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Autore: Kushina Namikaze    07/09/2013    4 recensioni
Salve! Forse sarò pazza a pubblicare una seconda storia a capitoli quando la prima non è ancora finita, ma ci provo. Questa volta ho deciso di raccontare la storia di Minato e Kushina dalla notte di quel famoso salvataggio fino alla loro morte. Volevo pubblicarla in un unico capitolo ma è venuta più lunga di quanto pensassi! Racconterò di come si sono conosciuti meglio, come si sono innamorati e i guai che hanno passato.
Dal Testo: “Credi davvero che mi importi? Anche se sei una forza portante non cambia ciò che sei veramente. Io ti amo e poco importa se dentro hai un demone o meno. Vorrà dire che il Kyuubi farà da terzo in comodo ogni volta che staremo da soli.”
Spero di avervi incuriosito ;)
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fugaku Uchiha, Kushina Uzumaki, Mikoto Uchiha, Minato Namikaze | Coppie: Minato/Kushina
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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Era una caldissima giornata estiva, io e Minato eravamo stati lontani per qualche mese a causa di alcune missioni assegnateci, finalmente riuscimmo a incontrarci di nuovo nel nostro campo di allenamento. Eravamo entrambi cresciuti, avevamo sedici anni, i nostri corpi stavano cambiando e quasi non c’è ne rendevamo conto, lui per me era sempre il solito Minato, forse la sua voce era diventata un po’ più profonda ma restava sempre dolcissima, era diventato più alto, ma quello non era un problema anch’io ero aumentata in altezza. I sentimenti che provavo per lui con il tempo non cambiarono, anzi si rafforzarono sempre di più. Non so cosa lui provava per me, se c’era qualcosa oltre l’amicizia, era l’unica cosa di cui non avevamo mai parlato. Iniziammo ad allenarci come al solito, quella volta legai i miei capelli in una coda alta e a coprirmi vi erano solo dei pantaloncini e una maglietta molto leggera che copriva a malapena le mie forme che, con il passare del tempo, diventavano sempre più generose. Minato invece, indossava i classici pantaloni della divisa da chunnin e una maglietta a maniche corte. Dopo circa due ore di allenamento facemmo una pausa per riprendere fiato. La maglietta di Minato era tutta inzuppata di sudore, gli procurava fastidio tanto che per un po’ se la tolse e, non appena lo fece, non ho potuto fare altro che ammirare quel fisico perfetto, reso tale dai duri allenamenti che Jiraya gli faceva fare. Era stupendo, e non solo per quel corpo perfetto che si ritrovava, ma anche per il suo carattere, la sua infinita gentilezza che, se provocato, riusciva a diventare spietato con il nemico di turno. Riprendemmo ad allenarci quando il sole calò, in modo che la temperatura si abbassasse e fu allora che accadde, forse lo feci io inconsciamente oppure fu il caso a darci quella spinta di cui avevamo bisogno. Quando Minato venne verso di me per colpirmi persi l’equilibrio e caddi all’indietro, lui non se ne accorse, tanto che cadde su di me e in quel momento le nostre labbra si incontrarono, lui si staccò velocemente rosso in volto ma restò coricato su di me, io probabilmente divenni un tutt’uno con i miei capelli  tanto era l’imbarazzo che provavo. Lo vidi riavvicinarsi, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare da quel vortice di emozioni che solo lui con un semplice bacio poteva farmi provare. Era bellissimo, il tempo sembrava essersi fermato in quel momento, come se tutto il mondo fosse sparito, peccato solo che non era così.

I mesi avvenire furono fra i più belli della mia vita, finalmente capii cosa significava riempirsi d’amore, Minato era l’unico che riusciva a farmi provare certe emozioni. Nonostante quello che ci unisse fosse un legame diverso, continuammo sempre ad allenarci insieme ogni volta che ne capitava l’occasione. Un giorno, deciso a imparare tutti i Fuin Justu, portò con se un quaderno nel quale scrisse tutte le tecniche sigillanti che conoscevo e il modo per eseguirle passo per passo, inoltre, per assicurarsi che nessuno leggesse il contenuto di quel quaderno, lo sigillò con una tecnica che gli avevo appena insegnato, semplice ma molto efficace, poiché solo lui, con il suo chakra, poteva sciogliere il sigillo. Quel giorno stesso gli rivelai il mio segreto, non potevo più nascondergli che ero la Jinchuriki del Kyuubi, la nostra stava diventando una storia seria e lui aveva tutti i diritti di sapere che dentro di me si celava un mostro. Quando glielo dissi, ero pronta a qualunque reazione tranne che a una.
“Credi davvero che m’importi? Anche se sei una forza portante, non cambia ciò che sei veramente. Io ti amo e poco importa se dentro hai un demone o meno. Vorrà dire che il Kyuubi farà da terzo incomodo ogni volta che staremo da soli.”.
Così dicendo, mi rivolse uno dei suoi splendidi sorrisi e mi baciò.
Qualche giorno dopo, Minato partì insieme a Jiraya per un lungo allenamento che sarebbe durato all’incirca due anni. Portò con sé il quaderno con gli appunti sulle mie tecniche sigillanti e, insieme a quello, portò via anche il mio cuore. Era difficile stare senza di lui, adesso non ero sola come prima, ero circondata da amici tra le quali Mikoto, Yoshino e i loro rispettivi ragazzi Fugaku e Shikaku con la quale io e Minato spesso uscivamo per trascorrere delle serate in totale armonia e serenità. Per le prime settimane, dopo la partenza di Minato, Mikoto dormì a casa mia, preoccupata per la mia salute: non mangiavo più o quando mi andava, mangiavo poco, cosa del tutto innaturale per me che ingurgitavo porzioni che potevano sfamare almeno quattro persone, non dormivo più e quando lo facevo, mi svegliavo di soprassalto piangendo e urlando per la forte disperazione. Ogni volta che sembravo riprendermi c’era sempre qualcosa che mi ricordava lui, come quando vidi una coppietta che camminava tranquilla per i fatti suoi. Smisi di andare nel nostro luogo segreto, troppi ricordi vi erano che avrebbero distrutto ulteriormente il mio cuore. Tutti mi dicevano “tranquilla Kushina, vedrai che ritornerà, è partito per allenarsi non in una missione di livello S.” ma la domanda che mi assillava era un’altra: quando avrei potuto rivederlo? Quando avrei potuto riassaporare quelle labbra salate a causa del sudore dopo i nostri allenamenti? Quando avrei potuto risentire quelle braccia forti stringermi per farmi sentire protetta?


Salve :'(
Lo so il capitolo è piccolino purtroppo. c'è un preciso motivo per cui lo sono, ovvero li sto separando in modo da ottenere dei periodi della vita di Kushina, spero che mi sia spiegata bene. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non vi abbia fatto piangere troppo. Srivendo questa storia spesso mi sono chiesta se non sono troppo cattiva con loro :(
Fatemi sapere cosa ne pensate!! 
Alla prossima!!
  
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