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Autore: Fenrir_23    06/09/2013    4 recensioni
Storia ambientata 25 anni dopo la partenza di Ash da casa. Il protagonista è il figlio di Ash.
"Qual era il Pokèmon migliore per lui? ... Quello che sicuramente l’attirava di più era Charmander."
La pokéball non ebbe nemmeno bisogno di dondolare. Si chiuse al primo tocco. La ragazza misteriosa la raccolse da terra e si avvicinò a Mat, porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi.
“Piacere, io mi chiamo Maky. E tu?”
Ash osservò il microscopico apparecchio nella mano del professore.
“Un microchip…” Sussurrò, leggendo la piccolissima scritta incisa su di esso. “Team Rocket, fabbrica Dark Pokémon.”
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Delia Ketchum, Gary, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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                IL CAMBIAMENTO DI EEVEE

                  



Mat, Maky e Leon erano in viaggio da una settimana abbondante e non avevano ancora raggiunto il sottopassaggio per Vermilion City, complici forti temporali che li avevano costretti a fermarsi, incontri di Pokémon imprevisti e … scarse capacità di orientamento. In verità Maky aveva provato a cercare di prendere la guida del gruppo diverse volte, ma Leon e Mat non le avevano voluto dare ascolto: cocciuti e soprattutto testoni, si vedeva che erano parenti. Era tentata di prendere Fearow e raggiungere la città successiva in volo. L’avrebbe fatto, ma non voleva lasciare indietro nessuno e in tre sullo stesso Pokémon non potevano volare. Oltretutto stavano per finire le provviste e un temporale che prometteva di essere piuttosto forte incombeva sopra le loro teste, dovevano assolutamente trovare un rifugio. Secondo la cartina, avrebbero dovuto raggiungerne uno in meno di cinque minuti di marcia.
“Vedi, è colpa tua!” Urlò Mat al cugino, mentre lui lo guardava con aria di superiorità mista a divertimento. “Io l’avevo detto che dovevamo andare dall’altra parte, sarebbe stata una scorciatoia perfetta!”
“Si, certo.” Commentò Leon, con tono di voce cantilenante. “Un’altra scorciatoia per perderci.”
“Volete piantarla voi due, una buona volta?”
Maky si portò una mano alla testa, stanca, mentre Charmander annuiva per darle ragione.
“Senza i vostri commenti sarebbe tutto molto più facile.”
Al primo bivio girarono a sinistra, verso un sentiero che andava in salita. Lo percorsero tutto, aumentando il passo quando sulla cima videro il rifugio indicato sulla cartina: un centro Pokémon dove far riposare i loro compagni di viaggio stanchi, fare rifornimento di cibo e poter dormire su un bel letto caldo e comodo. Niente di meglio.
Entrarono con l’aria da profughi, accolti da una calorosa infermiera Joy.
“Benvenuti!”
Leon le afferrò una mano, osservandola con lo sguardo p dolce di cui era capace.
“L’onore è mio, dolce e splendida fanciulla.”
L’infermiera arrossì, lasciando gentilmente la mano del ragazzo. Leon le fece un’occhiolino, convinto di aver fatto colpo. In verità Joy aveva almeno cinque anni in più di lui, e certo non era interessata ad averlo come fidanzato.
“Sei patetico.”
Il commentò di Mat non sfuggì all’altro, che reagì alla provocazione.
“Vedi di tacere, moccioso pel di carota.”
E di nuovo cominciarono a litigare.
“Volete far curare i vostri Pokémon o no?” Sbraitò Maky, che era al limite della pazienza. Miracolosamente i due interruppero il litigio.
La sera mangiarono qualcosa e decisero di andare a letto presto, chiamando i loro Pokémon fuori dalle sfere, ad eccezione di quelli ingombranti come Onix e Fearow, per motivi di spazio. Si addormentarono presto, cullati dal suono della pioggia che cadeva senza interruzione.
Maky nonostante la stanchezza non riuscì ad addormentarsi. Nel dormiveglia le parve di sentire uno strano rumore e si alzò cautamente, attenta a non svegliare gli altri e in particolare Houndoom, che solitamente si accorgeva di qualsiasi cosa. Qualcuno aveva aperto un poco la porta della camera ed era uscito. Si guardò intorno nel buio: ma non riuscì a capire chi mancava a causa della scarsa luce. A piede nudi uscì dalla stanza, percorrendo il corridoio che portava al salone principale. Una finestra era leggermente aperta. Decise di uscire, dopotutto aveva quasi smesso di piovere.
Fece qualche passo e notò sulla terra delle piccole impronte illuminate dalla luce lunare. Le esaminò con cura e non ebbe dubbi: Eevee era scappata.
Si sentì invadere improvvisamente da un’ansia indesrivibile. Non pensò nemmeno di tornare indietro a chiamare gli altri, doveva seguire le tracce subito, altrimenti si sarebbero cancellate.
Affondò i piedi scalzi nel terreno bagnato, senza dare importanza alla sensazione del fango che le si appiccicava alla pelle, e iniziò a correre.
Dovette rallentare quasi subito perché senza calzature le risultava difficile tenere l’andatura, e quando s’infilò fra gli alberi del bosco camminare si rivelò una vera e propria impresa. Le foglie secche producevano un rumore inquietante, i sassi le graffiavano i piedi, il fango la faceva sprofondare e gli aghi di pino la pungevano.
Camminò per mezz’ora, anche se le sembrò un’eternità, infradiciandosi completamente. Fortunatamente era estate, altrimenti si sarebbe sicuramente presa una bella polmonite.
Ad un certo punto le sembrò di udire un lamento in lontanza e decise di seguire quel suono. In pochi minuti lo raggiunse e le si spezzò il cuore quando vide la scena: la sua Eevee sedeva sull’orlo di un precipizio, lanciando lamenti di pura tristezza verso la luna splendente.
Si avvicinò senza dire nulla, ma il Pokémon parve non udirla.
“Hey, Eevee …” Provò a dire allora. Il Pokémon s’interruppe di colpo, girandosi con aria spaventata. I suoi occhi si spensero, tornando ad essere privi di qualsiasi emozione, negativa o positiva che fosse. Maky andò a sedersi accanto a lei, posandole una lieve carezza sulla testa. Aveva il pelo completamente bagnato.
“Torniamo indietro?” Le disse, sorridendo. Nessuna risposta.
“Il tuo allenatore doveva essere fantastico, se ti manca così tanto.”
Eevee si voltò per la prima volta verso la ragazza, con uno sguardo indecifrabile.
“Io non sarò mai lui o lei … ma vorrei diventare ugualmente importante per te.”
Gli occhi del piccolo Pokémon luccicarono al chiaro della luna, scrutando Maky con attenzione.
Un rumore improvviso fece voltare entrambi.
Tanti occhi fuorisi risplendevano nell’oscurità del bosco, fissando allenatrice e Pokémon con aria minacciosa. Maky aveva abbastanza esperienza per capire che erano in pericolo: si trovavano nel pieno del territorio di un branco di Spearow. E sapeva bene quanto quelle creature odiassero gli intrusi.
Un tuono illuminò l’oscurità della notte.
Maky si ricordò di non aver portato con sé nessun Pokémon. Deglutì a fondo. Erano in un vero guaio.
“Eevee, tu scappa, io li distraggo!” Provò a dire. Ma Eevee non si mosse. Gli Spearow attaccarono.
La ragazza si frappose fra loro e il suo Pokémon, facendo da scudo con il proprio corpo. Provò a proteggersi il volto con le mani, ma gli Spearow la colpivano a  ripetizione con i loro becchi e artigli. Non avrebbe potuto resistere ancora per molto.
“Eevee, scappa!”
Negli occhi del piccolo Pokémon sembrò smuoversi qualcosa. Scesero delle lacrime, poi la solita espressione di apatia venne lasciata da parte per far spazio ad una nuova determinazione.
Eevee gonfiò il pelo sul petto, sulla schiena e la coda, attirando l’attenzione degli Spearow con un ringhio sommesso. Loro si scagliarono contro di lei, che rispose con un micidiale attacco palla ombra.
Maky rimase a bocca a perta; solo un Eevee particolarmente esperto poteva conoscerlo. Tuttavia, non era quella la cosa che l’aveva colpita maggiormente.
Eevee aveva attaccato per difenderla. Nei suoi occhi non c’era piu il solito velo di apatia, ma una grinta impressionante.
Il piccolo Pokémon fece ricorso a tutte le energie che aveva, sfoderando una potente introforza. Arrivarono altri Spearow, non poteva resistere ancora.
Per un tempo indefinito Maky osservò Eevee che combatteva con tutte le sue forze. Non era mai stata una tipa particolarmente emotiva, ma in quel momento le vennero le lacrime agli occhi.
Sussultò quando il suo Pokémon fu colpito da uno Spearow particolarmente forte, andando a sbattere contro un sasso. Corse verso di lei, proteggendola col corpo dagli attacchi dei nemici e ripose tutta la sua speranza in Houndoom. Sicuramente si era svegliato e ora le stava cercando.
Una fiammata calda impedì all’ennesimo Spearow di attaccarla. Maky alzò lo sguardo convinta di vedere Houndoom davanti a lei, ma rimase sopresa quando si trovò ad osservare il mantello arancione acceso, spento soltando dall’oscurità notturna, di un Growlithe.
“Graaaoooowh!”
Il Pokémon sembrava avere tutta l’intenzione di difenderle.  Si scagliò contro gli avversari con un potente ruotafuoco, mentre Eevee, che stava per raggiungere il limite delle forze, schivava con rapidità gli attacchi dei nemici e contrattaccava con azione.
In breve tempo i due Pokémon capirono come combattere al meglio in coppia. Eevee confondeva i nemici col doppio team, Growlithe li colpiva con potenti fiammate. Il branco di Spearow decise di battere in ritirata.
Maky si accasciò contro una roccia per smaltire la tensione accumulata, mentre Eevee le si avvicinava con le poche energie che le erano rimaste. Alla ragazza parve di leggere della preoccupazione negli occhi del Pokémon. Sorrise, e Eevee le leccò una ferita sul braccio in segno di affetto.
“Grow!”
Growlithe era in piedi davanti a loro, il corpo teso e vigile, pronto a captare la presenza del nemico. Si voltò di scatto verso il folto degli alberi: un’ombra nera dalla coda sottile che terminava a freccia e le lunghe corna ricurve si stava avvicinando a loro.
Maky sussurrò appena, indebolita dagli attacchi degli Spearow.
“Houndoom…”
Growlithe fece per attaccare, credendo si trattasse di un nemico.
“No, aspetta!” Lo fermò la ragazza. “è un mio Pokémon …”
Houndoom emise uno strano uggiolìo di felicità nel vederla.
Maky prese in braccio Eevee e iniziò a camminare con fatica, appoggiandosi al suo Pokémon di tipo fuoco buio. Mentre si faceva largo nuovamente in mezzo agli alberi per tornare al centro Medico, con la coda dell’occhio notò che Growlithe continuava a seguirli, a una decina di metri di distanza. Avrebbe voluto ringraziarlo, ma in quel momento aveva a malapena le forze per camminare.
Quando finalmente riuscì a varcare la soglia del rifugio, andò a sedersi su uno degli spartani tavoli di legno del salone principale. Houndoom premette con una zampa il pulsante per le emergenze, situato a destra nel portone d’ingresso, e in pochi minuti una preoccupatissima infermiera Joy fu da loro, accompagnata dal classico Chansey.
Le luci si accesero, abbagliando Maky che si era abituata all’oscurità della notte.
“Oh cielo!”
L’infermiera corse dalla ragazza, mentre  Chansey andava a procurare il materiale di primo soccorso.
“Come ti senti?”
Maky rispose con voce stanca.
“Apparte lividi e graffi credo di star bene … piuttosto, potresti dare un’occhiata a questo Eevee?”
Il Pokémon respirava affannosamente, troppo provato dallo scontro prolungato di poco prima.
La ragazza diede un’occhiata veloce anche al Growlithe che li aveva seguiti.
“Anche tu … dovresti farti curare.”
Lui non ne sembrò molto convinto, ma quando vide che Joy stava portando via Eevee decise di farle da scorta.
Maky rimase ai tavolini con accanto Houndoom, assistita da Chansey che stava provvedendo a medicarle le ferite e le aveva portato dei vestiti asciutti.
Houndoom si diede una scrollata per liberarsi dall’acqua, poi tornò ad osservare Maky.
“Non ti preoccupare, sto bene.” Lo rassicurò lei.
 
 
 
 
 
Quando, il mattino seguente, Leon e Mat trovarono una Maky ricoperta di cerotti sul viso con Houndoom che faceva la guardia davanti al letto insieme ad un Growlithe sconosciuto e – la cosa più stupefacente – Eevee accoccolata al suo fianco, sotto le coperte, rimasero per un momento a bocca aperta.
Decisero di non svegliarla e scesero a fare colazione.
L’infermiera Joy si avvicinò al loro tavolo, con la sua solita aria gentile.
“Allora come stanno la vostra amica  e Eevee?”
Mat e Leon si guardarono con aria ebete. Possibile che avessero dormito senza accorgersi di nulla?”
 
 
 

 
 

Salve a tutti, aggiorno anche oggi visto che i commenti di ieri mi hanno resa piuttosto felice! Ringrazio davvero tutti, in particolare Andrea96 che si è preso la briga di recensire tutti i capitoli fino ad oggi pubblicati XD
   
 
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