Capitolo 6
Sentendosi
chiamato, Gai esultò dagli spalti ,scavalcando la recinzione
con un balzo per poi atterrare sul campo. Dopodiché si mise a
correre come un matto, portandosi davanti all’Uzumaki, per
mostrandogli la sua famosa posa:braccio teso, pollice all’insù
e l’accecante sbrillucichio del suo sfolgorante sorriso.
Inutile dire che il ragazzo davanti a lui lo stesse guardando come se
fosse un’emerito idiota.
-Forza
ragazzo, mostrami tutta la potenza della tua giovinezza!-urlò a
pieni polmoni.
Si
mise in posizione assumendo, per quanto Maito Gai possa,
un’espressione seria. Vedendo l’espressione assunta
dall’uomo anche Naruto decise di prenderlo sul serio,
concentrandosi su di lui. Gai iniziò a correre a gran velocità
verso di lui iniziando ad ingaggiare una velocissima successione di
taijustu, che l’Uzumaki schivava e parava con maestria.
“Nonostante le apparenze è un attimo ninja. Alla mia
velocità attuale mi sta mettendo in difficoltà. Mi
impegnerò in po’ di più.” Schivò
l’ennesimo colpo, allontanandosi con un balzo.
-Fammi
vedere cosa sai fare, Uzumaki!-
-Come
vuole Gai-san- rispose tranquillo il ragazzo.
-Niente
suffisso, ragazzo! La giovinezza scorre copiosa nelle mie vene!- urlò
di rimando l’uomo.
Naruto
lo guardò stranito.”Che personaggio che è la
famosa Bestia Verde di Konoha. Stavolta mi impegnerò fino al
25%. Vediamo se mi costringerà a aumentare la potenza…”pensò
mettendosi in posizione d’attacco.
-Così
mi piaci, ragazzo!- urlò Gai correndo verso Naruto che si
preparava ad accoglierlo.
-Tsunade…-
iniziò Jiraya - perché hai voluto indire questi
scontri?-
-Voglio
metterlo alla prova. E poi a lui sono sempre piaciute le
sfide.-rispose lei osservando il biondo, che in quel momento dava
sfoggio della sua conoscenza nelle arti marziali.
-
Capisco… sappi però che Naruto non si spingerà
oltre il 50%- continuò l’uomo
-Lo
so…- concordò la donna, sospirando –Spero solo
che non sottovaluti Kakashi.-
-Lo
spero anch’io Tsunade-
-Vento
della Foglia!-
Naruto
schivò il calcio che arrivava dal basso flettendo il corpo,
facendo in modo di non venire colpito. Riprese il combattimento
serrato contro l’uomo, che continuava ad attaccarlo, cercando
di trovare un punto cieco o uno spiraglio per poterlo colpire. Gai si
allontanò dal ragazzo, sorridendogli bonariamente.
-Sei
molto bravo, Uzumaki! Farò sul serio con te!-
Detto
questo Gai si tolse i pesi dalle gambe, lanciandoli vicino, ma non
troppo, agli spalti. Si formarono due voragini appena i due pesi
toccarono il suolo. L’Uzumaki le osservò, per nulla
impressionato.
-Tsk
e quelli sarebbero dei pesi?- chiese all’uomo che lo guardò
sorpreso da tale affermazione, non capendo il significato delle sue
parole.
-Forza
riprendiamo!-
Gai
si lanciò contro Naruto a una velocità impressionante,
preparando un devastante pugno che però venne bloccato dal
ragazzo senza difficoltà, anche se sorpreso dalla discreta
velocità dell’uomo. Gai si impressionò della
potenza e velocità del ragazzo, ma non perse tempo
ulteriormente iniziando con un’altra serrata serie di taijustu
ad altissima velocità che l’Uzumaki eguagliava. I due
continuarono a schivare, parare ed attaccare per parecchi minuti,
concentrati sull’avversario. “Così non và”
pensò Gai, mentre schivava un calcio che proveniva da basso
“devo ricorrere al Loto” Si preparò ad aprire le
porte del Chackra, preparando il proprio fisico.
-Prima
Porta del Chackra: Apertura!- urlò mentre intensificava gli
attacchi. “Ok la prima porta è aperta. Andiamo con la
seconda!”
-Seconda
Porta del Chackra: Riposo!-
Iniziò
a tartassare il ragazzo con velocissimi pugni, tanto che il ragazzo
fece una discreta difficoltà a pararli. “Ma che
diavolo….” Non fece in tempo a concludere il suo
pensiero che Gai urlò per la terza volta.
-Terza
Porta del Chackra: Vita!-
Diede
un potente e velocissimo calcio al ragazzo, che non fece in tempo a
fare alcunché ,venendo scagliato in aria. Gai saltò
verso di lui, iniziando a colpirlo con velocissimi pugni, tanto
veloci che gli spettatori facevano fatica a seguirne i movimenti.
Naruto veniva sbalzato da una parte all’altra, raggiungendo un
elevata distanza dal suolo. Proprio mentre veniva sbalzato
ulteriormente, Gai si portò sopra di lui assestandogli un
potente pugno che lo fece precipitare al suolo. Ma non avvenne nessun
impatto perché la caduta del ragazzo era stata interrotta
dallo stesso Gai che l’aveva avvolto nelle sue bende. Con uno
strattone riportò il ragazzo vicino a lui, assestandogli un
potente calcio all’addome che stavolta lo fece schiantare al
suolo. Gai atterrò accanto all’Uzumaki, chiudendo le
Porte del Chackra risentendo, anche se non lo dava a vedere, del loro
uso. Soddisfatto della vittoria, volse lo sguardo verso i corpo
immobile del ragazzo disteso accanto a lui.
-Spiacente,
Naruto Uzumaki-
-Gai-sensei
è il migliore! Sapevo che la forza della giovinezza non poteva
perdere!- urlò Lee, euforico per la vittoria del suo adorato
sensei.
-Zitto
Lee!- gli urlò contro Nenji, il quale fissava corrucciato le
due figure in mezzo al campo.
Il
ragazzo dalle folte sopracciglia smise di elogiare e urlare gaudi
verso la famigerata forza della giovinezza, spostando il suo sguardo
verso il compagno di team. Lo scrutò accigliato, non riuscendo
a non urlargli contro.
-Ma
come Nenji! Non sei felice per la meravigliosa vittoria di
Gai-sensei?!-
Lo
Hyuuga spostò lo sguardo dal campo verso il compagno di
squadra, guardandolo con un’ espressione poco convinta.
-Penso
che non sia ancora finita Lee…- ribatté riprendendo il
suo tono atono.
-Ma
che dici Nenji? Gai-sensei è troppo forte!- rispose il
ragazzo, dando un pacca sulla spalla dell’ amico, che però
ebbe l’effetto di innervosirlo. Lo guardò con aria
omicida, forzando un tono calmo.
-Sta
a guardare allora-
Gai
continuava ad osservare il ragazzo disteso a terra, che non dava
nessun segno di ripresa. Stava per abbandonare il campo quando una
specie di sbuffo attirò la sua attenzione. Guardò
ancora una volta il punto in cui avrebbe dovuto trovarsi il ragazzo,
ma al suo posto era apparso un tronco. “Ha usato la tecnica
della sostituzione e non me ne sono neanche accorto! Come diavolo ha
fatto a sostituirsi?!” pensò mentre scrutava
attentamente i dintorni, cercando l’Uzumaki. D’un tratto
si udì un urlo, la cui voce apparteneva a Naruto.
-Katon:
Tecnica della palla di fuoco suprema!-
Un’enorme
palla di fuoco si erse da dove proveniva il ragazzo, andando
rapidamente verso Gai che, essendo debilitato dall’uso delle
Porte del Chackra, non riuscì a schivarla del tutto
ustionandosi una gamba. L’uomo emise un urlo di dolore, cadendo
in ginocchio. Naruto però era già dietro di lui. Non
fece in tempo a voltarsi che l’Uzumaki lo colpì alla
base del collo, facendolo svenire.
Tsunade
guardò soddisfatta l’Uzumaki, che non era per nulla
spossato da quei combattimenti. “Gai l’ha sottovalutato,
ha aperto solo tre Porte del Chackra e ha ovviamente perso. Avrebbe
dovuto usare l’apertura di almeno sette porte per poter
impensierire Naruto” La donna si apprestò ad annunciare
il penultimo sfidante, dopo che la sconfitta Bestia Verde di Konoha
veniva portata in infermeria dai medici sotto lo sguardo piangente di
Rock Lee e quello allibito dei presenti. Non accadeva tutti i giorni
di poter assistere alla sconfitta di Maito Gai.
-Il
quarto sfidante sarà Sasuke Uchiha!-
L’Uchiha
scese dagli spalti, andando a posizionarsi di fronte a Naruto che lo
guardava incuriosito. “Bene ecco il teme. Vediamo se il
fratellino di Itachi si farà valere.” Pensò
mentre Sasuke si preparava per lo scontro, attivando il proprio
Sharingan. Tolse la sua katana Kusanangi dal fodero riposto dietro la
schiena, immettendoci il proprio chackra. Con uno scatto si avvicinò
all’Uzumaki cercando di colpirlo con un affondo, che però
venne parato da un kunai che il ragazzo aveva preso velocemente dalla
propria saccoccia. Iniziarono un serrata combinazione di attacchi con
le proprie armi dando sfoggio della loro velocità e
precisione. Sasuke mostrava le sue grandi abilità con la
spada, mentre Naruto dava sfoggio di essere un
incredibile ninja, riuscendo a tener testa e a mettere in difficoltà
il proprietario della katana con il suo kunai. Continuarono a
combattere ad una velocità impressionante, alternandosi con
affondi sempre più imprevedibili, piegando il polso all’ultimo
secondo. Ma nessuno dei due riusciva a fare breccia nella difesa
dell’altro. Si staccarono con un balzo, riponendo le loro armi
negli appositi contenitori.
-Non
sei male con la spada teme- iniziò l’Uzumaki con un
sorrisetto di scherno
-Nemmeno
tu dobe- rispose l’altro a tono, iniziando a comporre dei
sigilli con le mani.
-Katon:
Tecnica della pioggia di fuoco!-
Dalla
bocca l’Uchiha esalò numerose palle di fuoco,
dirigendole verso Naruto. Il ragazzo iniziò a schivarle con
velocità mentre componeva i sigilli necessari per la sua
tecnica.
-
Fuuton: Raffica dell’Uragano!-
Una
potente raffica di vento dissolse la tecnica del ragazzo, riuscendo a
ferire anch’esso scagliandolo verso gli spalti. “Che
potenza” pensò l’Uchiha mentre osservava i
numerosi tagli che coprivano il suo corpo “non sono riuscito a
vedere l’attacco nonostante avessi lo Sharingan attivato”
Tornò sul campo sottostante e, seccato dall’andamento
dello scontro, compose rapidamente altri sigilli pronto a scagliare
contro l’Uzumaki una delle sue tecniche più
potenti.
-Katon:
Tecnica del drago di fuoco supremo!-
L’Uchiha
formò un enorme drago di fuoco che si lanciò contro
Naruto, immobile sul suo posto che cominciava a preparare la sua
tecnica.
-Katon:
Fiato ardente della Volpe!-
Un’immensa
quantità di fuoco creata dall’Uzumaki formò una
mastodontica volpe che si scontrò con il dragone di Sasuke,
disintegrandolo. Dopodiché anche la volpe si dissolse, creando
una nuvola di fumo di cui si approfittò Naruto che creò
una sua copia. Insieme i due iniziarono a comporre sigilli
differenti, segno di voler creare una tecnica combinata.
-Fuuton:
Tecnica del Vento Divino!-
-Katon:
Bomba incendiaria!-
Dalla
fusione delle due tecniche si ottenne un tornado infuocato, che si
abbatté sull’ignaro Uchiha intrappolandolo all’interno
di essa. Il corpo di Sasuke venne ustionato in più punti dalla
ferocia del fuoco, facendo gridare il moro dal dolore. Il ragazzo si
costrinse a reagire non volendo fare una magra figura davanti a tutta
quella folla, il suo orgoglio non poteva accettarlo. Compose dei
sigilli, sperando che la sua tecnica riuscisse a dissolvere o
quantomeno riuscire a limitare il danno sul suo fisico. Per aiutarsi
decise di attivare il segno maledetto di secondo livello, che cambiò
il suo aspetto: i suoi capelli si allungarono, il colore della sua
pelle andò a tendere al grigio, i suoi occhi cambiarono
diventando simili a quelli di un serpente infine sulle spalle
spuntarono due immense ali che ricordavano la forma di due mani. Fece
forza sulle ali cercando di uscire da quel turbine aiutandosi con la
sua tecnica da poco attivata
-Raiton:
Flusso dei mille falchi!-
Dal
suo corpo emanò un intenso flusso di elettricità, tanto
forte che gli permise di dissolvere il tornado, liberandosi dalla sua
stretta. La tecnica aveva però prosciugato le sue energie
senza contare l’uso del segno maledetto e gli effetti della
devastante tecnica combinata dell’Uzumaki, da cui aveva
riportato varie gravi ustioni e numerosi tagli in tutto il corpo.
Mentre il segno maledetto si ritirava dovette inginocchiarsi al
suolo, stremato. Ancora però, non era finita.
-Oh
Sasuke-kun…-
Sakura
guardava preoccupata il proprio ragazzo, stimando la gravità
delle sue ferite. Era da moltissimo tempo che non vedeva l’Uchiha
così stremato da un incontro, l’ultima volta era stata
contro quella serpe di Orochimaru che anche se non era al pieno delle
sue forze mise in serie difficoltà il moro che ne uscì
gravemente lesionato. Ancora ricordava in che stato l’avesse
trovato e, anche se era passato quasi un anno, non riusciva a
togliersi quelle immagini dalla mente.
Sakura
era stata in pena tutto il giorno per le sorti del suo ragazzo.
Sapeva che prima o poi il suo Sasuke-kun avrebbe dovuto affrontarlo
ma aveva sempre sperato ardentemente che non ce ne fosse bisogno. O
che se ne fosse dovuto occupare un altro. Ma le sue speranze si erano
infrante nel momento stesso in cui il moro aveva pronunciato quelle
fatidiche parole: “Oggi devo affrontare Orochimaru”.
Ancora prima che le avesse pronunciate aveva capito cosa fosse venuto
a dirle. L’aveva accompagnato fino al covo del sannin delle
serpi dove lui l’aveva lasciata donandole un dolce bacio a fior
di labbra. “Doveva farsi forte”. Se lo ripeteva da quando
aveva capito di non voler essere un peso per lui. Ma in quel momento,
quando lui si era delicatamente staccato da lei donandole un leggero
sorriso voltandosi e incamminandosi verso l’entrata, lei si era
sentita nuovamente inutile. Poi quando lui era scomparso dalla sua
vista, lei si era raggomitolata su se stessa piangendo piano
ripetendosi che lui sarebbe tornato da lei, che ce l’avrebbe
fatta. Aveva aspettato lì il ritorno del suo amato per ore,
chiedendosi se fosse ancora vivo. Ma poi finalmente, al giungere del
tramonto, aveva intravisto una figura che si trascinava lentamente
verso l’uscita. Si era subito messa in posizione d’attacco,
pronta a sfracellare la faccia a un possibile nemico. Quando
intravide il volto di Sasuke, il suo cuore aveva fatto una capriola.
Ma appena il ragazzo si mostrò alla luce del sole, gli occhi
gli si erano nuovamente riempiti di lacrime. Sasuke, il suo
Sasuke-kun, era coperto dalla testa ai piedi di sangue raggrumato, un
suo braccio era ricoperto di profondi tagli da cui ancora usciva del
sangue, le gambe lo sorreggevano appena e gli occhi erano arrossati
dal troppo uso. “S…Sa…Sakura…” la
chiamò con voce sofferente e flebile, lei rispose alla muta
richiesta avvicinandosi velocemente a lui con il volto rigato dalle
lacrime. Gli fece le prime medicazioni sul posto, rendendosi conto
della gravità della sua situazione. “L…L’ho…battuto…S…Sakura”
disse tra uno spasmo e l’altro, troppo orgoglioso per urlare
dal dolore che tutto il suo corpo gli trasmetteva. Sakura gli sorrise
incoraggiante tra le lacrime, sussurrando all’orecchio di lui
poche semplici parole. “Sei stato bravissimo, Sasuke-kun”
Il
tocco di una mano sulla sua spalla la riscosse dai suoi pensieri,
facendola sussultare. Si volto verso la sua migliore amica che la
guardava preoccupata. Solo allora si rese conto che una silenziosa
lacrima era fuoriuscita dai suoi occhi. Si asciugò la guancia
con un gesto secco, sorridendo all’amica che la guardava
ancora. Poi volse l’attenzione a colui che gli aveva rubato
prepotentemente il cuore.
L’Uchiha
osservò nuovamente il suo avversario. Lo guardava interdetto,
notando che lui era ancora fresco come una rosa nonostante i tre
incontri precedenti e il suo ancora in corso. “Come diavolo
fa?” si chiese mentre si rialzava, avvertendo varie fitte in
tutto il corpo. “Devo usarlo” pensò iniziando a
comporre dei sigilli. Quando ebbe finito la sua mano venne inondata
di chackra mentre per tutto il campo si diffondeva il verso di vari
uccelli strepitanti. Vedendo quella tecnica, Naruto ghignò
entusiasta. Nella sua mano si iniziò a formare una piccola
sfera di chackra, che vorticava velocemente espandendosi sempre di
più. I due ragazzi si lanciarono uno contro l’altro,
urlando il nome delle rispettive
tecniche.
-RASENGAN!-
-CHIDORI!-
Dallo
scontro delle due devastanti tecniche, si formò un’enorme
esplosione alzando un forte vento che alzò un nugolo di
polvere. I presenti si coprirono gli occhi cercando di non ferirsi
con le polveri, entusiasti dall’incredibile scontro
tra i due giovani. Dopo che l’onda d’urto si dissolse e
il fumo iniziò a scemare, riuscirono a scorgere due figure:
una era in piedi vicino all’altra che era distesa al suolo.
Quando anche l’ultimo velo di fumo si dissolse, la folla
ammutolì.
Sasuke
Uchiha era disteso a terra, svenuto e sanguinante. Naruto Uzumaki
era invece in piedi con i vestiti sgualciti e qualche taglio
superficiale. Il pubblico andò in visibilio. Urla di
apprezzamento si levarono dagli spalti oltre ai numerosi applausi e
qualche distinto fischio. Il biondo sorrise mentre aiutava il
malconcio Uchiha, da poco semi cosciente, a rialzarsi. Una furia
rosa si lanciò contro di loro andando ad esaminare il corpo
del suo ragazzo, che era un tantino imbarazzato dalle attenzioni di
Sakura. Supino si lasciò portare in infermeria da lei, non
prima di aver lanciato all’Uzumaki uno sguardo di fuoco
ricambiato da uno sbuffo da parte del biondo.
Tsunade,
per l’ultima volta, annunciò l’ovvio sfidante di
Naruto.
-L’ultimo
sfidante sarà Hatake Kakashi!-
Salve
a tutti! Sono tornata!! ^^ Ecco a voi i penultimi incontri con tanto
di Uchiha! Non sapete quanto abbia penato per scriverli, non mi
convincevano mai! Fatemi sapere cosa ne pensate! Ringrazio tutti
coloro che hanno commentato il capitolo precedente o messo la mia
storia nelle preferite/ricordate/seguite. Alla prossima!
Naruhinafra