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Autore: IntoTheStorm    06/09/2013    0 recensioni
SPOILER 3a stagione Teen Wolf.
Arielle all'apparenza è una ragazza come tutte le altre. All'apparenza è una ragazza con le stesse passioni delle sue coetanee. All'apparenza è una cameriera. Ma com'è che si dice? L'apparenza inganna. Arielle nasconde un segreto sotto le sue vesti. Un segreto che odia tener nascosto. Un segreto che deve mantenere per non far del male. Un segreto che la ferirà.
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 Ps: Prima di leggere la parte in corsivo, vi consiglio di andare su Youtube e cercare la canzone Be Still - The Fray. Ci sarà più atmosfera ma è solo un consiglio, non vi costringo. :)
         
                                                                          Una strana chiamata.

Ero distesa sul mio letto ed i miei piedi ancora non riuscivano a superare la lunghezza del materasso. Ascoltavo mia madre gridare accompagnata dalle urla di mio padre. Non erano arrabbiati, stavano supplicando mia sorella di non andare via. Credevano che io stessi dormendo ma non era così, io sentivo tutto e non ce la facevo più. Ad un certo punto, le urla si fermarono e la porta della mia cameretta si aprì.
<< Cucciola, sei sveglia >> Mi sussurrò dolcemente mia sorella. Io mi limitai ad annuire. << Mi dispiace che ti abbiano svegliata le urla di papà e mamma. Ora gli dirò di stare muti perché la principessa deve addormentarsi >> Mi accarezzò le guance che erano rigate dalle lacrime.
<< Non te ne andare.. Ti prego >> La supplicai con quel tono dolce di una bambina di 5 anni. Lei scosse lentamente la testa . << Perché vuoi andare? >> 
<< Devo vivere la mia vita, e lo sai che con loro non è possibile... >> Mi spiegò ma io non la capii. Forse ero troppo piccola. Scoppiai di nuovo a piangere, cercando di non fare sentire i singhiozzi ai miei genitori. << Non piangere, piccola. Un giorno tornerò a prenderti e staremo di nuovo insieme . >> Si distese accanto a me e mi abbracciò. << Te lo prometto. >> Mi baciò la fronte.
<< E' una promessa? >> La guardai . Riuscivo a vedere al chiaro di luna i suoi occhi lucidi.
<< E' una promessa, cucciola. >>  Mi asciugò le lacrime. << Ora dormi, amore. >> Mi baciò un'altra volta la fronte e si alzò dal letto. << A presto, sorellina mia. >>
Non volevo lasciarle la mano che ancora tenevo stretta nella mia, ma infine la lasciai andare. << A presto, sorellona. >> Le mostrai un sorriso poiché potesse tranquillizzarla. Manteneva sempre le sue promesse ed ero sicura che un giorno sarebbe tornata per me, lo sapevo che lo avrebbe fatto. Sentii chiudersi la porta dietro di lei ed io cacciai via le ultime lacrime, chiusi gli occhi e mi riaddomentai.

                                                                                                                                                                                             
7 Settembre 2013
Mi svegliai sudata, con un senso d'amarezza in gola. Mi accarezzai i capelli, portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Quel sogno mi rincorreva da sempre, forse perché volevo che si realizzasse veramente. Mia sorella tornò a prendermi ma non era più quella di sempre, era un'altra persona e non mi piaceva più. Scossi la testa per ricacciare indietro quei pensieri. Iniziai a prepararmi per andare a lavoro: gonna, camicia, converse ed una coda. Mi truccai il minimo indispensabile tanto per non sembrare totalmente un fantasma. Presi il mio lettore Mp3 ,comprato dal negozio cinese dietro casa mia, e schiacciai il pulsante ' Play '. 
Arrivai a lavoro con un quarto d'ora d'anticipo e mi stupii di trovare Stiles già pronto a lavorare. Io e lui diventammo buoni amici col passare delle ' vacanze estive '. Ogni tanto mi invitava a casa sua e passavamo la serata a guardare film dell'orrore ed anche se non lo voleva ammettere, lui ne avrebbe fatto a meno di quel genere. Mi fece conoscere i suoi amici: Scott, il suo migliore amico; Allison, l'ex di Scott che adesso sembrava essere attratta da Isaac ed infine Lydia, l'amore della sua vita. Lei era una bellissima ragazza, i suoi capelli arancioni risplendevano ad ogni orario del giorno ed i suoi occhi erano di un verde smeraldo che potevano essere scambiati per veri diamanti. Stiles aveva buon gusto in ragazze e più volte mi complimentai con lui. Era un ragazzo così buffo e divertente ed ero felice di essere diventata sua amica.
<< Come va, Elle? >> Cominciavo ad amare questo soprannome. Gli sorrisi, posando la mia borsa nell'armadietto.
<< Lavoro da due anni in questa galera puzzolente, i miei capelli si sono rovinati e passo i Natali a guardare 'Mamma ho perso l'aereo'... Sì, sto bene, grazie. >> Mi guardò con le sopracciglia corrucciate ed infine le sue labbra si distesero in un sorriso. << Beh.. sono, sì, sono felice per te! >> Annuì mentre parlava.
Andammo in sala, pronti ad accogliere i nuovi clienti del giorno. Stiles, non rompeva più piatti e le ordinazioni erano quasi sempre giusto. Ero fiera di quel ragazzo.
D'un tratto nel locale entrò Scott che mi salutò con la mano ed io ricambiai con un gesto del mento. Prese Stiles e lo portò nel retro. Stettero lì per quasi dieci minuti ed infine uscirono, la mia mente incominciò a pensar a qualcosa di perverso tra i due ma abbandonai immediatamente quelle idee. Scott uscii senza neanche salutarmi, sembrava andare di fretta ed io non lo fermai.
Stiles assunse uno sguardo preoccupato per l'intera giornata. Mi chiedevo cosa potevano essersi detti da rendere Stiles uno zombie vivente. A fine giornata, mi ritrovavo a pulire il bancone e lui a spazzare il pavimento. Era sudato, molto sudato.
<< Vuoi dell'acqua? >> gli chiesi. Lui annuì. Gli porsi un bicchiere e ci versai la bevanda fresca.
<< Grazie... >> Sussurrò. Lo scrutai.
<< Stai bene? >> Gli domandai, leggermente preoccupata. Non aveva l'aria di uno che stava alla grande.
<< Oh, no, tranquilla... >> Si asciugò le gocce di sudore sulla fronte con il polso della mano. << Scott, mi ha riferito che Lydia sta poco bene e volevo farle visita... >> Non era sincero. Lo si capiva da come gesticolava con le mani e da come piegava la testa lateralmente. Mi limitai ad annuire e tornai a pulire il bancone.
<< Perciò... Tra poco si riaprono le porte della scuola/ galera / manicomio... >> Riprese a parlare.
<< Non per me, Stiles. Io non frequento il liceo. >> Incrociai il suo sguardo sbalordito e riposai gli occhi sul lavandino.
<< Cioè... tu lavori e basta? >> Mi domandò stupito.
<< Quant'è bella la mia vita, eh? >> Sorrisi sarcasticamente. Lui sembrava dispiaciuto per me, credo non riuscisse a capire come fosse possibile che una ragazza come me non abbia mai frequentato il liceo. Più volte mi diede della ' so-tutto-io ' ma a dire il vero, la mia cultura derivava dai libri di mio padre. 
<< Ti prometto che t'inviterò al ballo di fine anno >> disse tutto d'un fiato e riuscii a vedere il suo rossore. << Insomma... sì... solo per farti capire cos'è realmente il liceo... >> alzò le spalle. Risi al suo imbarazzo.
<< Beh, sarò onorata di andarci con te. >> Stavolta ero io quella in imbarazzo. Mi era uscita male ed entrambi ci guardammo in silenzio per qualche secondo, poi lui tornò a spazzare il pavimento.
<< Bene.. >> Sussurrò.
<< Bene >> Sussurrai mentre finivo di pulire il bancone.



Tornata a casa, accesi la televisione e sintonizzai al canale ' E4 ' dove trasmettevano ' Misfits ', uno dei miei telefilm preferiti insieme a Supernatural e The Walking Dead. Indossai il pigiama e dopodiché mi preparai un toast al prosciutto e formaggio, non avevo tanta fame quella sera.
All'improvviso, il telefono squillò e mi fece saltare in aria poiché ero concentrata sulla serie tv. Borbottai qualche parolaccia prima di rispondere.
<< Pronto? >>
<< Ciao sorellina. >> Il battito perse un colpo, era lei. Era proprio mia sorella.
<< Ciao... >> La voce era strozzata, la sua , invece, era calma e stranamente suonava anche minacciosa.
<< Non posso parlare a lungo. C'è una cosa che devi fare. >> Non riuscivo a capire. Lei si era trasformata in un mistero.
<< Cosa vuoi? >> Cercai di tranquillizzarmi.
<< Devi frequentare la scuola. >> Sgranai gli occhi alle sue parole.
<< Cosa? Ma stai scherzando? >> Il tono di voce aumentò << Sai bene che non ho i soldi per permettermela. >>
<< Oh, ma di quello non ti devi preoccupare. >> Fece una risatina che riuscì a farmi spuntare la pelle d'oca. << Guarda, sotto il tuo cuscino, troverai una borsa con un bel po' di verdoni. Credo che ti aiuteranno per i prossimi 2 anni scolastici. >>
<< Ma dovrei iscr... >> Mi zittì con un ' Shhh '.
<< Non preoccuparti per l'iscrizione, l'ho già fatto io. Cominci lunedì stesso alla Beacon Hills High School. I libri li trovi sul tavolo dello studio di papà.. >> Riuscii a sentire una porta aprirsi dall'altra parte del telefono << Ora devo andare >>
<< No, aspetta! >> urlai.
<< Ah, sorellina.. Sono molto fiera di te, a presto. >>
<< Aspetta >> dissi invano, lei aveva già chiuso la chiamata. ' A presto ', lo aveva detto anche undici anni fa ma ancora non era tornata, almeno non era tornata la sorella che conoscevo. 
Sospirai. Rimasi qualche minuto seduta sul divano. Non potevo crederci che venivo catapultata da uno stile di vita ad un'altro senza che me ne accorgessi. Che ne sarebbe stato del mio lavoro? Non ero pronta a lasciarlo. Poi mi ricordai di quello che mi disse mia sorella riguardo ai soldi sotto il mio cuscino e corsi in camera. 60.000 bigliettoni giacevano sul mio letto. Cominciai a pensare che mia sorella lavorasse per la mafia o qualcosa del genere. Posai i soldi dentro il comodino ed andai a controllare i libri. Lo studio profumava dell'essenza di mio padre e mi avvicinai alla sua scrivania. Una decina di libri uno sopra l'altro erano posati su di essa. Mi grattai la nuca. Ritornai in salotto e afferrai il telefono. Pigiai il suo numero.
<< Pronto? >>
<< Stiles.. >> pronunciai il suo nome con voce flebile.
<< Arielle? >> il suo tono era una via di mezzo tra preoccupazione e sorpresa.
<< Stiles, a quanto pare saremo compagni di scuola. >>.


Angolo dell'autrice: SALVE TEEN WOLFESI (?). Beh, non so il perché ma questo capitolo mi sta a cuore. Spero che sia piaciuto pure a voi. Vi chiedo scusa se ho fatto errori grammaticali, non sono brava con la sintassi ma come già ho detto ci sto provando a migliorare. Scrivetemi consigli, commenti sul personaggio di Arielle e magari datemi qualche idea se vi va :) Al prossimo capitolo un bacio.
Vi lascio una foto :) Ciao a tutti!
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