gli altri.” Cercai di essere il più apprensivo possibile. Cosa che mi usciva bene. 
“Si. Hai ragione Yeol. Il problema sta che lui mi considera come un bambino. Insomma… Non come un suo rivale o come un adulto. Come un puro e casto bambino.” Disse abbassando la testa ancora di più.
Un minuto passò in completo silenzio. Niente rumori e niente parole. Solo i singhiozzi di Kai.
“Io … Io ho conosciuto un ragazzo. È il coordinatore del nostro club.” Cercai di rompere il silenzio.
“Ah … Come ti sembra? È simpatico?” Chiese Sehun.
“Si! È davvero forte.” Affermai.
“Chi è quest’anno il coordinatore?” Chiese Baekhyun.
“Himchan.”
“Hime!! Davvero?” disse Sehun.
“Lo conosci?” chiesi.
“Certo. Prende il pullman con me. Lo scorso anno abbiamo parlato un paio di volte. Aveva vinto lui nel corso di musica.”
“Davvero?” chiesi ancora più incuriosito.
“Aspe … Ma Himchan è il ragazzo un po’ strabico giusto?” chiese Kai, asciugandosi le lacrime.
“Si. È lui” affermai “Perché?”
“Ah beh… Se non erro è nella stessa classe di LuHan.”
“Davvero?????” disse Sehun, quasi buttandosi su Kai.
“Si … Himchan… Ricordo bene quel ragazzo ... ” Baek sembrava un po’ irritato.
   
 
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