06/09/2013
2 recensioni6.
Mi rigirai per l’ennesima volta sul letto.
-Grace, nemmeno tu riesci a dormire?.- chiese Justin.
-Già.- sbuffai. Accese la lampada che si trovava sul comodino, si girò verso di me e mi squadrò per un po’.
-Ho qualcosa in faccia?.- dissi.
-No, solo.. sei bellissima.-
-Io? Parli sul serio?.- risi.
-Non ti sembro una persona seria?.- sorrisi.
-Domani che si fa?.- domandai, cambiando argomento.
-Non so, pensavo di scappare con te.-
-No, davvero Justin, stasera che ti sei bevuto?.- risi di nuovo.
-Non so che dirti Grace, è che tu mi fai impazzire.-
-Cosa?.-
-Si, sei così bella e poi quando mi guardi così..-
-‘Così’ come?.- chiesi divertita.
-Così, sei perfetta..- scossi la testa.
-Non c’è niente di perfetto in me, Justin.- si avvicinò ancora di più al mio corpo.
-Tutto di te è perfetto, Grace Bennett.- mi sussurrò all’orecchio. Chiusi gli occhi per un secondo.
-Justin..-
-Shh!.- mi zittì. –Vieni qui.- misi la testa sul suo petto e il mio braccio intorno al suo ventre.
-Buongiorno.- mi sussurrò Justin.
-Che ore sono?.- chiesi con la voce impastata dal sonno.
-Le nove, su, è ora di alzarsi.- sussurrò ancora.
-Ti prego, altri cinque minuti.-
-No, ti ordino di alzarti.-
-Ma taci.- dissi gesticolando con le mani.
-Dai piccola, non farmi usare le maniere forti.- non risposi. –Okay..- cominciò a farmi il solletico.
-Va bene, va bene, mi alzo.- sbuffai. –E comunque, sei uno stronzo!.- dissi prima di chiudermi in bagno.
-Amore, lo so.- sorrise maliziosamente.
Mi sciacquai la faccia e mi sistemai i capelli.
-Justin..- lo chiamai, entrai in camera. –Justin?.- ma dove diavolo è?. Sentii di colpo una mano su una spalla. Saltai. –Bieber sei un idiota, mi hai fatto prendere un colpo!.- mi girai verso di lui e gli diedi dei pugni sul petto nudo, ne rimase immune.
-Piccola, è inutile che continui, non mi farai mai del male.- sbuffai. Mise le braccia attorno ai miei fianchi e mi avvicinò a se. Lo guardai, rimanendo imbambolata. Avevo la perfezione davanti agli occhi. Mi sorrideva.
Mi sorrideva, capisci? Il mondo avrebbe pure deciso d’incominciare a girare dall’altra parte ed io non gli avrei dato importanza. S’inumidì le labbra. –Vuoi sapere cosa faremo oggi?.- chiese.
-Certo.- affermai.
-io, te e il mare.-
-Si, io, te, il mare, Rose e Ryan.- sbuffò.
-E va bene.- aggiunse in fine. Appoggiò la sua fronte sulla mia e quando le nostre labbra stavano per sfiorarsi:
-Buongiorno!.- disse una voce dietro di noi.
-Ma certo, Ryan! Dai, rovina un altro dei nostri momenti.- disse arrabbiato.
-Vado a fare colazione.- affermai.
Apparecchiai il tavolo con quattro tazze e dei cereali. Stavo prendendo il latte dal frigo, quando sentii delle mani stringermi il ventre da dietro. –Allora, dove eravamo rimasti?.- disse sussurrando al mio orecchio.
-Vediamo.. stavo per prendere il latte.- mi spostai dalla sua presa sorridendo.
Lo versai un po’ nelle tazze. Justin mi raggiunse in sala. –E dai, piccola! Non ti ci mettere anche tu.- mi girai verso di lui guardandolo negli occhi. –Justin, che c’è?.- chiesi.
-Lo sai che c’è.-
-No, non lo so.- Si avvicinò ancora una volta.
-Hey ragazzi!.- vidi Justin diventare rosso, viola, arancione, giallo, verde e blu dalla rabbia.
-Rose, non potevi trovare un momento migliore di questo per dire “Hey ragazzi!”.- risi ancora una volta divertita. –Dai, Justin adesso mangiamo, mi dirai dopo quello che volevi dirmi.- annuì.
Finii di sistemare le tazze quando mi accorsi che il biondino mi stava fissando accostato alla porta della cucina.
-Bieber, non dovresti essere a prepararti per andare al mare?.-
-Dovrei, ma prima devo fare questo.- mi tirò a se e senza dubbi cominciò a baciarmi. Socchiusi le labbra e le nostre lingue s’intrecciarono, ovviamente in senso metaforico. Quelle che sentivo nello stomaco non erano le solite farfalle, avevo un uragano dentro.
Baciami come se volessi essere amata, sembra che io mi sia innamorata.
Sto provando di tutto con lui, dall’odio all’amore, dall’amore alla lussuria, dalla lussuria alla rabbia.. E’ tutto un misto di emozioni. Ed è strano come il suo primo sguardo verso di me, mi fece innamorare. Non lo amo da morire, io lo amo da vivere.
Ero stesa in un asciugamano in spiaggia, ero stanca e quel bacio mi aveva completamente sconvolta.
-Rose, devo dirti una cosa.- dissi. Era al mio fianco mentre Justin e Ryan giocavano a palla come due bambini. –Dimmi tutto.-
-Beh.. vedi, Justin mi ha baciata.- affermai senza tanti giri di parole.
-Ma è fantastico!.- urlò.
-Non urlare.- risi.
-Anch’io devo dirti una cosa.-
-Spara.-
-Hai presente Ryan, no?.- annuii. –Ecco, credo che mi piaccia..-
-Davvero?. Non si vedeva proprio.- dissi sarcastica.
-Ma smettila!.- rise. –Quando mai si è visto?.-
-Amore, vieni a fare il bagno con me?.- mi chiese Justin porgendomi la mano per alzarmi. Amore? Ammetto che non è la prima volta che mi chiama così, ma di solito lo fa per scherzare, adesso mi sembra alquanto serio.
-Devo proprio?.-
-Si.- sbuffai. Mi misi in piedi. Ci incamminammo mano nella mano verso la riva, la spiaggia stranamente non era piena di gente, c’era solo due o tre famiglie e qualche coppietta abbastanza lontane dal nostro ombrellone, ma sinceramente non era quello che m’importava. Mi stavo distruggendo la mente chiedendomi cosa sarebbe successo tra me e Justin dopo quel bacio.
-Oddio, è fredda!.- strillai.
-Oh andiamo Grace!.- mi lasciò la mano e andò dove l’acqua gli arrivava ai polpacci. Si tuffò in avanti, entrando sott’acqua, tornò su. –Vieni!.- m’incitò di nuovo.
-No, ritorno all’ombrellone.- con passo svelto il ragazzo tornò dove mi trovavo io. –Justin, non toccarmi. Justin sei freddo, non toccarmi.- dissi.
Allora mi baciò.
Scusatemi per eventuali errori xoxo
