Era una
tranquilla giornata di sole con delle piccole nuvole mosse da un tenue vento che
spostava dolcemente le poche foglie, rimaste sugli alberi in attesa che
l’autunno diventasse inverno, portando con sé freddo e neve.
In una
giornata così perfetta, nulla poteva far neanche lontanamente pensare ai
pericoli e alle tragedie che si sarebbero consumante di lì a poco…
L’agente
speciale Anthony DiNozzo o amichevolmente detto “Tony” stava seduto alla sua
scrivania osservando i colleghi e cercando un modo per passare il tempo
divertendosi. Davanti a lui Ziva stava leggendo il nuovo libro di McGee
rimanendo comunque all’erta nel caso Gibbs fosse apparso all’improvviso, a
destra il pivello, o meglio l’agente speciale Timothy McGee, stava … cosa stava
facendo Tim girato in modo da dare le spalle ai colleghi?! L’occasione di
divertirsi era troppo stuzzicante e Tony non ebbe nemmeno il tempo di
ripensarci, che già si trovava alle spalle del pivello.
Ecco
svelato il mistero, il timido agente stava “chattando” con il palmare, con
quella che secondo Tony non poteva essere la sorella, ma chi poteva essere
allora?
“Oh,
non mi dire che ti sei trovato la fidanzatina pivello?” iniziò a commentare con
un sorrisetto malefico “e chi è la fortunata?” “Una fan dei tuoi libri?”
Ormai
diventato paonazzo Tim, si girò di scatto “ma non si può avere un po’ di
privacy, per favore!”
“Se
vuoi della privacy McGee… hai sbagliato posto!” replicò un uomo dai capelli
grigi e dai lineamenti segnati dal tempo, che tuttavia molte donne ritenevano
ancora stuzzicanti.
“Scusi
capo ma Tony…” furono le uniche parole che riuscì a dire prima di ricevere uno
scappellotto da DiNozzo che con passo furtivo si apprestava a tornare alla
scrivania, per poi “ricambiare” il saluto
“Salve
Capo, bella giornata vero?”
“Se la
gente cominciasse a non commettere più crimini sarebbe
migliore”
“Se non
ci fossero più crimini… noi saremmo disoccupati” rispose prontamente Anthony,
mentre Gibbs dopo qualche secondo accennò un sorriso
“Anche
questo è vero” e poi continuò “Sbrighiamoci ora, abbiamo un cadavere di un
marine in un centro d’addestramento su cui indagare”.
‘Finalmente
un morto che sia in mezzo ad un bosco o a dei rovi’ pensò Tony prendendo il
giubbotto e la pistola ‘che meraviglia sono sicuro che a quest’ora ci saranno
molte giovani marine che fanno palestra’ rifletté sorridendo.
Povero
Tony non ha la minima idea del luogo in cui finirà e non immagina nemmeno quello
che dei sicari in cerca di vendetta stanno preparando…
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