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Autore: Ginny_theQueen    08/09/2013    5 recensioni
~ Percy e Annabeth credevano che avrebbero trascorso insieme tre settimane fantastiche, ma gli dei avevano altri piani.
Come sono andati davvero quegli otto lunghi mesi della vita di Annabeth senza Percy...
Personaggi: Annabeth/Percy, Piper/Jason, Leo, Rachel, Thalia, Clarisse, Sally e tutti i ragazzi del Campo Mezzosangue.
{Percabeth♥}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'OTP: seaweed brain'
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22 dicembre

 

Erano successe tante cose negli ultimi giorni.

Annabeth aveva setacciato l’America, ma non aveva trovato alcuna traccia. Aveva bestemmiato contro Era così tante volte che ormai il cielo non tuonava nemmeno più.

Quattro giorni prima, il diciotto, Annabeth si era svegliata con la consapevolezza che anche questa volta il suo ragazzo avrebbe dimenticato il loro mesiversario. E dubitava che sarebbe riuscita a trovarlo in tempo per ricordargli che erano passati esattamente quattro mesi dal suo compleanno e dal giorno in cui si erano messi insieme. Dopo essere rimasta dieci minuti a letto a pensarci, si era mentalmente sgridata. Non sei mica una figlia di Afrodite, Chase. Non è tempo di fare le sentimentali, abbiamo un eroe da rintracciare.

La chiave di tutto, la risposta al problema di Annabeth, così come l’aveva chiamata appunto la regina degli dei, ce l’aveva Jason. L’aveva sempre avuta, solo che non la ricordava.

Il ventuno, Jason, Piper e Leo erano tornati dalla loro impresa e il Campo si era riunito in concilio.

Il segreto era stato svelato.

Esistevano altri dei.

Altri semidei, anche.

Persino un altro campo.

Percy era lì.

Annabeth e Jason erano sorprendentemente arrivati alla stessa identica conclusione, che agli altri inizialmente era parsa strana ed improbabile.

I due campi dovevano unire le forze per combattere l’esercito di Gea, questo era nella profezia.

Annabeth avrebbe voluto partire all’istante per il campo romano, rapire Percy e riportarlo a casa, ma tutti la trattennero,  Chirone la prese per un braccio, e con la sua voce profonda che non ammetteva repliche o domande e quegli occhi antichi quanto gli dei stessi, le disse semplicemente “Non è ora. Il momento non è ancora giunto.”

Avrebbero dovuto costruire una nave, l’Argo II prima di salpare, poi lei, Piper, Jason e Leo sarebbero passati per il Campo di Giove a prendere Percy e la restante parte dei sette e la profezia si sarebbe avverata, ormai era tutto abbastanza chiaro.

E il sentimento dominante dei sei mesi successivi nella vita di Annabeth divenne la frustrazione.

Ma facciamo un passo indietro.

Il pomeriggio del ventuno dicembre dopo il concilio al Campo Mezzosangue, Annabeth era corsa a Manhattan.

Quando arrivò all’appartamento Jackson – Blofis, suonò il campanello pregando con tutta se stessa che Sally fosse a casa. Si vede che anche durante il concilio degli dei, qualcuno ascoltò le sue preghiere, perché dopo meno di un minuto, la mamma di Percy aprì la porta.

“Annabeth – tesoro finalmente! Erano giorni che aspettavo tue notizie!” il resto si perse nell’abbraccio che seguì.

Visto che Annabeth era il suo unico contatto con il Campo, da quando la ragazza era partita per le ricerche, Sally non aveva saputo più nulla. La preoccupazione era palese nel suo viso e nel suo corpo. Si vedeva che negli ultimi nove giorni Sally non aveva mangiato granchè, perché aveva un aspetto pallido e malaticcio, ed era decisamente dimagrita. Gli occhi le si erano riempiti di lacrime, così Annabeth si affrettò a dirle “L’abbiamo trovato,“ Poi fece un breve excursus sull’esistenza di semidei romani e proseguì “Si trova all’altro campo, ma non abbiamo idea di come lo stiano trattando e in che condizioni sia. Ma è vivo, Sally, sta bene.”

~

 

Annabeth si trovava sulla riva del lago, –perché nonostante cercasse di negarlo, stare vicino all’acqua la faceva sentire più vicina a lui– con un cestino di biscotti blu fatti insieme a Sally e il PC aperto sulle ginocchia. Ad un tratto, mentre era intenta a studiare una particolare tecnica di costruzione che Dedalo le aveva lasciato, sentì dei passi avvicinarsi alle sue spalle, e di riflesso si voltò.

La persona avanzava a passo lento ma sicuro, come se avesse a disposizione tutta l’eternità – che in effetti aveva.

“Ancora a crucciarti, Annabeth?”

“Thalia!” la più piccola si alzò e le si gettò fra le braccia.

Qualcosa scattò nel suo cervello e Annabeth strabuzzò gli occhi come se avesse appena ricordato un dettaglio terribilmente importante.

Dii immortales, Thals, auguri!”

“Sapevo che non ti saresti dimenticata,” le rispose la maggiore con un sorriso.

“Quante candeline vuoi che metta sulla torta? Tecnicamente hai ventidue anni, senza contare il periodo da pino ne hai diciotto…”

“Dimentichi che sono immortale, Annabeth,” le fece una linguaccia, poi continuò “Non sono qui per festeggiare. Ho chiesto ad Artemide un permesso con la scusa del compleanno, ma in realtà sono qui per te. Sono stata una pessima amica in questi giorni, avrei dovuto starti accanto, ed è quello che farò d’ora in poi. Le mie Cacciatrici possono cavarsela da sole per qualche giorno.”

Annabeth fu molto colpita.

“Thalia davvero, sto bene. Adesso che sappiamo dove-” esitò, ma non pronunciò il nome “-si trova sto molto meglio… non c’è bisogno che ti allontani dalle ragazze. Falle venire qui e festeggia anche con loro. Sono la tua nuova famiglia, dopotutto.”

Aveva detto l’ultima parte con un po’ di astio, senza volerlo. Forse perché l’ultima volta che Thalia si era scelta una famiglia, era andato tutto a rotoli. Era diventata un pino. Luke era diventato cattivo. Poi lei era tornata umana, ma aveva rinunciato alla vita del Campo, abbandonando Annabeth e mettendosi al servizio di Artemide.

“Tu e Jason siete la mia famiglia,” le disse sorridendo, quasi avesse capito a cosa stava pensando.

Già, era stato scioccante scoprire che Jason e Thalia erano fratelli. Lei figlia di Zeus e lui di Giove, ed entrambi figli della stessa donna mortale.

“D’accordo,” sussurrò Annabeth stringendosi nell’abbraccio. “Ti va un biscotto?”

Finchè aveva Thalia si sentiva più forte, più protetta.

 

Alla fine le Cacciatrici erano venute lo stesso al Campo, occupando l’altrimenti vuota Cabina 8, e Chirone aveva indetto il consueto gioco di Caccia alla Bandiera. Loro erano circa una trentina, che equivaleva al numero di semidei che si trovavano al Campo Mezzosangue per le vacanze di Natale.

Se non fosse stato per la visita delle immortali, Annabeth non avrebbe nemmeno preso parte al gioco, ma Clarisse e Jason (eletti co-capitani) non avevano intenzione di perdere e la nominarono stratega della squadra. Inutili le sue proteste perché tanto contro le immortali non si vinceva, i due la costrinsero comunque a stilare un vero e proprio piano di battaglia. Mentre per Piper e Leo quella era la prima partita, Jason ricordava di aver partecipato a giochi simili al Campo di Giove. Era uno abituato a vincere, Jason. Abituato ad essere rispettato da tutti, in quanto figlio del re degli dei. Perciò fu uno shock per lui quando, dopo circa un quarto d’ora dall’inizio della partita, una Cacciatrice, gli pareva il suo nome fosse Phoebe, prese vittoriosa la bandiera del Campo. Lui era impegnato in uno scontro con Thalia, e benchè sua sorella non volasse come lui (forse perché soffriva di vertigini, comunque non ci aveva mai provato) Jason doveva ammettere che era proprio brava. Fu momentaneamente distratto dall’urlo di vittoria delle Cacciatrici e Thalia sfruttò l’occasione per disarmarlo e buttarlo a terra, tutto con una sola mossa.

“Beh, fratellino. Combatti bene, ma attento a non farti distrarre.”

“Solo perché è il tuo compleanno,” le rispose cercando di nascondere il senso di offesa  per essere stato sconfitto così facilmente.

“Sì certo, come no,” rispose lei aiutandolo ad alzarsi.

~

 

“Mi dispiace ragazzi, ma ve l’avevo detto. Contro le Cacciatrici non si vince. E’ matematico. Sono più di settant’anni che il Campo perde ogni partita contro di loro,” stava ripetendo Annabeth ai compagni di squadra.

“Ma non capisco. Il tuo piano era perfetto. Una difesa inespugnabile ed un attacco ottimo. Siamo tutti semidei abbastanza dotati, mentre tra di loro c’è addirittura qualche ragazza umana e qualche ninfa… pensavo che l’unica di cui preoccuparsi sarebbe stata mia sorella,” disse Jason crucciato.

“Jason, cosa ti sfugge della parola immortali?” cercò di calmarlo Piper.

Erano carini insieme, pensò Annabeth. Ma non aveva ancora capito se erano diventati una coppia per davvero. Era sicuramente solo questione di tempo. D’altra parte si conoscevano da meno di due settimane, per quanto i ricordi di Piper fossero illusori per via della Foschia.

“Sì, insomma possono comunque morire in battaglia. Però sono più veloci e più forti dei semidei normali, sono caratteristiche che acquisiscono con l’immortalità dopo il giuramento ad Artemide. Ma non hanno una vera e propria strategia. Agiscono come un branco di lupi. La forza del branco sta nel lupo, e la forza del lupo sta nel branco.*,” spiegò Annabeth che era entrata in modalità enciclopedia.

Se Jason era offeso e dispiaciuto, Clarisse era proprio arrabbiata.

“Comunque dov’è Clarisse?” chiese Leo, ancora esaltato per la partita. Giacchè era innamorato di metà Cacciatrici, andava in giro dicendo di averle fatte vincere apposta. Era senza speranza, pensò Annabeth.

“E’ andata nell’arena. Ora sta probabilmente tagliando le teste a tutti i manichini immaginando che siano le Cacciatrici,” rispose Chris Rodriguez, il suo ragazzo. “Forse è meglio che la raggiunga,” salutò tutti con un cenno della mano e uscì.

“Beh ragazzi, forse è meglio che andiamo a darci una ripulita prima del falò,” disse Annabeth togliendosi del fango dai capelli, “Voglio che sia perfetto per il compleanno di Thalia stasera.”

~

 

Con il getto della doccia su di sé, Annabeth potè constatare di essere decisamente più tranquilla. Sapeva che Percy era vivo. Sapeva perfino dove si trovava. Lasciò che l’acqua fredda la calmasse e decise che per una sera poteva sentirsi più rilassata. Dopo giorni in cui non aveva dormito né mangiato, pensò che il peggio era passato.

~

Nonostante fosse risaputo che le Cacciatrici non amassero stare al Campo Mezzosangue, soprattutto per via della presenza di molti semidei maschi, quella sera fecero un’eccezione e sembravano genuinamente divertirsi mentre festeggiavano la loro leader. Le fiamme del fuoco erano più alte del solito e il loro riflesso brillava nel lago poco distante.

Come sempre, furono i figli di Apollo a cominciare a cantare, ma poi il resto dei semidei si unì a loro e intonarono tutti Tanti Auguri in coro ad una felicissima Thalia, seduta tra Annabeth e Jason.

Dopo qualche minuto di festeggiamenti, arrivò anche un satiro con la torta.

“Grover!” gridò Thalia correndo ad abbracciarlo.

“Scusa il ritardo, Faccia di Pino.”

Annabeth dovette presentare Grover a Jason.

“Wow, ragazzi. Non vi assomigliate per niente,” disse guardando Thalia e Jason.

Il cielo tuonò.

“Apparte per gli occhi,” si affrettò ad aggiunger Grover, guardando in su con aria di scuse.

Tutti scoppiarono a ridere.

~

 

Si era proprio divertita quella sera, era stato proprio bello da parte di Thalia voler festeggiare al Campo con tutti i suoi vecchi amici.

Ma ora, nella solitudine delle pareti azzurre della Cabina 3, circondata dal perenne profumo di mare, Annabeth non riusciva a non pensare a Percy, e a quando si sarebbero finalmente rivisti.

Rimani lì, Testa d’Alghe. Vengo a prenderti.

 

 

Angolo autrice: eccomi qui! Non ho molto da aggiungere sul capitolo, se non che adoro il personaggio di Thalia, la reputo una ragazza molto forte.

Spero che a questo punto anche chi non l’aveva già letto in inglese abbia avuto modo di leggere L’Eroe Perduto, vorrei sapere che ne pensate  J  

Ditemi anche che ve ne pare del capitolo, sono curiosa di sapere se vi è piaciuto.

* “La forza del branco sta nel lupo, e la forza del lupo sta nel branco” è un verso tratto da una poesia di Rudyard Kipling.

Un bacione e alla prossima,

Ginny_theQueen

PS: qualcuno ha Twitter? O Tumblr? Voglio seguire un po’ di gente :3

   
 
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