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Autore: Girasolefelicissimo    07/09/2013    2 recensioni
Se Satana mettesse al mondo una figlia femmina? Cosa mai potrebbe succedere? Di sicuro la sottovaluterebbe dato che è una ragazzina e penserebbe che non potrebbe far del male ad una mosca.
Ma fa male, non bisogna mai e poi mai sottovalutare una ragazza, sopratutto se ha ricevuto le sue fiamme..
E se questa ragazza, costretta a frequentare l'accademia Vera Croce ed a essere sorvegliata da uno dei suoi figli gli creasse un mucchio di problemi? Non solo al Padre ma anche al Preside di quella 'povera' scuola?
Genere: Azione, Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mentre si pettinava i lunghi capelli argentati, pensava a quel demone, Egyn.
Qualcosa non andava, si sentiva.. In colpa. In colpa per averlo lasciato lì, da solo, con tutte quelle ferite.
"Eppure non dovrei essere in pena per lui!" Pensava di tanto in tanto e in fondo, aveva ragione. Aveva quasi portato alla morte Rin..  Il ragazzo di cui.. Si era affezionata.
Ancora non riusciva a dire e ad ammettere che lo amava.
-Starà bene?- Si chiese, per poi avvampare. -Ma a che diavolo vado pensando!- Si corresse. -È un assassino. Voleva uccidere Rin!- Strinse con forza la spazzola bianca.
-Mi sa che forse, non sto poi così tanto bene..- Si massaggiò la fronte, sospirando e rivedendo in mente quella scena, in cui Egyn giaceva a terra e le chiedeva di rimanere.
-Chissà se ricrescerà, quell'occhio..- Questa fu la sua ultima domanda, prima di stendersi incerta sul materasso e affondando la testa sul morbido cuscino.

-Heeey..- Mormorò il re del fuoco, in piedi difronte a lei e fissandola con noia. -Si vede che hai sonno.- Le disse seccato, decidendo di svegliarla schiaffeggiandole la guancia e ustionandola. L'argentea si svegliò di soprassalto con un doloroso bruciore alla guancia e mugulò appena di dolore. -Ma cosa diavolo..?!- Si alzò veloce dal letto e si portò un braccio all'altezza del petto in segna di difesa, mentre con l'altra mano si teneva la guancia che pizzicava.
-Sisi, a dopo i saluti, dimmi, cos'hai intenzione di fare?- Le chiese seccato, mentre si alzava e faceva roteare appena la catena che teneva stretta nella mano sinistra. Alexia ci pensò un attimo e poi capì a cosa si riferiva. -Se ti riferisci a ciò che penso io, già conosci la risposta.- Gli disse arrabbiata.
-E allora dovresti anche già conoscere le conseguenze.- Sbattee le catene sul pavimento, per poi scoccarle verso di lei e le avvolse i fianchi, trascinandola poi  ai suoi piedi, mentre ella 
ringhiava. La sbattee contro la parete, poi verso un'altra, contro la finestra e contro la scrivania, facendole prendere una tremenda botta alla schiena.
La sua spina dorsale sembrava si stesse spezzando dall'interno. Inginocchiata per terra, mentre stringeva le catene che l'avvolgevano si sciolse dalla loro presa e tirandola con forza la strappò via dalla mano del demone. Digrignò i denti e subito le fiamme azzurrine e rossastre l'avvolsero e di conseguenza, anche la catena.
-È inutile che tu ti "Accenda" perchè le fiamme, non mi danneggiano. Altrimenti, che signore del fuoco sarei?- Le sorrise, avanzando verso di lei.
Provò a colpirlo con la catena, ma lui l'afferrò senza problemi, nonostante fosse cocente e gliela strappò via dalla mano. -Haha!- Rise, divertito per il suo stupido tentativo.
Alexia corse verso il letto e sfoderò in fretta la spada, parandosi per un pelo da una frustata della catena e indietreggiò.
Improvvisamente ogni cosa nella sua camera venne distrutta, sembrò bruciare lentamente finchè l'intera stanza svanì ed entrambi si ritrovarono nel vuoto più assoluto, nell'oscurità più tetra e solo loro due potevano vedersi. -Ma..?- Si guardò attorno confusa.
-Sai, essendo il re del fuoco non ho solo la capacità di controllarlo, ma posso anche penetrare nei sogni delle persone e riprodurre tutto ciò che voglio prima di ucciderle!-  Rise ancora, 
sbattendo poi di nuovo la catena su un pavimento inesistente e facendo apparire tante piccole creaturine nere dagli occhi giallastri che corsero veloci contro la ragazza. 
Urlò spaventata e aumentò le sue fiamme riuscendo a carbonizzarli tutti, creando poi così sul pavimento una sostanza liquida e appiccicosa. Peccato che si ricrearono in un'unica, enorme, creatura nera.
Sembrava un pasticcio gigante, melmoso e bruciacchiato, gli enormi e gialli occhi riuscivano ad accecare chiunque li guardasse, talmente che il loro colore era forte. 
Sembrò vomitare del sangue, solo che era nero e prese uno slancio per poi gettarsi su di lei, provando a schiacciarla.
Si scansò per poco e perse l'equilibrio, cadendo per terra. Fece in fretta per rialzarsi e invece di aspettare che anche lui si rialzasse gli saltò sulla schiena e gli conficcò la spada in ciò che
sembrava una testa. Il melmoso sembrò emmettere un gridolio e si rialzò veloce, facendo volare dall'altra parte la ragazza e con essa la spada. Provò a colpirla dandole delle testate, dato che era privo di arti. Mentre stava evitando ogni testata, all'improvviso riuscì a colpirla e un po' di melma sembrò attaccarsi al suo fianco sinistro.
Non sembrò danneggiarla, ma comunque le dava fastidio e corse velocemente dietro di lui, dato che era molto lento nel muoversi, ma veloce negli attacchi e quindi lo colpì di nuovo, ma questa volta alla schiena e infuocò di rosso la sua spada, facendo così bruciare quello strano essere melmoso.
Nel tentativo di riprendere fiato, Alexia venne colpita alla schiena dalla catena di Iblis. S'irrigidì e prima che potesse venir colpita di nuovo, si spostò a fatica di lato, fissando furiosa il
re del fuoco e stringendo con forza il manico della spada. Scoccò la catena verso di lei, ma essa parò il colpo con la lama della spada, creando una scintilla ed entrambi indietreggiarono.
-Sei noiosa sai? Perchè non vieni e basta?- Le chiese, grattandosi una guancia.
-Tu invece perchè non te ne vai a quel paese e basta?- Rispose.
-Tsk.. Mocciosa..- Sibilò irritato, attaccandola nuovamente con la catena. Ella lo evitò e velocemente lo raggiunse, stava per infilzarlo, ma il re fu più veloce e le andò dietro, tentò di colpirla , ma anche lei si scansò con velocità ed entrambi si allontanarono di nuovo, per poi riavvicinarsi e tentando di colpirsi a vicenda, ma erano troppo veloci, astuti e forti entrambi.
-Ahah, a quanto pare Alice è riuscita a farti da maestrina! Ma sai..- Lanciò la catena e riuscì ad avvolgerle il collo. -Non bastano tre o quattro trucchetti di quella stupida squaldrina per battermi..- Disse, tirando la catena e facendo chinare la ragazza verso di esso. -Beh.. Sai.. Alice mi ha raccontato di quando ti ha messo in imbarazzo davanti al caro papino..- Un sorriso alquanto divertito le comparve sul volto, mentre Iblis sembrò infuriarsi a morte e il suo viso divenne rosso dalla rabbia. -COME OSA DIRE MENZOGNE SUL MIO CONTO?!- Sbottò, facendo diventare l'intero ambiente sommerso da fiamme ardenti.
-Se sono solo menzogne perchè te la prendi?- Gli chiese sorridendo. Grosso errore.
Il corpo di Iblis venne ricoperto completamente da cocenti fiamme rosse che sembrava non nuocergli e tra le sue mani, fece apparire un enorme batticarne grosso quanto il suo corpo fatto totalmente in ferro.
La demoniessa si liberò presto della catena che avvolgeva il suo collo, altrimenti sapeva, che sarebbe diventata carne da macello.
Iblis sollevò con forza l'arma e lo sbattee con altrettanta forza contro la ragazza, mancandola però e fece tremare il finto pavimento.
Deglutì, pensando che un colpo  di quel coso l'avrebbe uccisa sul momento. Il re del fuoco era furioso e cercava di colpirla ripetutamente, ma per fortuna per risollevarlo da terra ci metteva tempo e questo le permetteva di allontanarsi. Doveva trovare il momento buono per attaccarlo e finalmente lo trovò. Il batticarne sfondò il pavimento nero ed esso si conficcò abbastanza in profondità.
L'argentea passò veloce la mano sulla lama, prima verso l'alto e poi verso il basso, fece diventare la lama argentea di un colore azzurrino e corseveloce  verso di lui, saltando sul batticarne di ferro per poi infilzare il re nel cuore. Entrambi caddero, il re del fuoco tentò di levare la lama che trafiggeva il suo cuore, ma non ci riuscì. -Acqua!- Esclamò la ragazza e a quel punto la lama produsse uno strano liquido e attaccarono il corpo del demone che sembrò scottarsi. Quell'acqua, era benedetta.
Iblis, si sciolse, formando sul pavimento uno strano liquido nero, per poi riplasmarsi come una di quelle creaturine nere che volevano attaccare la demoniessa.
La creaturina fuggì via e anche lo spazio che aveva creato, diventò completamente bianco, così bianco che accecò la ragazza e la fece svegliare dal suo incubo, facendola ritrovare nella sua camera.



Nel frattempo, a Gehenna, un individuo dall'aspetto femminile e dai lunghi capelli bianchi coi boccoli, con indosso un abito da generale completamente bianco, si dirigeva verso il regno di un noto re.
Attraversò i lunghi giardini su cui ovunque si  posava lo sguardo, c'erano dei bellissimi fiori colorati, percorse i diversi labirinti raccogliendo poi da un cespuglio di rose colorate, l'unica 
rosa bianca e se la mise nel taschino posizionato sul petto della giacca, in modo da poter mostrare la bellezza di quel fresco fiore.
Si aggiustò i bianchi guanti prima di poter spalancare l'immenso portone in legno scuro. Rimase come al suo solito, deliziato dall'arredamento del suo caro e intimo amico. 
Due file da venti di bianche colonne corinzie, su cui sui bordi c'erano legate delle rose rosse e bianche, erano illuminate da diversi e leggeri colori che rifletteva l'enorme vetrata situata al 
posto del soffitto su cui sopra c'erano raffigurate due rose, una rossa e una bianca legate insieme da un nastro nero. Il pavimento era bianco e splendete come un diamante appena lustrato e lucidato diverse volte e c'era un enorme tappeto rosso con sopra sparsi dei petali di rose bianche, che portava ad una brillante scalinata bianca, dove c'era  posizionato un trono dorato e  su di esso, era seduto un uomo, i cui i biondi capelli gli arrivavano  fino a metà schiena e alcune ciocche erano state legate per creare una lunga e bellissima treccia. I suoi occhi verdi, splendevano come quel posto, erano di un colore caldo e splendente, anche lui indossava una divisa da generale, ma la sua era di un blu scuro, i pantaloni erano bianchi e dei lunghi stivali blu allacciati per bene gli arrivavano fino al ginocchio. Infine, ben fissato sulle spalle, c'era un lungo e  prezioso mantello blu notte.
-Caro Azy!- Lo salutò dal suo trono con una voce calorosa e pacata. -Non hai ancora visto il bellissimo roseto di rose bianche che ho fatto costruire?- Gli chiese, con un caldo sorriso.
-Ancora no, Belzebù, sono qui per via di nostro padre.- Disse con dispiacere e sospirò. Beelzebub, sembrò irritarsi e la sua espressione amichevole si affievolì.
-Come sarebbe a dire?- Sbuffò, come un bambino, mentre il re dell'aria si avvicinò alla scalinata.
-Mi ha chiesto se potevo convincerti ad uccidere o anche solo a catturare e convincere la nostra sorellina.-
-Coooosa? Non ci penso neanche. Niente più missioni e tu sai il perchè. Soprattutto se ci sono di mezzo Alice e Mephisto.- Disse con serietà.
-Ah, allora hai saputo anche tu di loro.- 
-Tsk, quella coppietta mi fa accapponare la pelle.- Incrociò le braccia e accavallò anche le gambe. -Perchè non ci vai tu?- Gli chiese.
-Nostro padre me lo ha vietato, vuole andare sul sicuro e sa che tu puoi farcela.-
-Pft.- Salì i gradini e passo dopo passo, si ritrovò difronte al suo caro amico. -Anche se andrò lì, ci  sarà Alice e  se c'è Alice, c'è anche Mephisto. È stra-protetta da due dei  più grandi 
demoni degli Inferi ed è anche sotto gli insegnamenti di Alice, non che sia un problema, dato che è solo una ragazzina, ma se interviene Alice, il tutto diventa complicato. E io non voglio averci a che fare.-
-Tu che definisci Alice forte?- 
-Hey, sarà anche una mia grande amica, nonchè donna, ma se s'incazza è capace di farmi diventare pelato e legarmi come un salame con una sola mossa.-
-Oh, strano che parli così bene di qualcuno..- Assottigliò il suo sguardo e lo fissò abbastanza male.
-Suvvia, non essere geloso Azy <3 - 
-Non sono geloso.- Disse con serietà, incrociando le braccia dietro la schiena e scendendo di nuovo i gradini. -Allora? Hai intenzione di accettare la missione?- Gli chiese, dandogli le spalle e osservando le bianche colonne. Il biondo sbuffò e incerto si alzò dal suo trono. -E va bene. M'inventerò qualcosa. Anche se sarà dura solo entrarci in quel posto, data la barriera di nostro fratello.- 
Sospirò e scese anche lui i gradini per raggiungere e condurre il suo amico al roseto di rose bianche.
-E se ti conducesse Egyn al suo interno? Ho scoperto che di recente è andato lì per catturarla.- Propose il re dell'aria.
-Uhm? Davvero?- Gli chiese interessato, mentre iniziavano a camminare verso un giardino di cui i cespugli erano piene di rose bianche.
-Mhm.. Si, anche se non credo ti vorrà aiutare, dato che si è innamorato della ragazza.-
-Haha, davvero? Il solito romanticone.- Ridacchiò il biondo, osservando la rosa bianca che il suo amico esponeva nel taschino.
-Credo che.. Forse sia Emily.- Disse improvvisamente il bianco. Belzebù rimase sorpreso e lo fissò sbalordito.
-E-Emily? Ma non... -
-Esatto. Nonostante...- Rimase per un attimo in silenzio, poi ricominciò a parlare. -..Ma forse mi sbaglio, nonostante siano parecchio uguali, il carattere è completamente diverso.-
Beelzebub taceva e camminava silenzioso, con le braccia incrociate dietro la schiena. -Se si è innamorato, seriamente intendo, forse è lei.- Affermò, fissando Azazel.
-Non credo. Emily era un comune demone e per di più, anche debole, per questo è morta in quella catastrofe di tanti anni fa..- 
-Forse però, è possibile.-
-Impossibile.- Affermò Azazel. -Se era lei, a questo punto, sarebbe già qui e noi re di Gehenna, non le staremo dando la caccia.-







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Angolo dell'autrice - speciale 

I "veri motivi" per cui Alice odia Mephisto Pt. 1:

"Alice era intenta nello sfogliare il volume nove di Blue Exorcist, per sapere cosa facessero i personaggi originali dell'autrice Kazue Kato, e improvvisamente incappa in una scena in cui Shura siede su una gamba di Mephisto. Inizialmente, la demoniessa osserva l'immagine, facendo tremare appena il manga, per poi iniziar a grattare l'illustrazione e infine, decide -con calma ed eleganza- di gettare fuori dalla finestra il giornaletto.
Manga: Oh, i believe i can flyyyyyy- Ahhhh! *Viene sbranato da un cane di passaggio*
Pochi minuti dopo, il viola si avvicina ad Alice per parlargli, ma essa gli tira una scrivania -quella dell'autrice- addosso e ci si siede anche sopra, in modo da poter scamazzare al meglio il demone."


Ecco perchè, ragazzi miei Alice odia Mephisto (?)

Angolo serio dell'autrice:

Ventesimo, capitolo.. ç^ç Come non amarvi?  E come non amare quelle 31 persone che seguono questo schifo, le 16 che l'hanno messa nei preferiti e 7 che l'hanno messa nelle ricordate? ç^ç
Questo capitolo, sarà "un'introduzione" per il ventunesimo capitolo, dato che saranno raffigurati diversi passati ç^ç 
E per "Ringraziarvi" più o meno.. Ho deciso di pubblicare i disegni di ogni personaggio! 
Vi avviso, sono solo degli schizzetti che non ho perfezionato, "modellato", aggiunto ombreggiature nè altro, sono solo dei disegni per darvi un'idea dei personaggi.

http://m-mephistella.deviantart.com/gallery/

Ah, dimenticavo.. C'è una piccola, piccola sorpresina per i fan dell' Alisto..
Alice: no.. Non mi dire che...!
... Eh-eh-eh .. La sorpresina è allegata ad un disegno che ho intenzione di fare in un futuro.. Beh, inutile fare i misteriosi, dato che secondo me, già avete intuito <3
Vi ringrazio ancora, davvero, e con questo, vi saluto <3


Aloha!

 
   
 
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