pioggia invernale
La mattina mi sveglio presto ed improvvisamente, forse per colpa dell'agitazione.
Apro l'armadio e prendo un maglioncino e dei jeans a caso, e scendo per prendere il pullman mezz'ora prima del solito.
Varco la porta ignorando le mille domande che mi sta urlando mia madre e la chiudo sonoramente dietro di me.
Il cielo è grigio e pieno zeppo di nuvole. Quelle più in lontananza sono scure, quasi nere.
Bene, rispecchiano perfettamente il mio umore.
E anche il mio soprannome.
Sul pullman apro lo zaino e tiro fuori un quaderno dalla copertina rigida. Lo apro e prendo una penna blu.
Bene, ora sfogati.
Passo almeno dieci minuti a fissare il bianco delle pagine vuote che mi sovrastano e mi fissano.
Alla fine lo rimetto dentro con un sospiro. Non ho idee.
Scendo dal pullman assieme a un paio di vecchiette, sapendo purtroppo ciò che mi aspetta.
Non faccio in tempo ad arrivare alla scalinata che mi appare davanti una Yana tutta sorridente.
- Ciao Cloud! Heey, come va? Ti vedo un po' giù!
- Dayana.
Rimane sbigottita.
Non usiamo mai i nostri nomi per intero.
- Ti farò solo una semplicissima domanda.
Perchè non mi hai detto che stavi con Matt?
Si copre la bocca con le mani.
- Almeno potevi evitare di sbaciucchiarti con lui proprio in mezzo alla via, se proprio...Se PROPRIO ci tenevi a tenermelo nascosto.
Le lacrime scendono dal suo volto. Nel mio c'è solo rabbia.
- Cloud, io...
Io non credevo che amassi davvero Matt...E comunque non volevo ferire i tuoi sentimenti...
- Ah, non volevi ferire i miei sentimenti.
Respiro a fondo per evitare di sclerare totalmente come con Ka...Katelyn.
- Non rivolgermi più la parola, per favore.
Le avrei tirato una miriade di insulti, ma mi trattengo e li limito alla mia mente, così entro a scuola.
Subito dopo che ho salito le scale e varcato la soglia della classe ancora vuota, inizia a piovere.
- Fanculo - dico al muro. - Non ho nemmeno l'ombrello.
Passa Giovanna, la bidella del secondo piano, e si ferma di fronte all'aula.
- Clara! - esclama.
- Sei in anticipo oggi! Non ho nemmeno suonato la campanella! -
Le rivolgo un sorriso falso. Non odio i bidelli, ma oggi non me la sento di sorridere.
- Beh, sarà meglio che la suoni cinque minuti prima allora...Con questo tempo è meglio non stare fuori, si staranno accalcando tutti sotto la tettoia - mi dice, poi si dirige verso le scale.
Subito dopo di lei, passa Matt per il corridoio.
Rimango totalmente bloccata.
Si ferma un paio di secondi per fissarmi con i suoi occhi quasi verde smeraldo, perfetti. Scuote la testa e prosegue.
Cavolo, avrei dovuto fulminarlo con lo sguardo, avrei...
Non riesco a finire di pensare prima di sentire il suono della campanella, e tutti si riversano nell'aula, qualcuno fradicio dalla testa ai piedi, qualcuno alle prese con l'ombrello, qualcuno col cappuccio.
Non faccio minimamente caso a Kate e Yana.
Nessuno si siede vicino a me.
Per ultimo entra Hane tutto impacciato. Mi fa scappare un sorriso, stavolta vero.
- Oh, bene, ecco un ritardatario - dico scherzosamente.
Vede il posto vuoto vicino a me e si siede.
- Simpatica - mi risponde - Vorrei vedere te con un tempo simile dopo che la sveglia non è suonata.
- Beh, io amo la pioggia - dico di rimando.
- Altrimenti il tuo soprannome non sarebbe Cloud - conclude.
Dopo tre ore, finalmente arriva l'intervallo, e vado verso il bar della scuola in tutta fretta visto che sto morendo di fame.
Nel bel mezzo del corridoio, sbatto contro qualcuno.
Stavolta non è né un palo, né Matt.
E' Erin con il suo gruppo di galline spennacchiate che la imitano.
- Oh, ecco la Nuvola - afferma con aria prepotente. - Come te la passi, Clara, tesoro?
- Levati - le dico bruscamente scostandola.
- Non così di fretta - esclama, prendendomi per la maglia.
- Che cosa vuoi, Erin?
- Ti chiedo solo una cosa veloce, poi ti lascio andare...
Come te la passi con Matt? - mi chiede, credendo di essere spiritosa, mentre le ragazze che le stanno vicino ridacchiano.
Sto per tirarle un ceffone il più forte possibile, ma arriva Hane.
- Ma ciao, Erin.
- Oh, Hane! Come va? Stavo giusto facendo una chiacchierata con Cloud. Stai proprio bene con quella maglietta a quadri!
- Grazie - risponde, impassibile.
Andiamo, Cloud.
Rido vedendo che è ancora bloccata in mezzo al corridoio come un'idiota, così come la sua banda.
- Ti va leggermente dietro quella, eh - gli dico ridacchiando.
- Come ti ho già detto, quella non ci sta molto con la testa - replica.
La mia espressione ridiventa seria.
- Sta cercando di allontanarti da me, giusto?
- Beh, in teoria sì. Ma non me ne può fregare di meno di lei. -
- Allora ne abbiamo, di cose in comune.
Salve da uantwothree, o meglio da Giulia :)
Noto che 3 persone hanno iniziato a seguire la storia...Mi fa piacere!
Ormai è ovvio che succederà qualcosa...ma cosa? Sono aperte le scommesse (?) lol
Continuo a due recensioni!
foto a inizio capitolo di ~k-lia, deviantart.