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Autore: Angy McCall    06/09/2013    1 recensioni
Annabelle è una ragazza di 17 anni dal 1865. Oggi ha 165 anni e si è trasferita a Beacon hills.
Dal primo capitolo:
"Piacere mi chiamo Annabelle Gibson, ho 17 anni ne dimostro di meno ma gli anni sono gli anni, dei grandi occhi azzurri e lunghi capelli neri, sono simpatica, timida a volte depressa. Vi ho detto tutto credo, no mi sono dimenticata di dirvi che sono...............
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isaac Lahey, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sapevo chi era e avevo paura ad aprire, cosa mi avrebbero fatto? Mi avrebbero torturato di nuovo? Mi avrebbero uccisa? Tanto non potevano perchè non sapevano come fare o quali oggetti usare. Decisi di aprire la porta.
"Ciao Anna!" disse Scott con un sorriso beffardo. Mi spinse con forza contro la parente, la quale si frantumò al mio scontrarsi. Lui si avvicino e mi prese per il golfino che avevo messo in precedenza. Preparò un pugno e cominciò a colpirmi: un pugno, due pugni prima del terzo pugno esitò.
"Avanti colpiscimi, continua. Tu non puoi capire perchè l'ho fatto" dissi con la bocca tutta insanguinata che poco per volta cominciava a guarire.
"Allora, adesso dimmi perchè l'hai fatto? Dimmelo altrimenti ti uccido" si stava arrabbiando sul serio i suoi occhi cominciavano a cambiare colore e dei peli gli stavano crescendo sulle guance. -Wow Scott! Mi stai minacciando! Ho 165 anni e sai quante minaccie di morte ho ricevuto da altre creature che non erano licantropi?- pensai tra me e me.
"Non riesco a controllarmi. Ci sto mettendo tutte le mie forze per provare a riuscirci, ma non ci riesco. Ti prego ora lasciami, devo cercare di guarire" dissi in tono calmo. Prima di lasciarmi mi strattonò e mi fece cadere per terra.
"Ti prego non dirlo ad Isaac, non voglio che lo sappia" dio che tono sdolcinato che avevo.
"Perchè non dovrei? Poi se ha visto il TG lo sa" disse sistemandosi sul divano
"Non so se posso fidarmi di te, ma non voglio che tu glielo dica perchè lui....... beh.... mi piace" non avrei dovuto dirglielo, che vergogna!!!
"E' strano che tu me lo dica"
"Perchè?" 
"Perchè questa sera appena è tornato a casa mi ha telefonato per dirmi che aveva dimenticato il portafoglio a casa mia e alla fine abbiamo cominciato a parlare di te. Ha detto che era impossibile che tu fossi un demone della notte o qualcosa del genere e che se avesse avuto una storia con te sarebbe stato pericoloso per entrambi. Da li ho capito che tu gli piaci"
mentre lo diceva a fatto una faccia schifata. Perchè faceva una faccia schifata?
"Perchè hai quella faccia? Cosa c'è di strano?  Tu stavi con una cacciatrice. E caccia ancora quelli della tua specie" dissi sedendomi sul divano accanto a lui.
"Beh tu sei un vampiro e lui è un lic...... aspetta" si girò improvvisamente verso di me "come fai a sapere che Allison è una cacciatrice?" disse in tono sorpreso e curioso.
"Me l'ha detto Isaac mentre tornavamo a casa. Lo sai che abitiamo vicino e domani andiamo a scuola insieme" ero contentissima di quella cosa.
"Ok......... emh, domani sera c'è la luna piena e ti consiglio di chiudere le porte a chiave" disse in modo rassicurante e molto dolce. Forse non ricordava che tipo 15 minuti prima mi ha quasi rotto la mascella.
"Lo farò" dissi in tono molto amichevole "Prima che te ne vada, mi chiedevo che avessi bisogno che ti aiutassi con la trasformazione" -magiri tirandoti tanti pugni quanti me ne hai tirati tu a me oppure potrei lasciarti libero per la città così uccideresti solo per il piacere di farlo- dissi tra me e me.
"Io so controllarmi. Poi devo aiutare Derek con Cora e Isaac, almassimo chiedigli se puoi fare qualcosa". Sembrava che credesse che a me interessasse qualcosa di Derek e sua sorella, ma a me interessava soltanto di Isaac. "Ehm..... ora vado a casa e se sento che hai ucciso ancora, questa volta non sarò così gentile" disse in un sorriso inquietante
"Ok, ok ma stai calmo. Cercherò di controllarmi. Notte" gli dissi vedendolo sorridermi mentre usciva dalla porta. -Finalmente è andato via- pensai. 
Corsi al piano di sopra ed entrai in camera mia, presi il pigiama da sotto il cuscino e lo indossai. La maglia ha le spalline molto sottili e ha anche un nastrino di raso da stringere sotto il seno; i pantaloni era una specie di bermuba a quadretti molto piccoli alternati da due colori: marroncino chiaro e panna. Dopo essermi lavata i denti mi rifugiai sotto le coperte rannicchiandomi il più possibile e poi...... mi addormentai. 



"Isaac, dove...... dove sei? Non ti vedo!"
"Sono qui davanti a te" è tutto buio e io non vedo niente, lui non è davanti a me. La scena cambia. Adesso mi trovo al sole, nel parco di Beacon Hills; riesco quasi a sentire il calore sulla mia pelle, ma non ci riesco, qualcosa mi copre ma non so cosa. Alzo gli occhi e dinuovo il buio; qualcuno mi chiama ma non riesco a vedere niente, neanche con la mia super vista da vampiro. Intorno a me il vuoto, ma a un certo punto riesco a vedere due pallini gialli avvicinarsi:
"Isaac sei tu?" chiesi hai pallini, ma non ricevetti risposta. Cominciai a sudare e a respirare affannosamente; capii che i pallini erano occhi e che stavano cambiando colore: da un giallo oro a un rosso fuoco e poi un urlo agghiacciante.
Mi svegliai completamente ricoperta di sudore, i capelli mi si appiccicavano sulla fronte e sul collo, le lenzuola, ormai zuppe, si ero fuse col mio corpo e il cuscino solo dracula poteva sapere dove era finito. Mi alzai dal letto, guardai la sveglia: erano le 4.37. Andai a farmi una doccia fredda per cercare di dimenticare il sogno anzi l'incubo. Fuori cominciava a lampare e poi svenni.




"Anna svegliati!" mi disse una voce sconosciuta mentre mi strattonava "Mi senti, sono Isaac ti prego svegliati!" sentivo che era agitato. Mi ripresi scacciando un urlo così acuto che Lahey dovette coprirsi le orecchie.
"Cosa è successo?" chiesi in preda ad un attacco di ansia "E come hai fatto ad entrare?" chiesi guardandolo
"Probabilmente sei svenuta e sono entrato dalla finestra arrampicandomi sull'albero. Ti ho vista qui per terra con solo un asciugamano addosso, così ti ho presa in braccio e ti ho sdraiata sul letto" cosa? E se mi avesse fatto qualcosa? O se avesse visto qualcosa? "E se te lo stai chiedendo non ti ho fatto niente e non ho visto niente" disse con un sorriso da orecchio a orechio. Guardandolo accennai un sorriso, mentre guardavo la sveglia: Oh CAZZO! Sono le 8.15! Devo entrare a scuola tra 15 minuti. Con la mia super velocità andai in bagno, mi lavai i denti, la faccia, mi misi qualcosa addosso come un accappatoio e ritornai in camera.
"Siediti pure sul letto o di quel che ne rimane" lui mi guardò e si mise a ridere.
"Prendo solo dei vestiti e poi andiamo". Presi dei pantaloni strettissimi neri e una maglia con le maniche a tre quarti a trisce nere e bianche. Come scarpe degli stivaletti corti con un po' di tacco.
"Wow! Sei fantastica!" disse dopo avermi osservato a lungo. Accennai un sorriso. Per fare in tempo non ho neanche fatto colazione, ma forse per oggi non ho bisogno di nutrirmi. Uscimmo dalla porta. Oggi è una giornata grigia, ma ogni tanto usciva un po' di sole. 
"Mi sento debole. Le gambe non mi reggono in piedi, sto per cadere" dissi ad Isaac con il fiatone "Sarà per la luna piena di questa notte. Sai noi vampiri in questo periodo non siamo molto vivaci" Poi caddi, lui mi prese per un baccio cercando di reggermi. Durante la settimana della luna piena non riusciamo a controllarci e la nostra sete di sangue è incontrollabile e visto che durante gli altri giorni il sangue ci rende più forte in questo periodo siamo molto più deboli, non so perchè comunque ci sono sempre dei pro e dei contro.
"Vuoi un po' del mio sangue?" mi chiese cercando di tenermi impiedi 
"Cosa? N-ne sei sicuro?" chiesi col fiatone ancora più pronunciato
"Certo. Magari essendo un licantropo ti darei più forza, così riusciresti a riprenderti e ad andare avanti senza che io ti porti perchè, senza offesa, pesi un po' " disse ridendo e  tirandosi su la manica della maglia rossa a strisce bianche. Mi porse il polso, più che porse me lo mise direttamente in bocca.
"Se non riesco a fermarmi potrei anche....." fui interrotta da lui "Ehi, io mi fido di te" che cucciolo si fidava di me, questo vuol dire che non aveva ancora visto il TG.  Afferrai il polso con la mano e me lo portai alla bocca. Infilai i canini nella carne, sentì che per un momento cerco di ritirare il braccio, ma era troppo tardi perchè io avevo già cominciato a nutrirmi.
"Adesso basta" disse cercando di ritirare il braccio, ma io continuavo. Mi ci vollero tutte le mie forze per staccarmi e alla fine staccai la mia bocca dal polso. Aveva ragione: il suo sangue mi ha reso più forte.
"Allora? Come stai?" mi chiese osservando il polso che guariva.
"Se sono riuscita ad alzarmi sto meglio di prima. Grazie" sorrisi. Lui si stava tirando giù la manica quando la ferita scomparve.
"Grande mi fa piacere essere diventato un camioncino, dove la gente va per farsi togliere il sangue, vivente. Almeno servo a qualcosa" scoppiammo a ridere tutti e due. Non potevamo guardarci in faccia che scoppiavammo di nuovo a ridere. Per colpa della mia sosta per fare colazione arrivammo entrambi in ritardo di qualche minuto, ma il professore non ci rimproverò, anzi non ci disse niente. La giornata trascosse lenta e per la maggior parte del tempo pensai al mio sogno. Non sarei mai riuscita a dimenticare quell'urlo, quel buio e quegli occhi che si avvicinavano. I miei pensiero furono sovrastati dal rumore della campanella che annunciava la fine delle lezioni. Sono stata una delle ultime ad uscire dalla classe e subito dopo uscii dalle porte della scuola sbattendo contro tutti. Una mano mi afferrò il braccio e mi spinse, con delicatezza, contro il muro bloccandomi completamente. Era Scott.
"Stai bene? Isaac mi ha detto quello che successo questa mattina" perchè Isaac non si fa gli affari suoi? Comunque Scott che si preoccupa per me? Bleah!
"Perchè dovrebbe interessarti visto che ieri sera hai tentato di uccidermi a pugni in faccia. Comunque si" sono stata troppo scontrosa? Naaaaaaaaa!!! "Allison dov'è?" chiesi.
"E' rimasta a casa di Lydia a tranquillizzarla visto che stata lei a trovare il corpo del padrone e del cane" disse lasciandomi le braccia "Un altra cosa..." disse allontanandosi "Derek vuole parlarti. Se vuoi ti accompagno io" disse con un tono beffardo e con quel suo sorrisetto maligno.
"Certo, ma prima devo andare a casa a mangiare" mi guardò con uno sguardo curioso e al tempo stesso...... bho non so descrivere quello sguardo "Ma cosa hai capito! Vado a farmi un panino" dentro di me stavo ridendo come se non ci fosse un domani.
Arrivai a casa e la prima cosa che feci è stata quella di farmi quel dannatisimo panino con arrosto di tacchino, maionese e pomodoro. Cavolo se era buono. Decisi di finirlo mentre andavo a casa di Derek, ma il problema era che non sapevo dove abitava, così telefonai a Scott per chiedergli dov'era e lui mi rispose che stava arrivando. Passò qualche minuto e finalmente arrivò.
"Sbrigati non abbiamo molto tempo!" disse Scott ordinandomelo. Salii in macchina e in pochi minuti eravamo lì. Durante in tragitto non parlammo di niente.
Aprimmo la grande porta di ferro che dava su una stanza con un enorme vetrata e davanti un tavolo dove erano riuniti: Isaac, Cora, Derek, un signore dall'aspetto malvagio e Stiles.
Prima di entrare fui bloccata da un muro invisibile.
"Ehi, ehi! Che ci fa lei qui?" chiese quest'ultimo.
"L'ho chiamata io" disse Derek incrociando le braccia e tirando su la testa
"Perchè?" 
"Vedi Stiles, lei può darci una mano a controllare i nostri, anzi, i miei beta. Lei tiene a bada Isaac e io e Scott teniamo a bada Cora. E Peter" disse guardando il signore dall'aspetto malvagio.
"Io so controllarmi da solo. Comunque piacere io sono Peter Hale, il simpatico zio di Derek" disse sorridendomi.
"Soprattutto qualndo hai ucciso Laura" disse Cora fulminandolo con lo sguardo
"Piacere. Qualcuno potrebbe invitarmi ad entrare? Altrimenti non posso aiutarvi" dissi con un sorrisetto un po' beffardo
"Entra pure" disse la giovane Hale. Lei si che mi stava simpatica, anche se non ci ho mai parlato. Entrai e vidi che come casa era molto carina e aveva una grande scala a chiocciola nera.
"Allora, Anna hai una grende cantina giusto?" annuii "Ok, ti do' delle catene da attaccare al pavimento così potrai incatenarci Isaac. Inoltre fagli bere questa soluzione di acqua e piccolissime parti di sorbo. Dovrebbe indebolirlo" disse porgendomi una bottiglietta con al fondo un leggerissimo strato di polverina nera.
"Potrebbe ucciderlo?" chiesi
"No. Speriamo" disse tra i denti. Isaac lo guardo in modo preoccupato e poi disse
"Come speriamo? Vuol dire che potrebbe?" chiese con gli occhi sgranati
"Beh si, ma poi Anna ti farebbe bere il suo sangue e tu tornerai in vita" disse tutto d'un fiato con un sorriso. Mi porse le catene complete di moschettoni e viti. Poi aggiunse "Anna puoi andare in macchina? Devo parlare in privato con Isaac e Scott" disse indicandomi la porta con la testa. Uscii, ma rimasi per sapere cosa voleva digli. Lo so che è sbagliato origliare, ma....... non potevo farne a meno. Sentì Derek dirgli "Non mi fido di lei" disse poggiando le mani sul tavolo, forse "Perchè? E' simpatica" "Beh, perchè l'ultima volta che mi ha visto mi ha detto che stava scappando da qualcuno, ma non mi ricordo chi. Quindi spetta a voi scoprire chi è" Isaac si sedette sul una sedia mentre Scott rimase in piedi. Poi Lahey aggiunse "E come pensi che possa fare, non credo che me lo dirà di sua spontanea volontà" Derek in tono scherzoso "Non lo so, comprale dei fiori o un vestito oppure vacci a letto, basta che lo scopri". Sì è vero scappavo da qualcuno, ma se lo dicevo potevano anche usarlo contro di me, soprattutto gli Argent. Prima che Isaac raggiungesse la porta io scappai in macchina, buttai la borsa con le catene sui sedili posteriori, ma poi mi accorsi che la macchina era di Scott e adesso? Probabilmente McCall sarebbe rimasto da Derek quindi decisi che gliela avrei riportata il giorno dopo, ma prima gli telefonai per avvisarlo e rispose la segreteria.
"Quella è la macchina di Scott. Sicura che non si arrabbierà?" disse Isaac sedendosi sul sedile. 
"Gli ho lasciato un messaggio in segreteria" dissi accendendo la macchiana e partendo a tavoletta.






*ANGOLO AUTRICE*
Ciao a tutti! Ecco qui a voi il nuovo capitolo! Vi posso già dire che ho finito di scrivere il 5 e da quando l'ho finito non riesco più a leggerlo, e già tanto che mi guardi allo specchio dopo quello che ho scritto!
Volevo ringraziare AyeTeenWolf che è sempre la prima a recensire. Volevo anche ringraziare queste 7 persone:
 
ALLY98 
aurora97 
 
Caro_Ari 
 
cesarina89 
 
fantasygirlblack96 
 
polie
_A l e_
che l'hanno messa tra le seguite. Al prossimo capitolo.
Baci <3
 
  
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