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Autore: harrysvoice    06/09/2013    0 recensioni
Louis Tomlinson ed Harry Styles.
Il primo: moro, occhi color cielo e sorriso raggiante che nascondeva il dolore per la morte della madre e il fatto di non poterne parlare con nessuno.
Il secondo: castano e riccio, occhi color smeraldo e sorriso incantevole che nascondeva dolore per non aver mai conosciuto i suoi genitori e per il fatto di essere restato solo.
Si incontreranno e tra loro nascerà qualcosa più di un'amicizia, ma.. se fossero fratellastri?
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Half-brothers. And now?

A Larry Stylinson fan fiction.

 

EHY TU! MI RACCOMANDO, LEGGI LO SPAZIO AUTRICE! IT’S IMPORTANT!

Capitolo 6: “Why you Haz/Lou?!”

Harry:

Harry era lì, assente. Fermo e quasi sembrava privo di vita; un pezzo di marmo bagnato dall’acqua, o un sasso.

Invece era solamente sotto la doccia, cercando di capire perché Louis non volesse amarlo. Dopo due settimane, era ancora lì a cercare una risposta che non sarebbe mai arrivata se non chiedendoglielo.

Pensò anche a Sharon, Lauren e Holly. Loro avevano promesso che tutto sarebbe andato bene, ma il riccio non sapeva ancora se quella promessa era stata mantenuta e, per questo, cercava di evitare ogni possibile contatto con il Mondo. Odiava tutto e tutti.

Odiava quello stupido cellulare che continuava a squillare;

odiava Louis;

odiava le sue più care amiche;

odiava il fatto di non poter essere felice, perché nonostante tutto era solo quello che desiderava.

Non aveva mai avuto una famiglia e ora che cercava di formarne una, tutto quello che aveva fatto sembrava inutile e privo di senso.

Quando un “nuovo messaggio in segreteria.” Fece risvegliare Harry dai suoi più nascosti pensieri.

Uscì dalla doccia e si precipitò, nudo, davanti al suo Iphone.

Il numero era privato, ed Harry ci mise circa trenta secondi per decidersi, poi cliccò su: ascolta messaggio.

“Ciao Harry.. Probabilmente tu non ti ricordi di me, ma.. sono tua madre. Ormai non ci sentiamo da diciannove anni e non so neanche come ho fatto a trovare il tuo numero. Volevo solo dirti che io non ho mai voluto lasciarti. E’ solo che io e tua padre non andavamo d’accordo e non potevamo permetterci di mantenerti. Io ti voglio bene, Harry. E’ da troppo tempo che penso a te ogni giorno e spero che tu abbia voglia di conoscere me, il mio nuovo marito e i suoi figli. Spero tu voglia veramente venire, tesoro. Richiamami se decidi di accettare..ehm..il numero che devi chiamare se accetti è questo: *numero di telefono*. Quindi, ciao.”

Era sconvolto. Sua madre le aveva appena inviato un messaggio dopo ben diciannove anni che non si faceva vedere. Era arrabbiato ma felice al tempo stesso, le lacrime stavano già scendendo lentamente e, per la prima volta nella sua vita, non sapeva cosa fare. 

Prese il cellulare in mano e scrisse il numero sulla schermata delle chiamate. Schiacciò quel tasto e il cellulare iniziò ad emettere dei bip e sembrava quasi estenuante quell’attesa.

“Pronto?” la voce di una donna, la stessa del messaggio, parlò.

Harry rimase impietrito e non riusciva a parlare, ma dopo qualche secondo rispose.

“Ehm.. mamma?” disse il riccioluto, imbarazzato.

“H-Harry? Sei tu?” chiese la donna, sorpresa.

“Sì..”

“Oddio Harry. Grazie per avermi chiamato! Sono così felice, Dio santo. Quindi verrai?”

Subito diventò serio e freddo, come poteva essere felice nel risentire la madre che lo aveva mollato in un orfanotrofio per ben diciotto anni?  

“Senti, non voglio riconciliarmi con te. Mi hai ferito e per tutta la vita mi sono sentito.. un errore. Quindi: sì, verrò, ma solo perché sono gentile.”

“Oh..Capisco. Dove abiti ora? Vivi ad Holmes-“ Non le fece nemmeno finire di parlare, che la interruppe.

“No. Con quella schifo di città ho chiuso. Ora vivo a Doncaster. E tu?”

“Io vivo a Manchester.. Vuoi venire tu da noi? O noi da te?”

“Forse sarà meglio io da voi. Qual è l’indirizzo?”

“Te lo scrivo per messaggio, Harry. Ora devo andare, scusami. Ciao!”

Pff, non aveva neanche voglia di parlare. Schifo di madre era, e così è rimasta” Pensò Harry.

Subito dopo s’infilo i boxer e iniziò ad asciugarsi i riccioli con il phon.

 

Louis:

Arrivò un messaggio a Louis. Era di suo padre:

 

Ehi, ciao Lou. Volevo farti sapere che da noi verrà il tuo fratellastro e vorremmo farlo conoscere sia a te che alle bimbe. Fammi sapere se venite! Xx

 

Ma per favore. Mi sta per venire da vomitare. Io con te? A conoscere il MIO fratellastro?” pensò.

Ma..nonostante tutto, quella sera accettò e una settimana dopo si ritrovò in macchina alle cinque di pomeriggio verso Manchester.

Non sapeva come sarebbe stato suo fratello, sapeva che era è più piccolo e quindi pensava di ritrovarsi un bambino delle medie che giocava ancora con i bambolotti.

“Pensi sia come noi?” chiese Felicitè

Nah. Penso sia uno sfigato. Spero solo di non doverci parlare per tutta la serata!” rispose Louis e tutti, nell’auto, risero.

Ehy! E se invece ci ritroviamo un modello?” chiese Lottie, con aria sognante.

E Felicitè rispose:”Tesoro, scusa se te lo dico: ma siete fratelli e quindi non ti ci puoi sposare.”

Prima che iniziassero a litigare, Louis annunciò l’arrivo a casa del padre.

Era una enorme villa, con piscina e sembrava quasi il paradiso.

“Ecco perché non mantiene le bambine.” Pensò il moro, disgustato.

Daisy e Phoebe, in braccio al fratello, suonarono due volte il campanello e il cancello si aprì lentamente permettendogli di entrare.

Il loro fratellastro doveva essere già arrivato, perché notò una macchina nel parcheggiò che gli sembrò veramente familiare.

Entrò nella casa e subito la matrigna gli andò incontro, salutandolo.

“Ciao Louis! Ciao Daisy, Phoebe! Ciao Charlotte e ciao anche a te Felicité!”

“Buonasera Anne!” risposero tutti insieme.

“Vieni, tuo padre è di là con tuo fratello.”

Louis entrò e subito il padre lo abbracciò, non permettendogli di vedere il suo fratellastro, anche se sentiva il suo sguardo puntato addosso che poco dopo svanì.

“Ehi, tesoro. Aiutami con le verdure, per favore.” Chiese Anne al figlio, come se stessero insieme da una vita.

Il moro si staccò dal padre e iniziò ad osservare l’individuo girato di spalle che aveva un corpo stranamente familiare.

Non capiva di chi, ma sapeva di conoscerlo.

“Harry, vieni. Presentati a tuo fratello!” Disse il padre delle bambine e di Louis.

Ed ecco che l’estraneo si girò e fissò l’altro.

Tutti e due rimasero pietrificati dalla scena che gli si presentò davanti e fu così che tutti e due parlarono.

“H-Harry! Ma che ci  fai qui!?”

L-Louis! Sei tu il mio fratellastro?”

E tutti e due si ritrovarono a pensare:”Perché lui è qui davanti a me? Non possiamo essere fratelli. NON DOPO QUEI BACI.”

 

 

 

Here I am!

Ccciao! Dopo un mese, ho finalmente postato. Ed era solamente perché volevo godermi fino all’ultima briciola questa estate penosissima.

Ho passato un’estate terribile e non ho ancora finito i compiti. c.c

Passando alla storia:

ho cambiato praticamente tutto, dopo un flash.

Ora Lou ed Harry scoprono di essere fratellastri, ma l’amore e l’attrazione che li lega sarà impossibile da distruggere! WOHOO.

Passando ai ringraziamenti:

Grazie a: Frosticle, that power, tomlinsexygod, jacksonrauhl, MiriamB_ e alla mia amata CauseYouAreEverythingISee per aver commentato e quindi recensito la mia fan fiction.

Ve ne sono eternamente grata!

Se volete aggiungermi su Facebook, mi chiamo: Alessia Giallongo.

Se volete followarmi (?) su Twitter, sono: @liamsomg.

ORAS VADOS, B Y E

Harrysvoice. (SI AMO L’AZZURRO OKAY? OKAY.)

 

   
 
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